19
NOVEMBRE
SANTA ELISABETTA
REGINA D'UNGHERIA
INTRÓITUS
Ps. 118, 75 et 120. Cognóvi, Dómine, quia ǽquitas judícia
tua, et in veritáte tua humiliásti me: confíge timóre tuo carnes
meas, a mandátis tuis tímui. Ps. ibid., 1. Beáti
immaculáti in via: qui ámbulant in lege Dómini. Glória Patri.
So bene, o Signore, che i tuoi giudizi sono giusti, e con
ragione mi hai umiliato; rabbrividisce la mia carne per timore
di Te: io temo i Tuoi giudizi. Felice gli uomini di condotta
integra che vivono la legge del Signore.
ORÁTIO
Clementíssime Deus, qui beátam Elisabeth regínam, inter céteras
egrégias dotes, béllici furóris sedándi prærogatíva decorásti:
da nobis, ejus intercessióne; post mortális vitæ, quam
supplíciter pétimus, pacem, ad ætérna gáudia perveníre. Per
Dóminum nostrum.
Dio clementissimo, che fra le altre mirabili doti hai
conferito alla beata regina Elisabetta la prerogativa di placare
i furori della guerra, concedici per sua intercessione, dopo la
pace di questa vita mortale che da Te imploriamo, di giungere
alle gioie eterne. Per il nostro Signore.
EPISTOLA
Léctio libri Sapiéntiæ. Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad
Timotheum. 1. Tim. 5, 3-10.
Caríssime: Víduas hónora, quæ vere víduæ sunt. Si qua autem
vídua fílios aut nepótes habet, discat primum domum suam régere,
et mútuam vicem réddere paréntibus: hoc enim accéptum est coram
Deo.
Quæ autem vere vídua est et desoláta, speret in Deum, et instet
obsecratiónibus et oratiónibus nocte ac die. Nam quæ in delíciis
est, vivens mórtua est. Et hoc prǽcipe, ut irreprehensíbiles
sint. Si quis autem suórum, et máxime domesticórum curam non
habet, fidem negávit, et est infidéli detérior. Vídua eligátur
non minus sexagínta annórum, quæ fúerit uníus viri uxor, in
opéribus bonis testimónium habens, si fílios educávit, si
hospítio recépit, si sanctórum pedes lavit, si tribulatiónem
patiéntibus subministrávit, si omne opus bonum subsecúta est.
M. - Deo grátias.
Carissimo: Onora le vedove, quelle che sono veramente vedove; ma
se una vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a
praticare la pietà verso quelli della propria famiglia e a
rendere il contraccambio ai loro genitori, poiché è gradito a
Dio. Quella poi veramente vedova e che sia rimasta sola, ha
riposto la speranza in Dio e si consacra all'orazione e alla
preghiera giorno e notte; al contrario quella che si dà ai
piaceri, anche se vive, è già morta. Proprio questo raccomanda,
perché siano irreprensibili. Se poi qualcuno non si prende cura
dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui
ha rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele. Una vedova
sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di
sessant'anni, sia andata sposa una sola volta, abbia la
testimonianza di opere buone: abbia cioè allevato figli,
praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in
soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene.
M. - Deo grátias.
GRADUALE
Ps. 44, 3 et 5.
Diffúsa est grátia in labiis tuis: proptérea benedíxit te Deus
in ætérnum. Propter veritátem et mansuetúdinem et justítiam: et
de ducet te mirabíliter déxtera tua.
Ps. 44, 3 et 5. Le tue labbra sono soffuse di grazia, perciò
Dio ti ha benedetta in eterno. Per la causa della verità, della
clemenza e della giustizia la tua destra ti spingerà ad opere
mirabili.
ALLELÚIA
Allelúja, allelúja.
Ibid., 5.
Spécie tua et pulchritúdine tua inténde, próspere procéde et
regna. Allelúja.
Allelúja, allelúja. Nello splendore della tua
bellezza incedi, avanza trionfante e regna. Allelúja.
EVANGÉLIUM
Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthǽum. Matth. 13,
44-52.
In illo témpore: Dixit
Jesus discípulis suis parábolam hanc: Símile est regnum coelórum
thesáuro abscóndito in agro: quem qui invénit homo, abscóndit,
et præ gáudio illíus vadit, et vendit univérsa, quæ habet, et
emit agrum illum. Iterum símile est regnum coelórum homini
negotiatóri, quærénti bonas margarítas. Invénta autem una
pretiósa margaríta, ábiit, et véndidit ómnia, quæ hábuit, et
emit eam. Iterum símile est regnum coelórum sagénæ, missæ in
mare et ex omni génere píscium cóngreganti. Quam, cum impléta
esset educéntes, et secus litus sedéntes, elegérunt bonos in
vasa, malos autem foras misérunt. Sic erit in consummatióne
sǽculi: exíbunt Angeli, et separábunt malos de médio justórum,
et mittent eos in camínum ignis: ibi erit fletus et stridor
déntium. Intellexístis hæc ómnia? Dicunt ei: Etiam. Ait illis:
Ideo omnis scriba doctus in regno coelórum símilis est hómini
patrifamílias, qui profert de thesáuro suo nova et vétera.
M. – Laus tibi Christe.
In quel tempo Gesù disse una parabola ai suoi discepoli: Il
regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un
uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e
vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli
è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose;
trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi
e la compra. Il regno dei cieli è simile anche a una rete
gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è
piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono
i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà
alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi
dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà
pianto e stridore di denti. Avete capito tutte queste cose?".
Gli risposero: "Sì". Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba
divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di
casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche".
M. – Laus tibi Christe.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM
Ps. 44, 3.
Diffúsa est grátia in lábiis tuis: proptérea benedíxit te Deus
in ætérnum, et in sǽculum sǽculi, allelúja.
Ps. 44, 3. Le tue labbra sono soffuse di grazia, perciò dio
ti ha benedetta in eterno e per tutti i secoli.
SECRÉTA
Accépta tibi sit, Dómine, sacrátæ plebis oblátio pro tuórum
honóre Sanctórum: quorum se méritis de tribulatióne percepísse
cognóscit auxílium. Per Dóminum nostrum.
Ti siano gradite, o Signore, l’offerta del tuo popolo fedele
in onore dei tuoi santi, per i meriti dei quali sa di aver
ricevuto soccorso nelle prove. Per il nostro Signore.
PREFAZIO DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
COMMÚNIO
Ps. 44, 8.
Dilexísti justítiam, et odísti iniquitátem: proptérea unxit te
Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus tuis.
Ps. 44,
8. Tu ami la giustizia e detesti l’empietà ; perciò Dio, il tuo
Dio, ti ha consacrato con olio di letizia a preferenza delle tue
compagne.
POSTCOMMÚNIO
Satiásti,
Dómine, famíliam tuam munéribus sacris: ejus, quǽsumus, semper
interventióne nos réfove, cujus sollémnia celebrámus. Per
Dóminum.
O signore, Tu che hai saziato la tua famiglia con doni sacri,
confortaci sempre con l’intercessione della Santa di cui
celebriamo la festa. Per il nostro Signore. |