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S. Messa della Mezzanotte |
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PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI
25 DICEMBRE (S. Messa della Mezzanotte)
INTRÓITUS Ps. 2, 7- Dóminus dixit ad me: Fílius meus es tu, ego hódie génui te. Ps. ibid., 1 Quare fremuérunt gentes: et pópuli meditáti sunt inánia?. Glória Patri… Ps. 2, 7- Dóminus dixit ad me:
Sal. 2, 7 - Il Signore disse a me: tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. Sal. 2, 1 - Perché si agitano le genti: e i popoli ordiscono vani disegni ? Gloria al Padre… Isaia 9, 6 - Il Signore disse a me…
S. MESSA CON GLÓRIA
ORÁTIO
Deus, qui hanc
sacratíssimam noctem
veri lúminis fecísti
illustratióne claréscere:
da,
quæsumus; ut,
cujus lucis mystéria in
terra cognóvimus,
ejus quoque gáudiis in
cælo perfruámur:
Qui tecum vivit et
regnat,
in unitáte Spíritus
Sancti, Deus,
per ómnia sæcula
sæculórum.
O
Dio, che questa notta sacratissima hai rischiarato coi fulgori della
vera Luce, concedici, Te ne preghiamo, che di Colui del quale abbiamo
conosciuto in terra i misteriosi splendori, partecipiamo pure i gaudii
in cielo: Egli che è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito
Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
EPISTOLA Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Titum, 2, 11-15
Caríssime: Appáruit
grátia Dei Salvatóris nostri ómnibus homínibus, erúdiens nos, ut
abnegántes impietátem, et sæculária desidéria, sóbrie, et juste, et pie
vivámus in hoc sæculo, exspectántes beátam spem, et advéntum glóriæ
magni Dei et Salvatóris nostri Jesu Christi: qui dedit semetípsum pro
nobis: ut nos redímeret ab omni iniquitáte, et mundáret sibi pópulum
acceptábilem, sectatórem bonórum óperum. Hæc lóquere, et exhortáre: in
Christo Jesu Dómino nostro.
Fratelli, è apparsa
infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini,
che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con
sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata
speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e
salvatore Gesù Cristo; il quale ha dato se stesso per noi, per
riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli
appartenga, zelante nelle opere buone. Questo devi insegnare,
raccomandare e rimproverare con tutta autorità. Nessuno osi
disprezzarti!
GRADUALE Ps. 109, 3 et 1- Tecum princípium in die virtútis tuæ: in splendóribus sanctórum, ex útero ante lucíferum génui te. Dixit Dóminus Dómino meo: Sede a dextris meis: donec ponam inimícos tuos, scabéllum pedum tuórum.
Sal. 109, 3 e 1 - Con te è il principato dal giorno della tua nascita: nello splendore dei santi, dal mio seno ti ho generato, prima della stella del mattino. Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra: finché ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Dóminus dixit ad me: Fílius meus es tu, ego hódie génui te. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Sal. 2, 7 - Il Signore disse a me: Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato. Allelúia.
EVANGÉLIUM
Sequéntia
In illo témpore: Exiit
edíctum a Cæsare Augústo, ut describerétur univérsus orbis. Hæc
descríptio prima facta est præside Syriæ Cyríno: et ibant omnes ut
profiteréntur sínguli in suam civitátem. Ascéndit autem et Ioseph a
Galilæa de civitáte Názareth, in Iudæam civitátem David, quæ vocátur
Béthlehem: eo quod esset de domo et família David, ut profiterétur cum
María desponsáta sibi uxóre prægnánte.
