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Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
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OTTOBRE
SANTI ANGELI CUSTODI (m)
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Con gli angeli, servi del Signore,
cantiamo la sua gloria.
SALMO 94 Invito a lodare Dio
( Il
Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
O Cristo, Verbo del Padre,
glorioso re fra gli angeli,
luce e salvezza del mondo,
in te crediamo.
Cibo e bevanda di vita,
balsamo, veste, dimora,
forza, rifugio, conforto,
in te speriamo.
Illumina col tuo Spirito
l'oscura notte del male,
orienta il nostro cammino
incontro al Padre. Amen.
1^ Antifona
Non punirmi, Signore,
nel tuo sdegno, abbi pietà di me.
SALMO 37, 2-5 (I) Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno
della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, 22. 24. 25).
Signore, non castigarmi nel tuo sdegno, *
non punirmi nella tua ira.
Le tue frecce mi hanno trafitto, *
su di me è scesa la tua mano.
Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano, *
nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.
Le mie iniquità hanno superato il mio capo, *
come carico pesante mi hanno oppresso.
Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Non punirmi, Signore,
nel tuo sdegno, abbi pietà di me.
2^ Antifona
Ogni mio desiderio
è di fronte a te, o Signore.
SALMO 37, 6-13 (II) Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno
della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, 22. 24. 25).
Putride e fetide sono le mie piaghe *
a causa della mia stoltezza.
Sono curvo e accasciato, *
triste mi aggiro tutto il giorno.
I miei fianchi sono torturati,*
in me non c'è nulla di sano.
Afflitto e sfinito all'estremo, *
ruggisco per il fremito del mio cuore.
Signore, davanti a te ogni mio desiderio *
e il mio gemito a te non è nascosto.
Palpita il mio cuore, †
la forza mi abbandona, *
si spegne la luce dei miei occhi.
Amici e compagni
si scostano dalle mie piaghe, *
i miei vicini stanno a distanza.
Tende lacci chi attenta alla mia vita, †
trama insidie chi cerca la mia rovina *
e tutto il giorno medita inganni.
Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Ogni mio desiderio
è di fronte a te, o Signore.
3^ Antifona
A te confesso la mia colpa;
non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.
SALMO 37, 14-23 Implorazione del peccatore in estremo pericolo
Egli non commise peccato … portò i nostri peccati sul suo corpo sul legno
della croce … dalle sue piaghe siamo stati guariti (1 Pt 2, 22. 24. 25).
Io, come un sordo, non ascolto †
e come un muto non apro la bocca; *
sono come un uomo
che non sente e non risponde.
In te spero, Signore; *
tu mi risponderai, Signore Dio mio.
Ho detto: «Di me non godano,
contro di me non si vantino *
quando il mio piede vacilla».
Poiché io sto per cadere *
e ho sempre dinanzi la mia pena.
Ecco, confesso la mia colpa, *
sono in ansia per il mio peccato.
I miei nemici sono vivi e forti, *
troppi mi odiano senza motivo,
mi pagano il bene col male, *
mi accusano perché cerco il bene.
Non abbandonarmi, Signore, *
Dio mio, da me non stare lontano;
accorri in mio aiuto, *
Signore, mia salvezza.
Gloria al Padre e al Figlio, *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
A te confesso la mia colpa;
non abbandonarmi, Dio, mia salvezza.
Versetto
V. I miei occhi si consumano nell'attesa,
R. per la promessa del mio salvatore.
Prima Lettura
Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo 3, 17 - 4, 9
Rimanete saldi nel Signore
Fatevi miei imitatori, fratelli, e guardate
a quelli che si comportano secondo l'esempio che avete in noi. Perché molti,
ve l'ho già detto più volte e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si
comportano da nemici della croce di Cristo: la perdizione però sarà la loro
fine, perché essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ciò di
cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle cose della terra. La nostra
patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù
Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo
corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le
cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona,
rimanete saldi nel Signore così come avete imparato, carissimi!
