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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Tito  3


[1] Ricorda loro di esser sottomessi ai magistrati e alle autorità, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona;

[2] di non parlar male di nessuno, di evitare le contese, di esser mansueti, mostrando ogni dolcezza verso tutti gli uomini.

[3] Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell'invidia, degni di odio e odiandoci a vicenda.

[4] Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini,

[5] egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo,

[6] effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,

[7] perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.

[8] Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini.

[9] Guàrdati invece dalle questioni sciocche, dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché sono cose inutili e vane.

[10] Dopo una o due ammonizioni stà lontano da chi è fazioso,

[11] ben sapendo che è gente ormai fuori strada e che continua a peccare condannandosi da se stessa.

[12] Quando ti avrò mandato Artema o Tìchico, cerca di venire subito da me a Nicòpoli, perché ho deciso di passare l'inverno colà.

[13] Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giureconsulto, e di Apollo, che non manchi loro nulla.

[14] Imparino così anche i nostri a distinguersi nelle opere di bene riguardo ai bisogni urgenti, per non vivere una vita inutile.

[15] Ti salutano tutti coloro che sono con me. Saluta quelli che ci amano nella fede.
La grazia sia con tutti voi!