Factum est autem, cum essent ibi, impléti sunt dies ut páreret. Et
péperit fílium suum primogénitum, et pannis eum invólvit et reclinávit
eum in præsépio: quia non erat eis locus in diversório. Et pastóres
erant in regióne eádem vigilántes, et custodiéntes vigílias noctis super
gregem suum. Et ecce Angelus Dómini stetit iuxta illos, et cláritas Dei
circumfúlsit illos, et timuérunt timóre magno. Et dixit illis Angelus:
Nolíte timére: ecce enim evangelízo vobis gáudium magnum, quod erit omni
pópulo: quia natus est vobis hódie Salvátor, qui est Christus Dóminus,
in civitáte David. Et hoc vobis signum: Inveniétis infántem pannis
involútum, et pósitum in præsépio. Et súbito facta est cum Angelo
multitúdo milítiæ cæléstis, laudántium Deum, et dicéntium: Glória in
altíssimis Deo, et in terra pax in homínibus bonæ voluntátis.
In quei giorni un
decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta
la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore della
Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua
città. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide,
dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di
Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua
sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si
compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio
primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché
non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano in quella regione alcuni
pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un
angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li
avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse
loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto
il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il
Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in
fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una
moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio
nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama".
SI DICE IL CREDO
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 95, 11 et 13 - Læténtur cæli, et exsúltet terra ante fáciem Dómini: quóniam venit.
Sal. 95, 11 e 13 - Si allietino i cieli, ed esulti la terra al cospetto del Signore: poiché Egli è venuto. Sal. 95, 11 e 13 - Si allietino i cieli, ed esulti la terra al cospetto del Signore: poiché Egli è venuto.
SECRÉTA
Accépta tibi sit,
Dómine, quæsumus,
hodiérnæ festivitátis
oblátio:
ut, tua grátia
largiénte,
per hæc sacrosáncta
commércia,
in illíus inveniámur
forma,
in quo tecum est nostra
substántia:
Qui tecum vivit et
regnat in unitáte Spíritus Sancti,
Deus,
per ómnia sæcula sæculórum.
Ti sia gradita, o Signore, Te ne preghiamo, l’offerta dell’odierna solennità: affinché, aiutati dalla tua grazia, mediante questi sacrosanti scambi, siamo ritrovati conformi a Colui nel quale la nostra sostanza è unita alla Tua: Egli che è Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. M. Amen.
PREFAZIO E COMMUNICANTES DI NATALE
COMMÚNIO Ps. 109, 3 - In splendóribus sanctórum, ex útero ante lucíferum génui te. Sal. 97, 3 - Nello splendore dei santi, dal mio seno ti ho generato, prima della stella del mattino.
POSTCOMMÚNIO
Da nobis, quæsumus, Dómine Deus noster:
ut,
qui Nativitátem Dómini nostri Jesu Christi
mystériis nos frequentáre gaudémus;
dignis conversatiónibus
ad ejus
mereámur perveníre
consórtium:
Qui tecum vivit et
regnat in unitáte Spíritus Sancti,
Deus,
per ómnia sæcula sæculórum.
Concedici, Te ne preghiamo, o Signore Dio nostro, che celebrando con
giubilo, mediante questi sacri misteri, la nascita del Signore nostro
Gesù Cristo, meritiamo con una vita santa di pervenire al suo consorzio:
Lui che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i sécoli dei sécoli. |
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PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI 25 DICEMBRE
SANTO NATALE
Seconda Messa detta nell'Aurora
Ad secundam Missam in aurora
INTRÓITUS Isai. 9, 2 et 6 - Lux fulgébit hódie super nos: quia natus est nobis Dóminus: et vocábitur Admirábilis, Deus, Princeps pacis, Pater futúri sæculi: cujus regni non erit finis. Ps. 92, 1 Dóminus regnávit, decórem indútus est: indútus est Dóminus fortitúdinem, et præcínxit se. Glória Patri.. Isai. 9, 2 et 6 - Lux fulgébit hódie super nos…
Isaia. 9, 2 e 6 - La luce splenderà oggi su di noi: poiché ci è nato il Signore: e si chiamerà Ammirabile, Dio, Principe della pace, Padre per sempre: e il suo regno non avrà fine. Sal. 92, 1 - Il Signore regna, si ammanta di maestà: Il Signore si ammanta di fortezza, e si cinge di potenza. Gloria al Padre… Isaia 9, 6 - La luce splenderà oggi…
S. MESSA CON GLÓRIA
ORÁTIO
Da nobis, quæsumus,
omnípotens Deus:
ut, qui nova incarnáti
Verbi tui luce perfúndimur;
hoc
in nostro respléndeat ópere, quod per fidem fulget in mente.
