1.
2. 3.
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8. 9.
10. 11.
12. 13.
14. 15.
16.
A
Corinto, capitale della provincia romana dell’Acaia, famosa per il
tempio di Afrodite che coronava la sua Acropoli e per la dilagante
corruzione, Paolo restò per più di un anno e mezzo durante il secondo
viaggio missionario (At 18, 1-17). Era la sua prima esperienza
apostolica in Grecia. I primi cristiani vennero in gran parte dagli
ambienti più modesti (1, 26-28) ed erano pagani d’origine. Mentre
l’apostolo era ad Efeso, durante la terza spedizione missionaria, fu
messo al corrente (1, 11; 16, 17) di vari abusi introdottisi nella
comunità di Corinto e nello stesso tempo fu richiesto di spiegazioni su
vari argomenti (7, 1). La 1 Cor, preceduta da un’altra lettera perduta
(5, 9), fu scritta da Paolo ad Efeso, tra gli anni 53-56, ed è
particolarmente preziosa per rendersi conto della vita e dei problemi di
una comunità cristiana delle origini. I principi teologici alla luce dei
quali Paolo affronta e risolve vari problemi aggiungono ulteriore
importanza a questa lettera particolarmente vivace. A meno di un
particolareggiato elenco di argomenti, la 1 Cor non sopporta una
ordinata divisione delle due parti relative agli abusi e alle risposte
ai quesiti, inserite tra il prologo (1, 1-9) e l’epilogo (16, 1-14).
L’inno alla carità del c. 13 è una delle vette del N.T.
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