Premesse
832. La Chiesa guarda con
sollecita premura alla scuola di ogni ordine e grado; nella scuola,
infatti, si aprono le menti degli alunni e si educano i loro animi. Ciò
vale innanzi tutto per quelle istituzioni educative cattoliche in cui i
ragazzi e i giovani non solo ricevono una preparazione culturale e una
formazione umana, ma possono coltivare di giorno in giorno lo spirito
del Vangelo .
833.
Il rito di benedizione
qui proposto riguarda sia i docenti, si gli alunni, sia tutti coloro
che, a qualsiasi titolo, sono interessati alla scuola o all'Università
degli studi, ed altresì l'intera comunità a vantaggio della quale
sorge la nuova scuola o la nuova Università; pertanto è opportuno che,
per quanto possibile, tutti intervengano alla celebrazione.
834.
Il rito senza la Messa
può essere usato dal sacerdote e dal diacono.
835.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
836.
Nelle regioni in cui
vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di
Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche alle
scuole, il ministro, servendosi di elementi indicati sia in questo rito
sia in quello per la «Benedizione dei bambini», Cap. XV, p. 236 ss.,
può preparare una celebrazione che giovi al bene spirituale dei docenti
e degli alunni.
837.
Questa benedizione può
essere impartita anche durante celebrazione della Messa. Se la nuova
scuola o la nuova Università degli studi è dotata di una propria
chiesa, che debba essere dedicata o benedetta, possono essere
opportunamente inserite nelle litanie o nell'orazione dei fedeli
invocazioni o intenzioni che riguardano l'istituzione e la sua attività.
1. Rito della benedizione
838.
Quando tutti sono
riuniti, si può cantare il
Salmo 66 (67). Si esegue un canto adatto o
si fa pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce,
mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
839.
Il ministro saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Dio, fonte di sapienza,
il Verbo fatto uomo, Cristo
Signore,
e lo Spirito di verità,
sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
840.
Il ministro, o un'altra
persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Dio, Signore di tutte le
scienze, per molteplici vie ci conduce ad acquisire quella profonda
conoscenza della verità rivelata, che ha il pieno compimento nel suo
Figlio fatto uomo per noi.
Ogni genere di scienza e
dottrina che si offre all'indagine della mente umana, deve avere come
approdo la scoperta della verità e l'incontro adorante con Dio,
principio e termine di tutte le cose.
Imploriamo dunque su
quest'opera, che ha il compito di ricercare, apprendere e diffondere la
verità, l'abbondanza delle divine benedizioni, perché educatori e
docenti insegnino ad unire in armoniosa sintesi il sapere umano e la
sapienza evangelica, e i giovani allievi siano messi in grado di
custodire nel cuore la vera fede e di professarla nella coerenza della
vita.
Preghiamo in modo particolare
perché gli alunni avvertano nei loro insegnanti la presenza di Cristo
Maestro e, resi più maturi attraverso l'apprendimento delle scienze
umane e divine, siano idonei a illuminare e aiutare i fratelli che
incontreranno nel cammino.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
841.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Mt 5,1.-2.13-16
Voi siete la luce del mondo.
Ascoltate la parola del
Signore dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le
folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si
avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li
ammaestrava dicendo: «Voi siete il sale della terra; ma se il sale
perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato? A
null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo;
non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si
accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere
perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda
la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone
e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli».
842. Oppure (per esteso vedi
a p.
888 ss.
).
Pro 1,1-7
Il timore del Signore è il
principio della sapienza.
Sap 7,7-20
Insieme con la sapienza mi
sono venuti tutti i beni.
Sap 9, 1-6 10-18
Manda la tua sapienza, perché
mi assista.
Sir 1, 1-5.22-25
La sapienza viene da Dio.
Sir 51, 13-20
Renderò gloria a chi mi ha
concesso la sapienza.
Ef l4, 11-24
Vivere secondo la verità
nella carità.
Mt 11,25-30
Hai nascoste queste cose ai
sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
RESPONSORIO
843.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
990 ss.
) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 18 (19), 8 9 10.12
R.
Signore tu hai parole di
vita eterna.
Cfr Gv 6,68
Sal 77 (78), 1-2 3-4 5.7
R.
Cristo Gesù è sapienza per
noi.
1
Cor 1, 30
Sal 118 (119), 97-98 99-100
124-125
R.
La tua parola, Signore, è
luce alla mia strada.
Sal
138 (139), 1-3a 3b-4 5-6 17-18
R.
Mi guiderà la tua mano,
Signore.
BREVE ESORTAZIONE
844.
Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
845.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Principio di ogni sapienza è
il timore di Dio.
Invochiamo il Signore, perché
ci conceda di discernere e assimilare tutto ciò che è vero e giusto.
R.
Donaci, o Padre, lo
Spirito di sapienza.
PER UNA SCUOLA
Signore Dio nostro, che nel
tuo immenso amore
ci hai dato il privilegio di
chiamarci
ed essere realmente tuoi figli,
fa' che nello studio delle
discipline scientifiche e umanistiche
percepiamo il senso della
nostra vocazione
per realizzarlo in pienezza.
R.
Tu che nel Cristo tuo Figlio
ci hai dato il modello
dell'uomo nuovo
che cresce in sapienza, età
e grazia,
fa' che attraverso le varie
tappe del sapere
progrediamo nelle conquiste
dello spirito.
R.
Tu che per la formazione
integrale di ogni uomo
richiedi la cooperazione del
prossimo,
fa' che gli educatori e gli
insegnanti
si impegnino a promuovere il
bene comune.
R.
Tu che sei autore e vindice
della dignità dell'uomo,
fa' che i benefici di una
autentica civiltà educante
si estendano a tutta la
terra.
R.
