Rosarium
Virginis Mariæ
4° mistero
della gloria
L'assunzione di Maria
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La
Parola
del Signore
«L'anima
mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio,
mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua
serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo
nome:
di generazione in generazione la sua misericordia si
stende su quelli che lo temono.
Ha
spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi
nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai
troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli
affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha
soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua
misericordia, come
aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua
discendenza, per sempre». (Lc
1,46-55)
La
Fede della Chiesa
...L'immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia
di colpa originale, finito il corso della sua vita
terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e
con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina
dell'universo, perché fosse più pienamente conformata al
Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del
peccato e della morte. L'assunzione della santa Vergine è
una singolare partecipazione alla risurrezione del suo
Figlio e un'anticipazione della risurrezione degli altri
cristiani.
«Nella
tua maternità hai conservato la verginità, nella tua
dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio;
hai raggiunto la sorgente della Vita, tu che hai concepito
il Dio vivente e che con le tue preghiere libererai le
nostre anime dalla morte».[ Tropario
della festa della dormizione della beata Vergine Maria]. (Catechismo
della Chiesa Cattolica 966)
Meditazione
I santi padri e i grandi dottori nelle omelie e nei discorsi, rivolti al popolo
in occasione della festa odierna, parlavano dell’Assunzione della Madre di Dio
come di una dottrina già viva nella coscienza dei fedeli e da essi già
professata.
San
Giovanni Damasceno, considerando l’Assunzione corporea della grande Madre di
Dio nella luce degli altri suoi privilegi, esclama con vigorosa eloquenza: «Colei
che nel parto aveva conservato illesa la sua verginità doveva anche conservare
senza alcuna corruzione il suo corpo dopo la morte. Colei che aveva portato nel
suo seno il Creatore, fatto bambino, doveva abitare nei tabernacoli divin.
Colei, che fu data in sposa dal Padre, non poteva che trovar dimora nelle sedi
celesti. Doveva contemplare il suo Figlio nella gloria alla destra del Padre, lei
che lo aveva visto sulla croce, lei che, preservata dal dolore, quando lo diede
alla luce, fu trapassata dalla spada del dolore quando lo vide morire. Era
giusto che la Madre di Dio possedesse ciò che appartiene al Figlio, e che fosse
onorata da tutte le creature come Madre ed ancella di Dio». Dalla
Costituzione Apostolica »Munificentissimus Deus» di Pio XII, papa (AAS 42
[1950]
Preghiamo
Dio
onnipotente ed eterno, che hai innalzato alla gloria del cielo in corpo e anima
l’immacolata Vergine Maria, madre di Cristo tuo Figlio, fa’ che viviamo in
questo mondo costantemente rivolti ai beni eterni per condividere la sua stessa
gloria.
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