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MESSALE ROMANO &
LITURGIA DELLE ORE

 

 MESSALE F.O.

VI SETTIMANA DEL T.O. ANNO PARI - SABATO
 

Antifona d'Ingresso   Sal 30,3-4
Sii per me difesa, o Dio, rocca e fortezza che mi salva,
perché tu sei mio baluardo e mio rifugio;
guidami per amore del tuo nome.
 
Esto mihi in Deum protectórem,
et in locum refúgii, ut salvum me fácias.
Quóniam firmaméntum meum et refúgium meum es tu,
et propter nomen tuum dux mihi eris, et enútries me.
 
Colletta

O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora. Per il nostro Signore ...
 
Deus, qui te in rectis et sincéris manére pectóribus ásseris, da nobis tua grátia tales exsístere, in quibus habitáre dignéris. Per Dóminum.
 
LITURGIA DELLA PAROLA

 
Prima Lettura
   Gc 3, 1-10
La lingua nessun uomo la può domare.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un giudizio più severo: tutti infatti pecchiamo in molte cose.
Se uno non pecca nel parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Se mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota.
Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco: un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta! Anche la lingua è un fuoco, il mondo del male! La lingua è inserita nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geènna.
Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dall’uomo, ma la lingua nessuno la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. Dalla stessa bocca escono benedizione e maledizione. Non dev’essere così, fratelli miei! 

Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 11 
Tu, o Signore, ci proteggerai per sempre.


Salvami, Signore! Non c’è più un uomo giusto;
sono scomparsi i fedeli tra i figli dell’uomo.
Si dicono menzogne l’uno all’altro,
labbra adulatrici parlano con cuore doppio.

Recida il Signore le labbra adulatrici,
la lingua che vanta imprese grandiose,
quanti dicono: «Con la nostra lingua siamo forti,
le nostre labbra sono con noi:
chi sarà il nostro padrone?».

Le parole del Signore sono parole pure,
argento separato dalle scorie nel crogiuolo,
raffinato sette volte.
Tu, o Signore, le manterrai,
ci proteggerai da questa gente, per sempre. 

Canto al Vangelo  
Mc 9,7
Alleluia, alleluia.

Si aprirono i cieli e si udì la voce del Padre:
«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
Alleluia.

+ Vangelo
   Mc 9, 1-12
Fu trasfigurato davanti a loro.

Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati.
Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».
E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
E lo interrogavano: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elìa e ristabilisce ogni cosa; ma, come sta scritto del Figlio dell’uomo? Che deve soffrire molto ed essere disprezzato. Io però vi dico che Elìa è già venuto e gli hanno fatto quello che hanno voluto, come sta scritto di lui».
 

Sulle Offerte
Questa nostra offerta, Signore, ci purifichi e ci rinnovi, e ottenga a chi è fedele alla tua volontà la ricompensa eterna. Per Cristo nostro Signore.
 
Hæc nos oblátio, quæsumus, Dómine, mundet et rénovet, atque tuam exsequéntibus voluntátem fiat causa remuneratiónis ætérnæ. Per Christum.
 
Comunione 
Sal 77,29-30
Hanno mangiato e si sono saziati 
e Dio li ha soddisfatti nel loro desiderio, 
la loro brama non è stata delusa.
 
Manducavérunt, et saturáti sunt nimis,
et desidérium eórum áttulit eis Dóminus;
non sunt fraudáti a desidério suo.
 
Oppure: Gv 3,16 
Dio ha tanto amato il mondo da donare 
il suo unico Figlio,
perché chiunque crede in lui 
non perisca, ma abbia la vita eterna.
 
Sic Deus diléxit mundum,
ut Fílium suum Unigénitum daret,
ut omnis qui credit in eum non péreat,
sed hábeat vitam ætérnam.
 
Dopo la Comunione

Signore, che ci hai nutriti al convito eucaristico, fa' che ricerchiamo sempre quei beni che ci danno la vera vita. Per Cristo nostro Signore.
 
Cæléstibus, Dómine, pasti delíciis,
quæsumus, ut semper éadem,
per quæ veráciter vívimus, appetámus. Per Christum.