Premesse
44.
L'esempio del divino Maestro che rende grazie al Padre, Signore del
cielo e della terra (Mt 11,25 ss.; cfr Lc 10,21 s.), e l'esortazione
dell'apostolo Paolo (cfr Ef 5,18-20) chiamano il popolo cristiano ad
estendere il rendimento di grazie che si irradia dalla celebrazione
eucaristica, all'esperienza quotidiana e alle circostanze particolari
nel corso della vita e della storia, in cui avverte più fortemente il
bisogno e il dovere di riunirsi in santa assemblea per lodare e
ringraziare Dio dei benefici ricevuti (cfr Lc 17, 16).
45.
I seguenti formulari intendono esprimere la gratitudine della comunità
in alcune date particolarmente significative come celebrazioni di fine
d'anno, feste patronali...
Caratteristiche
sono le benedizioni contestuali alle solenni processioni in cui si
manifesta visivamente l'immagine della Chiesa che cammina nel tempo
cantando le lodi del Signore.
a)
La processione eucaristica. Il Cristo, crocifisso e risorto, ci
ha preceduto sulla via del ritorno al Padre, termine ultimo di ogni
umana attesa.
Nell'Eucaristia,
testamento del suo amore, egli si fa cibo e bevanda spirituale nel
nostro viaggio verso la Pasqua eterna. Fortificati alla mensa
eucaristica, i fedeli camminano sulle strade del mondo benedicendo il
Signore con salmi, inni e cantici spirituali (cfr Col 3,16) e rendendo
pubblica testimonianza di fede nel Dio con noi.
b)
La processione in onore della beata Vergine Maria. La Madre di Gesù,
icona e primizia della santa Chiesa, splende come segno di sicura
speranza e consolazione al popolo in cammino fino a quando verrà il
giorno del Signore.
La
sua eccezionale peregrinazione nella fede, nella quale avanzò serbando
fedelmente l'unione con il Cristo suo Figlio, rappresenta un costante
punto di riferimento per tutti coloro che, unendosi al suo cantico di
lode, procedono verso la gloria del cielo.
c)
La processione in onore dei santi. La Chiesa dei viatori procede in
comunione di fede e di carità con coloro che, avendo seguito fedelmente
Cristo, hanno già ricevuto la palma e la corona.
I
martiri e i santi, del cui titolo si onorano chiese, città, villaggi,
ci indicano la via per la quale attraverso le vicende del mondo possiamo
arrivare alla patria eterna.
Confortati
dalla loro testimonianza e dalla loro fraterna intercessione, avanziamo
tra le gioie e le prove della vita invocando e lodando Dio, datore di
ogni bene.
46.
Il rito della «Benedizione per
ringraziare Dio dei suoi doni» (I) può essere usato dal sacerdote e
dal diacono o anche da un laico con i gesti e le formule per esso
predisposti.
Il
rito della «Benedizione al termine di una processione» (II) può
essere usato solo dal sacerdote o dal diacono.
47. Nel
rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si
potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di
luoghi.
_____________________________________________________
I.
BENEDIZIONE
PER
RINGRAZIARE DIO DEI SUOI DONI
Rito
della benedizione
INIZIO
48.
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa
di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il
ministro dice:
Nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
49. Il ministro, se sacerdote o diacono,
saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di
preferenza dalla Sacra Scrittura:
Dio,
ricco di misericordia,
che
ha fatto grandi cose per il suo popolo,
sia
sempre con voi.
R.
E con il tuo spirito.
o
in un altro modo adatto.
_____________________________________________________
50.
Se il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:
Sia
benedetto Dio, ricco di misericordia, che ha fatto grandi cose per il
suo popolo.
R.
Amen.
_____________________________________________________
MONIZIONE
INTRODUTTIVA
51.
Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione
con queste parole o altre simili:
L'apostolo
Paolo ci esorta a ringraziare in ogni cosa Dio Padre per mezzo del
Cristo nel quale ci ha dato tutto. Egli ha riversato su di noi suoi
figli le ricchezze della sua grazia e, liberandoci dal potere delle
tenebre, ci ha trasferito nel regno del Figlio del suo amore.
Chi
riconosce i benefici di Dio, si dispone a partecipare in modo coerente
all'Eucaristia, fonte e culmine di ogni rendimento di grazie, in cui si
racchiude tutto il bene della Chiesa.
LETTURA
DELLA PAROLA DI DIO
52.
Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra
Scrittura:
Fil
4,4-7
Esponete
a Dio le vostre richieste con ringraziamenti.
Ascoltate
la parola di Dio dalla lettera di san Paolo Apostolo ai Filippesi
Rallegratevi
nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. La vostra
affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! Non
angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre
richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio,
che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri
pensieri in Cristo Gesù.
53.
