54 - BENEDIZIONE
DELLE TOMBE
nella Commemorazione
dei fedeli defunti


Premesse

1562. Nella preghiera per le sorelle e i fratelli defunti in forza della comunione dei santi, la Madre Chiesa intende non solo raccomandare a Dio i morti, ma anche rinnovare e testimoniare la fede nella risurrezione della carne e nella vita eterna.

1563. In molti modi le comunità parrocchiali esprimono questo senso della speranza cristiana. Per la Commemorazione di tutti i fedeli defunti è consuetudine andare in processione al Cimitero e in tale occasione benedire le tombe. In questa o simili circostanze è opportuno promuovere una celebrazione con un apposito rito di benedizione.

1564. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i gesti e formule per esso predisposti.

1565. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.

  

1. Rito della benedizione



INIZIO

1566.
Laddove è possibile, è bene che la comunità dei fedeli si rechi ordinatamente, dalla chiesa o da altro luogo adatto, al Cimitero di cui è prevista la benedizione. Se la processione non si può fare o non la si ritiene opportuna, i fedeli si riuniscono all'entrata del cimitero.

1567.
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


SALUTO

1568.
Il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Dio, fonte di perdono e di pace, 
sia con tutti voi.


R. E con il tuo spirito.

o in un altro modo adatto.

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1569.
Se invece il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:

Lodiamo Dio, 
fonte di perdono e di pace.

R. Benedetto nei secoli il Signore.
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MONIZIONE INTRODUTTIVA

1570.
Chi presiede, o un altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

Nella visita al Camposanto, luogo del riposo dei nostri fratelli e sorelle defunti, rinnoviamo la fede nel Cristo, morto, sepolto e risorto per la nostra salvezza. Anche i corpi mortali si risveglieranno nell'ultimo giorno e coloro che si sono addormentati nel Signore saranno associati a lui nel trionfo sulla morte. Con questa certezza eleviamo al Padre la nostra preghiera unanime di suffragio e di benedizione.


INVOCAZIONI A CRISTO

1571.
Un lettore o uno dei presenti prosegue dicendo:

Signore, che soffrendo la Passione 
hai distrutto i nostri peccati, 
abbi pietà di noi.


R. Signore, pietà.                                    Oppure: Kyrie, eleison.

Cristo, che risorgendo dai morti 
ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, 
abbi pietà di noi.


R. Cristo, pietà.                                     Oppure: Christe, eleison.

Signore, che salendo al Padre 
ci hai preparato un posto nel tuo regno, 
abbi pietà di noi.

R. Signore, pietà.                                    Oppure: Kyrie, eleison.
 

1572.
Oppure:

Dio santo, Dio forte, Dio immortale. 

Kyrie, eleison.

R. Kyrie, eleison.

Tu che hai steso le braccia sul legno della croce,
Christe, eleison.

R. Christe, eleison.

Tu che verrai alla fine dei tempi
per giudicare i vivi e i morti

Kyrie, eleison.

R. Kyrie, eleison.

1573. Quindi il ministro dice:

Preghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

Poi il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico, dice:


Ascolta, o Dio,
la preghiera che la comunità dei credenti
innalza a te nella fede del Signore risorto,
e conferma in noi la beata speranza
che insieme ai nostri fratelli defunti
risorgeremo in Cristo a vita nuova.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


R. Amen.
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1574.
Secondo l'opportunità la lettura della parola di Dio, il responsorio e l'esortazione si possono fare a questo punto prima della processione, vedi nn. 1578-1581. 
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PROCESSIONE AL CIMITERO

1575.
Il ministro, prima della processione, dice queste parole o altre simili:

Andiamo processionalmente al Cimitero, seguendo la Croce, nostra unica speranza, nel vincolo indistruttibile della comunione che unisce in Cristo i vivi e i morti.

1576.
La processione, preceduta dalla croce affiancata da due fiaccole, si dirige verso il Camposanto. Due ministri portano l'aspersorio con l'acqua benedetta e il turibolo.

1577.
Durante la processione, secondo le consuetudini, si possono eseguire canti adatti, recitare il Rosario, le litanie dei Santi con la risposta: prega/te per loro.


LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

1578.
Giunti al Cimitero, dopo che i fedeli si sono raccolti nel luogo stabilito, chi presiede o un altro ministro idoneo introduce la lettura della parola di Dio con queste parole o altre simili:

Ascoltiamo ora, fratelli e sorelle, la parola di Dio che nutre la nostra fede e la nostra speranza.

1579.
Un lettore o uno dei presenti legge un brano della Sacra Scrittura tratto dal «Lezionario per le Messe rituali: Per le Messe dei defunti», p. 683 ss., o nel «Rito delle esequie» ed. minor p. 181 ss.


RESPONSORIO

1580.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare il salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 1028 ss.) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 129 (130)

R.
Spero nel Signore, 
e confido sulla sua parola.



BREVE ESORTAZIONE

1581.
Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato delle celebrazione. 

Breve silenzio.


PREGHIERA DEI FEDELI


1582.
Quindi il ministro introduce le preghiera dei fedeli con queste parole o altre simili.
Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.


Dio Padre, che ha ribaltato la pietra del sepolcro di Cristo,
ridarà vita anche ai nostri corpi mortali, 
per unirci alla gloria del Signore risorto.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. Per Cristo, nostra vita e risurrezione, 
     ascoltaci, o Padre.

