Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture 

XVIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO - MERCOLEDÌ
UFFICIO DELLE LETTURE


INVITATORIO

V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
 
Antifona
O terra tutta, acclamate al Signore,
servite il Signore nella gioia.
 
SALMO 94  Invito a lodare Dio
( Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi » (Eb 3,13).

Si enunzia e si ripete l'antifona.

Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia
(Ant.).

Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra
(Ant.).

Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce
(Ant.).

Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,

dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere
(Ant.).

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
 
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo »
(Ant.).

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen
(Ant.).
 

Inno

Cristo, sapienza eterna,
donaci di gustare
la tua dolce amicizia.

Angelo del consiglio,
guida e proteggi il popolo
che spera nel tuo nome.

Sii tu la nostra forza,
la roccia che ci salva
dagli assalti del male.

A te la gloria e il regno,
la potenza e l'onore,
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Nell'intimo soffriamo,
aspettando la redenzione del nostro corpo.


SALMO 38, 2-7  
(I) Preghiera nella malattia
La creazione è stata sottomessa alla caducità … e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloria dei figli di Dio … ma anche noi gemiamo aspettando la redenzione del nostro corpo (cfr. Rm 8, 20-23).

Ho detto: «Veglierò sulla mia condotta *
per non peccare con la mia lingua; 
porrò un freno alla mia bocca *
mentre l'empio mi sta dinanzi». 

Sono rimasto quieto in silenzio: tacevo privo di bene, *
la sua fortuna ha esasperato il mio dolore. 
Ardeva il cuore nel mio petto, *
al ripensarci è divampato il fuoco; 

allora ho parlato: *
«Rivelami, Signore, la mia fine; 
quale sia la misura dei miei giorni *
e saprò quanto è breve la mia vita». 

Vedi, in pochi palmi hai misurato i miei giorni, *
la mia esistenza davanti a te è un nulla. 

Solo un soffio è ogni uomo che vive, *
come ombra è l'uomo che passa; 
solo un soffio che si agita, *
accumula ricchezze e non sa chi le raccolga.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona
Nell'intimo soffriamo,
aspettando la redenzione del nostro corpo.

2^ Antifona
Ascolta la mia preghiera, Signore,
non essere sordo al mio pianto.


SALMO 38, 8-14
   (II) Preghiera nella malattia
La creazione è stata sottomessa alla caducità … e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloria dei figli di Dio … ma anche noi gemiamo aspettando la redenzione del nostro corpo (cfr. Rm 8, 20-23).

Ora, che attendo, Signore? *
In te la mia speranza. 
Liberami da tutte le mie colpe, *
non rendermi scherno dello stolto. 

Sto in silenzio, non apro bocca, *
perché sei tu che agisci. 
Allontana da me i tuoi colpi: *
sono distrutto sotto il peso della tua mano. 

Castigando il suo peccato tu correggi l'uomo, †
corrodi come tarlo i suoi tesori. *
Ogni uomo non è che un soffio. 

Ascolta la mia preghiera, Signore, *
porgi l'orecchio al mio grido, 

non essere sordo alle mie lacrime, †
poiché io sono un forestiero, *
uno straniero come tutti i miei padri. 
Distogli il tuo sguardo, che io respiri, *
prima che me ne vada e più non sia.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

2^ Antifona
Ascolta la mia preghiera, Signore,
non essere sordo al mio pianto.

3^ Antifona
Fiorente come un olivo
chi si abbandona in Dio.


SALMO 51  
Contro un calunniatore
Chi si vanta si vanti nel Signore (1 Cor 1, 31)

Perché ti vanti del male, *
o prepotente nella tua malizia? 

Ordisci insidie ogni giorno; †
la tua lingua è come lama affilata, *
artefice di inganni. 

Tu preferisci il male al bene, †
la menzogna al parlare sincero. *
Ami ogni parola di rovina, o lingua di impostura. 

Perciò Dio ti demolirà per sempre, †
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda *
e ti sradicherà dalla terra dei viventi. 

Vedendo, i giusti saran presi da timore *
e di lui rideranno: 

«Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa, †
ma confidava nella sua grande ricchezza *
e si faceva forte dei suoi crimini».

Io invece come olivo verdeggiante nella casa di Dio. †
Mi abbandono alla fedeltà di Dio *
ora e per sempre. 

Voglio renderti grazie in eterno *
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono, *
davanti ai tuoi fedeli.

Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo. 
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.

3^ Antifona
Fiorente come un olivo
chi si abbandona in Dio.


