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Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
31
GENNAIO
IV SETTIMANA
DEL
TEMPO ORDINARIO
-
MERCOLEDÌ
SAN
GIOVANNI BOSCO (m)
Sacerdote
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V.
Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Venite, adoriamo il pastore supremo,
Cristo Signore.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Frumento di Cristo noi siamo,
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.
In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una santa, o Signore.
O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
SALMO 102, 1-7 (I) Inno alla
misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a visitarci
dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
Benedici il Signore, anima mia, *
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia, *
non dimenticare tanti suoi benefici.
Egli perdona tutte le tue colpe, *
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita, *
ti corona di grazia e di misericordia;
egli sazia di beni i tuoi giorni *
e tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.
Il Signore agisce con giustizia *
e con diritto verso tutti gli oppressi.
Ha rivelato a Mosè le sue vie, *
ai figli d'Israele le sue opere.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi benefici.
2^ Antifona
Come il padre ama i suoi figli,
il Signore ha pietà di chi lo teme.
SALMO 102, 8-16 (II) Inno alla
misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a visitarci
dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
Buono e pietoso è il Signore, *
lento all'ira e grande nell'amore.
Egli non continua a contestare *
e non conserva per sempre il suo sdegno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati, *
non ci ripaga secondo le nostre colpe.
Come il cielo è alto sulla terra, *
così è grande la sua misericordia
su quanti lo temono;
come dista l'oriente dall'occidente, *
così allontana da noi le nostre colpe.
Come un padre ha pietà dei suoi figli, *
così il Signore ha pietà di quanti lo temono.
Perché egli sa di che siamo plasmati, *
ricorda che noi siamo polvere.
Come l'erba sono i giorni dell'uomo, *
come il fiore del campo, così egli fiorisce.
Lo investe il vento e più non esiste *
e il suo posto non lo riconosce.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Come il padre ama i suoi figli,
il Signore ha pietà di chi lo teme.
3^ Antifona
Benedite il Signore,
voi tutte opere sue.
SALMO 102, 17-22 (III) Inno alla
misericordia di Dio
Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, venne a visitarci
dall’alto un sole che sorge (cfr. Lc 1, 78).
La grazia del Signore è da sempre, *
dura in eterno per quanti lo temono;
la sua giustizia per i figli dei figli, †
per quanti custodiscono la sua alleanza *
e ricordano di osservare i suoi precetti.
Il Signore ha stabilito nel cielo il suo trono *
e il suo regno abbraccia l'universo.
Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, †
potenti esecutori dei suoi comandi, *
pronti alla voce della sua parola.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, *
suoi ministri, che fate il suo volere.
Benedite il Signore, voi tutte opere sue, †
in ogni luogo del suo dominio. *
Benedici il Signore, anima mia.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Benedite il Signore,
voi tutte opere sue.
Versetto
V. Fammi capire i tuoi insegnamenti:
R. mediterò i tuoi prodigi, Signore.
Prima Lettura
Dalla prima lettera ai Tessalonicesi di san Paolo, apostolo 5, 1-28
Lo stile di vita dei figli della luce
Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne
scriva; infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il
giorno del Signore. E quando si dirà: «Pace e sicurezza», allora
d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna incinta; e
nessuno scamperà. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel
giorno possa sorprendervi come un ladro: voi tutti infatti siete figli della
luce e figli del giorno; noi non siamo della notte, né delle tenebre. Non
dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo sobri.
Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli che si ubriacano,
sono ubriachi di notte. Noi invece, che siamo del giorno, dobbiamo essere
sobri, rivestiti con la corazza della fede e della carità e avendo come elmo
la speranza della salvezza. Poiché Dio non ci ha destinati alla sua collera
ma all'acquisto della salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, il
quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo
insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli
altri, come già fate.
Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di
voi, che vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; trattateli con molto
rispetto e carità, a motivo del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. Vi
esortiamo, fratelli: correggete gli indisciplinati, confortate i
pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti con tutti. Guardatevi dal
rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi e con
tutti. State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete
grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non
spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie; esaminate ogni cosa,
tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male.
Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è
vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del
Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto
questo!
Fratelli, pregate anche per noi.
Salutate tutti i fratelli con il bacio santo. Vi scongiuro, per il Signore,
che si legga questa lettera a tutti i fratelli.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.
