[1] Allora Tobia rispose al padre: "Quanto mi
hai comandato io farò, o padre.
[2] Ma come potrò riprendere la somma, dal momento che lui non conosce
me, né io conosco lui? Che segno posso dargli, perché mi riconosca, mi
creda e mi consegni il denaro? Inoltre non sono pratico delle strade della
Media per andarvi".
[3] Rispose Tobi al figlio: "Mi ha dato un documento autografo e
anch'io gli ho consegnato un documento scritto; lo divisi in due parti e
ne prendemmo ciascuno una parte; l'altra parte la lasciai presso di lui
con il denaro. Sono ora vent'anni da quando ho depositato quella somma.
Cercati dunque, o figlio, un uomo di fiducia che ti faccia da guida. Lo
pagheremo per tutto il tempo fino al tuo ritorno. Và dunque da Gabael a
ritirare il denaro".
[4] Uscì Tobia in cerca di uno pratico della strada che lo accompagnasse
nella Media. Uscì e si trovò davanti l'angelo Raffaele, non sospettando
minimamente che fosse un angelo di Dio.
[5] Gli disse: "Di dove sei, o giovane?". Rispose: "Sono
uno dei tuoi fratelli Israeliti, venuto a cercare lavoro". Riprese
Tobia: "Conosci la strada per andare nella Media?".
[6] Gli disse: "Certo, parecchie volte sono stato là e conosco bene
tutte le strade. Spesso mi recai nella Media e alloggiai presso Gabael, un
nostro fratello che abita a Rage di Media. Ci sono due giorni di cammino
da Ecbàtana a Rage. Rage è sulle montagne ed Ecbàtana è nella
pianura".
[7] E Tobia a lui: "Aspetta, o giovane, che vada ad avvertire mio
padre. Ho bisogno che tu venga con me e ti pagherò il tuo salario".
[8] Gli rispose: "Ecco, ti attendo; soltanto non tardare".
[9] Tobia andò ad informare suo padre Tobi dicendogli: "Ecco, ho
trovato un uomo tra i nostri fratelli Israeliti". Gli rispose:
"Chiamalo, perché io sappia di che famiglia e di che tribù è e se
è persona fidata per venire con te, o figlio".
[10] Tobia uscì a chiamarlo: "Quel giovane, mio padre ti
chiama". Entrò da lui. Tobi lo salutò per primo e l'altro gli
disse: "Possa tu avere molta gioia!". Tobi rispose: "Che
gioia posso ancora avere? Sono un uomo cieco; non vedo la luce del cielo;
mi trovo nella oscurità come i morti che non contemplano più la luce.
Anche se vivo, dimoro con i morti; sento la voce degli uomini, ma non li
vedo". Gli rispose: "Fatti coraggio, Dio non tarderà a
guarirti, coraggio!". E Tobi: "Mio figlio Tobia vuole andare
nella Media. Non potresti accompagnarlo? Io ti pagherò, fratello!".
Rispose: "Sì, posso accompagnarlo; conosco tutte le strade. Mi sono
recato spesso nella Media. Ho attraversato tutte le sue pianure e i suoi
monti e ne conosco tutte le strade".
[11] Tobi a lui: "Fratello, di che famiglia e di che tribù sei?
Indicamelo, fratello".
[12] Ed egli: "Che ti serve la famiglia e la tribù? Cerchi una
famiglia e una tribù o un mercenario che accompagni tuo figlio nel
viaggio?". L'altro gli disse: "Voglio sapere con verità di chi
tu sei figlio e il tuo vero nome".
[13] Rispose: "Sono Azaria, figlio di Anania il grande, uno dei tuoi
fratelli".
[14] Gli disse allora: "Sii benvenuto e in buona salute, o fratello!
Non avertene a male, fratello, se ho voluto sapere la verità sulla tua
famiglia. Tu dunque sei mio parente, di bella e buona discendenza!
Conoscevo Anania e Natan, i due figli di Semeia il grande. Venivano con me
a Gerusalemme e là facevano adorazione insieme con me; non hanno
abbandonato la retta via. I tuoi fratelli sono brava gente; tu sei di
buona radice: sii benvenuto!".
[15] Continuò: "Ti dò una dramma al giorno, oltre quello che
occorre a te e a mio figlio insieme. Fà dunque il viaggio con mio figlio
e poi ti darò ancora di più".
[16] Gli disse: "Farò il viaggio con lui. Non temere; partiremo sani
e sani ritorneremo, perché la strada è sicura".
[17] Tobi gli disse: "Sia con te la benedizione, o fratello!".
Si rivolse poi al figlio e gli disse: "Figlio, prepara quanto occorre
per il viaggio e parti con questo tuo fratello. Dio, che è nei cieli, vi
conservi sani fin là e vi restituisca a me sani e salvi; il suo angelo vi
accompagni con la sua protezione, o figliuolo!".
[18] Tobia si preparò per il viaggio e, uscito per mettersi in cammino,
baciò il padre e la madre. E Tobi gli disse: "Fà buon
viaggio!".
[19] Allora la madre si mise a piangere e disse a Tobi: "Perché hai
voluto che mio figlio partisse? Non è lui il bastone della nostra mano,
lui, la guida dei nostri passi? Si lasci perdere il denaro e vada in
cambio di nostro figlio.
[20] Quel genere di vita che ci è stato dato dal Signore è abbastanza
per noi".
[21] Le disse: "Non stare in pensiero: nostro figlio farà buon
viaggio e tornerà in buona salute da noi. I tuoi occhi lo vedranno il
giorno in cui tornerà sano e salvo da te.
[22] Non stare in pensiero, non temere per loro, o sorella. Un buon angelo
infatti lo accompagnerà, riuscirà bene il suo viaggio e tornerà sano e
salvo".
[23] Essa cessò di piangere.
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