XXXI SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI - GIOVEDÌ
Antifona d'Ingresso Sal 37,22-23
Non abbandonarmi, Signore mio Dio,
da me non star lontano;
vieni presto in mio aiuto,
Signore, mia salvezza.
Ne derelínquas me, Dómine Deus meus,
ne discédas a me; inténde in adiutórium meum,
Dómine, virtus salútis meæ.
Colletta
Dio onnipotente e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi
fedeli il dono di servirti in modo lodevole e degno; fa' che
camminiamo senza ostacoli verso i beni da te promessi. Per il
nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio ...
Omnípotens et miséricors Deus, de cuius múnere venit, ut tibi a
fidélibus tuis digne et laudabíliter serviátur, tríbue, quæsumus,
nobis, ut ad promissiónes tuas sine offensióne currámus. Per
Dóminum.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rm 14, 7-13
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per
se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore, se noi
moriamo, moriamo per il Signore. Sia che viviamo, sia che
moriamo, siamo del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed
è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei
vivi.
Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E tu, perché disprezzi
il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di
Dio, perché sta scritto:
«Io vivo, dice il Signore:
ogni ginocchio si piegherà davanti a me
e ogni lingua renderà gloria a Dio».
Quindi ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 26
Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Canto al Vangelo Mt 11,28
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.
+ Vangelo
Lc 15, 1-10
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i
peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano
dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento
pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e
va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha
trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa,
chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me,
perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io
vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che
si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno
bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non
accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché
non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le
vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la
moneta che avevo perduto”. Così, io vi dico, vi è gioia davanti
agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
Sulle Offerte
Questo sacrificio che la Chiesa ti offre, Signore, salga a te
come offerta pura e santa, e ottenga a noi la pienezza della tua
misericordia. Per Cristo...
Fiat hoc sacrifícium, Dómine, oblátio tibi munda, et nobis
misericórdiæ tuæ sancta largítio. Per Christum..
Comunione Sal 15,11
Tu mi indichi il sentiero della vita, Signore,
gioia piena nella tua presenza.
Notas mihi fecísti vias vitæ,
adimplébis me lætítia cum vultu tuo, Dómine.
Oppure:
Gv 6,57
Dice il Signore: «Come il Padre che ha la vita
ha mandato me e io vivo per il Padre,
così anche colui che mangia di me vivrà per me».
Sicut misit me vivens Pater, et ego vivo propter Patrem, et qui
mandúcat me, et ipse vivet propter me, dicit Dóminus.
Dopo la Comunione
Continua in noi, o Dio, la tua opera di salvezza, perché i
sacramenti che ci nutrono in questa vita ci preparino a ricevere
i beni promessi. Per Cristo nostro Signore.
Augeátur in nobis, quæsumus, Dómine, tuæ virtútis operátio, ut,
refécti cæléstibus sacraméntis, ad eórum promíssa capiénda tuo
múnere præparémur. Per Christum.. |