Rosarium
Virginis Mariæ
4° mistero della gioia
La presentazione del Signore
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La
Parola
del Signore
Quando
venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge
di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo
al Signore…come prescrive la Legge del Signore.
Ora
a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone; … lo
Spirito Santo che era sopra di lui, gli aveva
preannunziato che non avrebbe visto la morte senza prima
aver veduto il Messia del Signore. Mosso dunque dallo
Spirito, si recò al tempio; e mentre i genitori vi
portavano il bambino Gesù per adempiere la Legge, lo
prese tra le braccia e benedisse Dio:
«Ora
lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo
la tua parola; perché i miei occhi han visto la tua
salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce
per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».
Il
padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si
dicevano di lui. (Lc 2,
22-33)
La
Fede della Chiesa
La
Presentazione di Gesù al Tempio lo mostra come il
Primogenito che appartiene al Signore. In Simeone e Anna
è tutta l'attesa di Israele che viene all'Incontro con il
suo Salvatore (la tradizione bizantina chiama così questo
avvenimento). Gesù è riconosciuto come il Messia tanto a
lungo atteso, "luce delle genti" e "gloria
di Israele", ma anche come "segno di
contraddizione". La spada di dolore predetta a Maria
annunzia l'altra offerta, perfetta e unica, quella della
croce, la quale darà la salvezza "preparata da Dio
davanti a tutti i popoli". (Catechismo
della Chiesa Cattolica 529)
Meditazione
Noi
tutti che celebriamo e veneriamo con intima partecipazione
il mistero dell’incontro del Signore, corriamo e
muoviamoci insieme in fervore di spinto incontro a lui.
Nessuno se ne sottragga, nessuno si rifiuti di portare la
sua fiaccola. Accresciamo anzi lo splendore dei ceri per
significare il divino fulgore di lui che si sta
avvicinando e grazie al quale ogni cosa risplende, dopo
che l’abbondanza della luce eterna ha dissipato le
tenebre della caligine. Ma le nostre lampade esprimano
soprattutto la luminosità dell’anima, con la quale
dobbiamo andare incontro a Cristo.
Come
infatti la madre di Dio e Vergine intatta portò sulle
braccia la vera luce e si avvicinò a coloro che giacevano
nelle tenebre, così anche noi, illuminati dal suo
chiarore e stringendo tra le mani la luce che risplende
dinanzi a tutti, dobbiamo affrettarci verso colui che è
la vera luce. Tutti
dunque, fratelli, siamone illuminati, tutti brilliamo.
Nessuno resti escluso da questo splendore, nessuno si
ostini a rimanere immerso nel buio. Ma avanziamo tutti
raggianti e illuminati verso di lui. (Dai
« Discorsi » di san Sofronio, vescovo)
Preghiamo
O
Padre, risplenda sempre la vergine Chiesa, sposa del
Cristo, per l’incontaminata fedeltà al patto del tuo
amore; e sull’esempio di Maria, umile tua serva, che
presentò nel tempio l’Autore della nuova legge,
custodisca la purezza della fede, alimenti l’ardore
della carità, ravvivi la speranza nei beni futuri.
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