Rosarium
Virginis Mariæ
3° mistero
del dolore
Gesù
è coronato di spine
<<< >>>
La Parola
del Signore
Allora
i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel
pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di
porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine,
gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: «Salve,
re dei Giudei!». E gli percuotevano il capo con una
canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si
prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono
della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo
condussero fuori per crocifiggerlo. (Mc
15, 17-20)
La Fede della Chiesa
La
morte di Cristo è contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la
redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell’”Agnello che toglie il
peccato del mondo” (Gv 1,29) e il sacrificio della Nuova Alleanza che di nuovo
mette l’uomo in comunione con Dio riconciliandolo con lui mediante il sangue
“versato per molti in remissione dei peccati” (Mt 26,28).
Questo
sacrificio di Cristo è unico: compie e supera tutti i sacrifici. Esso è
innanzitutto un dono dello stesso Dio Padre che consegna il Figlio suo per
riconciliare noi con lui. Nel medesimo tempo è offerta del Figlio di Dio fatto
uomo che, liberamente e per amore, offre
la propria vita al Padre suo nello Spirito Santo per riparare la nostra
disobbedienza. (Catechismo
della Chiesa Cattolica 613, 614)
Meditazione
Che
male fu per il Cristo l'essere messo a morte? Malvagi furono certo quelli che
vollero compiere il male; ma niente di male capitò a colui che essi
tormentavano. Venne uccisa una carne mortale, ma con la morte venne uccisa la
morte, e a noi venne offerta una testimonianza di pazienza e presentata una
prova anticipata, come un modello, della nostra resurrezione. Quanti e quali
benefici derivarono al giusto attraverso il male compiuto dall'ingiusto! Questa
è la grandezza di Dio: essere autore del bene che tu fai e saper ricavare il
bene anche dal tuo male. Non stupirti, dunque, se Dio permette il male. Lo
permette per un suo giudizio; lo permette entro una certa misura, numero e peso.
Presso di lui non c'è ingiustizia. Quanto a te, vedi di appartenere soltanto a
lui, riponi in lui la tua speranza; sia lui il tuo soccorso, la tua salvezza; in
lui sia il tuo luogo sicuro, la torre della tua fortezza. Sia lui il tuo
rifugio, e vedrai che non permetterà che tu venga tentato oltre le tue capacità
(cf. 1 Cor 10, 13); anzi, con la
tentazione ti darà il mezzo per uscire vittorioso dalla prova. (Sant’Agostino,
Esposizione dei Salmi, in Ps. 61, 22)
Preghiamo
O
Dio, che accanto al tuo Figlio hai voluto presente la Vergine Madre, associata
in un unico martirio, fa’ che il popolo cristiano, accogliendo questo segno
del tuo amore, sperimenti sempre più i frutti della redenzione.
|