Premesse
780.
Quando si apre un nuovo
Seminario o un istituto per l'istruzione e la formazione degli aspiranti
agli Ordini sacri, è opportuno seguire un apposito rito di benedizione.
781.
Dal momento che
l'apertura di un Seminario ha un'indubbia importanza per la vita
spirituale dell'intera diocesi, è bene che i fedeli siano informati del
giorno in cui viene benedetto, perché possano intervenire numerosi al
rito e associarsi alla celebrazione con la preghiera. Per favorire la
partecipazione dei fedeli, oltre che per il valore del rito in se
stesso, si abbia cura di scegliere una giornata festiva, anzi,
possibilmente una domenica.
782.
Quando si tratta della
dedicazione o della benedizione della chiesa di un Seminario, se lo si
ritiene opportuno, si possono inserire nelle preci litaniche o nella
preghiera dei fedeli apposite invocazioni o intenzioni che esprimano le
attese del Seminario stesso e le aspirazioni, le necessità, i
sentimenti dei suoi alunni.
783.
Il rito qui proposto può
essere usato dal vescovo o anche da presbitero.
784.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adottare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
785.
Nelle regioni in cui
vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di
Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche al
Seminario, il ministro, servendosi degli elementi indicati in questo
rito, può preparare una celebrazione che giovi al bene spirituale dei
partecipanti.
Rito della benedizione
INIZIO
786. Quando seminaristi e
fedeli sono riuniti, si esegue un canto adatto. Poi tutti si fanno il
segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
787.
Il sacerdote saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro
Gesù Cristo,
sapienza eterna e unico
maestro di vita, sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
Oppure:
R. A lui la gloria nei
secoli.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
788.
Il sacerdote, o un altro
ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Fratelli carissimi, la
misericordia di Dio ci ha riuniti per la benedizione di un nuovo
Seminario, dono e segno della sua bontà.
Il Seminario significa il
vivaio in cui vengono formati i ministri della Chiesa. Preghiamo dunque
perché questa dimora diventi scuola di orazione e di scienza divina, e
quanti vi entreranno da alunni, ne escano come zelanti pastori del
popolo di Dio e collaboratori del nostro ministero.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
789.
Poi il sacerdote
prosegue dicendo:
Guarda con bontà, o Signore,
la tua Chiesa
N.,
che ha eretto questo nuovo
Seminario;
fa' che i futuri ministri del
Vangelo
qui riuniti in comunione
fraterna
nella preghiera e nello
studio delle scienze sacre,
siano preparati ad affrontare
gli impegni della loro vocazione.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
790.
Quindi i lettori o
alcune persone idonee tra i presenti leggono uno o più passi della
Sacra Scrittura, scelti tra quelli qui Proposti o tra quelli che si
trovano nel «Lezionario per le Messe rituali: Per gli Ordini sacri»
(pp. 219-272). Le letture siano intercalate con salmi responsoriali
adatti o con pause di silenzio. La lettura del Vangelo, fatta dal
diacono, abbia sempre il posto principale.
PRIMA LETTURA
791.
Come prima lettura si può
usare il testo seguente:
1 Cor 1, 26-2, 5
Considerate la vostra
vocazione.
Ascoltate la parola di Dio
dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi
Considerate la vostra
vocazione, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la
carne, non molti potenti, non molti nobili. Ma Dio ha scelto ciò che
nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che
nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel
mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla
le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio. Ed
è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è
diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione,
perché, come sta scritto: «Chi si vanta, si vanti nel Signore».
Anch'io, fratelli, quando
venni tra voi, non mi presentai ad annunziarvi la testimonianza di Dio
con sublimità di parola o con sapienza. Io ritenni, infatti, di non
sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e questi crocifisso. Io
venni in mezzo a voi in debolezza e con molto timore e trepidazione; e
la mia parola e il mio messaggio non si basarono su discorsi persuasivi
di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza,
perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla
potenza di Dio.