Versetto

V. L'anima mia spera nel Signore,
R. e aspetto sulla sua parola.


Prima Lettura
Dal libro del profeta Amos 9, 1-15

La salvezza dei giusti
Vidi il Signore che stava presso l'altare e mi diceva: 
«Percuoti il capitello
e siano scossi gli architravi,
spezza la testa di tutti
e io ucciderò il resto con la spada;
nessuno di essi riuscirà a fuggire,
nessuno di essi scamperà.
Anche se penetrano negli inferi,
di là li strapperà la mia mano;
se salgono al cielo,
di là li tirerò giù;
se si nascondono in vetta al Carmelo,
di là li scoverò e li prenderò;
se si occultano al mio sguardo in fondo al mare,
là comanderò al serpente di morderli;
se vanno in schiavitù davanti ai loro nemici,
là comanderò alla spada di ucciderli.
Io volgerò gli occhi su di loro
per il male e non per il bene».
Il Signore, Dio degli eserciti,
colpisce la terra ed essa si fonde
e tutti i suoi abitanti prendono il lutto;
essa si solleva tutta come il Nilo
e si abbassa come il fiume d'Egitto.
Egli costruisce nel cielo il suo soglio
e fonda la sua volta sulla terra;
egli chiama le acque del mare
e le riversa sulla terra;
Signore è il suo nome.
Non siete voi per me come gli Etiopi, Israeliti? 
Parola del Signore.
Non io ho fatto uscire Israele dal paese d'Egitto,
i Filistei da Caftor e gli Aramei da Kir?
Ecco, lo sguardo del Signore Dio
è rivolto contro il regno peccatore:
io lo sterminerò dalla terra,
ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe, 
oracolo del Signore.
Ecco infatti, io darò ordini
e scuoterò, fra tutti i popoli, la casa d'Israele
come si scuote il setaccio
e non cade un sassolino per terra.
Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo, 
essi che dicevano: «Non si avvicinerà,
non giungerà fino a noi la sventura».
In quel giorno rialzerò la capanna di Davide,
che è caduta;
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò come ai tempi antichi,
perché conquistino il resto di Edom
e tutte le nazioni
sulle quali è stato invocato il mio nome,
dice il Signore, che farà tutto questo.
Ecco, verranno giorni,
dice il Signore
in cui chi ara s'incontrerà con chi miete
e chi pigia l'uva con chi getta il seme;
dai monti stillerà il vino nuovo
e colerà giù per le colline.
Farò tornare gli esuli del mio popolo Israele,
e ricostruiranno le città devastate
e vi abiteranno;
pianteranno vigne e ne berranno il vino; 
coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.
Li pianterò nella loro terra
e non saranno mai divelti da quel suolo
che io ho concesso loro,
dice il Signore tuo Dio.

Responsorio
   Cfr. At 15, 16. 17. 14. 15
R. Ritornerò e riedificherò la tenda di Davide, dice il Signore. * Mi cercheranno tutte le genti, sulle quali è stato invocato il mio nome.
V. Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome, come sta scritto:
R. Mi cercheranno tutte le genti, sulle quali è stato invocato il mio nome.

Seconda Lettura

Dalla «Lettera», detta di Barnaba (Cap. 19, 1-3. 5-6. 8-12; Funk 1, 53-57)

La via della luce
C'è una via che è quella della luce. Se qualcuno desidera percorrerla e arrivare fino alla meta lo faccia operando attivamente.
Le indicazioni per trovarla e seguire questa via sono le seguenti. Amerai colui che ti ha creato e temerai colui che ti ha plasmato. Glorificherai colui che ti ha redento dalla morte. Sarai semplice di cuore, ma ricco nello spirito. Non ti unirai a quelli che camminano nella via della morte. Odierai qualunque cosa dispiaccia a Dio. Disprezzerai ogni ipocrisia. Non abbandonerai i comandamenti del Signore.
Non esalterai te stesso, ma sarai umile in tutte le cose. Non ti attribuirai gloria. Non tramerai contro il tuo prossimo. Non ammetterai sentimenti di orgoglio nel tuo cuore.
Amerai il tuo prossimo più della tua vita. Non procurerai aborto e non ucciderai il bimbo dopo la sua nascita.
Non ti disinteresserai di tuo figlio e di tua figlia, ma insegnerai loro il timore di Dio fin dalla fanciullezza. Non bramerai i beni del tuo prossimo, né sarai avaro. Non ti unirai ai superbi, ma frequenterai le persone umili e giuste.
Qualunque cosa ti accada, la prenderai in bene, sapendo che nulla avviene che Dio non voglia. Non sarai volubile nel pensare né userai duplicità nel parlare; la lingua doppia infatti è un laccio di morte.
Metterai in comune con il tuo prossimo tutto quello che hai e nulla chiamerai tua proprietà; infatti se siete compartecipi dei beni incorruttibili, quanto più dovete esserlo in ciò che si corrompe? Non sarai precipitoso nel parlare; la lingua infatti è un laccio di morte.
Usa il massimo impegno per mantenerti casto. Lo esige il bene della tua anima. Non stendere la tua mano per prendere e non ritirarla invece nel dare. Amerai come la pupilla dei tuoi occhi chiunque ti dirà la parola del Signore.
Giorno e notte richiamerai alla tua memoria il giudizio finale e ricercherai ogni giorno la compagnia dei santi, sia quando ti affanni a parlare e ti accingi a esortare e mediti come possa salvare un'anima per mezzo della parola, sia quando lavori con le tue mani per espiare i tuoi peccati.
Non esiterai nel dare, né darai il tuo dono in modo offensivo. Sai bene chi è che retribuisce la giusta mercede. Custodirai intatto il deposito, che ti è stato affidato, senza sottrazioni o manipolazioni di sorta.
Odierai sempre il male. Giudicherai con giustizia. Non farai nascere dissidi, ma piuttosto ricondurrai la pace, mettendo d'accordo i contendenti. Confesserai i tuoi peccati. Non ti accingerai alla preghiera con una coscienza cattiva.
Ecco in che cosa consiste la via della luce.

Responsorio
  Cfr. Sal 118, 101-102
R. Tengo lontano i miei passi da ogni via di male; * custodirò la tua parola, Signore.
V. Non mi allontano dai tuoi giudizi, perché tu mi istruisci;
R. custodirò la tua parola, Signore.

Orazione
Mostraci la tua continua benevolenza, o Signore, e assisti il tuo popolo, che ti riconosce suo pastore e guida; rinnova l'opera della tua creazione e custodisci ciò che hai rinnovato. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.

R. Rendiamo grazie a Dio.

  

 

Sommario Liturgia


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