62 - BENEDIZIONE PER
COSE E SITUAZIONI VARIE

 
Premesse

1781.
Per lodare il Signore e invocare la sua benedizione anche in altre situazioni della vita che non sono espressamente indicate nei riti precedenti (come per esempio una riunione dei membri di una famiglia, oppure un'incontro per celebrare un particolare avvenimento, oppure una raccolta di aiuti per i poveri, ecc.), si propone qui un rito per una celebrazione che, presentando più testi a scelta, può facilmente esser adattato alle diverse circostanze.

1782. Il presente rito non intende però derogare in nulla dai principi. Non è conveniente infatti cogliere l'occasione per celebrare una benedizione per qualunque genere di cose (come per es. per l'erezione di un monumento qualsiasi, per nuovi strumenti bellici, o per ogni genere di circostanze). Ciascuna celebrazione deve sempre essere sottoposta ad un equo criterio pastorale, soprattutto se si può prevedere il pericolo di suscitare sorpresa nei fedeli o negli altri.

1783. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i gesti e le formule per esso predisposti.

1784. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.

 

Rito della benedizione



INIZIO

1785.
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


SALUTO

1786.
Il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Dio, origine e fonte di ogni bene, 
sia con tutti voi.


R. E con il tuo spirito.

o in un altro modo adatto.
_____________________________________________________


1787.
Se il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:

Fratelli e sorelle, benediciamo Dio, 
origine e fonte di ogni bene.

R. Amen.
_____________________________________________________


MONIZIONE INTRODUTTIVA

1788.
Il ministro o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

Le meraviglie del creato, gli eventi della storia che una misteriosa provvidenza volge a fine di bene, le opere degli uomini amanti della giustizia e della pace muovono il nostro cuore a benedire Dio, sorgente prima di ogni dono.
Noi crediamo, con l'apostolo Paolo, che tutto coopera al bene per coloro che temono e amano il Signore; e in ogni circostanza cerchiamo il suo paterno aiuto perché, aderendo in Cristo alla sua volontà, tutto compiamo per la sua gloria.



LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

1789.
Un lettore o uno dei presenti legge uno dei testi della Sacra Scrittura:

Col 1,9b-14
Portando frutto in ogni opera buona.


Ascoltate la parola di Dio dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi

Non cessiamo di pregare per voi, e di chiedere che abbiate una conoscenza piena della sua volontà con ogni sapienza e ; intelligenza spirituale, perché possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; rafforzandovi con ogni energia secondo la sua gloriosa potenza per poter essere forti e pazienti in tutto; ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. E' lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto, per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati.


1790.
Oppure:

Rm 8, 24-27 
Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza.


Ascoltate la parola di Dio dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza!
Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.


1791.
Oppure:

1 Tm 4,4 
Tutto ciò che è stato creato da Dio è buono.


Ascoltate la parola di Dio dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo

Tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, perché esso viene santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera.


1792.
Oppure (per esteso vedi a p. 865 ss.):

Nm 6,22-27
Voi benedirete così gli Israeliti e io li benedirò.

Dt 33,1.13-16 
La benedizione di Mosè.

Sap 13, 1-7 
Dalla grandezza e bellezza delle creature si conosce il Creatore.

Sir 18, 1-10
Non è possibile narrare le meraviglie del Signore!

Col 3,14-17 
Tutto si compia nel nome del Signore rendendo grazie a Dio.



RESPONSORIO

1793.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 1018 ss.) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 104 (105), 1-2 3-4 5.7 8-9
R.
Cantate al Signore: ha liberato il suo popolo.

Sal 105 (106), 2-3 4-5 45-46 47 48
R.
Celebrate il Signore, perché è buono: 
     eterna è la sua misericordia.

Sal 106 (107), 1-3 8-9 42-43
R. Volgiti a noi, Signore: in te speriamo.


BREVE ESORTAZIONE

1794.
Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.



PREGHIERA DEI FEDELI

1795.
Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Dio ama tutte le creature e le custodisce con immenso amore. Invochiamo la sua benedizione, perché ci guidi e ci sostenga con la forza del suo Spirito.

R. Sia sempre con noi la tua benedizione, Signore.

O Dio eterno, 
che imprimi un senso più alto alla nostra vita, 
quando aderiamo di cuore alla tua volontà, 
colmaci della sapienza del tuo Spirito.
R.

