1.
In
sostanza, è una lettera di raccomandazione. Uno schiavo di Filemone,
ricco signore di Colosse convertito da Paolo con la sua famiglia, era
fuggito. Per sua fortuna, capitò a Roma e incontrò Paolo, che lo portò
al vangelo e lo rimandò al padrone con una lettera, probabilmente
l'unica scritta interamente di suo pugno (v. 19), che trasfigura un
episodio di cronaca spicciola in occasione di altissimi insegnamenti.
L'apostolo non sogna rivoluzioni per infrangere le catene della
schiavitù (cfr. 1 Cor 7, 20), ma la sradica dal cuore in nome della fede
cristiana.
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