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PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e versione italiana secondo la traduzione proposta dalle CEI
MERCOLEDÌ delle di Avvento
Messa Stazionale Alla Basilica dei Santi Apostoli Piazza Santi Apostoli 51 - 00187 ROMA tel. 06-69.95.78.43
INTRÓITUS Is. 45, 8 - Roráte coeli désuper, et nubes plúant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem. Ps. 18, 2 - Coeli enárrant glóriam Dei: et ópera mánuum eius annúntiat firmaméntum. Glória Patri… Is. 45, 8 - Roráte coeli désuper…
Piovete dall’alto o cieli, e madateci il giusto, o nubi: si apra la terra e dia frutti di salvezza. I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento narra l’opera delle sue mani.
Dopo il Kýrie, eléison, il celebrante dice: Preghiamo. Pieghiamo le ginocchia. Alzatevi.
ORÁTIO Præsta, quæsumus, omnípotens Deus: ut redemptiónis nostræ ventúra solémnitas, et præséntis nobis vitæ subsídia cónferat, et ætérnæ beatitúdinis præmia largiátur. Per Dóminum.
Fa’ o Signore, te ne preghiamo, cha la vicina solennità della nostra redenzione, ci porti aiuto per la vita presente e ci dia il premio della beatitudine eterna. Per il nostro Signore.
Prima Lettura Léctio Isaíæ Prophétæ. Isa. 2, 2-5
Allora così disse il Profeta Isaia: Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: "Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra e genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell'arte della guerra. Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore.
GRADUALE Ps. 23, 7, 3 et 4 Tóllite portas, príncipes, vestras: et elevámini, portæ æternáles: et introíbit Rex glóriæ. Quis ascéndet in montem Dómini? aut quis stabit in loco sancto ejus? Innocens mánibus et mundo corde.
O porte, alzate gli architravi, sollevatevi o porte perenni : deve entrere il Re della gloria! Chi salirà il monte del Signore? O chi starà nel suo luogo santo? Colui che è innocente di mani e puro di cuore.
Qui si dice:
Dóminus vobíscum
e Oremus,
Signore affrettati te ne preghiamo: non tardare oltre e concedici l’aiuto della tua onnipotenza, affinchè dalla gloria della tua venuta, siano consolati quanti confidano in te. Tu che sei Dio.
Léctio Isaíæ Prophétæ. Isai. 7, 10-15
Ps. 144, 18 et 21 Prope est Dóminus ómnibus invocántibus eum: ómnibus qui ínvocant eum in veritáte. Laudem Dómini loquétur os meum: et benedícat omnis caro nomen sanctum ejus.
Dio è vicino a tutti quelli che lo chiamano, a chiunque lo chiama in verità. La mia bocca parli la lode dl Signore, ogni carne benedica il suo santo nome.
EVANGÉLIUM Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam. Luc. 1, 26-38
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine". Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei. M. - Laus tibi Christe.
Isai. 35, 4 Confortámini, et jam nolíte timére: ecce enim Deus noster retríbuet judícium: ipse véniet, et salvos nos fáciet.
Fatevi coraggio ; non abbiate più timore : ecco che il nostro Dio farà giustizia. Egli verrà a ci salverà.
SECRETA Accépta tibi sint, quæsumus, Dómine, nostra jejúnia: quæ et expiándo nos tua grátia dignos effíciant, et ad sempitérna promíssa perdúcant. Per Dóminum.
O Signore, ti siano accetti i nostri digiuni, e, espiando i peccati, ci rendano degni della tua grazia e ci facciano conseguire le promesse eterne. Per il nostro Signore.
Is. 7, 14 - Ecce virgo concípiet, et páriet fílium: et vocábitur nomen eius Emmánuel.
Ecco, una Vergine concepirà e darà alla luce un Figlio : che sarà chiamato Emmanuele.
POSTCOMMÚNIO Salutáris tui, Dómine, múnere satiáti, súpplices deprecámur: ut, cujus lætámur gustu, renovémur efféctu. Per Dóminum.
O Signore, saziati del tuo salutare dono, ti supplichiamo che il mistero della cui soavità ci siamo rallegrati, ci rinnovi. Per il nostro Signore.
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