Per eúmdem Dóminum
nostrum Iesum
Christum Fílium tuum, qui tecum vívit
et regnat in unitáte Spíritus Sancti,
Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
Da, quæsumus,
omnípotens Deus:
ut, qui beátæ Anastásiæ
Mártyris
tuæ solémnia cólimus;
ejus apud te patrocínia
sentiámus.
Per Dóminum nostrum
Iesum
Christum Fílium tuum, qui tecum vívit
et regnat in unitáte Spíritus Sancti,
Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
Concedici, Te ne preghiamo, o Dio onnipotente: che, essendo inondati
dalla nuova luce del Tuo Verbo incarnato, risplenda nelle nostre opere
ciò che per virtù della fede brilla nella nostra mente. Per lo stesso
Signore nostro Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
Concedici, Te ne preghiamo, o Dio onnipotente: che, celebrando la
solennità della Tua Martire Anastasia, possiamo godere presso di Te il
beneficio del suo patrocinio. Il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per
tutti i sécoli dei sécoli.
EPISTOLA Léctio Epístolæ b. Páuli Ap. ad Titum, 3, 4-7
Caríssime: Appáruit
benígnitas et humánitas Salvatóris nostri Dei: non ex opéribus justítiæ,
quæ fécimus nos, sed secúndum suam misericórdiam salvos nos fecit, per
lavácrum regeneratiónis et renovatiónis Spíritus Sáncti, quem effúdit in
nos abúnde per Iesum Christum Salvatórem nostrum: ut iustificáti grátia
ipsíus, herédes simus secúndum spem vitæ ætérnæ: in Christo Iesu Dómino
nostro.
Fratelli, anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, traviati, schiavi di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e nell'invidia, degni di odio e odiandoci a vicenda. Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna. M. - Deo grátias.
GRADUALE Ps. 117, 26, 27 et 23 - Benedíctus qui venit in nómine Dómini: Deus Dóminus, et illúxit nobis. A Dómino factum est istud: et est mirábile in óculis nostris.
Sal. 117, 26, 27 et 23 - Benedetto Colui che viene nel nome del Signore: Il Signore è Dio e ci ha illuminati. Questa è opera del signore: ed è mirabile ai nostri occhi.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Ps. 92, 1 - Dóminus regnavit, decórem índuit: índuit Dóminus fortitúdinem, et præcínxit se virtúte. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Sal. 92, 1 - Il Signore regna, si ammanta di maestà: Il Signore si ammanta di fortezza, e si cinge di potenza. Allelúia.
EVANGÉLIUM
Sequéntia
In illo témpore:
Pastóres loquebántur ad ínvicem: Transeámus usque Béthlehem, et videámus
hoc verbum, quod factum est, quod Dóminus osténdit nobis.
Et venérunt festinántes: et invenérunt Maríam, et Joseph, et infántem
pósitum in præsépio. Vidéntes autem cognovérunt de verbo, quod dictum
erat illis de púero hoc. Et omnes, qui audiérunt, miráti sunt: et de
his, quæ dicta erant a pastóribus ad ipsos.
María autem conservábat
ómnia verba hæc, cónferens in corde suo.
Et revérsi sunt pastóres, glorificántes et laudántes Deum in ómnibus,
quæ audíerant, et víderant, sicut dictum est ad illos.
