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Liturgia delle Ore - Ufficio delle Letture |
TEMPO
DI AVVENTO
- 24 DICEMBRE
UFFICIO
DELLE LETTURE
INVITATORIO
V. Signore, apri le mie labbra
R. e la mia bocca proclami la tua lode.
Antifona
Oggi saprete che il Signore viene:
col nuovo giorno vedrete la sua gloria.
SALMO 94 Invito
a lodare Dio
(
Il Salmo 94 può essere sostituito dal salmo 99 o 66 o 23 )
Esortandovi a vicenda ogni giorno, finché dura « quest'oggi »
(Eb 3,13).
Si enunzia e si ripete l'antifona.
Venite, applaudiamo al Signore, *
acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *
a lui acclamiamo con canti di gioia (Ant.).
Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra (Ant.).
Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce (Ant.).
Ascoltate oggi la sua voce: †
« Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere (Ant.).
Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;
perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo » (Ant.).
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen (Ant.).
Inno
Adoriamo il mistero
del Cristo redentore,
nato da Maria Vergine;
nel suo grembo purissimo
egli si è fatto uomo
per divino consiglio.
Maria, piena di grazia,
intatta, sempre vergine,
è il tempio dell’Altissimo.
Come sole che sorge,
come sposo dal talamo,
Dio viene a salvarci.
O luce, che risplende
nella notte del mondo,
vinci le nostre tenebre.
O Gesù, re di gloria,
mediatore per gli uomini,
da’ il perdono e la pace.
A te sia lode, o Cristo,
al Padre ed allo Spirito
ora e sempre nei secoli. Amen.
Oppure:
Veni,
redémptor géntium,
osténde partum Vírginis;
mirétur omne saeculum:
talis decet partus Deum.
Non
ex viríli
sémine,
sed mystico spirámine
Verbum Dei factum est caro
fructúsque
ventris flóruit.
Alvus
tuméscit Vírginis,
claustrum pudóris
pérmanet,
vexílla
virtútum
micant,
versátur
in templo Deus.
Procédat e thálamo
suo,
pudóris
aula régia,
géminae gigas substántiae
álacris
ut currat viam.
Aequális
aetérno Patri,
carnis tropaeo cíngere,
infírma
nostri córporis
virtúte
firmans pérpeti.
Praesépe iam fulget tuum
luménque nox spirat novum,
quod nulla nox intérpolet
fidéque iugi luceat.
Sit,
Christe, rex piíssime,
tibi Patrique glória
cum Spíritu
Paráclito,
in sempitérna saecula. Amen.
1^ Antifona
Il Signore ci ha liberato
dalla mano dell'oppressore.
SALMO 77, 40-51 (IV) Infedeltà del popolo e fedeltà di Dio
Ciò avvenne come esempio per noi (1 Cor 10, 6).
Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, *
lo contristarono in quelle solitudini!
Sempre di nuovo tentavano Dio, *
esasperavano il Santo di Israele.
Non si ricordavano più della sua mano, *
del giorno che li aveva liberati dall'oppressore,
quando operò in Egitto i suoi prodigi, *
i suoi portenti nei campi di Tanis.
Egli mutò in sangue i loro fiumi *
e i loro ruscelli, perché non bevessero.
Mandò tafàni a divorarli *
e rane a molestarli.
Diede ai bruchi il loro raccolto, *
alle locuste la loro fatica.
Distrusse con la grandine le loro vigne, *
i loro sicomori con la brina.
Consegnò alla grandine il loro bestiame, *
ai fulmini i loro greggi.
Scatenò contro di essi la sua ira ardente, †
la collera, lo sdegno, la tribolazione, *
e inviò messaggeri di sventure.
Diede sfogo alla sua ira: †
non li risparmiò dalla morte *
e diede in preda alla peste la loro vita.
Colpì ogni primogenito in Egitto, *
nelle tende di Cam la primizia del loro vigore.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
1^ Antifona
Il Signore ci ha liberato
dalla mano dell'oppressore.
2^ Antifona
Dio ci ha condotti alla nostra terra,
al monte dove appare la sua santità.
SALMO 77, 52-64 (V) Infedeltà del popolo e fedeltà di Dio
Ciò avvenne come esempio per noi (1 Cor 10, 6).
Fece partire come gregge il suo popolo *
e li guidò come branchi nel deserto.
Li condusse sicuri e senza paura *
e i loro nemici li sommerse il mare.
Li fece salire al suo luogo santo, *
al monte conquistato dalla sua destra.
