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PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e versione italiana secondo la traduzione proposta dalle CEI
SABATO delle di Avvento
Messa Stazionale Alla Basilica dei Santi Apostoli Piazza Santi Apostoli 51 - 00187 ROMA tel. 06-69.95.78.43
INTRÓITUS Ps. 79, 4 et 2 Veni, et osténde nobis fáciem tuam, Dómine, qui sedes super Chérubim: et sálvi érimus. Ps. ibid., 2 Qui regis Israël, inténde: qui dedúcis, velut ovem, Joseph. Glória Patri.
Vieni, o Signore, e mostraci il tuo volto benigno, Tu che sei assisi tra i cherubini; e saremo salvi. Ascolta, o pastore d’Israele, che guidi Giuseppe come un gregge. Gloria al Padre. Vieni, o Signore.
Preghiamo. Pieghiamo le ginocchia. Alzatevi.
ORÁTIO
O Signore, che ci vedi umiliati dalle nostre iniquità ; concedici benigno di essere consolati dalla tua venuta: Tu che sei Dio.
Prima Lettura Léctio Isaíæ Prophétæ. Isai. 19, 20-22
Ps. 18, 7 et 2 A summo cælo egréssio ejus: et occúrsus ejus usque ad summum ejus. Cæli enárrant glóriam Dei: et ópera mánuum ejus annúntiat firmaméntum.
Da un estremo dei cieli sorge e fino all’altro estremo compie il suo giro. I cieli narrano la gloria di Signore, e il firmamento canta le opere della sua mano.
Qui si dice:
Dóminus vobíscum
e Oremus,
ORÁTIO
O Signore, concedici che, gementi sotto il giogo del peccato per l’antica servitù, siamo liberati dall’aspettata nuova nascita dell’Unigenito tuo Figlio: Lui che è Dio.
Seconda Lettura Léctio Isaíæ Prophétæ. Isai. 35, 1-7
Ps. 18, 6 et 7 In sole pósuit tabernáculum suum: et ipse tamquam sponsus procédens de thálamo suo. A summo cælo egréssio ejus: et occúrsus ejus usque ad summum ejus.
Nei cieli pose una stanza per il sole; che ne esce come uno sposo dalla sua alcove. Da un estremo dei cieli sorge, e fino all’altro estremo compie il suo giro.
Preghiamo. Pieghiamo le ginocchia. Alzatevi.
ORÁTIO Indígnos nos, quæsumus, Dómine, fámulos tuos, quos actiónis própriæ culpa contrístat, unigéniti Fílii tui advéntu lætífica: Qui tecum vivit.
O Signore, te ne preghiamo, rallegra con la venuta del tuo Unigenito Figlio noi tuoi servi, rattristati dalle nostre azioni colpevoli.
Terza Lettura. Léctio Isaíæ Prophétæ. Isai. 40, 9-11
Ps. 79, 20 et 3 Dómine Deus virtútum, convérte nos: et osténde fáciem tuam, et salvi érimus. Excita, Dómine, poténtiam tuam, et veni, ut salvos fácias nos.
Signore, Dio degli eserciti, ristoraci: volgi sereno il tuo volto, e saremo salvi. Suscita, o Signore, la tua potenza e vieni a salvarci.
Preghiamo. Pieghiamo le ginocchia. Alzatevi.
ORÁTIO
Ti supplichiamo, Signore Dio onnipotente, affinchè la vicina solennità del tuo unigenito ci porti gli aiuti per la vita presente, e ci conceda le ricompense eterne. Per il nostro Signore.
Quarta lettura Léctio Isaíæ Prophétæ. Isai. 45, 1-8
Ps. 79, 3, 2 et 3 Excita, Dómine, poténtiam tuam, et veni, ut salvos fácias nos. Qui regis Israël, inténde: qui dedúcis, velut ovem, Joseph: qui sedes super Chérubim, appáre coram Ephraïm, Bénjamin et Manásse.
Signore, suscita la tua potenza, e vieni a salvarci. O Pastore di d’Israele, ascoltaci; tu che guidi Giuseppe come una pecorella; tu che sei assiso tra i Cherubini, mostrati ad Efraim, Beniamino e Manasse.
Preghiamo. Pieghiamo le ginocchia. Alzatevi.
ORÁTIO
O Signore, esaudisci clemente, te ne preghiamo, le preghiere del tuo popolo, perchè l’avvento della tua misericordia conforti noi, giustamente puniti per i nostri peccati: Tu che sei Dio.
Quinta Lettura Léctio Daniélis Prophétæ. Dan. 3, 47-51.
In diébus illis: Angelus Dómini descéndit cum Azaría et sóciis ejus in fornácem: et excússit flammam ignis de fornáce, et fecit médium fornácis quasi ventum roris flantem. Flamma autem effundebátur super fornácem cúbitis quadragínta novem: et erúpit, et incéndit, quos répperit jux ta fornácem de Chaldæis, minístros regis, qui eam incendébant. Et non tétigit eos omníno ignis, neque contristávit, nec quidquam moléstiæ íntulit. Tunc hi tres qua si ex uno ore laudábant, e glorificábant, et benedicébant Deum in fornáce, dicéntes: Non si risponde con il: Deo grátias. Ma segue subito l’inno.