792. Oppure (per esteso vedi
a p.
875 ss.):
1 Sam 3,1-10
Parla, Signore, perché il
tuo servo ti ascolta.
Sap 9,1-6 10-18
Manda la tua sapienza, perché
mi assista.
1 Cor 9, 7-27
Guai a me, se non predicassi
il Vangelo.
RESPONSORIO
793.
Secondo l'opportunità,
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
989 ss.)
o eseguire un altro canto adatto.
Sal 15 (16), 1-2.5 7-8 11
R.
Sei tu, Signore, l'unico
mio bene.
Sal 22 (23), 1-3 4 5 6
R. Il Signore è il mio
pastore: non manco di nulla.
Sal 83 (84), 3-4 5.8 11 12
R. Beato chi abita la tua casa, Signore.
Sal 99 (100), 2 3 4 5
R. Voi siete miei amici,
se
farete ciò che io vi comando.
VANGELO
794.
Si può usare il
seguente testo:
Mt 9,35-38
La messe è molta, ma gli
operai sono pochi.
Ascoltate la parola del
Signore dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù
percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro
sinagoghe, predicando il vangelo del Regno e curando ogni malattia e
infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano
stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi
discepoli «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate,
dunque, il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!».
795.
Oppure (per esteso vedi
a p. 1048 ss.):
Mt 13, 44-46
Il regno dei cieli è simile
a un tesoro nascosto.
Mc 4,1-2. 26b-34
In disparte Gesù insegnava
ai suoi discepoli ogni cosa.
Lc 24,44-48
Gesù apri loro la mente
all'intelligenza delle Scritture.
Gv 1,35-42
Videro dove abitava Gesù e
quel giorno si fermarono presso di lui.
Gv 20, 19-23
Come il Padre ha mandato me,
anch'io mando voi.
OMELIA
796.
Quindi il sacerdote
rivolge l'omelia ai presenti, illustrando le letture bibliche, perché
percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
CON
INVOCAZIONE DEI SANTI
797.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte,
si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne
altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del
momento.
In Cristo, perfetta immagine
del Padre,
è la fonte di tutti i tesori
di sapienza e di grazia.
Accostiamoci a lui con umile
fiducia e diciamo:
R.
Guarda, Signore, coloro
che hai scelto.
Oppure:
R. Tu solo, Signore, hai
parole di vita eterna.
Signore Gesù Cristo, che hai
radunato i discepoli
e ti sei fatto loro maestro,
per associarli al ministero
del Regno,
rendici tuoi fedeli
imitatori,
perché possiamo dedicarci al
servizio del tuo popolo. R.
Tu che hai pregato per i tuoi
discepoli,
perché fossero santificati
nella verità,
donaci il tuo Santo Spirito,
perché uniti a te
portiamo frutti abbondanti e
duraturi.
R.
Tu che prescelto come
Pontefice tra gli uomini,
hai fatto del popolo da te
redento un regno di sacerdoti
per il tuo Dio e Padre,
fa' che meditiamo la tua
legge, la crediamo con il cuore
e la confermiamo con le
opere. R.
Tu che in obbedienza alla
volontà del Padre,
hai abbracciato la verginità
e la povertà come scelta di vita,
fa' che consacrati
interamente a Dio,
amato sopra ogni cosa,
viviamo nel quotidiano
impegno di piacere a te. R.
Tu che dal Padre sei stato
costituito per noi
sapienza e santificazione,
fa' che alla scuola del
Vangelo
manifestiamo nel parlare e
nell'agire la forza dello Spirito.
R.
Tu che ci hai comandato di
pregare il Padre,
perché mandi operai nella
sua messe
ascolta le nostre suppliche,
perché mentre cresce il
campo di lavoro
si moltiplichino anche gli
operai. R.
*
798.
Il sacerdote invita i
presenti a invocare i santi. Nello schema qui proposto si possono
inserire i santi patroni della Chiesa particolare, del Seminario e del
luogo. Le invocazioni si concludono con
Santi e sante di Dio.
