XXX SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI - GIOVEDÌ
Antifona d'Ingresso Sal 104,3-4
Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
cercate sempre il suo volto.
Lætétur cor quæréntium Dóminum.
Quærite Dóminum, et confirmámini,
quærite fáciem eius semper.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza
e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti, fa'
che amiamo ciò che comandi. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, da nobis fídei, spei et caritátis
augméntum, et, ut mereámur ássequi quod promíttis, fac nos amáre
quod præcipis. Per Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura
Rm 8, 31-39
Nessuna creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in
Cristo Gesù.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che
non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per
tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi
muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelti? Dio è colui che
giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto,
sta alla destra di Dio e intercede per noi!
Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione,
l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la
spada? Come sta scritto:
«Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno,
siamo considerati come pecore da macello».
Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a
colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né
vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né
potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà
mai separarci dall’amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro
Signore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 108
Salvami, Signore, per il tuo amore.
Tu, Signore Dio,
trattami come si addice al tuo nome:
liberami, perché buona è la tua grazia.
Io sono povero e misero,
dentro di me il mio cuore è ferito.
Aiutami, Signore mio Dio,
salvami per il tuo amore.
Sappiano che qui c’è la tua mano:
sei tu, Signore, che hai fatto questo.
A piena voce ringrazierò il Signore,
in mezzo alla folla canterò la sua lode,
perché si è messo alla destra del misero
per salvarlo da quelli che lo condannano.
Canto al Vangelo Lc 19,38
Alleluia, alleluia.
Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore.
Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli.
Alleluia.
+ Vangelo
Lc 13, 31-35
Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.
Dal vangelo secondo Luca
In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli:
«Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io
scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo
giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi,
domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non
è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi
quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto
raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto
le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è
abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché
verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel
nome del Signore!”».
Sulle Offerte
Guarda, Signore, i doni che ti presentiamo: quest'offerta,
espressione del nostro servizio sacerdotale, salga fino a te e
renda gloria al tuo nome. Per Cristo nostro Signore.
Réspice, quæsumus, Dómine, múnera quæ tuæ offérimus maiestáti,
ut, quod nostro servítio géritur, ad tuam glóriam pótius
dirigátur. Per Christum..
Antifona alla Comunione Sal 19,6
Esulteremo per la tua salvezza
e gioiremo nel nome del Signore, nostro Dio.
Lætábimur in salutári tuo,
et in nómine Dei nostri magnificábimur.
Oppure:
Ef 5,2
Cristo ci ha amati:
per noi ha sacrificato se stesso, offrendosi a Dio
in sacrificio di soave profumo.
Christus diléxit nos,
et trádidit semetípsum pro nobis,
oblatiónem Deo in odórem suavitátis.
Dopo la Comunione
Signore, questo sacramento della nostra fede compia in noi ciò
che esprime e ci ottenga il possesso delle realtà eterne, che
ora celebriamo nel mistero. Per Cristo nostro Signore.
Perfíciant in nobis, Dómine, quæsumus, tua sacraménta quod
cóntinent, ut, quæ nunc spécie gérimus, rerum veritáte capiámus.
Per Christum.. |