VI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO -
SABATO
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Ascoltiamo la voce del Signore:
egli ci guida alla terra promessa.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
O re d'eterna gloria,
che irradi sulla Chiesa
i doni del tuo Spirito,
assisti i tuoi fedeli.
Illumina le menti,
consola i nostri cuori
rafforza i nostri passi
sulla via della pace.
E quando verrà il giorno
del tuo avvento glorioso,
accoglici, o Signore,
nel regno dei beati.
A te sia lode, o Cristo,
speranza delle genti,
al Padre e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia
SALMO 135, 1-9 (I) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Lodate il Signore perché è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio degli dèi: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Signore dei signori: *
eterna è la sua misericordia.
Egli solo ha compiuto meraviglie: *
eterna è la sua misericordia.
Ha creato i cieli con sapienza: *
eterna è la sua misericordia.
Ha stabilito la terra sulle acque: *
eterna è la sua misericordia.
Ha fatto i grandi luminari: *
eterna è la sua misericordia.
Il sole per regolare il giorno: *
eterna è la sua misericordia;
la luna e le stelle per regolare la notte: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia
2^ Antifona
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.
SALMO 135, 10-15 (II) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: *
eterna è la sua misericordia.
Da loro liberò Israele: *
eterna è la sua misericordia;
con mano potente e braccio teso: *
eterna è la sua misericordia.
Divise il mar Rosso in due parti: *
eterna è la sua misericordia.
In mezzo fece passare Israele: *
eterna è la sua misericordia.
Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Hai liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.
3^ Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.
SALMO 135, 15-26 (III) Inno Pasqualee
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Guidò il suo popolo nel deserto: *
eterna è la sua misericordia.
Percosse grandi sovrani: *
eterna è la sua misericordia;
uccise re potenti: *
eterna è la sua misericordia.
Seon, re degli Amorrei: *
eterna è la sua misericordia.
Og, re di Basan: *
eterna è la sua misericordia.
Diede in eredità il loro paese: *
eterna è la sua misericordia;
in eredità a Israele suo servo: *
eterna è la sua misericordia.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
eterna è la sua misericordia;
ci ha liberati dai nostri nemici: *
eterna è la sua misericordia.
Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio del cielo: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.
Versetto
V. Additami, Signore, le tue vie,
R. insegnami i tuoi sentieri.
Prima Lettura
Dal libro dei Proverbi 31, 10-31
Elogio della donna forte
Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore.
In lei confida il cuore del marito
e non verrà a mancargli il profitto.
Essa gli dà felicità e non dispiacere
per tutti i giorni della sua vita.
Si procura lana e lino
e li lavora volentieri con le mani.
Ella è simile alle navi di un mercante,
fa venire da lontano le provviste.
Si alza quando ancora è notte
e prepara il cibo alla sua famiglia
e dà ordini alle sue domestiche.
Pensa ad un campo e lo compra
e con il frutto delle sue mani pianta una vigna.
Si cinge con energia i fianchi
e spiega la forza delle sue braccia.
E' soddisfatta, perché il suo traffico va bene,
neppure di notte si spegne la sua lucerna.
Stende la sua mano alla conocchia
e gira il fuso con le dita.
Apre le sue mani al misero,
stende la mano al povero.
Non teme la neve per la sua famiglia,
perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste.
Si fa delle coperte,
di lino e di porpora sono le sue vesti.
Suo marito è stimato alle porte della città
dove siede con gli anziani del paese.
Confeziona tele di lino e le vende
e fornisce cinture al mercante.
Forza e decoro sono il suo vestito
e se la ride dell'avvenire.
Apre la bocca con saggezza
e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà.
Sorveglia l'andamento della casa;
il pane che mangia non è frutto di pigrizia.
I suoi figli sorgono a proclamarla beata
e suo marito a farne l'elogio:
«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti,
ma tu le hai superate tutte!».
Fallace è la grazia e vana è la bellezza,
ma la donna che teme Dio è da lodare.
Datele del frutto delle sue mani
e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.
Responsorio Cfr. Pro 31, 17. 18, Sal 45, 6
R. Con energia si cinge i fianchi, spiega la forza delle sue
braccia. * La sua lampada non si spegnerà in eterno.
V. Dio è con lei: non potrà vacillare; l'aiuterà prima del
mattino.