Tu che hai profuso in noi la ricchezza 
dei tuoi benefici, 
fa' che rendiamo copiosi frutti di opere buone 
a gloria del tuo nome.
R.

Tu che ci guardi sempre con occhi di misericordia, 
accogli le preghiere di coloro che confidano in te.
R.

Tu che hai mandato nel mondo il tuo Figlio 
per cancellare la maledizione del peccato 
e proclamare un tempo di grazia e di salvezza, 
donaci in lui ogni benedizione del cielo.
R.

Tu che effondi nei nostri cuori lo Spirito 
nel quale gridiamo: Abbà, Padre, 
esaudisci la preghiera dei tuoi figli 
che riconoscono la tua bontà infinita.
R.

Tu che per la morte e risurrezione del tuo Figlio 
ci hai scelti come tuo popolo santo, 
ricordati di noi in tutte le nostre prove 
e benedici la tua eredità.
R.
_____________________________________________________

1796.
Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il ministro dice: 

Preghiamo. 

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
_____________________________________________________


* Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1797.
Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione:

1798.
PER LE COSE CREATE DA DIO

Benedetto sei tu, Dio, creatore dell'universo, 
che hai fatto buone tutte le cose,
e hai affidato all'uomo le risorse della terra;

fa' che usiamo sempre con gratitudine 
dei beni da te creati 
e condividiamo i tuoi doni con i poveri
nell'amore di Cristo.

Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


R. Amen.

1799.
Oppure:

Signore, Padre santo, 
dalla tua parola e dalla tua potenza 
tutto è stato creato; 
da te riceviamo
ciò che sostenta la nostra vita quotidiana;

accogli la lode dei tuoi fedeli, 
e fa' che aderendo con gioia alla tua volontà
si servano sempre con gratitudine dei tuoi doni.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

1800.
Oppure:

Dio onnipotente ed eterno, 
tu hai creato l'uomo a tua immagine 
e lo hai dotato dei beni di natura e di grazia, 
per innalzarlo alla gioia senza fine; 
fa' che sperimentiamo ogni giorno 
il conforto della tua provvidenza, 
perché non ci manchi il necessario nella vita presente, 
e nella futura ereditiamo i beni da te promessi.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.


1801.
PER LE COSE FATTE DALL'UOMO

Dio onnipotente ed eterno, 
che ci affidi le risorse e le energie del creato, 
perché ci aiutiamo l'un l'altro in operosa concordia, 
benedici noi e l'opera delle nostre mani 
e fa' che riconoscendo in te il sommo bene 
instauriamo rapporti di amicizia e di fraternità.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.


1802.
PER PARTICOLARI CIRCOSTANZE DELLA VITA

Dona prosperità e pace ai tuoi fedeli, Signore, 
con l'abbondanza dei tuoi favori, 
perché da te benedetti benedicano il tuo nome 
ed esultanti ti lodino senza fine.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

1803.
Oppure:

La tua benedizione agisca in noi, Signore,
e ci trasformi con la sua potenza rinnovatrice,
perché possiamo essere interamente disponibili
al servizio del bene.
A te lode e gloria nei secoli.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

1804.
Oppure:

Scenda sul tuo popolo, Signore, 
la desiderata benedizione: 
lo confermi nei santi propositi, 
perché non si separi mai dalla tua volontà,
e ti renda grazie per i tuoi benefici.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

1805.
Oppure:

Benedici, Signore, il tuo popolo, 
che attende i doni della tua misericordia; 
porta a compimento i desideri di bene 
che tu stesso gli hai ispirato 
e fa' che ti renda grazie per i doni ricevuti.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

Sostieni il tuo popolo, Signore, 
con la santa benedizione: 
donagli vittoria sul male 
e compi i suoi desideri di bene.

A te lode e gloria nei secoli.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.


CONCLUSIONE

1807.
Il ministro, se sacerdote o diacono, stendendo le mani sui presenti dice:

Dio, che è benedetto nei secoli, 
vi benedica X sempre e dovunque, 
perché tutto cooperi al vostro bene, 
in Cristo nostro Signore.

R. Amen.
_____________________________________________________

1808.
Se il ministro è un laico, invoca su tutti i presenti la benedizione di Dio e facendosi il segno di croce dice:

Dio, che è benedetto nei secoli, 
ci benedica sempre e dovunque, 
perché tutto cooperi al nostro bene 
in Cristo nostro Signore.
_____________________________________________________

1809.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
 

 

Indice Generale


  www.maranatha.it

HOME