Scacciò davanti a loro i popoli †
e sulla loro eredità gettò la sorte, *
facendo dimorare nelle loro tende
le tribù di Israele.
Ma ancora lo tentarono, †
si ribellarono a Dio, l'Altissimo, *
non obbedirono ai suoi comandi.
Sviati, lo tradirono come i loro padri, *
fallirono come un arco allentato.
Lo provocarono con le loro alture *
e con i loro idoli lo resero geloso.
Dio, all'udire, ne fu irritato *
e respinse duramente Israele.
Abbandonò la dimora di Silo, *
la tenda che abitava tra gli uomini.
Consegnò in schiavitù la sua forza, *
la sua gloria in potere del nemico.
Diede il suo popolo in preda alla spada *
e contro la sua eredità si accese d'ira.
Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani, *
le sue vergini non ebbero canti nuziali.
I suoi sacerdoti caddero di spada *
e le loro vedove non fecero lamento.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
2^ Antifona
Dio ci ha condotti alla nostra terra,
al monte dove appare la sua santità.
3^ Antifona
Elesse la tribù di Giuda
e scelse Davide suo servo
per guidare Israele, suo popolo.
SALMO 77, 65-72 (VI) Infedeltà del popolo e fedeltà di Dio
Ciò avvenne come esempio per noi (1 Cor 10, 6).
Ma poi il Signore si destò come da un sonno, *
come un prode assopito dal vino.
Colpì alle spalle i suoi nemici, *
inflisse loro una vergogna eterna.
Ripudiò le tende di Giuseppe, *
non scelse la tribù di Efraim;
ma elesse la tribù di Giuda, *
il monte Sion che egli ama.
Costruì il suo tempio alto come il cielo *
e come la terra stabile per sempre.
Egli scelse Davide suo servo *
e lo trasse dagli ovili delle pecore.
Lo chiamò dal seguito delle pecore madri †
per pascere Giacobbe suo popolo, *
la sua eredità Israele.
Fu per loro pastore dal cuore integro *
e li guidò con mano sapiente.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
3^ Antifona
Elesse la tribù di Giuda
e scelse Davide suo servo
per guidare Israele, suo popolo.
Versetto
V. Il Signore annunzia la sua parola a Giacobbe,
R. le sue leggi e i suoi giudizi a Israele.
Prima
Lettura
Dal libro
del profeta Isaia 51, 17 - 52, 2. 7-10
A Gerusalemme è annunziata la salvezza
Svegliati, svegliati,
alzati, Gerusalemme,
che hai bevuto dalla mano del Signore
il calice della sua ira;
la coppa della vertigine
hai bevuto, l'hai vuotata.
Nessuno la guida
tra tutti i figli che essa ha partorito;
nessuno la prende per mano
tra tutti i figli che essa ha allevato.
Due mali ti hanno colpito,
chi avrà pietà di te?
Desolazione e distruzione, fame e spada,
chi ti consolerà?
I tuoi figli giacciono privi di forze
agli angoli di tutte le strade,
come antilope in una rete,
pieni dell'ira del Signore,
della minaccia del tuo Dio.
Perciò ascolta anche questo, o misera,
o ebbra, ma non di vino.
Così dice il tuo Signore Dio,
il tuo Dio che difende la causa del suo popolo:
«Ecco io ti tolgo di mano
il calice della vertigine,
la coppa della mia ira;
tu non lo berrai più.
Lo metterò in mano ai tuoi torturatori
che ti dicevano: Curvati che noi ti passiamo sopra.
Tu facevi del tuo dorso un suolo
e come una strada per i passanti».
Svegliati, svegliati,
rivestiti della tua magnificenza, Sion;
indossa le vesti più belle,
Gerusalemme, città santa;
perché mai più entrerà in te
il non circonciso né l'impuro.
Scuotiti la polvere, alzati,
Gerusalemme schiava!
Sciogliti dal collo i legami,
schiava figlia di Sion!
Come sono belli suoi monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace,
messaggero di bene
che annunzia la salvezza,
che dice a Sion:
«Regna il tuo Dio».
Senti? Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme gridano di gioia,
poiché vedono con i loro occhi
il ritorno del Signore in Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutti i popoli;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.
Responsorio
Cfr. Es 19, 10. 11; Dt 7, 15; cfr. Dn 9, 24
R. Santificatevi, popolo di Dio: domani verrà il Signore; * egli
allontanerà da voi ogni debolezza.
