1.
2. 3.
4. 5.
6. 7.
8. 9.
10. 11.
12. 13.
14. 15.
16. 17.
18. 19.
20. 21.
22. 23.
24. 25.
26. 27.
28. 29.
30. 31.
32. 33.
34. 35.
36. 37.
38. 39.
40.
Il titolo greco del libro significa “uscita”:
infatti, facendo seguito alla Genesi, racconta come i discendenti dei
patriarchi furono, sotto la guida di Mosè, tratti fuori dall’Egitto e
avviati verso la terra promessa ai patriarchi come sede del popolo della
salvezza. Dopo aver indicato le cause e le premesse della liberazione,
il libro racconta con epici accenti la trionfale uscita dall’Egitto e
il viaggio nel deserto fino al monte Sinai, dove il popolo liberato
riceve da Dio, che si manifesta grandiosamente, la legge che lo
caratterizza e lo impegna nell’alleanza stretta con il Dio dei padri.
La narrazione contiene perciò anche vaste sezioni legislative
L’importanza storica e religiosa dell’Esodo è fondamentale: Israele
diventa il popolo testimone del Dio unico, dei suoi espliciti interventi
nella storia per la salvezza. La liberazione dall’Egitto è il
prototipo di tutti i futuri interventi salvifici del Signore, anche nel
tempo in cui Cristo porterà a compimento il millenario disegno del
Padre suo. La salvezza d’Israele attraverso il Mar Rosso prefigura il
battesimo che introduce nel regno di Dio; l’alleanza del Sinai,
sancita col sangue del vittime, prelude di lontano alla nuova alleanza
dell’umanità, nel sangue di Cristo. I misteri supremi della vita di
Gesù si compirono nella cornice della Pasqua, che ricordava nei secoli
il prodigioso esodo degli Ebrei; senza dire che il Decalogo da Dio dato
a Mosè, perfezionato da Cristo, resta valido per i credenti in Lui.
|