2145.
Sir 1,1-5.22-25
La sapienza viene da Dio.
Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide
Ogni
sapienza viene dal Signore
ed è sempre con lui.
La sabbia del mare, le gocce della pioggia
e i giorni del mondo chi potrà contarli?
L'altezza del cielo, l'estensione della terra,
la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle?
Prima di ogni cosa fu creata la sapienza
e la saggia prudenza è da sempre.
A chi fu rivelata la radice della sapienza?
Chi conosce i suoi disegni?
Fra i tesori della sapienza sono le massime istruttive,
ma per il peccatore la pietà è un abominio.
Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti;
allora il Signore te la concederà.
Il timore del Signore è sapienza e istruzione,
si compiace della fiducia e della mansuetudine.
Non essere disobbediente al timore del Signore
e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore.
2146.
Sir 3,2-16
Soccorri tuo padre nella vecchiaia.
Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide
Il
Signore vuole che il padre sia onorato dai figli,
ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espia i peccati;
chi onora la madre
è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi onora il padre vivrà a lungo;
chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.
Chi teme il Signore rispetta il padre
e serve come padroni i genitori.
Onora tuo padre a fatti e a parole,
perché scenda su di te la sua benedizione.
La benedizione del padre consolida le case dei figli,
la maledizione della madre ne scalza le fondamenta.
Non vantarti del disonore di tuo padre,
perché il disonore del padre non è gloria per te;
la gloria di un uomo dipende dall' onore del padre,
vergogna per i figli
è una madre nel disonore.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
Anche se perdesse il senno, compatiscilo
e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.
Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata,
ti sarà computata a sconto dei peccati.
Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te;
come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati.
Chi abbandona il padre
è come un bestemmiatore,
chi insulta la madre,
è maledetto dal Signore.
2147. Sir 3,29-4,10
Non contristare l'affamato.
Ascoltate la parola di Dio dal libro del Siracide
L'acqua
spegne un fuoco acceso,
l'elemosina espia i peccati.
Chi ricambia il bene provvede all'avvenire,
al momento della sua caduta troverà un sostegno.
Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo già in difficoltà.
Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
Fatti amare dalla comunità,
davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore;
non esser pusillanime quando giudichi.
Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell' Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.
2148.
Sir 7,32-35
Non
privare del tuo conforto chi piange.
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
Al
povero
stendi la tua mano,
perché
sia perfetta la tua benedizione.
La
tua generosità si estenda a ogni vivente
e
al morto non negare la tua grazia.
Non
evitare coloro che piangono
e
con gli afflitti mostrati afflitto.
Non
indugiare a visitare un malato,
perché
per questo sarai amato.
2149. Sir 15,1-6
Lo
disseterà con l'acqua della sapienza.
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
Così
agirà chi teme il Signore;
chi
è fedele alla legge otterrà anche la sapienza.
Essa
gli andrà incontro come una madre,
l'accoglierà
come una vergine sposa;
lo
nutrirà con il pane dell'intelligenza,
lo
disseterà con l'acqua della sapienza.
Egli
si appoggerà su di lei e non vacillerà,
si
affiderà a lei e non resterà confuso.
Essa
l'innalzerà sopra i suoi compagni
e
gli farà aprir bocca in mezzo all'assemblea;
egli
troverà contentezza e una corona di gioia
e
otterrà fama perenne.
2150. Sir 17,1-6
Diede
all’uomo il dominio di quanto è sulla terra.
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
Il
Signore creò l'uomo dalla terra
e
ad essa lo fa tornare di nuovo.
Egli
assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato,
diede
loro il dominio di quanto è sulla terra.
Secondo
la sua natura li rivestì di forza,
e
a sua immagine li formò.
Egli
infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo,
perché
l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli.
Discernimento,
lingua, occhi, orecchi e cuore
diede
loro perché ragionassero.
Li
riempì di dottrina e d'intelligenza,
e
indicò loro anche il bene e il male.
2151. Sir 18, 1-10
Non
è possibile indagare le meraviglie del Signore!
