1.
2. 3.
4. 5.
6. 7.
8. 9.
10. 11.
12. 13.
14. 15.
16.
Gli eroi
del libro, i Maccabei, sono i membri di una famiglia che guidò
l’insurrezione giudaica contro la persecuzione religiosa del re di
Siria Antioco IV Epifane e dei suoi successori. Il racconto giunge fino
alla fondazione della dinastia ebraica degli Asmonei, discendenti dei
Maccabei, su un arco di tempo che va dal 175 al 134 a.C. Il primo libro
a differenza delle analoghe serie di altri libri storici dell’Antico
Testamento (Sam, Re, Cr), è un’opera completamente autonoma nei
confronti del secondo. La crisi descritta dal libro vedeva di fronte la
protervia della potenza pagana, con la quale era connivente la classe
dirigente giudaica, e la eroica fede dell’autentico popolo di Dio,
fedele alla legge di Mosè. E’ notevole il fatto che in quest’epoca
la fede ebraica acquista una più chiara visione della dottrina della
immortalità. Il racconto, rigorosamente storico, ha, come gli altri
libri storici dell’Antico Testamento,, un fine religioso, nonostante
l’assenza del nome di Dio, dovuta forse a scrupolo religioso (cfr.
introd. a Ester). Il libro fu scritto in ebraico, ma ci è pervenuto
soltanto nell’antica versione greca; l’autore, che conosce bene i
libri sacri antichi, era contemporaneo degli avvenimenti e riporta
anche, alla lettera, documenti d’archivio. Il libro fu pubblicato tra
il 135 e io 63 a.C., forse verso il 130.
|