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PROPRIO IN LATINO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI
16 Luglio
BEATA MARIA VERGINE DEL MONTE CARMELO
“La Santa Madre di Dio oggi scende in Purgatorio per liberare le Anime Sante che sono giunte al termine della salutare purificazione e portarle con se in Paradiso. Alleluia”.
(Antica Antifona Mariana in onore della Madonna del Carmine del ‘500)
INTRÓITUS Sedulius. Gaudeámus omnes in Dómino, diem festum celebrántes sub honóre beátæ Maríæ Vírginis: de cujus sollemnitáte gaudent Angeli et colláudant Fílium Dei. Ps. 44, 2. Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. Glória Patri.
Gioiamo tutti nel Signore ! Celebriamo un giorno di festa in onore della beata Vergine Maria ; gli Angeli partecipano alla gioia di questa solennità e lodano in coro il Figlio di Dio. Dal mio cuore erompe un tema gradito: dico al re il mio canto.
ORÁTIO Deus, qui beatíssimæ semper Vírginis et Genetrícis tuæ Maríæ singulári título Carméli órdinem decorásti: concéde propítius; ut, cujus hódie Commemoratiónem sollémni celebrámus offício, ejus muníti præsídiis, ad gáudia sempitérna perveníre mereámur: Qui vivis.
O Dio che hai onorato l’ordine del Carmelo col nome glorioso della beatissima Maria sempre Vergine e Madre tua, concedi propizio che, difesi da Colei di cui oggi celebriamo solennemente la commemorazione, meritiamo di giungere alle gioie eterne: Tu che sei Dio.
EPISTOLA Léctio libri Sapiéntiæ. Eccli. (Sir) 24, 23-31 [edizione vulgata].
Ego quasi vitis fructificávi suavitátem odóris: et flores mei fructus
honóris et honestátis. Ego mater pulchræ dilectiónis et timóris et
agnitiónis et sanctæ spei. In me grátia omnis viæ et veritátis: in me
omnis spes vitæ et virtútis. Transíte ad me, omnes qui concupíscitis
me, et a generatiónibus meis implémini. Spíritus enim meus super mel
dulcis, et heréditas mea super mel et favum. Memória mea in
generatiónes sæculórum. Qui edunt me, adhuc esúrient: et qui bibunt
me, adhuc sítient. Qui audit me, non confundétur: et qui operántur in
me, non peccábunt. Qui elúcidant me, vitam ætérnam habébunt.
Ego quasi vitis germinavi gratiam, et flores mei fructus honoris et honestatis. Ego mater pulchræ dilectionis et timoris et agnitionis et sanctæ spei. In me gratia omnis viæ et veritatis, in me omnis spes vitæ et virtutis. Transite ad me, omnes, qui concupiscitis me, et a generationibus meis implemini. Doctrina enim mea super mel dulcis, et hereditas mea super mel et favum; memoria mea in generationes sæculorum. Qui edunt me, adhuc esurient; et, qui bibunt me, adhuc sitient. Qui audit me, non confundetur; et, qui operantur in me, non peccabunt: qui elucidant me, vitam æternam habebunt.
Da libro del Siracide 24, 17-21 [Edizione approvato dalla CEI]
[Nell’edizione proposta della Conferenza Episcopale Italiana viene cambiato il nome del Libro Sacro da Ecclesiastico a Siracide e variata la numerazione dei versetti. Nel cambio vengono così misteriosamente omessi i versetti 24 e il 31 , che corrisponderebbero ai versetti secondo la nuova numerazione [Sir. 24, 17b] e [Sir. 24, 19b] mutilato i versetti 28 dell’ultima frase, corrispondente a [Sir. 24, 21b]. La traduzione in corsivo dei versetti in questione è quindi nostra.]
Io come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza. Io sono la madre del santo amore e del timore e della scienza e della santa speranza. In me ogni grazia di dottrina e di verità; in me ogni sapienza di vita e di virtù. Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei prodotti. Poiché il ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi è più dolce del favo di miele. La mia memoria vivrà per tutto il corso della storia. Quanti si nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me, avranno ancora sete. Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà chi mi glorificherà avrà la vita eterna.
GRADUALE Benedícta et venerábilis es, Virgo María: quæ sine tactu pudóris invénta es Mater Salvatóris. Virgo, Dei Génetrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit víscera factus homo.
Tu sei benedetta e degna di venerazione, o Vergine Maria, che senza danno dell’integrità corporale divenisti Madre del Salvatore. O Vergine Madre di Dio, Colui che l’universo non può contenere si chiuse nel tuo seno, fattosi uomo.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Per te, Dei Génetrix, nobis est vita pérdita data: quæ de coelo suscepísti prolem, et mundo genuísti Salvatórem Allelúia.
Allelúia, allelúia. Per te, o Madre di Dio, ci è resa la vita perduta: tu che ricevesti un figlio dal cielo, e generasti al mondo il Salvatore. Allelúia.
EVANGÉLIUM Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam. Luc. 11, 27-28.
In illo témpore: Loquénte Jesu ad turbas, extóllens vocem quædam múlier
de turba, dixit illi: Beátus venter, qui te portávit, et úbera, quæ
suxísti. At ille dixit: Quinímmo beáti, qui áudiunt verbum Dei, et
custódiunt illud. Credo.
In quel tempo
Mentre Gesù parlava alle folle, una donna alzò la voce di mezzo
alla folla e disse: "Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui
hai preso il latte!". Ma egli disse: "Beati piuttosto coloro che
ascoltano la parola di Dio e la osservano!".
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Jer. 18, 20. Recordáre, Virgo Mater, in conspéctu Dei, ut loquáris pro nobis bona, et ut avértat indignatiónem suam a nobis.
Jer. 18, 20. Ricordati, o Vergine Madre, di parlare a nostro favore innanzi a Dio per stornare da noi la sua ira.
SECRÉTA Sanctífica, Dómine, quǽsumus, obláta libámina: et, beátæ Dei Genetrícis Maríæ salubérrima intercessióne, nobis salutária fore concéde. Per eúndem Dóminum.
Santifica te ne preghiamo, o Signore, il sacrificio che Ti è offerto, e per la benefica intercessione della beata Madre di Dio Maria, sia per noi sorgente di salvezza. Per il nostro Signore.
PRÆFATIO DE B. MARIA VIRI;
COMMÚNIO Regina mundi digníssima, María, Virgo perpétua, intercéde pro nostra pace et salúte, quæ genuísti Christum Dóminum, Salvatórem ómnium.
O degnissima Regina del mondo, Maria sempre Vergine, intercedi per la nostra pace e salvezza, tu che generasti il Cristo, Salvatore di tutti gli uomini.
POSTCOMMÚNIO Adjuvet nos, quǽsumus, Dómine, gloriósæ tuæ Genetrícis sempérque Vírginis Maríæ intercéssio veneránda: ut, quos perpétuis cumulávit benefíciis, a cunctis perículis absolútos, sua fáciat pietáte concórdes: Qui vivis.
Ci
aiuti, o Signore, la santa intercessione della tua gloriosa Madre e
sempre Vergine Maria, affinché dopo averci colmato di continui benefici,
liberi da ogni pericolo, ci renda per sua bontà concordi: Tu che sei
Dio. |
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