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Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
CUORE IMMACOLATO
DELLA BEATA VERGINE MARIA (m)
Sabato
che segue la II domenica dopo Pentecoste
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il Cristo Signore,
figlio della Vergine Maria.
Oppure:
Celebriamo la festa di Maria,
inneggiamo al Signore.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
«Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz'ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate».
Oppure:
Quem terra, pontus, æthera
colunt, adórant, prædicant
trinam regéntem máchinam,
claustrum Maríæ báiulat.
Cui luna, sol et ómnia
desérviunt per témpora,
perfúsa cæli grátia
gestant puéllæ víscera.
Beáta mater múnere,
cuius, supérnus ártifex,
mundum pugíllo cóntinens,
ventris sub arca clausus est.
Beáta cæli núntio,
fecúnda Sancto Spíritu,
desiderátus géntibus
cuius per alvum fusus est.
Iesu, tibi sit glória,
qui natus es de Vírgine,
cum Patre et almo Spíritu,
in sempitérna sæcula. Amen.
1^ Antifona
Tu, solo, Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia
SALMO 135, 1-9 (I) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Lodate il Signore perché è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio degli dèi: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Signore dei signori: *
eterna è la sua misericordia.
Egli solo ha compiuto meraviglie: *
eterna è la sua misericordia.
Ha creato i cieli con sapienza: *
eterna è la sua misericordia.
Ha stabilito la terra sulle acque: *
eterna è la sua misericordia.
Ha fatto i grandi luminari: *
eterna è la sua misericordia.
Il sole per regolare il giorno: *
eterna è la sua misericordia;
la luna e le stelle per regolare la notte: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Tu, solo,
Signore, hai compiuto meraviglie:
eterna è la tua misericordia
2^ Antifona
Hai
liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.
SALMO 135, 10-15 (II) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: *
eterna è la sua misericordia.
Da loro liberò Israele: *
eterna è la sua misericordia;
con mano potente e braccio teso: *
eterna è la sua misericordia.
Divise il mar Rosso in due parti: *
eterna è la sua misericordia.
In mezzo fece passare Israele: *
eterna è la sua misericordia.
Travolse il faraone e il suo esercito nel mar Rosso: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Hai
liberato dalla schiavitù il tuo popolo
con mano potente e braccio disteso.
3^ Antifona
Lodate il
Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.
SALMO 135, 15-26 (III) Inno Pasquale
Narrare le gesta del Signore significa lodarlo (Cassiano).
Guidò il suo popolo nel deserto: *
eterna è la sua misericordia.
Percosse grandi sovrani: *
eterna è la sua misericordia;
uccise re potenti: *
eterna è la sua misericordia.
Seon, re degli Amorrei: *
eterna è la sua misericordia.
Og, re di Basan: *
eterna è la sua misericordia.
Diede in eredità il loro paese: *
eterna è la sua misericordia;
in eredità a Israele suo servo: *
eterna è la sua misericordia.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: *
eterna è la sua misericordia;
ci ha liberati dai nostri nemici: *
eterna è la sua misericordia.
Egli dà il cibo ad ogni vivente: *
eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio del cielo: *
eterna è la sua misericordia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Lodate il Dio del cielo;
egli ci ha liberati dai nostri nemici.
Versetto
V. Additami, Signore, le tue vie,
R. insegnami i tuoi sentieri.
Prima Lettura
Dal libro di Giosuè 24, 1-7. 13-28
Si rinnova l'alleanza nella terra
promessa
Giosuè radunò tutte le tribù d'Israele
in Sichem e convocò gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli
scribi del popolo, che si presentarono davanti a Dio. Giosuè disse a
tutto il popolo: «Dice il Signore, Dio d'Israele: I vostri padri, come
Terach padre di Abramo e padre di Nacor, abitarono dai tempi antichi
oltre il fiume e servirono altri dei. Io presi il padre vostro Abramo da
oltre il fiume e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan;
moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. Ad Isacco diedi
Giacobbe ed Esaù e assegnai ad Esaù il possesso delle montagne di Seir;
Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto.
Poi mandai Mosè e Aronne e colpii l'Egitto con i prodigi che feci in
mezzo ad esso; dopo vi feci uscire. Feci dunque uscire dall'Egitto i
vostri padri e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri
padri con carri e cavalieri fino al Mare Rosso. Quelli gridarono al
Signore ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi spinsi
sopra loro il mare, che li sommerse; i vostri occhi videro ciò che io
avevo fatto agli Egiziani. Dimoraste lungo tempo nel deserto.
Vi diedi una terra, che voi non avevate lavorata, e abitate in città,
che voi non avete costruite, e mangiate i frutti delle vigne e degli
oliveti, che non avete piantati. Temete dunque il Signore e servitelo
con integrità e fedeltà; eliminate gli dei che i vostri padri servirono
oltre il fiume e in Egitto e servite il Signore. Se vi dispiace di
servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: se gli dei che i
vostri padri servirono oltre il fiume oppure gli dei degli Amorrei, nel
paese dei quali abitate. Quanto a me e alla mia casa, vogliamo servire
il Signore».
