Maria concepì prima nella mente che nel corpo
Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa
(Disc. 1 per il Natale del Signore, 2, 3; PL 54, 191-192)
Viene scelta una vergine di discendenza regale della stirpe di Davide, che, destinata ad una sacra maternità, concepì il Figlio, Uomo-Dio, prima nel suo cuore che nel suo corpo. E perché, ignorando il disegno divino, non avesse a temere di fronte ad un evento eccezionale, apprende dal colloquio con
l'angelo ciò che lo Spirito Santo avrebbe operato in lei. E colei che sta per divenire Madre di Dio, non pensa che ciò avvenga a scapito del pudore. Perché infatti non dovrebbe credere alla novità del concepimento, dato che le viene promesso
l'intervento efficace della potenza dell'Altissimo? Inoltre la sua fede, già perfetta, viene confermata dalla testimonianza di un miracolo precedente: contro ogni aspettativa, viene accordata, cioè, ad Elisabetta la fecondità. Così non si poteva dubitare che, chi aveva dato la fecondità ad una donna sterile, la poteva dare anche a una vergine.
Pertanto il Verbo di Dio, Dio egli stesso e Figlio di Dio, che in principio era presso Dio e per mezzo del quale tutto è stato fatto, e senza del quale niente è stato fatto di tutto ciò che esiste (cfr. Gv 1, 3), si è fatto uomo per liberare
l'uomo dalla morte eterna. Ma, abbassandosi fino ad assumere la nostra umile condizione, non diminuì la sua maestà. Così, restando quello che era, ed assumendo ciò che non era, unì la vera natura di servo a quella che lo fa uguale a Dio Padre. Congiunse le due nature con un vincolo così meraviglioso, che né la gloria a cui era chiamata assorbì la natura inferiore, né
l'assunzione di questa natura, diminuì la natura superiore.
Salvo perciò restando ciò che era proprio a ciascuna natura e convergendo le due nature in una sola persona, ecco che
l'umiltà è assunta dalla maestà, la debolezza dalla potenza e la mortalità
dall'eternità.
Per pagare il debito proprio della nostra condizione, la natura impassibile si è unita alla nostra natura passibile e il vero Dio e il vero uomo vengono ad unirsi in un solo Signore. In tal modo, proprio come conveniva alla nostra salvezza,
l'unico, il «solo mediatore, fra Dio e gli uomini» (1 Tm 2, 5) poteva morire in virtù di una natura, e risorgere in virtù
dell'altra.
Perciò la nascita del Salvatore non recò il minimo pregiudizio all'integrità della Vergine, perché la nascita di colui che è la verità fu salvaguardia della sua purezza. Pertanto era conveniente, o miei cari, che Cristo «potenza di Dio e sapienza di Dio» (1 Cor 1, 24) nascesse in tal modo da porsi a nostro livello per la sua natura umana, e fosse infinitamente superiore a noi per la sua divinità. Difatti, se non fosse vero Dio, non ci avrebbe portato la salvezza, e se non fosse vero uomo, non ci avrebbe dato
l'esempio.
E' per questo che alla nascita del Signore gli angeli cantano esultanti: «Gloria a Dio nel più alto
dei cieli» e annunziano: «pace in terra agli uomini che egli ama» (Lc 2, 14). Essi infatti vedono che la Gerusalemme celeste è un edificio formato da tutti i popoli della terra. Se dunque di questa opera ineffabile della misericordia divina tanta gioia provano gli angeli, che sono creature eccelse, quanto dovranno goderne gli uomini che sono umilissime creature?
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MESSALE
Antifona d'Ingresso Is 35,2
A lei è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saròn.
Vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio
Virga
Iesse flóruit: Virgo Deum et hóminem génuit;
pacem
Deus réddidit, in se reconcílians ima summis.
Colletta
Assisti i tuoi fedeli, Signore, nel cammino della vita,
e per l'intercessione della beata Vergine Maria, nostra
madre e regina, fa' che giungiamo felicemente alla santa montagna,
Cristo Gesù, nostro Signore, che è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito
Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Adiuvet
nos, quæsumus, Dómine, gloriósæ Vírginis Maríæ intercéssio veneránda,
ut, eius muníti præsídiis, ad montem, qui Christus est, perveníre
valeámus. Qui tecum.
Oppure:
O Dio, che hai onorato l'Ordine del Carmelo col titolo
glorioso della beata Vergine Maria, Madre del
tuo Figlio, concedi a noi, che ne celebriamo oggi la
solenne commemorazione, di poter giungere, forti del
suo aiuto, alla vetta del monte che è Cristo Signore.
Egli è Dio, e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo per
tutti i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA
DELLA PAROLA
Prima
Lettura 1 Re
18, 42-45
Elia
pregò sul monte Carmelo e il cielo diede la pioggia.
