[1] Mentre Esdra pregava e faceva questa confessione
piangendo, prostrato davanti alla casa di Dio, si riunė intorno a lui
un'assemblea molto numerosa d'Israeliti, uomini, donne e fanciulli, e il
popolo piangeva dirottamente.
[2] Allora Secania, figlio di Iechičl, uno dei figli di Elam, prese la
parola e disse a Esdra: "Noi siamo stati infedeli verso il nostro
Dio, sposando donne straniere, prese dalle popolazioni del luogo. Orbene:
c'č ancora una speranza per Israele nonostante ciō.
[3] Ora noi facciamo questa alleanza davanti al nostro Dio: rimanderemo
tutte queste donne e i figli nati da esse, secondo il tuo consiglio, mio
signore, e il consiglio di quelli che tremano davanti al comando del
nostro Dio. Si farā secondo la legge!
[4] Alzati, perché a te č affidato questo compito; noi saremo con te;
sii forte e mettiti all'opera!".
[5] Allora Esdra si alzō e fece giurare ai capi dei sacerdoti e dei
leviti e a tutto Israele che avrebbero agito secondo quelle parole; essi
giurarono.
[6] Esdra allora, alzatosi davanti alla casa di Dio, andō nella camera di
Giovanni, figlio di Eliasib. Lā egli passō la notte, senza prendere cibo
né bere acqua, perché era in lutto a causa dell'infedeltā dei
rimpatriati.
[7] Poi fu fatta passare la voce in Giuda e Gerusalemme a tutti i
rimpatriati che si radunassero in Gerusalemme:
[8] a chiunque non fosse venuto entro tre giorni - cosė disponeva il
consiglio dei capi e degli anziani - sarebbero stati votati allo sterminio
tutti i beni ed egli stesso sarebbe stato escluso dalla comunitā dei
rimpatriati.
[9] Allora tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino si radunarono a
Gerusalemme entro tre giorni; si era al nono mese, il venti del mese.
Tutto il popolo stava nella piazza del tempio, tremante per questo evento
e per gli scrosci della pioggia.
[10] Allora il sacerdote Esdra si alzō e disse loro: "Voi avete
commesso un atto d'infedeltā, sposando donne straniere: cosė avete
accresciuto la colpevolezza d'Israele.
[11] Ma ora rendete lode al Signore, Dio dei vostri padri, e fate la sua
volontā, separandovi dalle popolazioni del paese e dalle donne
straniere".
[12] Tutta l'assemblea rispose a gran voce: "Sė, dobbiamo fare
secondo la tua parola.
[13] Ma il popolo č numeroso e siamo al tempo delle piogge; non č
possibile restare all'aperto. D'altra parte non č lavoro di un giorno o
di due, perché siamo in molti ad aver peccato in questa materia.
[14] I nostri capi stiano a rappresentare tutta l'assemblea; e tutti
quelli delle nostre cittā che hanno sposato donne straniere vengano in
date determinate e accompagnati dagli anziani della rispettiva cittā e
dai loro giudici, finché non abbiano allontanato da noi l'ira ardente del
nostro Dio per questa causa".
[15] Soltanto Giōnata figlio di Asačl e Iaczeia figlio di Tikva si
opposero, appoggiati da Mesullām e dal levita Sabbetāi.
[16] I rimpatriati fecero come era stato proposto: il sacerdote Esdra si
scelse alcuni uomini, capifamiglia, uno per casato, tutti designati per
nome. Essi iniziarono le sedute il primo giorno del decimo mese per
esaminare la questione
[17] e terminarono di esaminare tutti gli uomini che avevano sposato donne
straniere il primo giorno del primo mese.
[18] Tra gli appartenenti ai sacerdoti, che avevano sposato donne
straniere, c'erano:
dei figli di Giosuč figlio di Iozadāk e tra i suoi fratelli: Maaseia,
Eličzer, Iarib e Godolia.
[19] Essi hanno promesso con giuramento di rimandare le loro donne e hanno
offerto un ariete in espiazione della loro colpa.
[20] Dei figli di Immer: Canāni e Zebadia.
[21] Dei figli di Carim: Maaseia, Elia, Semaia, Iechičl e Uzzia.
[22] Dei figli di Pascur: Eliočnai, Maaseia, Ismaele, Natanaele, Iozabād
ed Eleasā.
[23] Degli appartenenti ai leviti: Iozabād, Simei, Chelaia, chiamato il
Chelita, Petachia, Giuda ed Eličzer.
[24] Dei cantori: Eliasib.
Dei portinai: Sallųm, Telem e Uri.
[25] Tra gli Israeliti: dei figli di Paros: Ramia, Izzia, Malchia, Miamin,
Eleāzaro, Malchia e Benaiā.
[26] Dei figli di Elam: Mattania, Zaccaria, Iechičl, Abdi, Ieremōt ed
Elia.
[27] Dei figli di Zattu: Elioenāi, Eliasib, Mattania, Ieremōt, Zabad e
Aziza.
[28] Dei figli di Bebai: Giovanni, Anania, Zabbai e Atlai.
[29] Dei figli di Bani: Mesullām, Malluch, Adaia, Iasub, Seal e Ieramōt.
[30] Dei figli di Pacat-Moab: Adna, Kelal, Benaiā, Maaseia, Mattania,
Bezalečl, Binnui e Manāsse.
[31] Dei figli di Carim: Eličzer, Ishshia, Malchia, Semaia, Simeone,
[32] Beniamino, Malluch, Semaria.
[33] Dei figli di Casum: Mattenai, Mattatta, Zabad, Elifčlet, Ieremai,
Manāsse e Simei.
[34] Dei figli di Bani: Maadai, Amram, Uel,
[35] Benaiā, Bedia, Cheluu,
[36] Vania, Meremōt, Eliasib,
[37] Mattenai, Iaasai.
[38] Dei figli di Binnui: Simei,
[39] Selemia, Natān, Adaia.
[40] Dei figli di Azzur: Sasai, Sārai,
[41] Azarečl, Selemia, Semaria,
[42] Sallųm, Amaria, Giuseppe.
[43] Dei figli di Nebo: Ieičl, Mattitia, Zabad, Zebina, Iaddai, Gioele,
Benaiā.
[44] Tutti questi avevano sposato donne straniere e rimandarono le donne
insieme con i figli che avevano avuti da esse.
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