6 FEBBRAIO
IV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - MERCOLEDÌ
SANTI PAOLO MIKI E COMPAGNI (m)
martiri
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il re dei martiri,
Cristo Signore.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o
66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete
l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Gerusalemme nuova,
immagine di pace,
costruita per sempre
nell'amore del Padre.
Tu discendi dal cielo
come vergine sposa,
per congiungerti a Cristo
nelle nozze eterne.
Dentro le tue mura,
risplendenti di luce,
si radunano in festa
gli amici del Signore:
pietre vive e preziose,
scolpite dallo Spirito
con la croce e il martirio
per la città dei santi.
Sia onore al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
1^ Antifona
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
SALMO 102, 1-7 (I) Inno alla misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a
visitarci dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
Benedici il Signore, anima mia, *
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia, *
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe, *
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita, *
ti corona di grazia e di misericordia;
egli sazia di beni i tuoi giorni *
e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.
Il Signore agisce con giustizia *
e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie, *
ai figli d'Israele le sue opere.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
2^ Antifona
Come il padre ama i suoi figli,
il Signore ha pietà di chi lo teme.
SALMO 102, 8-16 (II) Inno alla misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a
visitarci dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
Buono e pietoso è il Signore, *
lento all'ira e grande nell'amore.
Egli non continua a contestare *
e non conserva per sempre il suo sdegno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati, *
non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Come il cielo è alto sulla terra, *
così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente, *
così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli, *
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Perché egli sa di che siamo plasmati, *
ricorda che noi siamo polvere.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo, *
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste *
e il suo posto non lo riconosce.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Come il padre ama i suoi figli,
il Signore ha pietà di chi lo teme.
3^ Antifona
Benedite il Signore,
voi tutte opere sue.
SALMO 102, 17-22 (III) Inno alla misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a
visitarci dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
La grazia del Signore è da sempre, *
dura in eterno per quanti lo temono;
la sua giustizia per i figli dei figli, †
per quanti custodiscono la sua alleanza *
e ricordano di osservare i suoi precetti.
Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono *
e il suo regno abbraccia l'universo.
Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, †
potenti esecutori dei suoi comandi, *
pronti alla voce della sua parola.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, *
suoi ministri, che fate il suo volere.
Benedite il Signore, voi tutte opere sue, †
in ogni luogo del suo dominio. *
Benedici il Signore, anima mia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Benedite il Signore,
voi tutte opere sue.
Versetto
V. Fammi capire i tuoi insegnamenti:
R. mediterò i tuoi prodigi, Signore.
Prima Lettura
Dalla prima lettera ai Tessalonicesi di san Paolo, apostolo 5,
1-28
Lo stile di vita dei figli della luce
Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno
che ve ne scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di
notte, così verrà il giorno del Signore. E quando si dirà: «Pace
e sicurezza», allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le
doglie una donna incinta; e nessuno scamperà. Ma voi, fratelli,
non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi
come un ladro: voi tutti infatti siete figli della luce e figli
del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. Non
dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo
sobri.
Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si
ubriacano, sono ubriachi di notte. Noi invece, che siamo del
giorno, dobbiamo essere sobri, rivestiti con la corazza della
fede e della carità e avendo come elmo la speranza della
salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera ma
all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù
Cristo, il quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia
che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a
vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già fate.
Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che
faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi
ammoniscono; trattateli con molto rispetto e carità, a motivo
del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. Vi esortiamo, fratelli:
correggete gli indisciplinati, confortate i pusillanimi,
sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. Guardatevi dal
rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra
voi e con tutti. State sempre lieti, pregate incessantemente, in
ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in
Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non
disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa, tenete ciò che è
buono. Astenetevi da ogni specie di male.
Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto
quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi
irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!
Fratelli, pregate anche per noi.
Salutate tutti i fratelli con il bacio santo. Vi scongiuro, per
il Signore, che si legga questa lettera a tutti i fratelli.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.