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
Colui
che vive per sempre ha creato l'intero universo.
Il
Signore soltanto è riconosciuto giusto.
A
nessuno è possibile svelare le sue opere
e
chi può indagare le sue grandezze?
La
potenza della sua maestà chi potrà misurarla?
Chi
riuscirà a narrare le sue misericordie?
Non
c'è nulla da togliere e nulla da aggiungere;
non
è possibile indagare le meraviglie del Signore.
Quando
uno ha finito, allora comincia;
quando
si ferma, allora rimane perplesso.
Che
è l'uomo? E a che può servire?
Qual
è il suo bene e qual è il suo male?
Quanto
al numero dei giorni dell'uomo,
cento
anni sono già molti.
Come
una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia
così
questi pochi anni in un giorno dell' eternità.
Per
questo il Signore è paziente con gli uomini
e
riversa su di essi la sua misericordia.
2152. Sir 24,1.13-21
Le
piante di rose in
Gerico.
Ascoltate
la parola di, Dio dal libro del Siracide
La
sapienza loda se stessa.
Sono
cresciuta come un cedro sul Libano,
come
un cipresso sui monti dell'Ermon.
Sono
cresciuta come una palma in Engaddi,
come
le piante di rose in Gerico,
come
un ulivo maestoso nella pianura;
sono
cresciuta come un platano.
Come
cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo;
come
mirra scelta ho sparso buon odore;
come
gàlbano, ònice e storàce,
come
nuvola di incenso nella tenda.
Come
un terebinto ho esteso i rami
e
i miei rami son rami di maestà e di bellezza.
lo
come una vite ho prodotto germogli graziosi
e
i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza.
Avvicinatevi
a me, voi che mi desiderate,
e
saziatevi dei miei prodotti.
Poiché
il ricordo di me è più dolce del miele,
il
possedermi è più dolce del favo di miele.
Quanti
si nutrono di me avranno ancora fame
e
quanti bevono di me, avranno ancora sete.
Chi
mi obbedisce non si vergognerà,
chi
compie le mie opere non peccherà».
2153.
Sir 25,4-6.10-11
Vanto
dei
vecchi è il timor di
Dio.
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
Come
s'addice il giudicare ai capelli bianchi,
e
agli anziani intendersi di consigli!
Come
s'addice la sapienza ai vecchi,
il
discernimento e il consiglio alle persone eminenti!
Corona
dei vecchi è un'esperienza molteplice,
loro
vanto il timore del Signore.
Quanto
è grande chi ha trovato la sapienza,
ma
nessuno supera chi teme il Signore.
Il
timore del Signore è più di ogni cosa.
2154.
Sir 38,1-14
È
il Signore che ha creato il medico.
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
Onora
il medico come si deve secondo il bisogno,
anch'egli
è stato creato dal Signore.
Dall'
Altissimo viene la guarigione,
anche
dal re egli riceve doni.
La
scienza del medico lo fa procedere a testa alta,
egli
è ammirato anche tra i grandi.
Il
Signore ha creato medicamenti dalla terra,
l'uomo
assennato, non li disprezza.
L'acqua
non fu forse resa dolce per mezzo di un legno,
per
rendere evidente la potenza di lui?
Dio
ha dato agli uomini la scienza
perché
potessero gloriarsi delle sue meraviglie.
Con
esse il medico cura ed elimina il dolore
e
il farmacista prepara le miscele.
Non
verranno meno le sue opere!
Da
lui proviene il benessere sulla terra.
Figlio,
non avvilirti nella malattia,
ma
prega il Signore ed egli ti guarirà.
Purificati,
lavati le mani;
monda
il cuore da ogni peccato.
Offri
incenso e un memoriale di fior di farina
e
sacrifici pingui secondo le tue possibilità.
Fa'
poi passare il medico
-
il
Signore ha creato anche lui -
non
stia lontano da te, poiché ne hai bisogno.
Ci
sono casi in cui il successo è nelle loro mani.
