APPENDICE I
ALTRE BENEDIZIONI
per occasioni particolari



2. BENEDIZIONE IN OCCASIONE
DELLE
ROGAZIONI

 


Premesse

1820. Il movimento ascendente e discendente che anima ogni benedizione, investe anche le suppliche collettive denominate «Rogazioni», che espressero la fede della Chiesa e le attese dell'umanità in particolari congiunture storiche.

In tale spirito l'antica prassi viene rinnovata e valorizzata, sia nel quadro dell'anno liturgico sia nelle varie situazioni ecclesiali:

a) nella settimana di preghiera per l'unità dei cristiani;
b) in Uno o più giorni prima dell'Ascensione o in un altro giorno adatto;
c) in occasione delle esposizioni solenni annuali dell'Eucaristia;
d) in occasione della giornata nazionale del ringraziamento;
d) in occasione di pellegrinaggi ai santuari
.
Di queste molteplici occasioni vengono qui evidenziati quelle del commi b e d
.

1821.
Le rogazioni prima dell'Ascensione ci offrono l'occasione per rivivere l'esperienza dei discepoli, nel momento in cui Gesù risorto entra una volta per sempre nel santuario del cielo (cfr Eb 9,12), mediatore e garante della perenne effusione dello Spirito.
In tale contesto acquista particolare risalto la conclusione de1 Vangelo
di Luca: «Alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio» (Lc 24,50-53

1822.
La giornata del ringraziamento, largamente diffusa nella tradizione popolare, sopratutto nelle campagne, vuol essere un pubblico e solenne atto di benedizione a Dio per rendergli grazie, per invocare i suoi favori e per condividere i frutti della terra e de1 1avoro con i fratelli più indigenti. Di questi beni tutti siamo destinatari e fruitori, perciò il ringraziamento a Dio e la richiesta del suo aiuto sono dovere comune.
Al centro della giornata è la celebrazione dell'Eucaristia nella quale i doni che Dio stesso pone nelle nostre mani, trasformati nel corpo e nel sangue del Signore, realizzano il santo scambio a cui si riferisce l'espressione del Canone Romano: «Per Cristo nostro Signore, tu, o Dio, crei e santifichi sempre, fai vivere, benedici e doni al mondo ogni bene».


1823.
Il rito qui proposto «Per i giorni prima dell' Ascensione», può essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un laico con i gesti e le formule per esso predisposti.

1824.
Nel rispetto della struttura dei riti e dei loro elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.

 

I. PER I GIORNI
PRIMA DELL' ASCENSIONE

 

1825.
Queste celebrazioni si possono svolgere in forma di triduo mercoledì, giovedì e venerdì appartenendo il sabato pome­riggio già al giorno festivo.
Esse prevedono la benedizione alla città o al paese, alla campagna, alle acque (al mare o al lago o al fiume o a una sorgente o a una fonte). È opportuno che almeno una celebrazione si svolga con la processione verso il luogo stabilito o almeno fino al sagrato della chiesa.

  

Rito della benedizione



INIZIO

1826.
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R.
Amen.

SALUTO


1827.
Il ministro, se è sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Dio, ricco di misericordia,
che ha fatto grandi cose per il suo popolo,

sia sempre con voi.


R. E con il tuo spirito.

o in un altro modo adatto.
_____________________________________________________

1828. Se invece il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:

Sia benedetto Dio, ricco di misericordia,
che ha fatto grandi cose per il suo popolo
.

R. Amen.
_____________________________________________________


MONIZIONE INTRODUTTIVA

1829. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

Prima di ascendere al cielo al termine della sua vita terrena, il Cristo risorto alzò le mani sui suoi discepoli e li benedisse. Anche oggi il Signore, vivente e operante nella Chiesa, ci benedice e ci associa alla sua preghiera di intercessione e di lode.
Per mezzo di lui salga al Padre l'umile ringraziamento per i doni pasquali e scenda su di noi e sulla creazione intera la rugiada delle sue benedizioni.



LETTURA DELLA PAROLA DI DIO


1830.
Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura.

Ef 4,7.16
Ascendendo in cielo ha distribuito doni agli uomini.