In quel tempo, appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com'era stato detto loro. M. - Laus tibi Christe.
SI DICE IL CREDO
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 92, 1-2 - Deus firmávit orbem terræ, qui non commovébitur: paráta sedes tua, Deus, ex tunc, a sæculo tu es.
Sal. 92, 1-2 - Iddio ha consolidato la terra, che non vacillerà: il Tuo trono, o Dio, è stabile, fin dal principio, fin dall’eternità Tu sei.
SECRÉTA
Múnera nostra, quæsumus,
Dómine,
Nativitátis hodiérnæ
mystériis apta provéniant,
et
pacem nobis semper infúndant: ut,
sicut
homo génitus idem refúlsit et Deus,
sic
nobis hæc terréna substántia cónferat, quod divínum est.
Per eúndem Dóminum
nostrum Jesum Christum,
Fílium tuum, qui tecum
vívit
et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus,
per ómnia sæcula sæculórum.
Accipe, quæsumus,
Dómine,
múnera dignánter obláta:
et beátæ Anastásiæ
Mártyris tuæ
suffragántibus méritis,
ad nostræ salútis
auxílium proveníre concéde.
Per
Dóminum nostrum Iesum
Christum Fílium tuum, qui tecum vívit
et regnat in unitáte Spíritus Sancti,
Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
Le
nostre offerte, o Signore, riescano atte ai misteri dell’odierna
Natività e ci infondano pace duratura: affinché, come il Tuo Figlio
nascendo uomo rifulse quale Dio, così queste offerte terrene
conferiscano a noi ciò che è divino. Per lo stesso Signore nostro Gesú
Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i sécoli ei sécoli.
O
Signore, Te ne preghiamo, accogli favorevolmente i doni offerti: e
concedi che, per i meriti della beata Anastasia, Martire Tua, giovino a
soccorso della nostra salvezza. Per il nostro Signore Gesú Cristo, tuo
Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i sécoli dei sécoli.
PREFAZIO E COMMUNICANTES DI NATALE
COMMÚNIO Zach. 9, 9 - Exsúlta, fília Sion, lauda, fília Jerúsalem: ecce rex tuus venit sanctus, et salvátor mundi.
Zach. 9, 9 - Esulta, o figlia di Sion, giubila, o figlia di Gerusalemme: ecco che viene il tuo Re santo, il Salvatore del mondo.
POSTCOMMÚNIO
Ujus nos, Dómine,
sacraménti
semper nóvitas natális
instáuret:
cujus Natívitas
singuláris
humánam répulit
vetustátem.
Per eúndem Dóminum
nostrum
Jesum Christum, Fílium
tuum,
qui tecum vívit
et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus,
per ómnia sæcula sæculórum.
Satiásti, Dómine,
famíliam tuam munéribus sacris:
ejus,
quæsumus, semper interventióne nos réfove,
cujus
solémnia celebrámus.
Per
Dóminum nostrum Iesum
Christum Fílium tuum, qui tecum vívit
et regnat in unitáte Spíritus Sancti,
Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
Ci
restauri sempre, o Signore,la rinnovata celebrazione del Natale di Colui
la cui nascita singolare scacciò l’umana decrepitezza. Per lo stesso
Signore nostro Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
Hai saziato, o Signore, la tua famiglia con i sacri doni: confortaci
sempre, Te ne preghiamo, mediante l’intercessione della Santa di cui
celebriamo la festa. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che
è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i
sécoli dei sécoli.