Esorto Evòdia ed esorto anche Sìntiche ad andare d'accordo nel Signore. E
prego te pure, mio fedele collaboratore, di aiutarle, poiché hanno
combattuto per il vangelo insieme con me, con Clemente e con gli altri miei
collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita.
Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La
vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non
angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre
richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che
sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in
Cristo Gesù.
In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro,
amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto
dei vostri pensieri. Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in
me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi!
Responsorio
Cfr. Ef 4, 17; 1 Ts 5,
15-18
R. Vi scongiuro nel Signore: non seguite la vanità come i pagani, ma cercate
sempre il bene tra voi e con tutti. * Questa è infatti la volontà di Dio in
Cristo Gesù verso di voi.
V. State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie.
R. Questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di san Bernardo,
abate (Disc. 12 sul salmo 90: Tu che abiti, 3, 6-8; Opera omnia, ed.
Cisterc. 4 [1966] 458-462)
Ti custodiscano in tutti i tuoi passi
«Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi»
(Sal 90, 11). Ringrazino il Signore per la sua misericordia e per i suoi
prodigi verso i figli degli uomini. Ringrazino e dicano tra le genti: grandi
cose ha fatto il Signore per loro. O Signore, che cos'è l'uomo, per curarti
di lui o perché ti dai pensiero per lui? Ti dai pensiero di lui, di lui sei
sollecito, di lui hai cura. Infine gli mandi il tuo Unigenito, fai scendere
in lui il tuo Spirito, gli prometti anche la visione del tuo volto. E per
dimostrare che il cielo non trascura nulla che ci possa giovare, ci metti a
fianco quegli spiriti celesti, perché ci proteggano, e ci istruiscano e ci
guidino.
«Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi».
Queste parole quanta riverenza devono suscitare in te, quanta devozione
recarti, quanta fiducia infonderti! Riverenza per la presenza, devozione per
la benevolenza, fiducia per la custodia. Sono presenti, dunque, e sono
presenti a te, non solo con te, ma anche per te. Sono presenti per
proteggerti, sono presenti per giovarti.
Anche se gli angeli sono semplici esecutori di comandi divini, si deve
essere grati anche a loro perché ubbidiscono a Dio per il nostro bene.
Siamo dunque devoti, siamo grati a protettori così grandi, riamiamoli,
onoriamoli quanto possiamo e quanto dobbiamo.
Tutto l'amore e tutto l'onore vada a Dio, dal quale deriva interamente
quanto è degli angeli e quanto è nostro. Da lui viene la capacità di
amare e di onorare, da lui ciò che ci rende degni di amore e di onore.
Amiamo affettuosamente gli angeli di Dio, come quelli che saranno un giorno
i nostri coeredi, mentre nel frattempo sono nostre guide e tutori,
costituiti e preposti a noi dal Padre. Ora, infatti, siamo figli di Dio. Lo
siamo, anche se questo attualmente non lo comprendiamo chiaramente, perché
siamo ancora bambini sotto amministratori e tutori e, conseguentemente, non
differiamo per nulla dai servi. Del resto, anche se siamo ancora bambini e
ci resta un cammino tanto lungo e anche tanto pericoloso, che cosa dobbiamo
temere sotto protettori così grandi?
Non possono essere sconfitti né sedotti e tanto meno sedurre, essi che ci
custodiscono in tutte le nostre vie. Sono fedeli, sono prudenti, sono
potenti. Perché trepidare? Soltanto seguiamoli, stiamo loro vicini e
restiamo nella protezione del Dio del cielo.
Responsorio Sal 90,
11-12. 10
R. Dio darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi: *
sulle loro mani ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella
pietra.
V. Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda;
R. sulle loro mani ti porteranno, perché il tuo piede non inciampi nella
pietra.
Orazione
O Dio, che nella tua misteriosa provvidenza mandi dal cielo i tuoi angeli a
nostra custodia e protezione, fa' che nel cammino della vita siamo sempre
sorretti dal loro aiuto per essere uniti con loro nella gioia eterna. Per il
nostro Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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