Per i pastori della Chiesa 
che si sono addormentati nel Signore, 
perché siano eternamente beati 
insieme con le sorelle e i fratelli 
che guidarono ai pascoli della vita eterna.
R.

Per le vittime della guerra e di ogni forma di violenza, 
perché il loro sacrificio 
affretti un'era di fraternità e di pace, preghiamo.
R.

Per i nostri familiari, amici e benefattori defunti, 
perché possano godere della gioia eterna 
nella contemplazione del tuo volto, preghiamo.
R.

Per tutta la famiglia umana, 
perché siano consolati gli afflitti, 
liberati gli oppressi, radunati i dispersi, preghiamo.
R.

Per la Chiesa pellegrina nel mondo e qui presente, 
perché diffonda sino ai confini della terra 
la beata speranza che splende in Cristo, 
vincitore del peccato e della morte, preghiamo.
R.

Segue la preghiera del Signore.
Padre nostro.


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1583.
Poi il ministro, con le braccia allargate se sacerdote diacono, con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera benedizione:

Sii benedetto, o Dio, 
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, 
che nella tua grande misericordia 
ci hai rigenerati 
mediante la risurrezione di Gesù dai morti 
a una speranza viva, 
per una eredità che non si corrompe e non marcisce;

ascolta la preghiera che rivolgiamo a te 
per tutti i nostri cari che hanno lasciato questo mondo: 
apri le braccia della tua misericordia 
e ricevili nell'assemblea gloriosa 
della santa Gerusalemme. 
Conforta quanti sono nel dolore del distacco 
con la certezza che i morti vivono in te 
e anche i corpi affidati alla terra 
saranno un giorno partecipi 
della vittoria pasquale del tuo Figlio.

Tu che sul cammino della Chiesa 
hai posto quale segno luminoso la beata Vergine Maria, 
per sua intercessione sostieni la nostra fede, 
perché nessun ostacolo ci faccia deviare 
dalla strada che porta a te, 
che sei la gioia senza fine.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

1584.
Oppure:

Dio di infinita misericordia, 
che stringi in un unico abbraccio 
tutte le anime redente dal sangue del tuo Figlio, 
noi ci presentiamo davanti a te 
con la mestizia e il dolore 
per il distacco dai nostri cari defunti, 
ma con la fede e la speranza 
che il tuo Spirito ha acceso nei nostri cuori. 
La morte non ha distrutto la comunione di carità 
che unisce la Chiesa pellegrina sulla terra 
alle sorelle e ai fratelli che hanno lasciato questo mondo.

Accogli, o Signore, 
le preghiere e le opere che umilmente ti offriamo, 
perché le loro anime 
contemplino la gloria del tuo volto. 
Fa' che quando giungerà la nostra ora 
possiamo allietarci della tua dolce presenza 
nell'assemblea degli angeli e dei santi 
e rendere grazie a te, 
termine ultimo di ogni umana attesa.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

1585.
Il ministro asperge le tombe dicendo queste parole o altre simili:

R
avviva in noi, o Padre, 
nel segno di quest'acqua benedetta 
il ricordo del Battesimo, 
che ci ha fatto tuoi figli ed eredi della gloria futura.


1586.
Quindi incensa le tombe.

1587.
Poi conclude il rito dicendo:

V. L'eterno riposo dona loro, Signore.

R. E splenda ad essi la luce perpetua.

V. Riposino in pace.

R. Amen.

1588.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.

 

2. Rito della benedizione
e celebrazione della Messa



1589. Se è prevista la Messa, come è consuetudine in molti luoghi specialmente nella Commemorazione dei fedeli defunti, si può procedere in uno dei modi seguenti:

A. 
Il rito si svolge come indicato sopra:
si omette il Padre nostro:
dopo l'aspersione e l'incensazione delle tombe il sacerdote celebrante indossa la casula;
fatta con i ministri la debita riverenza, bacia l'altare e prosegue con la liturgia eucaristica.

B. 
Il sacerdote celebrante, secondo le circostanze, indossa la casula all'inizio della celebrazione o prima di accostarsi all'altare;
giunti al cimitero, il sacerdote celebrante con i ministri fa la debita riverenza e bacia l'altare; 
si canta o si dice il Kyrie eleison; quindi la Messa prosegue come al solito; 
la preghiera dei fedeli si fa nel modo consueto (per le intenzioni cfr n. 1582):
terminata l'orazione dopo la Comunione, il sacerdote celebrante, dopo aver rivolto ai fedeli una breve monizione, dice la preghiera di benedizione (nn. 1583-1584);
asperge e incensa le tombe (nn. l585-1586):  
quindi conclude il rito (n. 1587).

C.
La processione al Camposanto si svolge dopo la Messa celebrata in chiesa;
terminata l'orazione dopo la Comunione, il sacerdote celebrante può indossare il piviale;
per la processione tutto si svolge come indicato ai nn. 1575-1577;
giunti al Camposanto il sacerdote celebrante, se lo ritiene opportuno, rivolge brevi parole ai presenti, perché percepiscano il significato della benedizione; 
si fa un canto adatto (cfr n. 1545);
il sacerdote celebrante dopo aver invitato i presenti pregare per qualche momento in silenzio, pronuncia la preghiera di benedizione (nn. 1583-1584); - asperge e incensa le tombe (nn. 1585-1586);
conclude il rito (nn.1587-1588).
 

 

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