Anch'essi
pregano il Signore
perché
li guidi felicemente ad alleviare la malattia
e
a risanarla, perché il malato ritorni alla vita.
2155.
Sir 38,24-34
È
tutto intento a finire il suo lavoro.
Oppure:
Ognuno
è esperto nel proprio mestiere.
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
La
sapienza dello scriba si deve alle sue ore di quiete;
chi
ha poca attività diventerà saggio.
Come
potrà divenir saggio chi maneggia l'aratro
e
si vanta di brandire un pungolo?
Spinge
innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro
e
parla solo di vitelli?
Pone
la sua mente a tracciare solchi,
non
dorme per dare il foraggio alle giovenche.
Così
ogni artigiano e ogni artista
che
passa la notte come il giorno:
quelli
che incidono incisioni per sigilli
e
con pazienza cercano di variare l'intaglio;
pongono
mente a ritrarre bene il disegno
e
stanno svegli per terminare il lavoro.
Così
il fabbro siede davanti all'incudine
ed
è intento ai lavori del ferro:
la
vampa del fuoco gli strugge le carni
e
col calore del fornello deve lottare;
il
rumore del martello gli assorda gli orecchi,
i
suoi occhi sono fissi al modello dell'oggetto,
è
tutto preoccupato per finire il suo lavoro,
sta
sveglio per rifinirlo alla perfezione.
Così
il vasaio seduto al suo lavoro,
gira
con i piedi la ruota,
è
sempre in ansia per il suo lavoro;
tutti
i suoi gesti sono calcolati.
Con
il braccio imprime una forma all'argilla,
mentre
con i piedi ne piega la resistenza;
è
preoccupato per una verniciatura perfetta,
sta
sveglio per pulire il fornello.
Tutti
costoro hanno fiducia nelle proprie mani;
ognuno
è esperto nel proprio mestiere.
Senza
di loro sarebbe impossibile costruire una città;
gli
uomini non potrebbero né abitarvi né circolare.
Ma
essi non sono ricercati nel consiglio del popolo,
nell'assemblea
non hanno un posto speciale,
non
siedono sul seggio del giudice,
non
conoscono le disposizioni del giudizio.
Non
fanno brillare né l'istruzione né il diritto,
non
compaiono tra gli autori di proverbi;
ma
sostengono le cose materiali,
e
la loro preghiera riguarda i lavori del mestiere.
2156.
Sir 39,25-35
Le
cose di
prima necessità per la vita dell'uomo.
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
I
beni
per i buoni furon creati sin da principio,
ma
anche i mali per i peccatori.
Le
cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono:
acqua,
fuoco, ferro, sale,
farina
di frumento, latte, miele,
succo
di uva, olio e vestito.
Tutte
queste cose per i pii sono beni,
ma
per i peccatori diventano mali.
Ci
sono venti creati per castigo,
e
nella loro furia rafforzano i loro flagelli;
quando
verrà la fine, scateneranno violenza,
e
placheranno lo sdegno del loro creatore.
Fuoco,
grandine, fame e morte
son
tutte cose create per il castigo.
Denti
delle fiere, scorpioni e vipere,
e
spade vendicatrici sono per la rovina degli empi.
Esulteranno
al comando divino;
sono
pronte sulla terra per tutti i bisogni.
A
tempo opportuno non trasgrediranno la parola.
Per
questo ero convinto fin dal principio,
vi
ho riflettuto e l'ho messo per iscritto:
«Tutte
le opere del Signore sono buone;
egli
provvederà tutto a suo tempo».
Non
c'è da dire: «Questo è peggiore di quello»,
a
suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona.
Ora
cantate inni con tutto il cuore e con la bocca
e
benedite il nome del Signore.
2157.
Sir 51,13-20
Renderò
gloria a chi mi ha concesso la sapienza.
Ascoltate
la parola di Dio dal libro del Siracide
Quando
ero ancora giovane, prima di viaggiare,
ricercai
assiduamente la sapienza nella preghiera.
Davanti
al santuario pregando la domandavo,
e
sino alla fine la ricercherò.