V. Sarà distrutta la colpa, e regnerà su di noi il Salvatore del mondo:
R. egli allontanerà da voi ogni debolezza.
Seconda
Lettura
Dai «Discorsi»
di sant'Agostino, vescovo (Disc. 185; Pl 38, 997-999)
La verità è germogliata dalla terra
e
la giustizia si è affacciata dal cielo
Svégliati,
o uomo: per te Dio si è fatto uomo. «Svégliati, o tu che dormi, destati
dai morti e Cristo ti illuminerà» (Ef 5, 14). Per te, dico, Dio si è
fatto uomo.
Saresti morto per sempre, se egli non fosse nato nel tempo. Non avrebbe
liberato dal peccato la tua natura, se non avesse assunto una natura
simile a quella del peccato. Una perpetua miseria ti avrebbe posseduto, se
non fosse stata elargita questa misericordia. Non avresti riavuto la vita,
se egli non si fosse incontrato con la tua stessa morte. Saresti venuto
meno, se non ti avesse soccorso. Saresti perito, se non fosse venuto.
Prepariamoci a celebrare in letizia la venuta della nostra salvezza, della
nostra redenzione; a celebrare il giorno di festa in cui il grande ed
eterno giorno venne dal suo grande ed eterno giorno in questo nostro
giorno temporaneo così breve. «Egli è diventato per noi giustizia,
santificazione e redenzione perché, come sta scritto, chi si vanta si
vanti nel Signore» (1 Cor 1, 30-31).
«La verità è germogliata dalla terra» (Sal 84, 12): nasce dalla
Vergine Cristo, che ha detto: «Io sono la verità» (Gv 14, 6). «E
la giustizia si è affacciata dal cielo» (Sal 84, 12). L'uomo che
crede nel Cristo, nato per noi, non riceve la salvezza da se stesso, ma da
Dio. «La verità è germogliata dalla terra«, perché «il Verbo si fece
carne» (Gv 1, 14). «E la giustizia si è affacciata dal cielo», perché
«ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall'alto» (Gv 1, 17). «La
verità è germogliata dalla terra»: la carne da Maria. «E la giustizia
si è affacciata dal cielo», perché «l'uomo non può ricevere nulla se
non gli è stato dato dal cielo» (Gv 3, 27).
«Giustificati per la fede, noi siamo in pace con Dio» (Rm 5, 1) perché
«la giustizia e la pace si sono baciate» (Sal 84, 11) «per il
nostro Signore Gesù Cristo», perché «la verità è germogliata dalla
terra» (Sal 84, 12). «Per mezzo di lui abbiamo l'accesso a questa
grazia in cui ci troviamo e di cui ci vantiamo nella speranza della gloria
di Dio (Rm 5, 2). Non dice «della nostra gloria», ma «della gloria
di Dio», perché la giustizia non ci venne da noi, ma si è «affacciata
dal cielo». Perciò «colui che si gloria» si glori nel Signore, non in
se stesso.
Dal cielo, infatti per la nascita del Signore dalla Vergine... si fece
udire l'inno degli angeli: «Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace sulla
terra agli uomini di buona volontà» (Lc 2, 14). Come poté venire
la pace sulla terra, se non perché la verità è germogliata dalla terra,
cioè Cristo è nato dalla carne? «Egli è la nostra pace, colui che di
due popoli ne ha fatto uno solo» (Ef 2, 14) perché fossimo uomini
di buona volontà, legati dolcemente dal vincolo dell'unità.
Rallegriamoci dunque di questa grazia perché nostra gloria sia la
testimonianza della buona coscienza. Non ci gloriamo in noi stessi, ma nel
Signore. E' stato detto: «Sei mia gloria e sollevi il mio capo» (Sal 3,
4): e quale grazia di Dio più grande ha potuto brillare a noi? Avendo un
Figlio unigenito, Dio l'ha fatto figlio dell'uomo, e così viceversa ha
reso il figlio dell'uomo figlio di Dio. Cerca il merito, la causa, la
giustizia di questo, e vedi se trovi mai altro che grazia.
Responsorio Is
11, 1. 5. 2
R. Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà
dalle sue radici: la giustizia lo cinge, * la fedeltà lo avvolge come un
vestito.
V. Su di lui si poserà lo Spirito del Signore: spirito di sapienza e di
intelligenza, spirito di forza e di consiglio;
R. la fedeltà lo avvolge come un vestito.
Orazione
Affrettati,
non tardare, Signore Gesù; la tua venuta dia conforto e speranza a coloro
che confidano nel tuo amore misericordioso. Tu sei Dio e vivi e regni con
Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.
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