Oppure (per esteso vedi a p. 947 ss.):
1
Cor 1,4-9
In
Cristo Gesù siete stati arricchiti di tutti i doni.
Col
3, 14-17
Per
mezzo del Signore Gesù siano rese grazie a Dio Padre.
1
Ts 5,12-24
In
ogni cosa rendete grazie: questa è infatti la volontà di Dio.
1
Tm 2,1-10
Ti
raccomando prima di tutto che si facciano ringraziamenti per tutti gli
uomini.
Lc
17,11-19
Lodava
Dio a gran voce.
RESPONSORIO
54.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale
(per esteso vedi a p. 1000 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal
46 (47), 2-3 5.7 8-9 10
R.
Acclamate Dio con voci di gioia.
Sal
65 (66), lb-2 8-9 13-14 16-17 19-20
R.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Sal
117 (118), 1-2 5-6 8-9 17-19 26-27 28-29
R.
Eterna, Signore, è la tua misericordia.
BREVE
ESORTAZIONE
55.
Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole al presenti,
illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il Significato
della benedizione.
Breve
silenzio
PREGHIERA
DEI FEDELI
56.
Se si ritiene opportuno, si fa la preghiera comune Tra le invocazioni
proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o
aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
I
cieli narrano la gloria di Dio e tutta la creazione esalta la sua bontà.
Interpreti di questo cantico universale, nello spirito del Magnificat
della Vergine Maria, lodiamo e ringraziamo Dio Padre onnipotente.
R.
Gloria a te, Signore, per tutti i tuoi benefici.
Padre
di infinita misericordia,
che
in Cristo tuo Figlio ci hai dato ogni bene,
fa'
che non si estingua mai la tua lode
sulle
nostre labbra e nel nostro cuore. R.
Tu
che nel tuo sconfinato amore
superi
ogni nostro merito e desiderio,
concedi
a noi di cantare
con
animo riconoscente le tue meraviglie. R.
Tu
che dispensi ai tuoi figli
segni
innumerevoli della tua provvidenza,
fa'
che da ogni dono
sappiamo
sempre risalire a te che sei il donatore. R.
Tu
che hai insegnato ai tuoi discepoli
a
mettere in comune i propri beni,
donaci
uno spirito di condivisione,
perché
i fratelli si uniscano a noi
nel
rendimento di grazie. R.
Segue la preghiera del Signore:
Padre
nostro.
57.
In luogo della preghiera dei fedeli si può cantare l'inno Te Deum o il
cantico Magnificat o il cantico
Benedite opere tutte del Signore, il
Signore (cfr nn. 2507-2510 o
2535 e 2537) o un altro salmo o canto di
ringraziamento.
_____________________________________________________
PREGHIERA
DI BENEDIZIONE
58. Prima della formula di benedizione, se non si è fatta la preghiera
dei fedeli, il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti
pregano per qualche momento in silenzio.
_____________________________________________________
59.
Poi il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le
mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione:
Padre
santo,
munifico
dispensatore di ogni bene,
ricevi
l'umile ringraziamento per i tuoi benefici;
preservaci
da ogni pericolo
all'ombra
delle tue ali
e
donaci sapienza, serenità e salute.
Per
Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
60.
Oppure:
La
tua misericordia, o Dio, non conosce limiti
e
infinito è il tesoro della tua bontà;
noi
ti rendiamo grazie per i doni ricevuti
e
supplichiamo la tua paterna clemenza:
tu
che esaudisci sempre le preghiere degli umili,
non
abbandonarci mai
e
guidaci al possesso dei beni futuri.
Per
Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
CONCLUSIONE
61.
Il ministro, se sacerdote o diacono, stendendo le mani sui presenti
dice:
Dio
Padre e Figlio e Spirito Santo,
che
ha manifestato
la
grandezza della sua misericordia,
vi
benedica X
e vi protegga sempre.
R.
Amen.
_____________________________________________________
62.
Se il ministro è un laico invoca su tutti i presenti la benedizione di
Dio e facendosi il segno di croce dice:
Dio
Padre e Figlio e Spirito Santo,
che
ha manifestato
la
grandezza della sua misericordia,
ci
benedica e ci protegga sempre.
63.
Il canto corale può chiudere la celebrazione.
_____________________________________________________
II. BENEDIZIONE AL TERMINE
DI UNA PROCESSIONE
1. Rito della benedizione
per una processione
eucaristica
64. Quando la processione c
giunta in chiesa o al luogo stabilito, si continuano i canti e le
preghiere fino a che i fedeli non si sono raccolti. Si può cantare
l'inno Te Deum (n. 2510 o 2537) o uno dei salmi seguenti (n. 2492 e n.
2504) o un altro canto eucaristico adatto.