Dal
primo libro dei Re
Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a terra, pose la faccia
tra le proprie ginocchia. Quindi disse al suo ragazzo: «Vieni qui,
guarda verso il mare». Quegli andò, guardò e disse: «Non c’è nulla». Elia disse:
«Tornaci ancora per sette volte».
La settima
volta riferì: «Ecco una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal
mare». Elia gli disse: «Va’ a dire ad Acab: Attacca i cavalli al
carro e scendi perché non ti sorprenda la pioggia!». Subito il cielo si
oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto.
Salmo
Responsoriale Dal
Salmo 14
Ti
seguiremo dovunque ci condurrai, Vergine Maria.
Signore,
chi abiterà nella tua tenda?
chi
dimorerà sul tuo santo monte?
Colui
che cammina senza colpa,
agisce
con giustizia e parla lealmente,
non
dice calunnia con la lingua,
non
fa danno al suo prossimo
e
non lancia insulto al suo vicino.
Ai
suoi occhi è spregevole il malvagio
ma onora chi teme il Signore.
Seconda
Lettura Gal
4, 4-7
Dio
mandò il suo Figlio nato da donna.
Dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò
il suo Figlio, nato da donna,
nato sotto la legge, per riscattare
coloro che erano sotto la legge, perché ricevessero l’adozione a figli.
E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri
cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà! Padre! Quindi non sei più
schiavo, ma figlio; se poi figlio, sei anche erede per volontà di Dio.
Sequenza (facoltativa)
Flos
Carmeli
vitis florigera,
splendor
coeli,
Virgo puerpera, / singularis.
Mater
mitis,
sed viri nescia,
Carmelitis
esto propitia, / Stella maris.
Radix
Iesse
germinans
flosculum,
nos
adesse
tecum
in saeculum / patiaris.
Inter
spinas
quae crescis lilium
serva
puras
mentes
fragilium, / tutelaris!
Armatura
fortis pugnantium
furunt bella,
tende praesidium / scapularis.
Per incerta
prudens consilium,
per adversa
iuge solatium /
largiaris.
Mater dulcis
Carmeli domina,
plebem tuam
reple laetitia / qua
bearis.
Paradisi
clavis et ianua,
fac nos duci
quo, Mater, gloria /
coronaris.
Amen. |
Fior
del Carmelo,
vite
fiorente;
luce
del cielo,
sei
tu soltanto / Vergine Madre.
O
Madre mite
intemerata,
ai
figli tuoi
sii
propizia, / Stella del mare.
Ceppo di Jesse
che doni il Fiore,
a noi concedi
di rimanere / con te
per sempre.
Giglio sbocciato
tra acute spine
conserva puri
i nostri cuori / e dona
aiuto.
Forte armatura
là dove infuria
la dura lotta:
offri a difesa / lo
Scapolare.
Per noi incerti
tu sei la guida;
a noi provati
concedi ognora /
consolazioni.
O dolce Madre,
Signora nostra:
colma del gaudio
di cui sei piena / i
figli tuoi.
O chiave e porta
del Paradiso,
fa' che giungiamo
dove di gloria / sei
coronata.
Amen. |
Canto
al Vangelo Lc 11, 28
Alleluia,
alleluia.
Beati coloro che ascoltano la
parola di Dio e la osservano.
Alleluia.
Vangelo
Gv
19, 25-27
Ecco
il tuo figlio, ecco la tua madre!
Dal
vangelo secondo Giovanni
In
quell’ora: stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua
madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre
e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre:
«Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo:
«Ecco la tua
madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
Preghiera dei fedeli
Fratelli carissimi, nella solennità di Maria santissima, Madre del Carmelo, invochiamo Dio nostro Padre affinché
per l'intercessione della Madonna spanda sull'umanità
copiose grazie. Preghiamo insieme e diciamo:
Ascoltaci, Signore
.
—
Per la Santa Chiesa di Dio, che in Maria contempla la sua Madre e il suo
modello, perché da lei apprenda ad ascoltare la divina Parola e a
proclamarla agli uomini, preghiamo.
— Per quelli che invocano Maria Madre e Patrona,perché
trovino in lei rifugio nelle avversità e sprone
alla vita cristiana, preghiamo.
—
Per
l'Ordine carmelitano, perché nella festa odierna approfondisca il
significato della sua vocazione di testimonianza di preghiera e santità
di vita, preghiamo.
—
Per tutti quelli che portano lo scapolare come segno di consacrazione e di speranza, perché imparino a imitare le virtù della Madonna e diano con le opere un'autentica testimonianza evangelica, preghiamo.
O Signore,
ascolta la preghiera della tua Chiesa, e per l’intercessione della
Vergine Maria, Madre del Carmelo, concedici quanto ti abbiamo chiesto.
Per Cristo nostro Signore.
Oppure: (Altri formulari
per la preghiera dei fedeli).