Del
suo fiorire, come uva vicina a maturare,
il
mio cuore si rallegrò.
II
mio piede si incamminò per la via retta;
dalla
giovinezza ho seguito le sue orme.
Chinai
un poco l'orecchio per riceverla;
vi
trovai un insegnamento abbondante.
Con
essa feci progresso;
renderò
gloria a chi mi ha concesso la sapienza.
Sì,
ho deciso di metterla in pratica;
Sono
stato zelante nel bene, non resterò confuso.
La
mia anima si è esercitata in essa;
fui
diligente nel praticare la legge.
Ho
steso le mani verso l'alto;
ho
deplorato che la si ignori.
A
lei rivolsi il mio desiderio,
e
la trovai nella purezza.
In
essa acquistai senno fin da principio;
per
questo non la abbandonerò.
2158.
Is 2,2-5
Camminiamo
nella luce del Signore.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
Alla
fine dei giorni,
il
monte del tempio del Signore
sarà
elevato sulla cima dei monti
e
sarà più alto dei colli;
ad
esso affluiranno tutte le genti.
Verranno
molti popoli e diranno:
«
Venite, saliamo sul monte del Signore,
al
tempio del Dio di Giacobbe,
perché
ci indichi le sue vie
e
possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché
da Sion uscirà la legge
e
da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli
sarà giudice fra le genti
e
sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno
le loro spade in vomeri,
le
loro lance in falci;
un
popolo non alzerà più la spada
contro
un altro popolo,
non
si eserciteranno più nell'arte della guerra.
Casa
di Giacobbe, vieni,
camminiamo
nella luce del Signore.
2159.
*
Is 5,1-7
La
vigna del Signore.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia.
Canterò
per il mio diletto
il
mio cantico d'amore per la sua vigna.
Il
mio diletto possedeva una vigna
sopra
un fertile colle.
Egli
l'aveva vangata e sgombrata dai sassi
e
vi aveva piantato scelte viti;
vi
aveva costruito in mezzo una torre
e
scavato anche un tino.
Egli
aspettò che producesse uva,
ma
essa fece uva selvatica.
Or
dunque, abitanti di Gerusalemme
e
uomini di Giuda,
siate
voi giudici fra me e la mia vigna.
Che
cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che
io non abbia fatto?
Perché,
mentre attendevo che producesse uva,
essa
ha fatto uva selvatica?
Ora
voglio farvi conoscere
ciò
che sto per fare alla mia vigna:
toglierò
la sua siepe
e
si trasformerà in pascolo;
demolirò
il suo muro di cinta
e
verrà calpestata.
La
renderò un deserto,
non
sarà potata né vangata
e
vi cresceranno rovi e pruni;
alle
nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
Ebbene,
la vigna del Signore degli eserciti
è
la casa di Israele;
gli
abitanti di Giuda
la
sua piantagione preferita.
Egli
si aspettava giustizia
ed
ecco spargimento di sangue,
attendeva
rettitudine
ed
ecco grida di oppressi.
2160.
*
Is
6,1.8
Eccomi,
manda me.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
Nell'anno
in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed
elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui
stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la
faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Proclamavano l'uno
all'altro:
«Santo,
santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta
la terra è piena della sua gloria».
Vibravano
gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava,
mentre
il tempio si riempiva di fumo. E dissi:
«Ohimè!
Io sono perduto,
perché
un uomo dalle labbra impure io sono
e
in mezzo a un popolo
dalle
labbra impure io abito;
eppure
i miei occhi hanno visto
il
re, il Signore degli eserciti».
Allora
uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente
che aveva preso con le molle dall'altare. Egli mi toccò la bocca e mi
disse:
«Ecco,
questo ha toccato le tue labbra,
perciò
è scomparsa la tua iniquità
e
il tuo peccato è espiato».
Poi
io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per
noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».
2161.
* Is 9,2.3.5.6
Ci
è stato dato un figlio.
