Premesse
723. Quando i fedeli
esprimono il desiderio che venga benedetta una nuova casa, il parroco ed
i suoi collaboratori acconsentano volentieri alla loro richiesta;
infatti, si offre loro un'occasione preziosa di incontro, perché tutti
insieme e con gioia rendano grazie a Dio, datore di ogni bene, per il
dono della nuova abitazione.
724.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i
gesti e le formule per esso predisposti.
725.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
726.
Non si proceda alla
benedizione della nuova casa, se non sono presenti coloro che vi
abitano.
Rito della benedizione
INIZIO
727.
Quando i membri della
famiglia sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il
ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
728.
Il ministro, se
sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre
adatte, tratte di preferenza dalla Scrittura:
Pace a questa casa e a quanti
vi abitano.
Oppure:
La pace del Signore sia con
voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
_____________________________________________________
729.
Se il ministro è un
laico, saluta i presenti dicendo:
Dio, che è benedetto nei
secoli,
ci conceda di essere in
comunione gli uni con gli altri
secondo la sapienza del suo
Spirito
in Cristo Gesù nostro
Signore.
R.
Amen.
_____________________________________________________
MONIZIONE INTRODUTTIVA
730.
Il ministro introduce il
rito di benedizione con queste parole o altre simili:
Carissimi, il Cristo, nato
dalla Vergine Maria, che ha posto la sua dimora in mezzo a noi, si degni
di entrare in questa casa e di benedirla con la sua presenza.
Egli abiti con voi, alimenti
la solidarietà fraterna, condivida le vostre gioie e lenisca le vostre
pene.
Il suo insegnamento e il suo
esempio siano la vostra guida. Questa casa diventi un focolare di carità,
perché da essa si diffonda il buon odore di Cristo.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
731.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Lc 10,5-9
Pace a questa casa.
Ascoltate la parola del
Signore dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai
suoi discepoli: «In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa
casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di
lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando
e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua
mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrate in una città e vi
accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i
malati che vi si trovano e dite loro: E' vicino a voi il regno di Dio.
732. Oppure (per esteso vedi a p.
859 ss.).
Gn 18,1-10
Signore, non passare oltre
senza fermarti dal tuo Servo.
Mc 1,29-30
Gesù si reca in casa di
Simone.
Lc 10, 38-42
Marta accolse Gesù nella sua
casa.
Lc 19, 1-9
Oggi la salvezza è entrata
in questa casa.
Lc 24,28-32
Resta con noi, Signore.
RESPONSORIO
733.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
1021 ss.) o eseguire un canto adatto.
Sal 111 (112), 1-2 3-4 5-6
7-8 9
R. Sarà benedetto chi teme
il
Signore.
Sal 126 (127), 1-2 3-4 5
R. Il Signore ci costruisca
la casa.
Sal 127 (128), 1-2 3 4-6
R.
Beato chi teme il Signore.
BREVE ESORTAZIONE
734.
Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato
della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
735.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Innalziamo la nostra
preghiera al Figlio di Dio, Signore del cielo e della terra, che
nella sua incarnazione ha posto la tenda in mezzo a noi.
R.
Resta con noi, Signore.
Signore Gesù Cristo, che
insieme con Maria e Giuseppe
hai santificato la vita
domestica,
vieni ad abitare con noi in
questa casa,
perché ti sentiamo ospite e
ti veneriamo Signore.
Tu che sei il fondamento
sul quale ogni costruzione
cresce come tempio santo,
concedi agli abitanti di
questa casa
di formare una dimora di pace
nel tuo Spirito.
R.
Tu che hai insegnato ai tuoi
discepoli
a edificare la casa sulla
roccia,
fa' che questa famiglia,
aderendo alla tua parola
superi ogni discordia e ti
serva con tutto il cuore.
R.
Tu che hai accettato in
povertà e letizia
l'ospitalità degli amici,
fa' che quanti sono in cerca
di una abitazione
trovino, anche con il nostro
aiuto,
una casa degna di questo
nome. R.
_____________________________________________________
*
736.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il
ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
737.
Il ministro, con le
braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico,
pronuncia la preghiera di benedizione:
Assisti e benedici, Signore i
tuoi figli
che oggi inaugurano questa
casa:
fa' che quando sono fra le
sue mura,
trovino in te il loro
rifugio,
quando escono, il loro
compagno,
quando rientrano, il loro
ospite ed amico;
e al termine dei loro giorni
siano accolti nella dimora
che tu stesso prepari nella
casa del Padre.
A lui sia gloria nei secoli
dei secoli.
R.
Amen.
738.
Il sacerdote o il
diacono può usare anche le preghiere di benedizione che sono indicate
nel rito della «Benedizione annuale delle famiglie nelle case», fuori
del Tempo di Pasqua (Cap. XIII nn. 454-455).
_____________________________________________________
739.
Dopo la preghiera di
benedizione, il ministro, asperge con l'acqua benedetta i presenti e la
casa, dicendo secondo l'opportunità:
*
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta,
il ricordo della nostra
rinascita in Cristo
nella tua famiglia che è la
Chiesa.
R.
Amen.
_____________________________________________________
*
740.
Quindi uno dei membri
della famiglia colloca il Crocifisso o un'altra immagine sacra
nell'ambito della casa.
CONCLUSIONE
741.
Quindi il ministro
conclude il rito dicendo:
Se è stato collocato il
Crocifisso:
La pace di Cristo regni nei
nostri cuori
e la sua parola dimori
abbondantemente in noi,
perché qualunque cosa
facciamo in parole e in opere,
possiamo compierla nel nome
del Signore.
R.
Amen.
*
Se è stata collocata
l'immagine della Vergine Maria:
Dio, Padre misericordioso,
che per mezzo di Maria ci ha
dato il Cristo,
nostro fratello e salvatore,
ci benedica e ci colmi della
luce
e della forza dello Spirito
Santo.
R.
Amen.
* Se è stata collocata
l'immagine di un santo:
Dio, gloria e letizia dei
suoi servi fedeli,
per l'intercessione di san N.
ci benedica e ci protegga,
e ci confermi nella sua pace.
R.
Amen.
742.
Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
|