Sulle
Offerte
Accogli, o Padre, l'offerta che ti presentiamo nella solenne memoria
della Beata Vergine Maria: perché imitando la sua carità nel tuo
servizio, possiamo unirci intimamente all'opera della redenzione. Per
Cristo nostro Signore.
Accépta sint
tibi, Dómine, múnera pópuli tui, in commemoratióne beátæ Maríæ obláta,
quæ tibi virginitáte plácuit et humilitáte concépit Fílium tuum Dóminum
nostrum. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..
Prefazio della Beata Vergine Maria
E'
veramente giusto renderti grazie,
è bello cantare la tua gloria Padre Santo,
Dio onnipotente ed eterno:
noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo
nella Solennità della Vergine Maria, madre del Carmelo.
Umile ancella accolse la tua parola e la custodì nel suo cuore,
mirabilmente unita al mistero della redenzione,
perseverò con gli Apostoli in preghiera nell'attesa dello Spirito Santo.
Madre spirituale di tutti gli uomini
veglia con amore sulla moltitudine dei figli e risplende,
segno di consolazione e di sicura speranza,
sul nostro cammino verso il Monte della sua Gloria.
In lei come una perfetta immagine,
noi vediamo realizzato quello che desideriamo
e speriamo d'essere nella Chiesa.
Per questo dono della tua benevolenza
uniti agli angeli e ai santi innalziamo a te il nostro canto
e proclamiamo la tua lode:
Santo, Santo, Santo ...
Vere
dignum et iustum est, æquum et salutáre,
nos
tibi semper et ubíque grátias ágere:
Dómine,
sancte Pater, omnípotens ætérne Deus:
Et te
in ... beátæ Maríæ semper Vírginis collaudáre,
benedícere et prædicáre.
Quæ et
Unigénitum tuum Sancti Spíritus
obumbratióne
concépit, et,
virginitátis
glória permanénte,
lumen ætérnum
mundo effúdit,
Iesum Christum
Dóminum nostrum.
Per quem
maiestátem tuam laudant Angeli, adórant Dominatiónes, tremunt Potestátes.
Cæli cælorúmque
Virtútes, ac beáta Séraphim,
sócia
exsultatióne concélebrant.
Cum quibus et
nostras voces ut admítti iúbeas,
deprecámur, súpplici confessióne dicéntes:
Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth.
Oppure:
È veramente cosa buona e giusta innalzare a te
l'inno
di benedizione e di lode, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
ma è soprattutto dolce e doveroso
magnificare il tuo amore per noi
nel devoto ricordo
di Maria, sempre Vergine.
Nel mistero della redenzione, tu l'hai scelta cooperatrice
del tuo Figlio, madre e modello della Chiesa.
Mistica stella del Monte Carmelo, Maria illumina
e guida i suoi figli che ha rivestito del santo abito
in
segno della sua protezione.
Con bontà materna e lo
splendore della sua bellezza
ci attræ a te sulla via della
perfetta carità,
perché nella contemplazione del tuo
volto,
annunziamo ai fratelli le meraviglie del tuo amore.
Per questo dono della tua benevolenza
uniti agli angeli del cielo,
cantiamo a una sola voce la tua gloria:
Santo, Santo, Santo...
Antifona
alla Comunione
Lc 2, 19
Maria serbava tutte queste cose,
meditandole nel suo cuore.
María conservábat
ómnia verba hæc,
cónferens in
corde suo.
Dopo la Comunione
O Dio, nostro Padre, la comunione col prezioso corpo e sangue del tuo
Figlio, dono mirabile del tuo amore, fortifichi e renda fedeli imitatori
delle virtù della beata Vergine Maria coloro che si sono consacrati al
tuo servizio. Per Cristo nostro Signore.
Spirituális alimóniæ partícipes effécti, quæsumus, Dómine Deus noster,
ut, beátam Vírginem Maríam assídue imitántes, et Ecclésiæ servítio
semper inveniámur inténti et tui experiámur gáudia famulátus. Per
Christum.
Benedizione solenne
Dio
onnipotente, che ha posto l'Ordine del Carmelo e tutti voi sotto la
protezione di Maria, vi riempia di gioia
nella celebrazione di questa festa.
Amen.
Vi
conceda la grazia di meditare nei vostri cuori la Parola
e
di proclamarla con la vostra vita per essere nel mondo
un immagine viva di Maria.
Amen.
Vi
conduca alla santità perché purificati da ogni colpa come
figli fedeli di Maria, arriviate quanto prima dopo
la vostra morte alla piena comunione con i santi nella gloria.
Amen.
E la benedizione di Dio
onnipotente, Padre e Figlio e Spirito
Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
Amen.
Liturgia
della Solennità
di Nostra
Signora
del Carmelo
Liturgia
delle Ore
PRIMI
VESPRI
UFFICIO
DELLE LETTURE
LODI
MATTUTINE
ORA
MEDIA
SECONDI
VESPRI
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