Ascoltate la parola di Dio
dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo sta scritto: «Ascendendo in cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli uomini». Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le cose.
E’ lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.
Questo affinché non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore.

Al
contrario, vivendo secondo la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo, Cristo, dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.


1831.
Oppure (per esteso vedi a p. 944 ss. o per i Vangeli anche «Lezionario feriale» T.F., pp. 409, 412, 415).

Rm 8,10-13

Il Signore è ricco verso tutti quelli che lo invocano.

2 Cor 9,8-11
Dio farà crescere
i frutti della vostra giustizia.

Eb 9,24-28
Cristo si presenta al cospetto di Dio in nostro favore.

Gv 16,16-20
Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.

Gv 16, 20-23
Nessuno vi potrà togliere la vostra gioia.


Gv 16,23-28 

Chiedete e otterrete.



RESPONSORIO


1832.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 992 ss.) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 23 (24), 1-2 3-4b 5-6

R.
Chi cerca il tuo volto, Signore, vedrà la salvezza
.
     Oppure:
Alleluia.

Sal 46 (47),2-3 6-78-9

R.
A te la gloria, o Dio, re dell'universo
     Oppure:
Alleluia.


Sal 64 (65), 10a-d 10e-12 13-14

R.
Benedici la terra, Signore, e l'opera delle nostre mani.  

     Oppure:
Alleluia.

Sal 66 (67), 2-3 5 7-8

R.
Benedetto il ,Signore, che ci dona ogni bene.  
    
Oppure: Alleluia.

Sal 67 (68), 5.6 19ab.20 21.27 29.33
R. Cantate a Dio, inneggiate al suo nome. 
    
Oppure: Alleluia.


BREVE ESORTAZIONE

1833. Secondo l'opportunità il ministro rivolge brevi parole ai presenti illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.



PROCESSIONE E PREGHIERA DI BENEDIZIONE


1834.
Segue il canto della litanie dei santi (vedi nn. 2512-2521 o nn. 2542-2543).
Iniziate le litanie, dopo le suppliche a Dio o nel momento ritenuto più opportuno, inizia la processione secondo le usanze locali.
Giunti al luogo stabilito, quando tutti si sono riuniti, se del caso, si interrompono le litanie, e un cantore propone le invocazioni e le suppliche riportate per ogni giorno o altre adatte.
Quindi il ministro dice la preghiera di benedizione come indicato più avanti.

1835. Al ritorno della processione si concludono le litanie o si può riprendere il cantico dei tre fanciulli o un altro canto adatto.


CONCLUSIONE

1836.
Giunti in chiesa, il ministro, terminato il canto, introduce la preghiera del Signore con queste parole o altre simili:

Uniamo le nostre voci e i nostri cuori nella preghiera filiale
che Gesù ha insegnato
e la Chiesa ci ha trasmesso nel giorno del Battesimo:

Padre nostro.


ORAZIONE SUL POPOLO

1837. Il ministro, se sacerdote o diacono, stendendo le mani sui presenti dice:

Dona prosperità e pace ai tuoi fedeli, Signore,
con l'abbondanza dei tuoi favori,
perché da te benedetti benedicano il tuo nome 
ed esultanti ti lodino senza fine.

Per Cristo nostro Signore.


R.
Amen.

E
la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio
X e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.


R. Amen.
_____________________________________________________


1838.
Se invece il ministro è un laico, facendosi il segno della croce, dice:

Dio Padre e Figlio e Spirito Santo,
che ci ha manifestato
la grandezza della sua misericordia, 
ci benedica e ci protegga sempre.

_____________________________________________________


1839.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.


Primo giorno
BENEDIZIONE A UNA CITTÀ O A UN PAESE



PER LE LITANIE DEI SANTI


1840.
Prima della preghiera di benedizione è opportuno che un cantore o uno dei presenti proponga le invocazioni o le suppliche seguenti o altre simili.


