22 - BENEDIZIONE
PER I NUOVI LOCALI
PARROCCHIALI

 

Premesse

762.
La parrocchia, non di rado, è il cuore di un quartiere urbano o di un paese. Ne dà o ne riceve il nome, ne esprime la fisionomia, e - oltre che a specifiche esigenze sacramentali - risponde anche ad altri bisogni e aspirazioni nel segno della solidarietà umana e cristiana.
In quest'opera di mediazione sociale e culturale è quanto mai utile, se non necessario, che intorno ai luoghi deputati al culto, vi siano ambienti di servizio pastorale e spazi integrativi aperti a tutti.

763. L'inaugurazione di nuove attrezzature parrocchiali è occasione per ringraziare il Signore e rendere manifesta a tutti l'immagine di una comunità che nasce dalla parola di Dio, si edifica nei Sacramenti e rende testimonianza attraverso una presenza viva in mezzo agli uomini.

764. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono.

765. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
 


Rito della benedizione



INIZIO

766. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


SALUTO

767. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Dio Padre,
che ci guida e ci sostiene 
nella pazienza e nella carità di Cristo, 
sia con tutti voi.

R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.


MONIZIONE INTRODUTTIVA

768. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

La chiesa parrocchiale, casa di Dio in mezzo alle case degli uomini, è il cuore della comunità. Fra essa e il quartiere [ il paese] c'è l'occasione di un fecondo scambio religioso e sociale in vista dell'evangelizzazione e della diaconia di carità. In questa trama di relazioni si inseriscono i nuovi ambienti parrocchiali che stiamo per inaugurare con la benedizione del Signore.


LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

769. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti brani della Sacra Scrittura:

Dt 30,10-14

Questa parola e molto vicina a te, perché tu la metta in pratica.


Ascoltate la parola di Dio dal libro del Deuteronomio

Mosè parlò al popolo dicendo: «Obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi comandi e i suoi decreti scritti in questo libro della legge, quando ti sarai convertito al Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima.
Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel cielo, perché tu dica: Chi salirà per noi in cielo per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? Non è di là dal mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica».

770.
Oppure: (per esteso vedi a p. 916 ss.).

Is 42, 1-7
 
Ecco il mio servo nel quale mi sono compiaciuto.


Gl 3, 1-5

Effonderò il mio spirito sopra i vostri figli e le vostre figlie.


At 1, 1-8 

Mi sarete testimoni.


1 Cor 1,10-13 

Non vi siano divisioni tra voi.


1 Cor 12, 31-13,10.13

La carità non avrà mai fine.


Fil 2, 1-5 

Gli stessi sentimenti.


1 Pt 2,4-10

Impiegati come pietre per la costruzione di un edificio spirituale.


Mc 4,1-9

Usci il seminatore a seminare.


Gv 14,23-29

Lo Spirito santo vi insegnerà ogni cosa.


Gv 15,1-8

Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto.



RESPONSORIO
 
771.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 990 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 18 (19), 8 9 10.12
R.
Signore, tu hai parole di vita eterna.

Sal 22 (23), 1-3 4 5 6
R.
Il Signore e il mio pastore: non manco di nulla.

Sal 99 (100), 2 3 4 5

R.
Servite il Signore nella gioia.

Sal 117 (118), 22-23 25-26 28
R.
Rendiamo grazie a Dio, nostro Salvatore.


BREVE ESORTAZIONE  

772.
Secondo l'opportunità il ministro rivolge brevi parole ai presenti illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.


PREGHIERA DEI FEDELI

773. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Il Verbo di Dio fatto uomo ha posto la sua tenda in mezzo a noi, perché dalla sua pienezza attingiamo grazia e verità. Anche questa stazione pastorale vuol essere un segno della presenza del Signore in mezzo alle nostre case e alle nostre famiglie.

R. Vieni e resta con noi, Signore.

Tu che sei presente 
là dove si raccoglie il tuo popolo in preghiera, 
fa' di noi la tua dimora vivente 
e il tempio della tua gloria.
R.

Tu che chiami tutti gli uomini alla conoscenza della verità,
rendici sempre più disponibili 
all'ascolto e all'annunzio del Vangelo 
nell'ambiente in cui viviamo.
R.

Tu che sei il pastore delle nostre anime, 
aiutaci a crescere fino alla piena maturità umana e cristiana,
perché possiamo diventare luce del mondo 
e sale della terra.
R.

Tu che hai posto nella carità 
il segno di riconoscimento dei tuoi discepoli, 
fa' che ciascuno di noi si apra 
a una cordiale e concreta attenzione 
verso chi è nella sofferenza e nel bisogno.
R.

Tu che ci dai la grazia di inaugurare questi nuovi locali 
al servizio del tuo popolo, 
fa' che siano strumento provvidenziale 
di accoglienza e di servizio fraterno 
nel nome del Signore.
R.
_____________________________________________________
 
774.
Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione il ministro dice:

Preghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio. 
_____________________________________________________
 
Segue la preghiera del Signore.

Padre nostro.



PREGHIERA DI BENEDIZIONE


775.
Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:

N
oi ti lodiamo e ti rendiamo grazie, o Padre, 

che mediante il sacramento del Battesimo 
ci hai innestati in Cristo vera vite 
e ci hai fatto membra del tuo corpo, che è la Chiesa. 
Tu, Pastore eterno, doni al popolo cristiano 
per le mani dei tuoi ministri 
i tesori inestimabili del Vangelo e dell'Eucaristia, 
fulcro di ogni edificazione comunitaria.

Fa' che alla scuola del tuo Figlio 
cresciamo in comunione di fede, speranza e carità, 
divenire il lievito che fermenta tutta la realtà umana. 
Benedici questi locali al servizio della parrocchia di
N.  
e rendili punto di riferimento e di incontro 

fra i vicini e i lontani, 
centro promotore di ogni generoso slancio 
verso la città degli uomini. 
Aiutaci a portare in ogni ambiente e situazione di vita 
la forza rinnovatrice del tuo Spirito; 
raduna gli uomini lacerati e dispersi 
nell'unica famiglia pacificata nel tuo amore.

Cristo nostro Signore.

R. Amen.

776. Il ministro asperge persone e ambiente con l'acqua benedetta dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, o Padre, 
nel segno di quest'acqua benedetta 
l'adesione a Cristo, 
pietra fondamentale che ci sostiene 
e pietra angolare che ci unisce nel tuo amore.

777.
Quindi uno dei collaboratori della parrocchia colloca (o scopre) il Crocifisso o un'altra immagine sacra nell'ambito dei locali.

Nel frattempo si può eseguire un canto adatto.


CONCLUSIONE

778. Quindi il ministro conclude il rito dicendo:

Concedi ai tuoi fedeli, Signore, 
l'abbondanza dei tuoi doni: 
la salute del corpo e dello spirito, 
la concordia fraterna e la pace, 
la gioia di servirti nella santa Chiesa.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente, 
Padre e Figlio
X e Spirito Santo, 
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

R. Amen.

779. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
  

 

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