Invochiamo ora
l'intercessione della Regina degli apostoli e dei santi nostri patroni.
Santa Maria, Madre di Dio
prega per noi
San Giovanni Battista
prega per noi
San Giuseppe
prega per noi
Santi Pietro e Paolo
pregate per noi
Sant'Andrea
prega per noi
San
N.
prega per noi
Santi N. e N.
pregate per noi
Santi e sante di Dio
pregate per noi
Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
799.
Il sacerdote, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Ti benediciamo, o Padre,
e glorifichiamo il tuo nome:
nel disegno ineffabile della
tua misericordia
tu hai voluto che l'unico e
sommo sacerdozio di Cristo
rimanga in eterno
e la sua potenza invisibile
continui ad alimentare e
sostenere la tua Chiesa
attraverso ministri visibili.
Quando i messaggeri del
Vangelo
annunziano la parola di
salvezza,
è il tuo Figlio che
manifesta a tutte le genti
il mistero del tuo amore;
quando risuona nella Chiesa
la preghiera sacerdotale,
è lui che assiso accanto a
te nella gloria
prega con noi;
quando i sacerdoti celebrano
all'altare i santi misteri,
è lui che si offre nel
memoriale della Pasqua;
quando i pastori guidano e
custodiscono
il gregge loro affidato,
è lui che pasce e regge il
tuo popolo.
Guarda, o Signore, la tua
Chiesa
N.
che ha edificato questo nuovo
Seminario,
dove i futuri ministri di
Cristo
in comunione di vita
e nello studio della sacra
dottrina
si preparano alla loro grande
missione.
Noi ti supplichiamo, Padre
santo,
perché coloro che hai scelto
come araldi del Vangelo
e ministri dell'altare,
qui imparino nella preghiera
ciò che dovranno insegnare
e acquisiscano interiormente
ciò che dovranno
testimoniare;
qui si abituino ad offrirti
sacrifici spirituali
e nella quotidiana
partecipazione ai santi misteri
sperimentino la forza
redentrice
dei tuoi sacramenti;
qui nella via dell'obbedienza
riconoscano la voce del buon
Pastore
e divenuti pastori del tuo
popolo
siano pronti a dare la vita
per il gregge loro affidato.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
800. Il sacerdote asperge
persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre
simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci
sostiene
e pietra angolare che ci
unisce nel tuo amore.
*
801.
Quindi il rettore o un
alunno colloca (o scopre) il Crocefisso o un'altra immagine sacra
nell'ambito del Seminario.
Nel frattempo si può cantare
Dov'è carità e amore
(cfr n.
2548) o eseguire un altro canto adatto.
CONCLUSIONE
802.
Il sacerdote stendendo
le mani sui presenti dice:
Dio, che nella sua
provvidenza
non lascia mancare i pastori
al suo popolo,
conceda alla sua Chiesa
lo Spirito di pietà e di
fortezza
perché coloro che egli
chiama
adempiano degnamente il loro
ministero sacerdotale.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
803.
Oppure stendendo le mani
sui seminaristi dice:
Dio padre di cui avete
accolto la chiamata
con la sicura speranza di
essere un giorno
servi buoni e fedeli nel
santo ministero,
effonda su di voi la sua
benedizione.
R.
Amen.
Il Signore Gesù disponga nel
suo amore
i giorni e le opere,
perché rendiate presente in
mezzo agli uomini
il mistero della redenzione
e perseveriate con intatto
fervore
nel servizio della Chiesa.
R.
Amen.
Lo Spirito santo
compia la vostra aspirazione
a partecipare al sacerdozio
ministeriale di Cristo
e vi colmi dei suoi doni,
perché possiate conformarvi
al modello della vita apostolica.
R.
Amen.
804. Quindi benedice tutti i
presenti dicendo:
E
su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio
X
e Spirito
Santo.
R.
Amen.
805. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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