INVOCAZIONI

Da ogni male                                                       salvaci, Signore
Dal flagello del terremoto
e dalle tempeste                                                  salvaci, Signore

Dalla discordia, dalla violenza ,

e da ogni ingiustizia
                                          salvaci, Signore


SUPPLICHE

Donaci i frutti della terra e del lavoro           ascoltaci, Signore

Sii presente in ogni casa

e in ogni famiglia                                             ascoltaci, Signore


Benedici questa città
[questo paese]  
e dona a tutti i suoi abitanti 

saggezza, prosperità e salute
                          ascoltaci, Signore


Gesù, Figlio del Dio vivente,      Gesù, Figlio del Dio vivente,
ascolta la nostra supplica                    ascolta la nostra supplica


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1841.
Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione.


1842.
ALLA CITTÀ

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie,
Dio di provvidenza infinita,
per i grandi segni del tuo amore
profusi nel corso dei secoli
sulle generazioni umane
che hanno edificato questa nostra casa comune.

Tu hai posto in Cristo, tuo Figlio,
la pietra angolare che unisce tutti gli uomini
e la pietra fondamentale,
da cui ogni struttura trae stabilità e consistenza.

Guarda benigno la nostra
N.
[nome della città]:
a te sono noti i suoi peccati e le sue virtù,

le sue ricchezze e le sue miserie,
i suoi gesti di bontà e le sue debolezze,
ma la tua provvidenza è più grande
dei nostri stessi abbandoni.
Non privarci del tuo aiuto, o Padre:
veglia sulle case e sulle famiglie,
sui quartieri e sulle comunità,
sui seggi e sulle cattedre,
sulle scuole, sugli ospedali,
sulle officine, sui cantieri
e sulle molteplici espressioni
della operosità quotidiana.
Assisti i giovani, i poveri, gli emarginati,
che cercano uno spazio di vita e di speranza.
Fa' che non si estingua nelle nuove generazioni 
la fede trasmessa dai padri;
resti vivo e coerente
il senso dell'onestà e della generosità,
la concordia operosa,
l'attenzione ai piccoli, agli anziani e agli ammalati, 
la premurosa apertura verso l'umanità
che in ogni parte del mondo soffre, lotta e spera 
per un avvenire di giustizia e di pace.

Intercedano per noi la Vergine Madre

[invocata sotto il titolo di...
i protomartiri
N. e  N.
],
i santi patroni
N. e N.
e tutti i testimoni del Vangelo

i cui nomi sono nel libro della vita.

Risplenda il tuo volto, o Padre,
sulla nostra Chiesa e sulla nostra città,

e la tua benedizione ci accompagni nel cammino
del tempo

verso la patria futura.

Per Cristo nostro avvocato e mediatore,
che ascende accanto a te nella gloria,
e vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.


1843.
AL PAESE

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie,
Dio di provvidenza infinita,
per i grandi segni del tuo amore
profusi nel corso dei secoli
sulle generazioni umane
che hanno edificato questa nostra casa comune.

Tu hai posto in Cristo, tuo Figlio,
la pietra angolare che unisce tutti gli uomini
e la pietra fondamentale,
da cui ogni struttura trae stabilità e consistenza.

Guarda benigno la terra di
N.:
tu conosci le vicende tristi e liete del nostro passato,
le gioie e le angosce del momento presente,
i progetti e le speranze per l'avvenire.
Non ci venga mai a mancare il tuo aiuto, o Padre:
proteggi le case, le famiglie,
le scuole, le officine,
i luoghi di ospitalità e di assistenza
e ogni ambiente di vita e di lavoro.
Circonda del tuo amore i cittadini
qui residenti o emigrati in altre regioni;

fa' che non si estingua nelle nuove generazioni
la fede trasmessa dai padri;
resti vivo e coerente
il senso dell'onestà e della generosità,
la concordia operosa,
l'attenzione ai piccoli, agli anziani e ai sofferenti, 
l'apertura verso l'umanità
che in ogni parte del mondo soffre, lotta e spera
per un avvenire di giustizia e di pace.

Intercedano per noi la Vergine Maria

[
invocata sotto il titolo di ...]
san
N. nostro patrono

e tutti i testimoni del Vangelo
i cui nomi sono nel libro della vita.
Risplenda il tuo volto, o Padre,
sulla comunità di fede e sulla sociètà civile,
e la tua benedizione ci accompagni nel cammino del tempo
verso la patria futura.