PER UNA UNIVERSITA'
Signore Dio nostro,
che ci fai partecipi dei
tesori della tua sapienza,
fa' che nel nostro impegno
intellettuale
non ci lasciamo fuorviare da
interessi egoistici,
ma operiamo per la promozione
integrale della persona umana.
R.
Tu che hai mandato nel mondo
il tuo Figlio,
lice vera che illumina ogni
uomo,
per rendere testimonianza
alla verità,
fa' che ricercando
liberamente il vero,
possiamo dare un originale
contributo
al bene della società. R.
Tu che nella tua provvidenza
hai stabilito un nesso
fondamentale
tra il tuo disegno di
salvezza
e l'unità della famiglia
umana,
fa' che il progresso
speculativo e scientifico
contribuisca efficacemente
all'intesa fra tutti gli uomini.
R.
Tu che ci hai dato il
comandamento evangelico
di servire generosamente i
fratelli,
fa' che cooperiamo sempre in
unità di intenti
all'affermazione dei diritti
umani.
R.
_____________________________________________________
*
846.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il
ministro dice
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
847.
Il ministro, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Dio onnipotente, fonte di
ogni benedizione,
illumina e proteggi docenti e
alunni
di questo Istituto,
che ha come scopo la
formazione della gioventù
nel progresso delle
discipline scientifiche
e della cultura umanistica,
perché guidati dalla parola
di verità,
seguano i tuoi precetti
e con tutta l'anima
aderiscano a Cristo, Maestro
e Signore.
Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
R.
Amen.
848. Oppure:
O
Dio, che ci dai la gioia di
inaugurare quest'opera
destinata alla crescita
culturale delle nuove generazioni,
fa' che quanti vi converranno
come maestri e discepoli,
ricerchino sempre il vero e
il bene
e riconoscano in te l'unica
sorgente di verità e di vita.
A te, gloria, onore e
benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
849. Il ministro asperge
persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre
simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci
sostiene
e pietra angolare che ci
unisce nel tuo amore.
*
850.
Quindi un responsabile
della scuola o uno studente, secondo l'opportunità, colloca il
Crocifisso o un'altra immagine sacra nell'ambito della scuola, mentre il
ministro dice:
Questa immagine di
N.,
resti in questo luogo
come richiamo alla fede
e segno della divina
benedizione.
Nel frattempo si può
eseguire un canto adatto.
CONCLUSIONE
851.
Il ministro stendendo le
mani sui presenti dice:
Dio, Signore di tutte le
scienze,
ci indichi le sue vie.
R.
Amen.
Cristo, sapienza eterna,
ci insegni le parole di verità.
R.
Amen.
Lo Spirito Santo, luce
beatissima,
illumini sempre le nostre
menti,
perché conosciamo ciò che
è buono e giusto
e lo confermiamo con le
opere.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
852. Oppure:
Dio, Signore di ogni scienza,
vi sostenga con la sua
benedizione.
R.
Amen.
Cristo, unico Maestro,
vi insegni le parole di vita
eterna.
R.
Amen.
Lo Spirito Santo Paraclito,
vi guidi alla conoscenza di
tutta la verità.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
853. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
2. Rito della benedizione
durante la Messa
854.
Durante la celebrazione
della Messa, osservando le disposizioni liturgiche, è opportuno
scegliere le orazioni e le letture delle Messe votive dello Spirito
Santo (Messale Romano p. 844 ss. e «Lezionario per le Messe rituali:
Confermazione», pp. 118-166).
855.
Dopo il Vangelo, il
sacerdote celebrante rivolge ai presenti l'omelia illustrando le letture
bibliche, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Quindi dopo un breve
silenzio, secondo l'opportunità, si dice il Credo.
856.
Per la preghiera dei
fedeli si può ricorrere a quella consueta nella celebrazione della
Messa, oppure agli schemi indicati al n.
845
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
857.
Detta l'orazione dopo la
Comunione, il sacerdote celebrante invita i presenti a ricevere la
benedizione con queste parole o altre simili:
Fratelli e sorelle carissimi,
supplichiamo umilmente il
Padre della luce,
Dio di tutte le scienze,
perché quanti verranno in
questa scuola
ad attingere sapere e norme
di vita,
siano illuminati dallo
Spirito Santo
e alla scuola del Vangelo
ascoltino Cristo Maestro e
Signore.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Quindi il sacerdote
celebrante, con le braccia allargate, pronuncia preghiera di
benedizione:
Dio onnipotente, fonte di
ogni benedizione,
illumina e proteggi docenti e
alunni
di questo Istituto,
che ha come scopo la
formazione della gioventù
nel progresso delle
discipline scientifiche
e della cultura umanistica,
perché guidati dalla parola
di verità,
seguano i tuoi precetti e con
tutta l'anima
aderiscano a Cristo, Maestro
e Signore.
Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
R.
Amen.
858. Oppure:
O
Dio, che ci dai la gioia di
inaugurare quest'opera
destinata alla crescita
culturale delle nuove generazioni,
fa' che quanti vi converranno
come maestri e discepoli,
ricerchino sempre il vero e
il bene
e riconoscano in te l'unica
sorgente di verità e di vita.
A te, gloria, onore e
benedizione.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
RITI DI CONCLUSIONE
859.
Il sacerdote celebrante,
dopo l'invito del diacono
Inchinatevi per la benedizione
o un altro
adatto, stendendo le mani sui presenti dice:
Dio, Signore di ogni scienza,
vi sostenga con la sua
benedizione.
R.
Amen.
Cristo, unico Maestro,
vi insegni le parole di vita
eterna.
R.
Amen.
Lo Spirito Santo Paraclito,
vi guidi alla conoscenza di
tutta la verità.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo.
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
860. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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