Oppure:
Il
popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
Il
popolo che camminava nelle tenebre
vide
una grande luce;
su
coloro che abitavano in terra tenebrosa
una
luce rifulse.
Hai
moltiplicato la gioia,
hai
aumentato la letizia.
Gioiscono
davanti a te
come
si gioisce quando si miete
e
come si gioisce
quando
si divide il bottino.
poiché
tu, come al tempo di Madian,
hai
spezzato il giogo che l'opprimeva,
la
sbarra sulle sue spalle
e
il bastone dell'aguzzino.
Poiché
un bambino è nato per noi,
ci
è stato dato un figlio.
Sulle
sue spalle è il segno della sovranità
ed
è chiamato:
«Consigliere
ammirabile, Dio potente,
Padre
per sempre, Principe della pace»;
grande
sarà il suo dominio
e
la pace non avrà fine
sul
trono di Davide e sul regno,
che
egli viene a consolidare e rafforzare
con
il diritto e la giustizia,
ora
e sempre;
questo
farà lo zelo del Signore.
2162.
Is 11,6.10
Gli
animali non nuoceranno né uccideranno sul monte del Signore.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
In
quel giorno,
il
lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la
pantera si sdraierà accanto al capretto;
il
vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e
un fanciullo li guiderà.
La
mucca e l'orsa pascoleranno insieme;
si
sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il
leone si ciberà di paglia come il bue.
Il
lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il
bambino metterà la mano
nel
covo di serpenti velenosi.
Non
agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in
tutto il mio santo monte,
perché
la saggezza del Signore riempirà il paese
come
le acque ricoprono il mare.
La
radice di lesse si leverà a vessillo per i popoli,
le
genti la cercheranno con ansia,
la
sua dimora sarà gloriosa.
2163.
Is 12,1-6
Attingerete
acqua con gioia alle sorgenti della salvezza.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
Tu
dirai in quel giorno:
«Ti
ringrazio, Signore; tu eri adirato con me,
ma
la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato.
Ecco,
Dio è la mia salvezza;
io
confiderò, non avrò mai timore,
perché
mia forza e mio canto è il Signore;
egli
è stato la mia salvezza.
Attingerete
acqua con gioia
alle
sorgenti della salvezza».
In
quel giorno direte:
«Lodate
il Signore, invocate il suo nome;
manifestate
tra i popoli le sue meraviglie,
proclamate
che il suo nome è sublime.
Cantate
inni al Signore,
perché
ha fatto opere grandi,
ciò
sia noto in tutta la terra.
Gridate
giulivi ed esultate, abitanti di Sion,
perché
grande in mezzo a voi è il Santo di Israele».
2164.
Is 26,1-9
Aprite
le porte: entri il popolo giusto.
Oppure:
L'anima
anela al Signore nella notte... per imparare i suoi giudizi.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
In
quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda:
«Abbiamo
una città forte;
egli
ha eretto a nostra salvezza
mura
e baluardo.
Aprite
le porte:
entri
il popolo giusto che si mantiene fedele.
Il
suo animo è saldo;
tu
gli assicurerai la pace,
pace
perché in te ha fiducia.
Confidate
nel Signore sempre,
perché
il Signore è una roccia eterna;
perché
egli ha abbattuto
coloro
che abitavano in alto;
la
città eccelsa l'ha rovesciata,
rovesciata
fino a terra,
l'ha
rasa al suolo.
I
piedi la calpestano,
i
piedi degli oppressi, i passi dei poveri.
Il
sentiero del giusto è diritto,
il
cammino del giusto tu rendi piano.
Sì,
nella via dei tuoi giudizi,
Signore,
noi speriamo in te;
al
tuo nome e al tuo ricordo
si
volge tutto il nostro desiderio.
La
mia anima anela a te di notte,
al
mattino il mio spirito ti cerca,
perché
quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra,
giustizia
imparano gli abitanti del mondo».
2165.