Per Cristo nostro avvocato e mediatore,
che ascende accanto a te nella gloria,
e vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

1844. Quindi il ministro può aspergere i presenti e il luogo (o verso il luogo) dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, Signore,
nel segno di questa santa aspersione
il ricordo delle nostre origini dall'acqua e dallo Spirito,
nell'attesa dei cieli nuovi e della terra nuova.


Secondo giorno
BENEDIZIONE ALLA CAMPAGNA



PER LE LITANIE DEI SANTI

1845.
Prima della preghiera di benedizione è opportuno che un cantore o uno dei presenti proponga le invocazioni o le suppliche seguenti o altre simili.


INVOCAZIONI

Da ogni inquinamento e da ogni contagio  salvaci, Signore

Dal flagello del terremoto
e dalle tempeste                                                  salvaci, Signore
 
Dalla discordia, dalla violenza 
e da ogni ingiustizia                                           salvaci, Signore


SUPPLICHE

Donaci una stagione clemente
                       ascoltaci, Signore


Donaci i frutti della terra

e  del lavoro
                                                      ascoltaci, Signore


Dona a tutti saggezza, 
prosperità e salute                                            ascoltaci, Signore

Gesù, Figlio del Dio vivente,      Gesù, Figlio del Dio vivente, ascolta la nostra supplica                    ascolta la nostra supplica


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1846.
Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione.

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie,
Dio di bontà infinita,
per i grandi segni del tuo amore
profusi nel corso dei secoli
sulle generazioni umane
che hanno edificato questa nostra casa comune.

Per tua grazia, Signore,
i nostri antichi padri
dissodarono palmo a palmo questa cara terra
e la resero fertile e ospitale.
Essi appresero da te, o divino Seminatore,
la difficile arte di seminare in solchi di pazienza
per mietere nella gioia;
e alla scuola del Vangelo
vissero i drammi e i travagli della vita contadina 
come una parabola della croce e del regno;
Con il tuo aiuto, Signore,
è fiorita questa piccola patria campestre, 
sostenuta dai valori della fede
e da un istinto tenace di giustizia e di libertà.

Guarda benigno, o Padre,

le nostre campagne
[gli oliveti, ... i boschi]
dona alle zolle assetate il refrigerio della pioggia, 
alle nostre famiglie l'armonia e la pace; 
allontana il flagello delle témpeste
e fa' che nel tranquillo svolgersi delle stagioni 
sia fecondato e rimunerato l'impegno quotidiano 
per il benessere della nostra gente
e di tutti gli uomini.

Circonda del tuo amore i lavoratori della terra; 
fa' che non si estingua nelle nuove generazioni
la luce della tua verità e il dono della tua grazia; 
resti vivo e coerente
il senso dell'onestà e della generosità,
la concordia operosa,
l'attenzione ai piccoli, agli anziani e ai sofferenti, 
l'apertura verso l'umanità
che in ogni parte del mondo soffre, lotta e spera,
perché non manchi mai ad ogni uomo,

la casa, il pane e il lavoro.


Intercedano per noi la Vergine Maria

[invocata sotto il titolo di ...]
e tutti i testimoni di Cristo
i cui nomi sono nel libro della vita.

Risplenda la luce del tuo volto, o Padre,
sulle case e sui campi
e la tua benedizione ci accompagni
nel tempo della semina e del raccolto,
della mietitura e della vendemmia;

fa ch
e al termine dei nostri giorni

possiamo ricevere dalle tue mani
il frutto delle opere buone compiute nel tuo nome.

Per Cristo nostro avvocato e mediatore
che ascende accanto a te nella gloria,
 
vive e regna nei secoli dei secoli.


R. Amen.

1847.
Quindi il ministro può aspergere i presenti e il luogo (o verso .il luogo) dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, Signore,
nel segno di questa santa aspersione
il ricordo delle nostre origini dall'acqua e dallo Spirito, 
nell’attesa dei cieli nuovi e della terra nuova.