La fiamma si alzava quarantanove cubiti sopra la fornace e uscendo bruciò quei Caldei che si trovavano vicino alla fornace. Ma l`angelo del Signore, che era sceso con Azaria e con i suoi compagni nella fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco e rese l`interno della fornace come un luogo dove soffiasse un vento pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia. Allora quei tre giovani, a una sola voce, si misero a lodare, a glorificare, a benedire Dio nella fornace dicendo: Non si risponde con il: Deo grátias. Ma segue subito l’inno.
HYMNUS. Dan. ibid., 52–53.
Benedíctus es, Dómine, Deus patrum nostrórum. Et laudábilis et gloriósus in sæcula. Et benedíctum nomen glóriæ tuæ, quod est sanctum. Et laudábile et gloriósum in sæcula. Benedíctus es in templo sancto glóriæ tuæ. Et laudábilis et gloriósus in sæcula. Benedíctus es super thronum sanctum regni tui. Et laudábilis et gloriósus in sæcula. Benedíctus es super sceptrum divinitátis tuæ. Et laudábilis et gloriósus in sæcula. Benedíctus es, qui sedes super Chérubim, íntuens abýssos. Et laudábilis et gloriósus in sæcula. Benedíctus es, qui ámbulas super pennas ventórum et super undas maris. Et laudábilis et gloriósus in sæcula. Benedícant te omnes Angeli et Sancti tui. Et laudent te et gloríficent in sæcula. Benedícant te coeli, terra, mare, et ómnia quæ in eis sunt. Et laudent te et gloríficent in sæcula. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto. Et laudábili et glorióso in sæcula. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper: et in sæcula sæculórum. Amen. Et laudábili et glorióso in sæcula. Benedíctus es, Dómine, Deus patrum nostrórum. Et laudábilis et gloriósus in sæcula.
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri, degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto il tuo nome glorioso e santo,degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso, degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto sei tu nel trono del tuo regno, regno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini, degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto sei tu che cammini sulle ali del vento e sulle onde del mare, degno di lode e di gloria nei secoli. Ti benedicano tuti gli angeli ed i tuoi santi, ti lodino e ti glorifichino nei secoli. Gloria al Padre…degno di lode e di gloria nei secoli. Benedetto sei tu Signore Dio dei Padri nostri degno di lode e di gloria nei secoli.
Il celebrante dice: Preghiamo. Pieghiamo le ginocchia. Alzatevi.
ORÁTIO Deus, qui tribus púeris mitigásti flammas ígnium: concéde propítius ; ut nos fámulos tuos non exúrat flamma vitiórum. Per Dóminum.
O Dio, che hai rese innocue per i tre giovani le fiamme ardenti, benigno concedici che non veniam bruciati dal fuoco delle nostre passioni. Per il nostro Signore Gesù Cristo.
EPISTOLA Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Thessalonicénses. 2 Thess. 2, 1-8
Ps. 79, 2-3 Qui regis Israël, inténde: qui dedúcis, velut ovem, Joseph. Qui sedes super Chérubim, appáre coram Ephraïm, Bénjamin et Manásse. Excita, Dómine, poténtiam tuam, et veni: ut salvos fácias nos.
O Pastore re d’Israele, ascoltaci ; tu che guidi Giuseppe come una pecorella. Tu che sei assiso tra i Cherubini, mostrati a Efraim, Beniamino e Manasse. Suscita, Signore, la tua potenza, e vieni a salvarci.
EVANGÉLIUM Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam. Luc. 3, 1-6
Zach. 9, 9 Exsúlta satis, fília Sion, prædica, fília Jerúsalem: ecce rex tuus venit tibi, sanctus et salvátor.
Esulta con tutte le tua forze, o figlia di Gerusalemme; ecco, viene a te il tuo santo Re e Salvatore.
SECRÉTA Sacrifíciis præséntibus, quæsumus, Dómine, placátus inténde: ut et devotióni nostræ profíciant, et salúti. Per Dóminum.
O Signore, guarda benigno queste offerte; affinché giovino alla nostra pietà e alla nostra salvezza. Per il nostro Signore.
PREFAZIO COMUNE
COMMÚNIO Ps. 18, 6-7 Exsultávit ut gigas ad curréndam viam: a summo cælo egréssio ejus, et occúrsus ejus usque ad summum ejus.
Esulta con tutte le tue forze, o Figlia di Gerusalemme; ecco, viene a te il tuo santo Re e Salvatore.
POSTCOMMÚNIO
Esultò come un atleta che si accinge alla corsa; da un estremo dei cieli è il suo sorgere e fino all’altro estremo il suo giro.
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