Is 28,16-17
Ecco,
io
pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
Dice
il Signore Dio:
«Ecco,
io pongo una pietra in Sion,
una
pietra scelta,
angolare,
preziosa, saldamente fondata:
chi
crede non vacillerà.
lo
porrò il diritto come misura
e
la giustizia come una livella».
2166.
Is 28,23-29
L'uso
sapiente degli strumenti di lavoro.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
Così
dice il Signore degli eserciti:
«Porgete
l'orecchio e ascoltate la mia voce,
fate
attenzione e sentite le mie parole.
Ara
forse tutti i giorni l'aratore,
rompe
e sarchia la terra?
Forse
non ne spiana la superficie,
non
vi semina l'anèto e non vi sparge il cumino?
E
non vi pone grano e orzo
e
spelta lungo i confini?
E
la sua perizia rispetto alla regola
gliela
insegna il suo Dio.
Certo,
l'anèto non si batte con il tribbio,
né
si fa girare sul cumino il rullo,
ma
con una bacchetta si batte l'anèto
e
con la verga il cumino.
Il
frumento vien forse schiacciato?
Certo,
non lo si pesta senza fine,
ma
vi si spinge sopra il rullo
e
gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo.
Anche
questo proviene
dal
Signore degli eserciti:
egli
si mostra mirabile nel consiglio,
grande nella sapienza.
2167. Is
32,15-18
(vedi
n.
1874)
Effetto
della giustizia sarà la pace.
2168.
Is 40, 1a.3-5
Il
terreno accidentato si trasformi in piano.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
«Consolate,
consolate il mio popolo, dice il vostro Dio».
Una
voce grida:
«Nel
deserto preparate
la
via al Signore,
appianate
nella steppa
la
strada per il nostro Dio.
Ogni
valle sia colmata,
ogni
monte e colle siano abbassati;
il
terreno accidentato si trasformi in piano
e
quello scosceso in pianura.
Allora
si rivelerà la gloria del Signore
e
ogni uomo la vedrà,
poiché
la bocca del Signore ha parlato».
2169.
Is 40,1-5 e [9-11
Alza
la voce con forza tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
Oppure:
Come
un pastore, egli fa pascolare il gregge.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
«Consolate,
consolate il mio popolo,
dice
il vostro Dio.
Parlate
al cuore di Gerusalemme
e
gridatele
che
è finita la sua schiavitù,
è
stata scontata la sua iniquità,
perché
ha ricevuto dalla mano del Signore
doppio
castigo per tutti i suoi peccati».
Una
voce grida:
«Nel
deserto preparate
la
via al Signore,
appianate
nella steppa
la
strada per il nostro Dio.
Ogni
valle sia colmata,
ogni
monte e colle siano abbassati;
il
terreno accidentato si trasformi in piano
e
quello scosceso in pianura.
Allora
si rivelerà la gloria del Signore
e
ogni uomo la vedrà,
poiché
la bocca del Signore ha parlato».
[Sali
su un alto monte,
tu
che rechi liete notizie in Sion;
alza
la voce con forza,
tu
che rechi liete notizie in Gerusalemme.
Alza
la voce, non temere;
annunzia
alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco,
il Signore Dio viene con potenza,
con
il braccio egli detiene il dominio.
Ecco,
egli ha con sé il premio
e
i suoi trofei lo precedono.
Come
un pastore egli fa pascolare il gregge
e
con il suo braccio lo raduna;
porta
gli agnellini sul petto
e
conduce pian piano le pecore madri».
2170.
* Is 40,28-31
Quanti
sperano nel Signore riacquistano forza.
Ascoltate
la parola di Dio dal profeta Isaia
Non
lo sai forse?
Non
lo hai udito?
Dio
eterno è il Signore,
creatore
di tutta la terra.
Egli
non si affatica né si stanca,
la
sua intelligenza è inscrutabile.
Egli
dà forza allo stanco
e
moltiplica il vigore allo spossato.
Anche
i giovani faticano e si stancano,
gli
adulti inciampano e cadono;
ma
quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono
ali come aquile,
corrono
senza affannarsi,
camminano
senza stancarsi.
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