XXIX SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI
- GIOVEDÌ
Antifona d'Ingresso Sal 16,6.8
Io t'invoco, mio Dio: dammi risposta,
rivolgi a me l'orecchio e ascolta la mia preghiera.
Custodiscimi, o Signore, come la pupilla degli occhi,
proteggimi all'ombra delle tue ali.
Ego clámavi, quóniam exaudísti me,
Deus; inclína
aurem tuam, et exáudi verba mea.
Custódi me,
Dómine, ut pupíllam óculi;
sub umbra alárum tuárum prótege me.
Colletta
Dio onnipotente ed eterno, crea in noi un cuore generoso e
fedele, perché possiamo sempre servirti con lealtà e purezza di
spirito. Per il nostro Signore...
Omnípotens sempitérne Deus, fac nos tibi semper et devótam
gérere voluntátem, et maiestáti tuæ sincéro corde servíre. Per
Dóminum...
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rm 6, 19-23
Ora, liberati dal peccato, siete stati fatti servi di Dio.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, parlo un linguaggio umano a causa della vostra
debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio
dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete
le vostre membra a servizio della giustizia, per la
santificazione.
Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei
riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora
da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la
morte.
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio,
raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come
traguardo avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è
la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù,
nostro Signore.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 1
Beato l’uomo che confida nel Signore.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.
Canto al Vangelo Fil 3,8
Alleluia, alleluia.
Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura,
per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui.
Alleluia.
+ Vangelo
Lc 12, 49-53
Non sono venuto a portare pace sulla terra, ma divisione.
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che
fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e
come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi
dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono
cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre;
si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre
contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e
nuora contro suocera».
Sulle Offerte
Donaci, o Padre, di accostarci degnamente al tuo altare perché
il mistero che ci unisce al tuo Figlio sia per noi principio di
vita nuova. Per Cristo nostro Signore.
Tríbue nos, Dómine, quæsumus, donis tuis líbera mente servíre,
ut, tua purificánte nos grátia, iísdem quibus famulámur
mystériis emundémur. Per Christum..
Antifona alla Comunione Sal 32,18-19
Gli occhi del Signore sono su quanti lo temono,
su quanti sperano nella sua grazia,
per salvare la loro vita dalla morte,
per farli sopravvivere in tempo di fame.
Ecce óculi Dómini super timéntes eum,
et in eis qui sperant super misericórdia eius;
ut éruat a morte ánimas eórum, et alat eos in fame.
Oppure:
Mc 10,45
Il Figlio dell'uomo è venuto per dare la sua vita
in riscatto per tutti gli uomini.
Mc 10,45
Fílius hóminis venit,
ut daret ánimam suam redemptiónem pro multis.
Dopo la Comunione
O Signore, questa celebrazione eucaristica, che ci hai fatto
pregustare la realtà del cielo, ci ottenga i tuoi benefici nella
vita presente e ci confermi nella speranza dei beni futuri. Per
Cristo nostro Signore.
Fac nos, quæsumus, Dómine, cæléstium rerum frequentatióne
profícere, ut et temporálibus benefíciis adiuvémur, et erudiámur
ætérnis. Per Christum. |