Sal 33 (34), 2-3 4-5 6-7 8-9
10-11
R.
Gustate e vedete com'è buono
il Signore.
Oppure:
Salmo 117 (118), 1-2 8-9
10-11 13-14 16-17 19-20 21-23 25-26
28-29
R. Rendete grazie al Signore:
egli è buono, il suo amore è per sempre.
Oppure:
R. Eterna, Signore, è la tua
misericordia.
BREVE ESORTAZIONE
65. Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti invitandoli a lodare e
ringraziare Dio per il dono inestimabile dell'Eucaristia e per invocare
su tutti la benedizione del Signore.
PREGHIERA DEI FEDELI
66. Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Benediciamo Dio, Padre
misericordioso,
che nella santa Eucaristia
ci apre la fonte perenne di
ogni grazia e benedizione.
R. Gloria a te, Signore.
Ti rendiamo grazie, Padre
nostro,
per la vita e la conoscenza
che ci hai rivelato per mezzo
di Gesù, tuo Figlio.
R. Gloria a te, Signore.
Come questo pane spezzato,
era sparso sui colli
e raccolto è divenuto una
cosa sola,
così la tua Chiesa si
raccolga
dai confini della terra nel
tuo regno.
R. Gloria a te, Signore.
Tu,
Signore onnipotente,
hai creato ogni cosa per il
tuo nome,
e hai dato agli uomini cibo e
bevanda,
perché ti rendano grazie;
e hai donato a noi
un cibo e una bevanda
spirituale
e una vita eterna per mezzo
del tuo Figlio.
R. Gloria a te, Signore.
Quindi il ministro dice:
Ascolta, o Padre, la voce del
tuo Unigenito,
vero Dio e vero uomo,
che intercede come nostro
avvocato e mediatore.
R. Ascoltaci, Signore.
Dio di bontà infinita,
abbi pietà degli umili,
rialza i caduti, guarisci gli
infermi,
soccorri i bisognosi.
R. Ascoltaci, Signore.
Padre di tutte le genti,
dona libertà ai prigionieri,
forza ai deboli,
sicurezza ai dubbiosi,
concordia alle famiglie,
giustizia e pace ai popoli
della terra.
R. Ascoltaci, Signore.
Padre della luce,
glorifica il tuo nome,
fa' che tutte le genti
conoscano te
e colui che hai mandato,
Gesù Cristo tuo Figlio e
nostro Salvatore.
R. Ascoltaci, Signore.
67. Quindi si canta un inno o
un altro canto eucaristico adatto
(Per il Tantum ergo vedi n.
2539).
Il ministro, genuflesso,
incensa il Santissimo Sacramento.
68. Terminato il canto,
stando in piedi dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Quindi pronuncia l'orazione
seguente o una tra quelle indicate nel «Rito della Comunione fuori
della Messa e culto eucaristico», n 115.
Concedi o Dio Padre, ai tuoi
fedeli
di innalzare un canto di lode
all'Agnello immolato per noi
e nascosto in questo santo
mistero,
e fa' che un giorno possiamo
contemplarlo
nello splendore della tua
gloria.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
69. Quindi il ministro
indossa il velo omerale bianco, prende l'ostensorio e con il Santissimo
Sacramento fa il segno di croce sul popolo senza dire nulla.
CONCLUSIONE
70. Dopo la benedizione il
ministro ripone il Santissimo Sacramento nel modo consueto mentre si
dicono, secondo le usanze alcune acclamazioni (n. 2526) o si esegue un
canto corale.
2. Rito della benedizione
per una processione in onore
della beata Vergine Maria
71. Quando la processione è
giunta in chiesa o al luogo stabilito si continuano i canti e le
preghiere fino a che i fedeli non si sono raccolti.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
72. Un lettore o uno dei
presenti legge un brano della Sacra Scrittura, preso dal «Lezionario
dei Santi Comune della beata Vergine Maria», p. 511 ss. o dal «Lezionario
per le Messe della beata Vergine Maria».
BREVE ESORTAZIONE
73. Secondo l'opportunità il
ministro rivolge ai presenti brevi parole, illustrando la lettura
biblica e qualche aspetto della vita e della missione della Vergine
Maria, invitandoli a lodare e ringraziare Dio.
INNO DI RINGRAZIAMENTO E DI
LODE
74. Si esegue quindi il
Cantico della beata Vergine Maria, Magnificat, Lc 1,46-55 (n.
2508 o 2535) o l'inno
Te Deum (n. 2510 o
2537) oppure un altro canto adatto.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
75. Quindi il ministro dice:
Maria, Vergine e Madre, è il
segno di ciò che la comunità dei credenti può diventare, quando si
apre alla parola di Dio. Uniti a lei magnifichiamo Dio nostro Padre.
R. Santo è il tuo nome,
Signore.