Responsorio Cfr. 1 Ts 5, 9. 10; Col 1, 13
R. Dio non ci destina alla sua collera, ma all'acquisto della
salvezza per mezzo di Gesù: * egli è morto per noi, perché
viviamo insieme con lui.
V. Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha
trasferiti nel regno del suo diletto Figlio:
R. egli è morto per noi, perché viviamo insieme con lui.
Seconda Lettura
Dalla «Storia del martirio dei santi Paolo Miki e compagni»
scritta da un autore contemporaneo (Cap. 14, 109-110; Acta
Sanctorum Febr. 1, 769)
Sarete miei testimoni
Piantate le croci, fu meraviglioso vedere in tutti quella
fortezza alla quale li esortava sia Padre Pasio, sia Padre
Rodriguez. Il Padre commissario si mantenne sempre in piedi,
quasi senza muoversi, con gli occhi rivolti al cielo. Fratel
Martino cantava alcuni salmi per ringraziare la bontà divina,
aggiungendo il versetto: «Mi affido alle tue mani» (Sal 30, 6).
Anche Fratel Francesco Blanco rendeva grazie a Dio ad alta voce.
Fratel Gonsalvo a voce altissima recitava il Padre nostro e
l'Ave Maria.
Il nostro fratello Paolo Miki, vedendosi innalzato sul pulpito
più onorifico che mai avesse avuto, per prima cosa dichiaro ai
presenti di essere giapponese e di appartenere alla Compagnia di
Gesù, di morire per aver annunziato il vangelo e di ringraziare
Dio per un beneficio così prezioso. Quindi soggiunse: «Giunto a
questo istante, penso che nessuno tra voi creda che voglia
tacere la verità. Dichiaro pertanto a voi che non c'è altra via
di salvezza, se non quella seguita dai cristiani. Poiché questa
mi insegna a perdonare ai nemici e a tutti quelli che mi hanno
offeso, io volentieri perdono all'imperatore e a tutti i
responsabili della mia morte, e li prego di volersi istruire
intorno al battesimo cristiano».
Si rivolse quindi ai compagni, giunti ormai all'estrema
battaglia, e cominciò a dir loro parole di incoraggiamento.
Sui volti di tutti appariva una certa letizia, ma in Ludovico
era particolare. A lui gridava un altro cristiano che presto
sarebbe stato in paradiso, ed egli, con gesti pieni di gioia,
delle dita e di tutto il corpo, attirò su di sé gli sguardi di
tutti gli spettatori. Antonio, che stava di fianco a Ludovico,
con gli occhi fissi al cielo, dopo aver invocato il santissimo
nome di Gesù e di Maria, intonò il salmo Laudate, pueri, Dominum,
che aveva imparato a Nagasaki durante l'istruzione catechista;
in essa infatti vengono insegnati ai fanciulli alcuni salmi a
questo scopo.
Altri infine ripetevano: «Gesù! Maria!», con volto sereno.
Alcuni esortavano anche i circostanti ad una degna vita
cristiana; con questi e altri gesti simili dimostravano la loro
prontezza di fronte alla morte.
Allora quattro carnefici cominciarono ad estrarre dal fodero le
spade in uso presso i giapponesi. Alla loro orribile vista tutti
i fedeli gridarono: «Gesù! Maria!» e quel che è più, seguì un
compassionevole lamento di più persone, che salì fino al cielo.
I loro carnefici con un primo e un secondo colpo, in brevissimo
tempo, li uccisero.
Responsorio Cfr. Gal 6, 14; Fil 1, 29
R. Il nostro unico vanto è nella croce del Signore Gesù Cristo,
vita e salvezza e risurrezione per noi: * egli ci ha salvati e
liberati.
V. A voi è stata concessa la grazia non solo di credere in
Cristo, ma anche di soffrire per lui:
R. egli ci ha salvati e liberati.
Orazione
O Dio, forza dei martiri, che hai chiamato alla gloria
eterna san Paolo Miki e i suoi compagni attraverso il martirio
della croce, concedi anche a noi per loro intercessione di
testimoniare in vita e in morte la fede del nostro battesimo.
Per il nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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