M. Amen. |
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PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo
la traduzione proposta dalle CEI 25 DICEMBRE
SANTO NATALE
Terza S. Messa del Giorno
IN
NATIVITATE DÓMINI
Is. 9, 6 - Puer natus est nobis, et fílius datus est nobis: cuius impérium super húmerum eius: et vocábitur nomen eius, magni consílii Ángelus. Ps. 97, 1 - Cantáte Dómino cánticum novum: quia mirabília fecit. Glória Patri… Is. 9, 6 - Puer natus est nobis…
Isaia 9, 6 - Ci è nato un Bambino e ci è stato dato un Figlio, il cui impero poggia sugli òmeri suoi: il suo nome sarà Àngelo del buon consiglio. Sal. 97, 1 - Cantate al Signore un càntico nuovo: poiché ha fatto cose mirabili. Gloria al Padre… Isaia 9, 6 - Ci è nato un Bambino…
S. MESSA CON GLÓRIA
ORÁTIO
Concéde, quæsumus,
omnípotens
Deus: ut nos Unigéniti tui nova per
carnem natívitas líberet: quos sub
peccáti iugo vetústa
sérvitus tenet. Per
eúmdem Dóminum nostrum Iesum
Christum Fílium tuum, qui tecum vívit
et regnat in unitáte Spíritus Sancti,
Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
Concedici, Te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che la nuova nascita secondo la carne del tuo Unigenito, liberi noi, che l’antica schiavitú tiene sotto il gioco del peccato. Per lo stesso Signore nostro Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. M. - Amen.
EPISTOLA Léctio Epístolæ ad Hebræos, 1, 1-12
Multifáriam, multísque
modis olim Deus lóquens pátribus in prophétis: novíssime diébus istis
locútus est nobis in Fílio, quem constítuit herédem universórum, per
quem fecit et sæcula: qui cum sit splendor glóriæ, et figúra substántiæ
eius, portánsque ómnia verbo virtútis suæ, purgatiónem peccatórum
fáciens, sedet ad déxteram maiestátis in excélsis: tanto mélior Ángelis
efféctus quanto defferéntius præ illis nomen hereditávit. Cui enim dixit
aliquándo Angelórum: Fílius meus es tu, ego hódie génui te? Et rursum:
Ego ero illi in patrem, et ipse erit mihi in fílium? Et cum íterum
introdúcit primogénitum in orbem terræ, dicit: Et adórent eum ómnes
Ángeli Dei.
Et ad ángelos quidem dicit: Qui facit Ángelos suos spíritus, et
minístros suos flammam ignis. Ad Fílium áutem: Thronus tuus, Deus, in
sæculum sæculi: virga æquitátis, virga regni tui. Dilexísti iustítiam,
et odísti iniquitátem: proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo
exsultatiónis præ particípibus tuis. Et: Tu in princípio, Dómine, terram
fundásti: et ópera manuum tuárum sunt coeli. Ipsi períbunt, tu áutem
permanébis: et omnes ut vestiméntum veteráscent: et velut amíctum
mutábis eos, et mutabúntur: tu áutem idem ipse es, et anni tui non
defícient.
Dio, che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il mondo. Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra della mæstà nell'alto dei cieli, ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato. Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato? E ancora: Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio? E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice: Lo adorino tutti gli angeli di Dio. Mentre degli angeli dice: Egli fa i suoi angeli pari ai venti, e i suoi ministri come fiamma di fuoco, del Figlio invece afferma: Il tuo trono, Dio, sta in eterno e: Scettro giusto è lo scettro del tuo regno; hai amato la giustizia e odiato l'iniquità, perciò ti unse Dio, il tuo Dio, con olio di esultanza più dei tuoi compagni. E ancora: Tu, Signore, da principio hai fondato la terra e opera delle tue mani sono i cieli. Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito. Come un mantello li avvolgerai, come un abito e saranno cambiati; ma tu rimani lo stesso, e gli anni tuoi non avranno fine. M. - Deo grátias.
GRADUALE Ps. 97, 3 et 2 - Vidérunt omnes fines terræ salutáre Dei nostri: iubiláte Deo, omnis terra. Notum fecit Dóminus salutáre suum: ante conspéctum géntium revelávit iustítiam suam.
