Premesse
1705. Questo rito si usa per
la benedizione di medaglie, piccole croci, immagini religiose da esporsi
in luoghi non sacri, scapolari. corone e cose simili che servono per
compiere esercizi di pietà.
1706. Soprattutto nei
santuari o nei luoghi di pellegrinaggi, dove i fedeli accorrono più
numerosi, questa benedizione di oggetti concernenti la pietà viene
fatta opportunamente con un'unica celebrazione, e può essere inclusa in
modo adatto in celebrazioni particolari per i pellegrini.
1707.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono.
1708.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
1709.
Per la benedizione di
uno o pochi oggetti soltanto, il ministro può usare il rito breve, nn.
1722-1726; in circostanze particolari la formula breve, n. 1727.
1. Rito della benedizione
INIZIO
1710. Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1711. Il ministro saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura.
La grazia, la misericordia e
la pace
di Dio nostro Padre
e di Gesù Cristo nostro
salvatore
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1712. Il ministro, o un'altra
persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Gli oggetti religiosi che
avete portato con voi, sono una espressione della vostra fede. Servono a
richiamare l'amore di Dio e ad accrescere la fiducia nella beata Vergine
Maria e nei Santi.
Mentre invochiamo con il loro
aiuto la benedizione del Signore su questi segni [immagini], non
dimentichiamo che è soprattutto da noi che il Signore attende una
coerente testimonianza di vita.
LETTURA DELLA PAROLA
1713.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura o altri
testi opportunamente scelti dal Lezionario.
2 Cor 3,17b-4,2
Riflettendo come in uno
specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima
immagine.
Ascoltate la parola di Dio
dalla seconda lettera di san
Paolo apostolo ai Corinzi
Dove c'è lo Spirito del
Signore c'è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in
uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella
medesima immagine di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito
del Signore. Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia
che ci è stata usata, non ci perdiamo d'animo; al contrario, rifiutando
le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né
falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci
presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio.
1714. Oppure (per esteso vedi
a p.
944 ss.
):
Rm 8,26-31
Non sappiamo che cosa sia
conveniente domandare, ma lo Spirito intercede per i credenti secondo i
disegni di Dio.
1 Cor 13, 8-13
Ora vediamo come in uno
specchio, allora vedremo a faccia a faccia.
1 Cor 15,45-50
Come abbiamo portato
l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo
celeste.
2 Cor 4,1-7
Cristo è immagine di Dio.
Gal 1,1.3-5; 2,20
Sono stato crocefisso con
Cristo.
Ef 3, 14-21
Dio fa molto più di quanto
possiamo domandare o pensare.
Col 3, 14-17
Tutto si compia nel nome del
Signore rendendo grazie a Dio.
Lc 11,5-13
Chiedete e vi sarà dato,
cercate e troverete.
Lc 18,1-8
Bisogna pregare sempre, senza
stancarsi.
RESPONSORIO
1715.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.1013
ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 99 (100), 2 3 4 5
R.
La misericordia del
Signore è eterna.
Sal
122 (123), 1 2ab 2c 3-4
R.
A te, Signore, innalzo la
mia preghiera.
Sal
138 (139), 1-3a 3b-4 5-6 7-8 9-10
R.
Tu, Signore, conosci ogni
cosa.
Sal 150, 1-2 3-4 5
R.
Lodate il Signore: immensa
è la sua grandezza.
BREVE ESORTAZIONE
1716.
Secondo l'opportunità
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica per percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1717.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Fratelli e sorelle,
invochiamo Dio nostro Padre, non esibendo una devozione puramente
esteriore, ma proclamando con tutta l'anima la grandezza del suo amore.
R.
Donaci, Signore, lo
spirito di pietà.
Dio clementissimo,
ricordaci sempre le tue meraviglie;
fa' che attraverso questi segni sensibili,
riscopriamo i prodigi della tua misericordia. R.
Fa' che queste
immagini
ci aiutino a divenire adoratori in spirito e verità,
autentici discepoli e testimoni del Vangelo.
R.
Insegnaci a pregare senza
mai stancarci,
sull'esempio di Cristo tuo Figlio;
fa' che perseverando in preghiera
viviamo nella castità e nel servizio del bene.
R.
Dispensa alla tua
Chiesa
tesori di pietà e di santità
e fa' che questi umili segni
giovino alla edificazione del tuo Regno.
R.
_____________________________________________________
1718.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione il
ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
* Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1719.
Il ministro, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Benedetto sii tu, o Padre,
origine e fonte di ogni
benedizione,
che ti compiaci della
crescita spirituale
dei tuoi figli;
mostraci la tua benevolenza
e fa' che portando questi
segni di fede e di devozione,
ci impegniamo a conformarci
all'immagine del Figlio tuo
Gesù Cristo.
Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
R.
Amen.
CONCLUSIONE
1720.
Il ministro stendendo
le mani sui presenti dice:
Dio che in Cristo ha rivelato
la sua gloria,
vi conceda di imitarlo con la
santità della vita,
perché possiate contemplarlo
faccia a faccia
nella beatitudine eterna.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
1721.
Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
2. Rito breve
1722. Il ministro inizia il
rito dicendo:
V. Mostraci, Signore, la tua
misericordia.
R. E donaci la tua salvezza.
1723. Quindi, secondo
l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole.
1724. Poi uno dei presenti
legge un brano della Sacra Scrittura:
Rm 8,26b.27b
Noi nemmeno sappiamo che cosa
sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti
inesprimibili; egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.
Col 3, 17
Tutto quello che fate in
parole ed opere,
tutto si compia nel nome del
Signore Gesù,
rendendo per mezzo di lui
grazie a Dio Padre.
Lc 11,9-10
Dice Gesù:
Io vi dico: «Chiedete e vi
sarà dato, cercate e troverete,
bussate e vi sarà aperto.
Perché chi chiede ottiene,
chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto».
* 1725. Quindi il ministro
invita i presenti alla preghiera dicendo:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
1726. Poi il ministro, con le
braccia allargate, prosegue:
Il Signore misericordioso ti
benedica X
ed esaudisca i santi desideri
del tuo cuore;
allontani ogni pericolo nel
cammino della vita,
perché tu possa raggiungere
la felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
3. Formula breve
1727. In particolari
circostanze, dopo aver detto insieme ai presenti il Padre nostro, il
sacerdote o il diacono può usare la seguente formula breve:
Nel nome del Padre e del
Figlio X
e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
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