Premesse
1562. Nella preghiera per le
sorelle e i fratelli defunti in forza della comunione dei santi, la
Madre Chiesa intende non solo raccomandare a Dio i morti, ma anche
rinnovare e testimoniare la fede nella risurrezione della carne e nella
vita eterna.
1563. In molti modi le
comunità parrocchiali esprimono questo senso della speranza cristiana.
Per la Commemorazione di tutti i fedeli defunti è consuetudine andare
in processione al Cimitero e in tale occasione benedire le tombe. In
questa o simili circostanze è opportuno promuovere una celebrazione con
un apposito rito di benedizione.
1564.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i
gesti e formule per esso predisposti.
1565.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
1. Rito della benedizione
INIZIO
1566. Laddove è possibile,
è bene che la comunità dei fedeli si rechi ordinatamente, dalla chiesa
o da altro luogo adatto, al Cimitero di cui è prevista la benedizione.
Se la processione non si può fare o non la si ritiene opportuna, i
fedeli si riuniscono all'entrata del cimitero.
1567. Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1568. Il ministro, se
sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre
adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:
Dio, fonte di perdono e di
pace,
sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
_____________________________________________________
1569. Se invece il ministro
è un laico, saluta i presenti dicendo:
Lodiamo Dio,
fonte di perdono e di pace.
R. Benedetto nei secoli il
Signore.
_____________________________________________________
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1570. Chi presiede, o un
altro ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Nella visita al Camposanto,
luogo del riposo dei nostri fratelli e sorelle defunti, rinnoviamo la
fede nel Cristo, morto, sepolto e risorto per la nostra salvezza. Anche
i corpi mortali si risveglieranno nell'ultimo giorno e coloro che si
sono addormentati nel Signore saranno associati a lui nel trionfo sulla
morte. Con questa certezza eleviamo al Padre la nostra preghiera unanime
di suffragio e di benedizione.
INVOCAZIONI A CRISTO
1571. Un lettore o uno dei
presenti prosegue dicendo:
Signore, che soffrendo la
Passione
hai distrutto i nostri
peccati,
abbi pietà di noi.
R. Signore, pietà.
Oppure: Kyrie, eleison.
Cristo, che risorgendo dai
morti
ci hai aperto il passaggio
alla vita eterna,
abbi pietà di noi.
R. Cristo, pietà.
Oppure: Christe, eleison.
Signore, che salendo al Padre
ci hai preparato un posto nel
tuo regno,
abbi pietà di noi.
R. Signore, pietà.
Oppure: Kyrie, eleison.
1572.
Oppure:
Dio santo, Dio forte, Dio
immortale.
Kyrie,
eleison.
R. Kyrie, eleison.
Tu che hai steso le braccia
sul legno della croce,
Christe,
eleison.
R. Christe, eleison.
Tu che verrai alla fine dei
tempi
per giudicare i vivi e i
morti
Kyrie,
eleison.
R.
Kyrie, eleison.
1573. Quindi il ministro
dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Poi il ministro, con le
braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico,
dice:
Ascolta, o Dio,
la preghiera che la comunità
dei credenti
innalza a te nella fede del
Signore risorto,
e conferma in noi la beata
speranza
che insieme ai nostri
fratelli defunti
risorgeremo in Cristo a vita
nuova.
Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
R.
Amen.
_____________________________________________________
1574. Secondo l'opportunità
la lettura della parola di Dio, il responsorio e l'esortazione si
possono fare a questo punto prima della processione, vedi nn. 1578-1581.
_____________________________________________________
PROCESSIONE AL CIMITERO
1575. Il ministro, prima
della processione, dice queste parole o altre simili:
Andiamo processionalmente al
Cimitero, seguendo la Croce, nostra unica speranza, nel vincolo
indistruttibile della comunione che unisce in Cristo i vivi e i morti.
1576. La processione,
preceduta dalla croce affiancata da due fiaccole, si dirige verso il
Camposanto. Due ministri portano l'aspersorio con l'acqua benedetta e il
turibolo.
1577. Durante la processione,
secondo le consuetudini, si possono eseguire canti adatti, recitare il
Rosario, le litanie dei Santi con la risposta: prega/te per loro.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1578. Giunti al Cimitero,
dopo che i fedeli si sono raccolti nel luogo stabilito, chi presiede o
un altro ministro idoneo introduce la lettura della parola di Dio con
queste parole o altre simili:
Ascoltiamo ora, fratelli e
sorelle, la parola di Dio che nutre la nostra fede e la nostra speranza.
1579. Un lettore o uno dei
presenti legge un brano della Sacra Scrittura tratto dal «Lezionario
per le Messe rituali: Per le Messe dei defunti», p. 683 ss., o nel «Rito
delle esequie» ed. minor p. 181 ss.
RESPONSORIO
1580. Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare il salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
1028 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 129 (130)
R. Spero nel Signore,
e confido sulla sua parola.
BREVE ESORTAZIONE
1581. Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato delle celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1582. Quindi il ministro
introduce le preghiera dei fedeli con queste parole o altre simili.
Tra le invocazioni proposte,
si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in
sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.
Dio Padre, che ha ribaltato
la pietra del sepolcro di Cristo,
ridarà vita anche ai nostri
corpi mortali,
per unirci alla gloria del
Signore risorto.
Preghiamo insieme e diciamo:
R. Per Cristo, nostra vita e
risurrezione,
ascoltaci, o Padre.