Sal. 97, 3 e 2 - Tutti i confini della terra vídero la salvezza del nostro Dio: tutta la terra acclàmi a Dio. Il Signore ci fece conoscere la sua salvezza: agli occhi delle genti rivelò la sua giustizia.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Dies sanctificátus illúxit nobis: veníte, gentes, et adoráte Dóminum: quia hódie descéndit lux magna super terram. Allelúia.
Allelúia, allelúia.
Un giorno sacro ci ha illuminati: venite, genti, e adorate il Signore:
perché oggi discende gran luce sopra la terra.
EVANGÉLIUM
Inítium
In princípio erat Verbum, et verbum erat apud Deum, et Deus erat Verbum.
Hoc erat in princípio apud Deum. Omnia per ipsum facta sunt: et sine
ipso factum est nihil, quod factum est: in ipso vita erat, et vita erat
lux hóminum: et lux in ténebris lucet, et ténebræ eam non
comprehendérunt. Fuit homo missus a Deo, cui nomen erat Ioánnes. Hic
venit in testimónium, ut testimónium perhibéret de lúmine, ut omnes
créderent per illum.
Non erat ille lux, sed ut testimónium perhibéret de lúmine. Erat lux
vera, quæ illúminat omnem hóminem veniéntem in hunc mundum. In mundo
erat, et mundus per ipsum factus est, et mundus eum non cognóvit. In
própria venit, et sui eum non recepérunt. Quotquot áutem recepérunt eum,
dedit eis potestátem fílios Dei fíeri, his qui crédunt in nómine eius:
qui non ex sanguínibus, neque ex voluntáte carnis, neque ex voluntáte
viri, sed ex Deo nati sunt. (genufléxit) Et Verbum caro factum
est (surgit), et habitávit in nobis: et vídimus glóriam eius,
glóriam quasi Unigéniti a Patre, plenum grátiæ et veritátis.
In principio era il
Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio
presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente
è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era
la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non
l'hanno accolta. Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era
Giovanni. Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui. Egli non era la luce, ma
doveva render testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto
per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la sua
gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto, ha
dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo
nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di
uomo, ma da Dio sono stati generati. (Ci si genuflette) E il
Verbo si fece carne (ci si alza) e venne ad abitare in mezzo a
noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 88, 12 et 15 - Tui sunt coeli, et tua est terra, orbem terrárum, et plenitúdinem eius tu fundásti: iustítia et iudícium præparátio sedis tuæ.
Sal. 88, 12 e 15 - Tuoi sono i cieli, e tua è la terra: tu hai fondato il mondo e quanto vi si contiene: giustizia ed equità sono le basi del tuo trono.
SECRÉTA
Obláta, Dómine, múnera,
nova Unigéniti
tui nativitáte sanctífica: nosque a
peccatórum nostrórum máculis emúnda.
Per eúmdem Dóminum nostrum Iesum
Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit
et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus,
per ómnia sæcula sæculórum.
Santifica, o Signore, con la nuova nascita del tuo Unigénito, i doni
offerti, e puríficaci dalle macchie dei nostri peccati. Per lo stesso
Signore nostro Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con Te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
PREFAZIO E COMMUNICANTES DI NATALE
COMMÚNIO PS. 97, 3 - Vidérunt omnes fines terræ salutáre Dei nostri.
Sal. 97, 3 - Tutti i confini della terra hanno visto la salvezza del nostro Dio.
POSTCOMMÚNIO
Præsta, quæsumus,
omnípotens Deus:
ut natus hódie Salvátor mundi, sicut
divínæ nobis generatiónis est auctor: ita
et immortalitátis sit ipse largítor. Qui
tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus
Sancti, Deus, per ómnia sæcula
sæculórum.
Fa, Te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che il Salvatore del mondo, oggi
nato, come è l’autore della nostra divina rigenerazione, cosí ci sia
anche datore dell’immortalità. Lui, che è Dio, e vive e regna con Te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
SI OMETTE L’ULTIMO VANGELO
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