Allora il popolo rispose e disse: «Lungi da noi l'abbandonare il Signore
per servire altri dei! Poiché il Signore nostro Dio ha fatto uscire noi
e i padri nostri dal paese d'Egitto, dalla condizione servile, ha
compiuto quei grandi miracoli dinanzi agli occhi nostri e ci ha protetti
per tutto il viaggio che abbiamo fatto e in mezzo a tutti i popoli fra i
quali siamo passati. Il Signore ha scacciato dinanzi a noi tutti questi
popoli e gli Amorrei che abitavano il paese. Perciò anche noi vogliamo
servire il Signore, perché Egli è il nostro Dio».
Giosuè disse al popolo: «Voi non potrete servire il Signore, perché è un
Dio santo, è un Dio geloso; Egli non perdonerà le vostre trasgressioni e
i vostri peccati. Se abbandonerete il Signore e servirete dei stranieri,
Egli vi si volterà contro e, dopo avervi fatto tanto bene, vi farà del
male e vi consumerà».
Il popolo disse a Giosuè: «No! Noi serviremo il Signore».
Allora Giosuè disse al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi,
che vi siete scelto il Signore per servirlo!».
Risposero: «Siamo testimoni!».
Giosuè disse: «Eliminate gli dèi dello straniero, che sono in mezzo a
voi, e rivolgete il cuore verso il Signore, Dio d'Israele!».
Il popolo rispose a Giosuè: «Noi serviremo il Signore nostro Dio e
obbediremo alla sua voce!».
Giosuè in quel giorno concluse un'alleanza con il popolo e gli diede uno
statuto e una legge a Sichem. Poi Giosuè scrisse queste cose nel libro
della legge di Dio; prese una grande pietra e la rizzò là, sotto il
terebinto, che è nel santuario del Signore. Giosuè disse a tutto il
popolo: «Ecco questa pietra sarà una testimonianza per noi; perché essa
ha udito tutte le parole che il Signore ci ha dette; essa servirà quindi
da testimonio contro di voi, perché non rinneghiate il vostro Dio».
Giosuè rimandò il popolo, ognuno al proprio territorio.
Responsorio Es 24, 16. 24; 1 Cor 8, 5-6
R. Lungi da noi l'abbandonare il Signore per servire altri dèi; * noi
serviremo il Signore nostro Dio e obbediremo alla sua voce!
V. Anche se vi sono cosiddetti dèi nel cielo e sulla terra, per noi c'è
un solo Dio.
R. Noi serviremo il Signore nostro Dio e obbediremo alla sua voce!
Seconda Lettura
Dai «Sermoni» di san Lorenzo Giustiniani, vescovo
(Sermone 8, nella festa della Purificazione della B.V. Maria: Opera, 2, Venezia 1751, 38-39)
Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore
Maria meditava nel suo cuore tutto ciò che assimilava con la lettura, la
vista, l'udito, e che crescita grande realizzava nella fede, che acquisto
faceva in meriti, di quanta saggezza veniva illuminata e di quale incendio
di carità andava sempre più avvampando!
Schiudeva verso di sé la porta dei misteri celesti e si colmava di gioia,
si arricchiva copiosamente del dono dello Spirito, orientandosi verso Dio,
e nel medesimo tempo si conservava nella sua profonda umiltà.
L'opera del dono divino ha questo di caratteristico, che eleva dagli
abissi al vertice e porta di gloria in gloria.
Beato il cuore della Vergine Maria che, avendo in sé lo Spirito e godendo
del suo insegnamento, rimaneva docile alla volontà del Verbo di Dio!
Maria non era mossa da un suo sentimento o da proprie voglie, ma sentiva
esternamente le vie della fede che la sapienza le suggeriva interiormente.
E veramente si addiceva a quella Sapienza divina, che si costruisce a
propria abitazione la casa della Chiesa, di servirsi di Maria santissima
per inculcare l'osservanza della legge, la norma dell'unità e l'esigenza
dell'offerta spirituale.
O anima fedele, imita la Vergine Maria. Entra nel tempio del tuo cuore per
essere spiritualmente rinnovata ed ottenere il perdono dei tuoi peccati.
Ricordati che Dio ricerca piuttosto l'intenzione, con la quale compiamo le
nostre azioni, che l'opera medesima che noi facciamo. Perciò sia che ci
rivolgiamo con l'anima a Dio mediante la contemplazione e ci dedichiamo a
lui, sia che attendiamo al progresso delle virtù e ci occupiamo
assiduamente in opere buone a servizio del prossimo, tutto facciamo in
modo da sentirci sempre spinti dalla carità. Ripetiamo, infatti, che
l'offerta spirituale che purifica noi e sale gradita a Dio, non è tanto
l'opera delle nostre mani in se stessa, quanto il sacrificio spirituale
che si immola nel tempio del cuore, ravvivato dalla presenza e dal
compiacimento di Cristo Signor nostro.
Responsorio
R. Beata sei tu, santa Vergine Maria, piena di grazia e degna di
ogni lode: * da te è nato il sole di giustizia, Cristo salvatore.
V. Celebriamo con gioia la tua
festa, o Vergine Maria:
R. da te è nato il sole di
giustizia, Cristo salvatore.
Orazione
O Dio, che hai preparato una degna dimora
dello Spirito Santo nel cuore della beata Vergine Maria, per sua
intercessione concedi anche a noi, tuoi fedeli, di essere tempio vivo
della tua gloria. Per il nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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