R. La sua lampada non si spegnerà in eterno.
Seconda Lettura
Da un discorso «Agli sposi novelli» di Pio XII, papa
(Discorsi e radiomessaggi, 3, 385-390; 11 marzo 1942)
La sposa è il sole della famiglia
Nel volgere della vostra vita, diletti sposi novelli, il
ricordo, che della casa del Padre comune e della sua benedizione
apostolica porterete con voi, vi accompagnerà come dolce
conforto e augurio nel cammino che iniziate con mille liete
speranze, sotto la protezione divina, in un tempo turbinoso qual
è il presente, verso una meta che più o meno vi lascia
intravedere la caligine del futuro. Ma davanti a questa caligine
il cuor vostro non teme: l'ardore e l'ardimento della giovinezza
vi assiste; l'unione degli animi e dei desideri, dei passi e
della vita, il medesimo sentiero che calcate non vi turbano la
tranquillità dello spirito, anzi ve la rinnovellano e dilatano.
Entro le pareti domestiche voi siete felici; non vedete
caligine; la vostra famiglia ha un proprio sole, la sposa.
Udite come ne parla e ragiona la Sacra Scrittura: La grazia di
una donna diligente rallegra il suo marito e il sapere di lei lo
rende alacre ed ilare. Dono di Dio è una donna silenziosa, e un
animo ben educato è cosa senza pari. Grazia sopra grazia è una
donna santa e vereconda, e non vi è prezzo che uguagli un'anima
casta. Come il sole che si leva sul mondo nel più alto dei
cieli, così la bellezza di una donna virtuosa è l'ornamento
della sua casa (cfr. Sir 26, 13-16).
Si, la sposa e la madre è il sole della famiglia. E' il sole con
la sua generosità e dedizione, con la sua costante prontezza,
con la sua delicatezza vigile e provvida in tutto ciò che vale a
far lieta la vita al marito e ai figli. Intorno a sé ella
diffonde luce e calore; e, se suol dirsi che allora un
matrimonio è benavventurato, quando ognuno dei coniugi, nel
contrarlo, mira a far felice non se stesso, ma l'altra parte,
questa nobile sentimento e intento, pur concernendo ambedue, è
però prima virtù della donna, che nasce coi palpiti di madre e
col senno del cuore: quel senno che, se riceve amarezze, non
vuol dare che gioie; se riceve umiliazioni, non vuol rendere che
dignità e rispetto; al pari del sole che rallegra il nebuloso
mattino coi suoi albori e indora i nembi coi raggi del suo
tramonto.
La sposa è il sole della famiglia con la chiarezza del suo
sguardo e con la vampa della sua parola; sguardo e parola che
penetrano dolcemente nell'anima, la piegano e inteneriscono e la
sollevano fuori del tumulto delle passioni, e richiamano l'uomo
alla letizia del bene e della conversazione familiare, dopo una
lunga giornata di continuo e talvolta penoso lavoro
professionale o campestre, o d'imperiosi affari di commercio o
d'industria. Il suo occhio e il suo labbro gettano un lume e un
accento, che hanno mille fulgori in un lampo, mille affetti in
un suono. Sono lampi e suoni che balzano dal cuore di madre,
creano e vivificano il paradiso della fanciullezza, e sempre
irraggiano bontà e soavità, anche quando ammoniscono o
rimproverano, perché gli animi giovanili, che più forte sentono,
più intimamente e profondamente accolgono i dettami dell'amore.
La sposa è il sole della famiglia con la sua candida
naturalezza, con la sua dignitosa semplicità e col suo cristiano
e onesto decoro, così nel raccoglimento e nella rettitudine
dello spirito, come nella sottile armonia del suo portamento e
del suo abito, del suo acconciamento e del suo contegno insieme
riservato e affettuoso. Sentimenti tenui, leggiadri cenni di
volto, ingenui silenzi e sorrisi, un condiscendente moto del
capo le danno la grazia di un fiore eletto e pur semplice, che
apre la sua corolla a ricevere a riflettere i colori del sole.
Oh se voi sapeste quali profondi sentimenti d'affezione e
riconoscenza una tale immagine di sposa e di madre suscita e
imprime nel cuore del padre di famiglia e dei figli!
Responsorio Cfr. Sir 26, 13. 15. 16
R. La grazia di una donna operosa allieta il marito. * Grazia su
grazia è una donna santa.
V. Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di
una donna virtuosa illumina la casa.
R. Grazia su grazia è una donna santa.
Orazione
O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti
amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola,
rendici degni di diventare tua stabile dimora. Per il nostro
Signore.
R. Amen
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio. |