XXXIII SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI -
LUNEDÌ
Antifona d'Ingresso Ger 29,11.12.14
Dice il Signore:
«Io ho progetti di pace e non di sventura;
voi mi invocherete e io vi esaudirò,
e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».
Dicit Dóminus:
Ego cógito
cogitatiónes pacis et non afflictiónis;
invocábitis me,
et ego exáudiam vos,
et redúcam
captivitátem vestram de cunctis locis.
Colletta
Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio,
perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo
avere felicità piena e duratura. Per il nostro Signore...
Da nobis, quæsumus, Dómine Deus noster, in tua semper devotióne
gaudére, quia perpétua est et plena felícitas, si bonórum ómnium
iúgiter serviámus auctóri. Per Dóminum..
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Mac 1,
10-15.41-43.54-57.62-64
Grandissima fu l’ira sopra Israele.
Dal primo libro dei Maccabèi
In quei giorni, uscì una radice perversa, Antioco Epìfane,
figlio del re Antioco, che era stato ostaggio a Roma, e cominciò
a regnare nell’anno centotrentasette del regno dei Greci.
In quei giorni uscirono da Israele uomini scellerati, che
persuasero molti dicendo: «Andiamo e facciamo alleanza con le
nazioni che ci stanno attorno, perché, da quando ci siamo
separati da loro, ci sono capitati molti mali». Parve buono ai
loro occhi questo ragionamento. Quindi alcuni del popolo presero
l’iniziativa e andarono dal re, che diede loro facoltà
d’introdurre le istituzioni delle nazioni. Costruirono un
ginnasio a Gerusalemme secondo le usanze delle nazioni,
cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono
dalla santa alleanza. Si unirono alle nazioni e si vendettero
per fare il male.
Poi il re prescrisse in tutto il suo regno che tutti formassero
un solo popolo e ciascuno abbandonasse le proprie usanze. Tutti
i popoli si adeguarono agli ordini del re. Anche molti Israeliti
accettarono il suo culto, sacrificarono agli idoli e profanarono
il sabato.
Nell’anno centoquarantacinque, il quindici di Chisleu, il re
innalzò sull’altare un abominio di devastazione. Anche nelle
vicine città di Giuda eressero altari e bruciarono incenso sulle
porte delle case e nelle piazze. Stracciavano i libri della
legge che riuscivano a trovare e li gettavano nel fuoco. Se
presso qualcuno veniva trovato il libro dell’alleanza e se
qualcuno obbediva alla legge, la sentenza del re lo condannava a
morte.
Tuttavia molti in Israele si fecero forza e animo a vicenda per
non mangiare cibi impuri e preferirono morire pur di non
contaminarsi con quei cibi e non disonorare la santa alleanza, e
per questo appunto morirono. Grandissima fu l’ira sopra
Israele.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 118
Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.
Mi ha invaso il furore contro i malvagi
che abbandonano la tua legge.
I lacci dei malvagi mi hanno avvolto:
non ho dimenticato la tua legge.
Riscattami dall’oppressione dell’uomo
e osserverò i tuoi precetti.
Si avvicinano quelli che seguono il male:
sono lontani dalla tua legge.
Lontana dai malvagi è la salvezza,
perché essi non ricercano i tuoi decreti.
Ho visto i traditori e ne ho provato ribrezzo,
perché non osservano la tua promessa.
Canto al Vangelo Gv 8,12
Alleluia, alleluia.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
Alleluia.
+ Vangelo
Lc 18, 35-43
Che cosa vuoi che io faccia per te? Signore, che io veda di
nuovo!
Dal vangelo secondo Luca
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la
strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa
accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di
me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché
tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide,
abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando
fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?».
Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli
disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio.
E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Sulle Offerte
Quest'offerta che ti presentiamo, Dio onnipotente, ci ottenga la
grazia di servirti fedelmente e ci prepari il frutto di
un'eternità beata. Per Cristo nostro Signore.
Concéde, quæsumus, Dómine, ut óculis tuæ maiestátis munus
oblátum et grátiam nobis devotiónis obtíneat, et efféctum beátæ
perennitátis acquírat. Per Christum..
Antifona alla Comunione Sal 72,28
Il mio bene è stare vicino a Dio,
nel Signore Dio riporre la mia speranza.
Mihi autem adhærére Deo bonum est,
pónere in Dómino Deo spem meam.
Oppure:
Mc 11,23.24
Dice il Signore: «In verità vi dico:
tutto quello che domandate nella preghiera,
abbiate fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato».
Amen dico vobis,
quidquid orántes pétitis,
crédite quia
accipiétis, et fiet vobis, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
O Padre, che ci hai saziati con questo sacramento, ascolta la
nostra umile preghiera: il memoriale, che Cristo tuo Figlio ci
ha comandato di celebrare, ci edifichi sempre nel vincolo del
tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
Súmpsimus, Dómine, sacri dona mystérii, humíliter deprecántes,
ut, quæ in sui commemoratiónem nos Fílius tuus fácere præcépit,
in nostræ profíciant caritátis augméntum. Per Christum. |