Premesse
861. L'inaugurazione di una
biblioteca, soprattutto se destinata ad uso pubblico, è una felice
occasione per impartire una particolare benedizione, illustrandone
opportunamente ai fedeli il significato.
862.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono.
863.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
864.
Nelle regioni in cui
vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di
Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche alle
biblioteche o altri luoghi simili, il ministro, servendosi degli
elementi indicati in questo rito può preparare una celebrazione che
giovi al bene spirituale dei partecipanti.
865.
In ogni caso è bene che
la comunità locale, o almeno alcuni suoi rappresentanti, partecipino al
rito della benedizione.
Rito della benedizione
866. Quando tutti sono riuniti, si
esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si
fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
867.
Il ministro saluta i
presenti con le seguenti parole o altre tratte, di preferenza dalla
Sacra Scrittura.
Il Signore Gesù,
che è via, verità e vita,
sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
868.
Il ministro, o un'altra
persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
La parola di Dio, che procede
dalla stessa verità suprema e alla verità conduce, è sempre viva ed
efficace.
Essa si diffonde e risplende
non solo attraverso la predicazione, ma anche attraverso l'attività
libraria e ogni forma di comunicazione sociale.
Dio infatti suscita nel cuore
degli uomini il desiderio di fissare nei libri e in altri mezzi o
strumenti il frutto della ricerca umana, per condurre l'uomo alla
scoperta della verità che primariamente si trova nei libri delle Sacre
Scritture divinamente ispirati.
Tuttavia anche le opere alle
quali si alimenta il pensiero umano —
edite e custodite allo scopo di
diffondere l'autentica cultura, approfondire il senso delle cose ed
elevare lo spirito —
si riconducono all'unica fonte della sapienza se si
pongono al servizio del vero e del bene.
Dallo studio di queste fonti
possono derivare molteplici benefici: la verità diventa regola di vita,
la sapienza accresce l'umiltà e gli uomini trovano più agevolmente la
via dell'intesa e della concordia.
La benedizione del Signore si
addice perciò a quanti si dedicano a questo settore così prezioso
dell'attività umana, nella consapevolezza di rendere un servizio
all'annunzio e alla diffusione della verità.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
869.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Col 3, 16-17
Tutto si compia nel nome del
Signore Gesù.
Ascoltate la parola di Dio
dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
La parola di Cristo dimori
tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza,
cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici
spirituali. E tutto quello che fate in parole e opere, tutto si compia
nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio
Padre.
870. Quando sembri opportuno,
si può presentare qualche libro della Sacra Scrittura, soprattutto uno
dei Vangeli; oppure si può fare una lettura abbastanza lunga sempre
della Sacra Scrittura.
871.
Oppure (per esteso vedi
a p.
1061 ss.
):
Lc 1,1-4
La solidità degli
insegnamenti ricevuti.
Lc 4,14-22
Gli fu dato il rotolo del
profeta Isaia
Gv 21,24-25
Il mondo non basterebbe a
contenere i libri da scrivere
RESPONSORIO
872.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
990 ss.
) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 18 (19), 8 9 10.12
R. Le tue parole, Signore,
sono spirito e vita. Cfr
Gv 6, 63
Sal
76 (77), 12-13 14-15 16
R.
Tu sei il Dio che compie
meraviglie
BREVE ESORTAZIONE
873.
Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
874.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Dio, nostro Padre, che si
manifesta a tutti attraverso il linguaggio meraviglioso della creazione,
parla in modo particolare a quanti leggono con fede i libri della Sacra
Scrittura.
R.
Donaci, Signore, il
desiderio di cercarti
e la gioia di trovarti.
Cristo, Redentore nostro,
Verbo del Padre e Sapienza
eterna,
luce vera che illumina ogni
uomo,
mostraci la via della verità.
R.
Tu che hai promesso lo
Spirito Santo
per rivelare ai discepoli la
verità tutta intera
e le profondità del mistero,
fa' che per sua ispirazione e
con il suo aiuto
siamo attrezzati e disposti
ad ogni opera buona.
R.
Tu che nella sinagoga di
Nazaret,
hai aperto e interpretato il
volume delle Scritture,
fa' che indaghiamo sempre la
verità
per attuarla nell'amore.
R.
Tu che nei libri santi
hai voluto trasmetterci le
tue parole e le tue opere,
perché crediamo e, credendo,
abbiamo la vita,
donaci di essere così saldi
nella fede
da aprire agli altri la via
della verità e della salvezza.
R.
Tu che attraverso gli scritti
di tanti nostri fratelli di fede
hai messo nelle nostre mani
i frutti del pensiero e della
santità cristiana,
concedi a noi l'umiltà di
farci discepoli
di coloro che hai arricchiti
del tuo consiglio e della tua
sapienza. R.
Agnello di Dio,
che sei degno di ricevere il
libro e di aprirne i sigilli,
fa' che i nostri nomi
siano scritti nel libro della
vita.
R.
875.
Oppure, dopo
l'introduzione del ministro, la litania seguente:
Dio, Signore delle scienze,
guida i nostri passi nella
verità.
R.
Signore, pietà.
Oppure:
Kýrie, eléison.
Signore, che tutto conosci,
insegnaci le tue vie.
R.
Signore, pietà.
Oppure:
Kýrie, eléison.
Sapienza eterna, che hai
creato l'universo,
rivela a noi ciò che è
gradito alla tua volontà.
R.
Signore, pietà.
Oppure:
Kýrie, eléison.
Assisti e illumina quanti qui
converranno
come lettori e ricercatori
con la luce del tuo Spirito.
R.
Signore, pietà.
Oppure:
Kýrie, eléison.
Concedi a tutti noi di
progredire
nelle scienze divine e umane,
e di crescere nel tuo amore.
R.
Signore, pietà.
Oppure:
Kýrie, eléison.
_____________________________________________________
*
876.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il
ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
877.
Il ministro, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Grande tu sei, Signore, Dio
nostro:
in molti modi ti sei rivelato
agli uomini
e nella Scrittura divinamente
ispirata
ci hai trasmesso il dono
inestimabile della tua parola.
Ascolta la nostra preghiera
e benedici quanti
frequenteranno questa biblioteca
per coltivare le scienze e le
arti;
fa' che, da onesti indagatori
del vero,
illuminati dalla sapienza del
tuo Verbo
orientino i loro sforzi
alla costruzione di un mondo
più umano.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
878. Il ministro asperge
persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre
simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci
sostiene
e pietra angolare che ci
unisce nel tuo amore.
*
879.
Quindi uno dei
responsabili della Biblioteca colloca su un leggio o in altro luogo
debitamente preparato la Sacra Bibbia o l'Evangeliario, mentre il
ministro dice:
La parola di Dio
sia letta e onorata
in questo luogo di studio e
di ricerca.
Nel frattempo si può
eseguire un canto adatto.
CONCLUSIONE
880.
Il ministro stendendo le
mani sui presenti dice:
Dio, Signore delle scienze,
vi mostri le sue vie.
R.
Amen.
Cristo sapienza eterna,
ci insegni le parole di verità.
R.
Amen.
Lo Spirito Santo, luce
beatissima,
illumini sempre le nostre
menti,
perché apprendiamo ciò che
è buono e giusto
e lo confermiamo con le
opere.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
881. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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