XXXIII SETTIMANA DEL T.O. ANNO
DISPARI – MERCOLEDÌ
Antifona d'Ingresso Ger
29,11.12.14
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».
Dicit Dóminus:
Ego cógito
cogitatiónes pacis et non afflictiónis;
invocábitis me,
et ego exáudiam vos,
et redúcam
captivitátem vestram de cunctis locis.
Colletta
Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo
avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore...
Da nobis, quæsumus, Dómine Deus noster, in tua semper devotióne
gaudére, quia perpétua est et plena felícitas, si bonórum ómnium
iúgiter serviámus auctóri. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 2 Mac 7,
1. 20-31
Il Creatore dell’universo vi restituirà di nuovo il respiro e la
vita.
Dal primo libro dei Maccabèi
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi
insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di
flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
Soprattutto la madre era ammirevole e degna di gloriosa memoria,
perché, vedendo morire sette figli in un solo giorno, sopportava
tutto serenamente per le speranze poste nel Signore. Esortava
ciascuno di loro nella lingua dei padri, piena di nobili
sentimenti e, temprando la tenerezza femminile con un coraggio
virile, diceva loro: «Non so come siate apparsi nel mio seno;
non io vi ho dato il respiro e la vita, né io ho dato forma alle
membra di ciascuno di voi. Senza dubbio il Creatore
dell’universo, che ha plasmato all’origine l’uomo e ha
provveduto alla generazione di tutti, per la sua misericordia vi
restituirà di nuovo il respiro e la vita, poiché voi ora per le
sue leggi non vi preoccupate di voi stessi».
Antioco, credendosi disprezzato e sospettando che quel
linguaggio fosse di scherno, esortava il più giovane che era
ancora vivo; e non solo a parole, ma con giuramenti prometteva
che l’avrebbe fatto ricco e molto felice, se avesse abbandonato
le tradizioni dei padri, e che l’avrebbe fatto suo amico e gli
avrebbe affidato alti incarichi. Ma poiché il giovane non badava
per nulla a queste parole, il re, chiamata la madre, la esortava
a farsi consigliera di salvezza per il ragazzo.
Esortata a lungo, ella accettò di persuadere il figlio;
chinatasi su di lui, beffandosi del crudele tiranno, disse nella
lingua dei padri: «Figlio, abbi pietà di me, che ti ho portato
in seno nove mesi, che ti ho allattato per tre anni, ti ho
allevato, ti ho condotto a questa età e ti ho dato il
nutrimento. Ti scongiuro, figlio, contempla il cielo e la terra,
osserva quanto vi è in essi e sappi che Dio li ha fatti non da
cose preesistenti; tale è anche l’origine del genere umano. Non
temere questo carnefice, ma, mostrandoti degno dei tuoi
fratelli, accetta la morte, perché io ti possa riavere insieme
con i tuoi fratelli nel giorno della misericordia».
Mentre lei ancora parlava, il giovane disse: «Che aspettate? Non
obbedisco al comando del re, ma ascolto il comando della legge
che è stata data ai nostri padri per mezzo di Mosè. Tu però, che
ti sei fatto autore di ogni male contro gli Ebrei, non sfuggirai
alle mani di Dio».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 16
Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.
Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.
Custodiscimi come pupilla agli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi.
Io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.
Canto al Vangelo Gv 15,16
Alleluia, alleluia.
Io ho scelto voi, dice il Signore,
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga.
Alleluia.
+ Vangelo
Lc 19, 11-28
Perché non hai consegnato il mio denaro a una banca?
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a
Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse
manifestarsi da un momento all’altro.
Disse dunque: «Un uomo di nobile famiglia partì per un paese
lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati
dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo:
“Fatele fruttare fino al mio ritorno”. Ma i suoi cittadini lo
odiavano e mandarono dietro di lui una delegazione a dire: “Non
vogliamo che costui venga a regnare su di noi”. Dopo aver
ricevuto il titolo di re, egli ritornò e fece chiamare quei
servi a cui aveva consegnato il denaro, per sapere quanto
ciascuno avesse guadagnato.
Si presentò il primo e disse: “Signore, la tua moneta d’oro ne
ha fruttate dieci”. Gli disse: “Bene, servo buono! Poiché ti sei
mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città”.
Poi si presentò il secondo e disse: “Signore, la tua moneta
d’oro ne ha fruttate cinque”. Anche a questo disse: “Tu pure
sarai a capo di cinque città”.
Venne poi anche un altro e disse: “Signore, ecco la tua moneta
d’oro, che ho tenuto nascosta in un fazzoletto; avevo paura di
te, che sei un uomo severo: prendi quello che non hai messo in
deposito e mieti quello che non hai seminato”. Gli rispose:
“Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che
sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in
deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non
hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei
riscosso con gli interessi”. Disse poi ai presenti: “Toglietegli
la moneta d’oro e datela a colui che ne ha dieci”. Gli
risposero: “Signore, ne ha già dieci!”. “Io vi dico: A chi ha,
sarà dato; invece a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.
E quei miei nemici, che non volevano che io diventassi loro re,
conduceteli qui e uccideteli davanti a me”».
Dette queste cose, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso
Gerusalemme.
Sulle Offerte
Quest'offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente, ci ottenga la
grazia di servirti fedelmente e ci prepari il frutto di
un'eternità beata. Per Cristo nostro Signore.
Concéde, quæsumus, Dómine, ut óculis tuæ maiestátis munus
oblátum et grátiam nobis devotiónis obtíneat, et efféctum beátæ
perennitátis acquírat. Per Christum..
Antifona alla Comunione Sal 72,28
Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza.
Mihi autem adhærére Deo bonum est,
pónere in Dómino Deo spem meam.
Oppure: Mc 11,23.24
Dice il Signore: «In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».
Amen dico vobis,
quidquid orántes pétitis,
crédite quia
accipiétis, et fiet vobis, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai saziati con questo sacramento, ascolta la
nostra umile preghiera: il memoriale, che Cristo tuo Figlio ci
ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo del
tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
Súmpsimus, Dómine, sacri dona mystérii, humíliter deprecántes,
ut, quæ in sui commemoratiónem nos Fílius tuus fácere præcépit,
in nostræ profíciant caritátis augméntum. Per Christum. |