Per i pastori della Chiesa
che si sono addormentati nel
Signore,
perché siano eternamente
beati
insieme con le sorelle e i
fratelli
che guidarono ai pascoli
della vita eterna. R.
Per le vittime della guerra e
di ogni forma di violenza,
perché il loro sacrificio
affretti un'era di fraternità
e di pace, preghiamo. R.
Per i nostri familiari, amici
e benefattori defunti,
perché possano godere della
gioia eterna
nella contemplazione del tuo
volto, preghiamo. R.
Per tutta la famiglia umana,
perché siano consolati gli
afflitti,
liberati gli oppressi,
radunati i dispersi, preghiamo. R.
Per la Chiesa pellegrina nel
mondo e qui presente,
perché diffonda sino ai
confini della terra
la beata speranza che splende
in Cristo,
vincitore del peccato e della
morte, preghiamo. R.
Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1583. Poi il ministro, con le
braccia allargate se sacerdote diacono, con le mani giunte se laico,
pronuncia la preghiera benedizione:
Sii benedetto, o Dio,
Padre del Signore nostro Gesù
Cristo,
che nella tua grande
misericordia
ci hai rigenerati
mediante la risurrezione di
Gesù dai morti
a una speranza viva,
per una eredità che non si
corrompe e non marcisce;
ascolta la preghiera che
rivolgiamo a te
per tutti i nostri cari che
hanno lasciato questo mondo:
apri le braccia della tua
misericordia
e ricevili nell'assemblea
gloriosa
della santa Gerusalemme.
Conforta quanti sono nel
dolore del distacco
con la certezza che i morti
vivono in te
e anche i corpi affidati alla
terra
saranno un giorno partecipi
della vittoria pasquale del
tuo Figlio.
Tu che sul cammino della
Chiesa
hai posto quale segno
luminoso la beata Vergine Maria,
per sua intercessione
sostieni la nostra fede,
perché nessun ostacolo ci
faccia deviare
dalla strada che porta a te,
che sei la gioia senza fine.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
1584. Oppure:
Dio di infinita misericordia,
che stringi in un unico
abbraccio
tutte le anime redente dal
sangue del tuo Figlio,
noi ci presentiamo davanti a
te
con la mestizia e il dolore
per il distacco dai nostri
cari defunti,
ma con la fede e la speranza
che il tuo Spirito ha acceso
nei nostri cuori.
La morte non ha distrutto la
comunione di carità
che unisce la Chiesa
pellegrina sulla terra
alle sorelle e ai fratelli
che hanno lasciato questo mondo.
Accogli, o Signore,
le preghiere e le opere che
umilmente ti offriamo,
perché le loro anime
contemplino la gloria del tuo
volto.
Fa' che quando giungerà la
nostra ora
possiamo allietarci della tua
dolce presenza
nell'assemblea degli angeli e
dei santi
e rendere grazie a te,
termine ultimo di ogni umana
attesa.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
1585. Il ministro asperge le
tombe dicendo queste parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
il ricordo del Battesimo,
che ci ha fatto tuoi figli ed
eredi della gloria futura.
1586. Quindi incensa le
tombe.
1587. Poi conclude il rito
dicendo:
V.
L'eterno riposo dona loro,
Signore.
R. E splenda ad essi la luce
perpetua.
V.
Riposino in pace.
R.
Amen.
1588. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
2. Rito della benedizione
e celebrazione della Messa
1589. Se è prevista la Messa, come
è consuetudine in molti luoghi specialmente nella Commemorazione dei
fedeli defunti, si può procedere in uno dei modi seguenti:
A.
—
Il rito si svolge come indicato sopra:
— si omette il Padre nostro:
— dopo l'aspersione e l'incensazione delle tombe il
sacerdote celebrante indossa la casula;
— fatta con i ministri la debita riverenza, bacia
l'altare e prosegue con la liturgia eucaristica.
B.
—
Il sacerdote celebrante, secondo le circostanze, indossa la casula
all'inizio della celebrazione o prima di accostarsi all'altare;
— giunti al cimitero, il sacerdote celebrante con i
ministri fa la debita riverenza e bacia l'altare;
— si canta o si dice il Kyrie
eleison; quindi la Messa prosegue come
al solito;
—
la preghiera dei fedeli si fa nel modo consueto (per le intenzioni cfr
n. 1582):
— terminata l'orazione dopo la
Comunione, il sacerdote celebrante, dopo aver rivolto ai fedeli una
breve monizione, dice la preghiera di benedizione (nn. 1583-1584);
— asperge e incensa le tombe (nn. l585-1586):
— quindi conclude il rito (n. 1587).
C.
— La processione al Camposanto si
svolge dopo la Messa celebrata in chiesa;
— terminata l'orazione dopo la Comunione, il sacerdote
celebrante può indossare il piviale;
— per la processione tutto si svolge come indicato ai
nn. 1575-1577;
— giunti al Camposanto il
sacerdote celebrante, se lo ritiene opportuno, rivolge brevi parole ai
presenti, perché percepiscano il significato della benedizione;
—
si fa un canto adatto (cfr n. 1545);
— il sacerdote celebrante dopo aver invitato i presenti
pregare per qualche momento in silenzio, pronuncia la preghiera di
benedizione (nn. 1583-1584); - asperge e incensa le
tombe (nn. 1585-1586);
— conclude il rito (nn.1587-1588).
|