Responsorio
Cfr. 1 Ts 5, 9. 10; Col 1, 13
R. Dio non ci destina alla sua collera, ma all'acquisto della salvezza per
mezzo di Gesù: * egli è morto per noi, perché viviamo insieme con lui.
V. Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno
del suo diletto Figlio:
R. egli è morto per noi, perché viviamo insieme con lui.
Seconda Lettura
Dalle «Lettere» di san Giovanni Bosco
(Epistolario, Torino, 1959, 4, 202. 294-205. 209)
Imitare Gesù e lasciarsi guidare dall'amore
Se vogliamo farci vedere amici del vero bene
dei nostri allievi, e obbligarli a fare il loro dovere, bisogna che voi non
dimentichiate mai che rappresentate i genitori di questa cara gioventù, che
fu sempre tenero oggetto delle mie occupazioni, dei miei studi, del mio
ministero sacerdotale, e della nostra Congregazione salesiana. Se perciò
sarete veri padri dei vostri allievi, bisogna che voi ne abbiate anche il
cuore; e non veniate mai alla repressione o punizione senza ragione e senza
giustizia, e solo alla maniera di chi vi si adatta per forza e per compiere
un dovere.
Quante volte, miei cari figliuoli, nella mia lunga carriera ho dovuto
persuadermi di questa grande verità! E' certo più facile irritarsi che
pazientare, minacciare un fanciullo che persuaderlo: direi ancora che è più
comodo alla nostra impazienza ed alla nostra superbia castigare quelli che
resistono, che correggerli col sopportarli con fermezza e con benignità. La
carità che vi raccomando è quella che adoperava san Paolo verso i fedeli
di fresco convertiti alla religione del Signore, e che sovente lo facevano
piangere e supplicare quando se li vedeva meno docili e corrispondenti al
suo zelo.
Difficilmente quando si castiga si conserva quella calma, che è necessaria
per allontanare ogni dubbio che si opera per far sentire la propria autorità,
o sfogare la propria passione.
Riguardiamo come nostri figli quelli sui quali abbiamo da esercitare qualche
potere. Mettiamoci quasi al loro servizio, come Gesù che venne ad ubbidire
e non a comandare, vergognandoci di ciò che potesse aver l`aria in noi di
dominatori; e non dominiamoli che per servirli con maggior piacere. Così
faceva Gesù con i suoi apostoli, tollerandoli nella loro ignoranza e
rozzezza, nella loro poca fedeltà, e col trattare i peccatori con una
dimestichezza e familiarità da produrre in alcuni lo stupore, in altri
quasi lo scandalo, ed in molti la santa speranza di ottenere il perdono da
Dio. Egli ci disse perciò di imparare da lui ad essere mansueti ed umili di
cuore (Mt 11, 29).
Dal momento che sono i nostri figli, allontaniamo ogni collera quando
dobbiamo reprimere i loro falli, o almeno moderiamola in maniera che sembri
soffocata del tutto. Non agitazione dell'animo, non disprezzo negli occhi,
non ingiuria sul labbro; ma sentiamo la compassione per il momento, la
speranza per l'avvenire, ed allora voi sarete i veri padri e farete una vera
correzione.
In certi momenti molto gravi, giova più una raccomandazione a Dio, un atto
di umiltà a lui, che una tempesta di parole, le quali, se da una parte non
producono che male in chi le sente, dall'altra parte non arrecano vantaggio
a chi le merita.
Ricordatevi che l'educazione è cosa del cuore, e che Dio solo ne è il
padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna
l'arte, e non ce ne mette in mano le chiavi.
Studiamoci di farci amare, di insinuare il sentimento del dovere del santo
timore di Dio, e vedremo con mirabile facilità aprirsi le porte di tanti
cuori ed unirsi a noi per cantare le lodi e le benedizioni di colui, che
volle farsi nostro modello, nostra via, nostro esempio in tutto, ma
particolarmente nell'educazione della gioventù.
Responsorio Cfr.
Mc 10, 13-14; Mt 18, 5
R. Presentavano a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli
li sgridavano. Gesù disse: Lasciate che vengano a me, non glielo impedite:
* a chi è come loro appartiene il regno di Dio.
V. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me:
R. a chi è come loro appartiene il regno di Dio.
Orazione
O Dio, che in san Giovanni Bosco hai dato alla tua Chiesa un padre e un
maestro dei giovani, suscita anche in noi la stessa fiamma di carità a
servizio della tua gloria per la salvezza dei fratelli. Per il nostro
Signore.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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