Rosarium
Virginis Mariæ
2° mistero della gioia
La visitazione della Vergine Maria
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La
Parola
del Signore
In
quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e
raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella
casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta
ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel
grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a
gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il
frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio
Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è
giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia
nel mio grembo. E beata colei che ha creduto
nell'adempimento delle parole del Signore». Allora Maria
disse: «L'anima mia
magnifica il Signore
e il mio spirito esulta
in Dio, mio salvatore, perché ha
guardato l'umiltà della sua serva.
(Lc
1, 39-48)
La
Fede della Chiesa
"Venne
un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni"
(Gv 1,6). Giovanni è "pieno di Spirito Santo fin dal
seno di sua madre" (Lc 1,15; Lc 1,41) per opera dello
stesso Cristo che la Vergine Maria aveva da poco concepito
per opera dello Spirito Santo. La "visitazione"
di Maria ad Elisabetta diventa così visita di Dio al suo
popolo. (Catechismo
della Chiesa Cattolica 717)
Meditazione
L’anima mia magnifica il Signore ed il mio spirito
esulta in Dio mio Salvatore» (Lc 1, 46). Con queste
parole Maria per prima cosa proclama i doni speciali a lei
concessi, poi enumera i benefici universali con i quali
Dio non cessò di provvedere al genere umano per
l’eternità.
Queste
parole, che stanno bene sulle labbra di tutte le anime
perfette, erano adatte soprattutto alla beata Madre di
Dio. Per un privilegio unico essa ardeva d’amore
spirituale per colui della cui concezione corporale ella
si rallegrava. A buon diritto ella poté esultare più di
tutti gli altri santi di gioia straordinaria in Gesù suo
salvatore. Sapeva infatti che l’autore eterno della
salvezza, sarebbe nato dalla sua carne, con una nascita
temporale e in quanto unica e medesima persona, sarebbe
stato nello stesso tempo suo figlio e suo Signore. [Dalle
«Omelie» di san Beda il Venerabile, sacerdote (Lib. 1,
4; CCL 122, 25-26, 30)]
Preghiamo
O
Dio, salvatore di tutti i popoli, che per mezzo della
beata Vergine Maria, arca della nuova alleanza, hai recato
alla casa di Elisabetta la salvezza e la gioia, fa’ che
docili allo Spirito Santo possiamo anche noi portare
Cristo ai fratelli e magnificare il tuo nome con inni di
lode e con la santità della vita.
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