Poi, con le braccia
allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Noi rendiamo gloria al tuo
nome,
Padre di bontà infinita,
per i prodigi che hai operato
in Maria, Madre del tuo
figlio.
R. Santo è il tuo nome,
Signore.
Noi rendiamo gloria al tuo
nome
per l'obbedienza di fede di
Maria Vergine
che all'annunzio dell'angelo
pronunziò il suo «fiat»
in piena adesione alla tua
volontà.
R. Santo è il tuo nome,
Signore.
Noi rendiamo gloria al tuo
nome
per la mirabile testimonianza
di Maria, Madre del Signore,
che sollecita si mise in
viaggio
per un incontro di carità e
di grazia.
R. Santo è il tuo nome,
Signore.
Noi rendiamo gloria al tuo
nome
per la potenza supplice di
Maria
che alle nozze di Cana
ottenne il primo dei segni
del Cristo,
sposo e redentore.
R. Santo è il tuo nome,
Signore.
Noi rendiamo gloria al tuo
nome
per la missione di Maria ai
piedi della croce
come socia della passione
e cooperatrice della
salvezza.
R. Santo è il tuo nome,
Signore.
Noi rendiamo gloria al tuo
nome
per la presenza di Maria,
regina degli Apostoli,
nel Cenacolo della
Pentecoste.
R. Santo è il tuo nome,
Signore.
Noi rendiamo gloria al tuo
nome, o Padre,
perché in Maria assunta in
cielo
doni alla tua Chiesa,
pellegrina nel mondo,
un segno di consolazione e di
sicura speranza.
R. Santo è il tuo nome,
Signore.
La tua misericordia si
estenda di generazione in generazione
su questo popolo che crede in
te
e con la beata Vergine Maria.... (titolo)
esalta le meraviglie del tuo
amore.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
76. Dopo la preghiera di
benedizione il ministro, stando in piedi, secondo l'opportunità incensa
la croce e poi l'immagine della Vergine nel modo consueto.
77. Quindi stende le mani e
fa il segno di croce sul popolo dicendo:
Dio, Padre della luce,
che nel suo Figlio, nato
dalla Vergine Maria,
ci ha aperto i tesori
nascosti nei secoli,
per la grazia dello Spirito
vi doni salute, serenità e
sapienza.
R.
Amen.
E la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
78. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
3. Rito della benedizione
per una processione in onore
di un santo
79. Quando la processione è
giunta in chiesa o al luogo stabilito, si Continuano i canti e le
preghiere fino a che i fedeli non si sono raccolti.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
80. Un lettore o uno dei
presenti legge un brano della Sacra Scrittura, tratto dal «Lezionario
dei Santi: Comune», p 565 ss
BREVE ESORTAZIONE
81. Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica e qualche aspetto della via e del carisma del Santo, invitandoli
a lodare e ringraziare Dio.
INNO DI RINGRAZIAMENTO E DI
LODE
82. Si canta quindi l'inno
Te
Deum (n. 2510
o 2537) o il salmo seguente (n.
2507) o un altro canto
adatto.
Salmo 117 (118), 1-2 8-9
10-11 13-14 16-17 19-20 21-23 25-26
28-29.
R.
Rendete grazie al Signore:
egli è buono, il suo amore
è per sempre.
Oppure:
R.
Eterna, Signore, è la tua
misericordia.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
83. Prima della formula di
benedizione il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio:
Poi il ministro, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Signore, Padre santo,
noi ti glorifichiamo,
perché nella tua bontà hai
colmato san N.
dei doni del tuo Spirito,
esaltandolo in mezzo al tuo
popolo
come modello di vita
cristiana
e ambasciatore presso la tua
misericordia.
Per sua intercessione, ti
chiediamo
di rendere ferma la nostra
fede,
salda la speranza
e ardente la carità.
Concedi al tuo popolo,
Signore,
la salute del corpo e la
consolazione dello spirito,
difesa nei pericoli,
sicurezza nel lavoro,
sollievo nel dolore,
serenità nella famiglia,
pace e concordia nella
comunità e nel mondo intero.
Accogli i voti e le preghiere
che in unione con san N.,
nostro patrono,
oggi ti presentiamo con
fiducia filiale.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
84. Dopo la preghiera di
benedizione il ministro stando in piedi, secondo l'opportunità incensa
la croce e poi l'immagine del santo nel modo consueto.
85. Quindi stende le mani e,
secondo le consuetudini locali (cfr n.
1592), fa il segno della croce
sul popolo dicendo:
Scenda sul tuo popolo,
Signore,
la desiderata benedizione:
lo confermi nei santi
propositi,
perché non si separi mai
dalla tua volontà,
e ti renda grazie per i tuoi
benefici.
R.
Amen.
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo.
R.
Amen.
86.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
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