XXXIII SETTIMANA DEL T.O. ANNO
DISPARI - SABATO
Antifona d'Ingresso Ger 29,11.12.14
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».
Dicit Dóminus:
Ego cógito
cogitatiónes pacis et non afflictiónis;
invocábitis me,
et ego exáudiam vos,
et redúcam
captivitátem vestram de cunctis locis.
Colletta
Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo
avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore...
Da nobis, quæsumus, Dómine Deus noster, in tua semper devotióne
gaudére, quia perpétua est et plena felícitas, si bonórum ómnium
iúgiter serviámus auctóri. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Mac 6, 1-13
Per i mali che ho commesso a Gerusalemme, ora muoio nella più
profonda tristezza.
Dal primo libro dei Maccabèi
In quei giorni, mentre il re Antioco percorreva le regioni
settentrionali, sentì che c’era in Persia la città di Elimàide,
famosa per ricchezza, argento e oro; che c’era un tempio
ricchissimo, dove si trovavano armature d’oro, corazze e armi,
lasciate là da Alessandro, figlio di Filippo, il re macèdone che
aveva regnato per primo sui Greci. Allora vi si recò e cercava
di impadronirsi della città e di depredarla, ma non vi riuscì,
perché il suo piano fu risaputo dagli abitanti della città, che
si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette
ritirarsi con grande tristezza e tornare a Babilonia.
Venne poi un messaggero in Persia ad annunziargli che erano
state sconfitte le truppe inviate contro Giuda. Lisia si era
mosso con un esercito tra i più agguerriti, ma era stato messo
in fuga dai nemici, i quali si erano rinforzati con armi e
truppe e ingenti spoglie, tolte alle truppe che avevano
sconfitto, e inoltre avevano demolito l’abominio da lui
innalzato sull’altare a Gerusalemme, avevano cinto d’alte mura,
come prima, il santuario e Bet-Sur, che era una sua città.
Il re, sentendo queste notizie, rimase sbigottito e scosso
terribilmente; si mise a letto e cadde ammalato per la
tristezza, perché non era avvenuto secondo quanto aveva
desiderato. Rimase così molti giorni, perché si rinnovava in lui
una forte depressione e credeva di morire.
Chiamò tutti i suoi amici e disse loro: «Se ne va il sonno dai
miei occhi e l’animo è oppresso dai dispiaceri. Ho detto in cuor
mio: in quale tribolazione sono giunto, in quale terribile
agitazione sono caduto, io che ero così fortunato e benvoluto
sul mio trono! Ora mi ricordo dei mali che ho commesso a
Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d’oro e d’argento che
vi si trovavano e mandando a sopprimere gli abitanti di Giuda
senza ragione. Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono
questi mali; ed ecco, muoio nella più profonda tristezza in
paese straniero».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 9
Esulterò, Signore, per la tua salvezza.
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo.
Mentre i miei nemici tornano indietro,
davanti a te inciampano e scompaiono.
Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
Sono sprofondate le genti nella fossa che hanno scavato,
nella rete che hanno nascosto si è impigliato il loro piede.
Perché il misero non sarà mai dimenticato,
la speranza dei poveri non sarà mai delusa.
Canto al Vangelo 2 Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.
+ Vangelo
Lc 20, 27-40
Dio non è dei morti, ma dei viventi.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali
dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda:
«Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di
qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la
moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano
dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì
senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così
tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì
anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà
moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e
prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita
futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né
marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli
angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di
Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a
proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di
Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti,
ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non
osavano più rivolgergli alcuna domanda.
Sulle Offerte
Quest'offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente, ci ottenga la
grazia di servirti fedelmente e ci prepari il frutto di
un'eternità beata. Per Cristo nostro Signore.
Concéde, quæsumus, Dómine, ut óculis tuæ maiestátis munus
oblátum et grátiam nobis devotiónis obtíneat, et efféctum beátæ
perennitátis acquírat. Per Christum..
Antifona alla Comunione Sal 72,28
Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza.
Mihi autem adhærére Deo bonum est,
pónere in Dómino Deo spem meam.
Oppure:
Mc 11,23.24
Dice il Signore: «In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».
Amen dico vobis,
quidquid orántes pétitis,
crédite quia
accipiétis, et fiet vobis, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai saziati con questo sacramento, ascolta la
nostra umile preghiera: il memoriale, che Cristo tuo Figlio ci
ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo del
tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
Súmpsimus, Dómine, sacri dona mystérii, humíliter deprecántes,
ut, quæ in sui commemoratiónem nos Fílius tuus fácere præcépit,
in nostræ profíciant caritátis augméntum. Per Christum. |