1.
2. 3.
4. 5.
6. 7.
8. 9.
10. 11.
12. 13.
14. 15.
Nonostante il numero d’ordine, questo libro non è la continuazione
del precedente; anzi, quasi certamente lo ignora. Esso tratta del solo
Giuda Maccabeo, ai primi tempi della insurrezione giudaica contro il
persecutore Antioco IV Epifane, per i quindici anni che vanno dal 176 al
161 a.C. Il libro si presenta come il riassunto in greco di un’opera
in cinque libri di un ignoto Giasone di Cirene, con lo scopo “di
offrire diletto a coloro che amano leggere, facilità a quanti intendono
ritenere nella memoria, utilità a tutti gli eventuali lettori” (2,
25). L’autore subordina la scelta e la elaborazione del materiale
storico a un fine essenzialmente religioso – sottolineato
entusiasticamente con elementi meravigliosi – che è quello di mettere
in evidenza la gloria del tempio di Gerusalemme e l’eroismo di quanti
vogliono restare fedeli alla legge di Dio. Oltre alla dottrina religiosa
comune agli altri libri dell’Antico Testamento, si trovano
insegnamenti precisi sulla vita futura: immortalità dell’anima,
risurrezione, comunione dei santi, valore dei suffragi per i defunti. Il
libro fu scritto nei primi decenni del I sec. a.C..
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