 

Terzo giorno
BENEDIZIONE ALLE ACQUE



PER LE LITANIE DEI SANTI


1848.
Prima della preghiera di benedizione è opportuno che un cantore o uno dei presenti proponga le invocazioni o le suppliche seguenti o altre simili.


INVOCAZIONI


Da ogni inquinamento

e da ogni contagio
                                              salvaci, Signore

Dal flagello del terremoto 
e dalle tempeste
                                                  salvaci, Signore

Dalla discordia, dalla violenza   
e da ogni ingiustizia
                                           salvaci, Signore


SUPPLICHE

Dona agli uomini del mare 
tranquillità e pace                                             ascoltaci, Signore

[Donaci acque salutari e abbondanti            ascoltaci, Signore]

Dona sicurezza e fecondità 
al nostro lavoro                                                 ascoltaci, Signore


Dona a tutti saggezza, 

prosperità e salute
                                            ascoltaci, Signore

Gesù, Figlio del Dio vivente,     
Gesù, Figlio del Dio vivente,
ascolta la nostra supplica                   ascolta la nostra supplica



PREGHIERA DI BENEDIZIONE


1849.
Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se laico, pronuncia la preghiera di benedizione adatta.


1850.
AL MARE

Noi ti benediciamo e ti rendiamo grazie,
Dio di provvidenza infinita,per i grandi segni del tuo amore
profusi nel corso dei secoli
sulle generazioni umane
che hanno solcato le vie del mare.
Per tua grazia, Signore,
i nostri padri
che ci trasmisero i segreti del navigare,
ci hanno insegnato a vedere nell'immensità delle acque 
le orme della tua presenza;
e con gli strumenti di quella difficile arte
ci hanno consegnato
la bussola della fede e il timone della speranza.

Nei giorni di bonaccia e di tempesta
tu hai confortato la solitudine degli uomini del mare, 
hai sostenuto il loro sforzo laborioso e tenace
e li hai guidati a un approdo sicuro.

Noi ti preghiamo, Dio onnipotente ed eterno: 
infondi in tutte le coscienze il tuo santo timore, 
perché sia preservato da ogni inquinamento 
questo scenario di bellezza
e questa sorgente di energia e di vita.

Sii tu, o Padre, la guida sicura
che traccia la nostra rotta
in mezzo ai flutti dell'esistenza terrena.
Veglia sulle famiglie dei marinai e dei portuali; 
copri con la tua protezione gli scafi
che galleggiano sulle acque
e le dimore della terraferma.
Ogni imbarcazione
che attraversa i fiumi, i mari e gli oceani,
Porti al mondo un messaggio
di civiltà e di fratellanza
per un avvenire di giustizia e di pace.

Intercedano per noi
la Vergine Maria, stella del mare, 

[
san N. nome del santo patrono]
e tutti i testimoni del Vangelo
i cui nomi sono nel libro della vita.

Risplenda il tuo volto, o Padre,
su coloro che sono morti in mare;
la tua benedizione ci accompagni tutti 
nell'itinerario del tempo
verso il porto dell'eterna quiete.

Per Cristo nostro avvocato e mediatore, 
che ascende accanto a te nella gloria, 
e vive e regna nei secoli dei secoli.


R. Amen.


1851.
A UN LAGO O A UN FIUME 
A UNA SORGENTE O A UNA FONTANA


Grazie a te, o Dio nostro Padre, 
che nell'acqua, tua creatura,
ci hai aperto il grembo della vita; 
grazie a te, per l'onda che irriga, 
il lavacro che purifica,
la bevanda che disseta,
il fonte della nostra rinascita
in Cristo tuo Figlio.

Fa', o Signore,
che ogni uomo possa sempre godere 
di questo refrigerio
e conservando limpida e casta
l'opera della creazione,
veda in essa il riverbero della tua bontà 
e un invito costante
alla purezza del corpo e dell'anima.


Per Cristo nostro avvocato e mediatore,
che ascende accanto a te nella gloria, 
e vive e regna nei secoli dei secoli.

R. Amen.

1852. Quindi il ministro può aspergere i presenti e il luogo (o verso il luogo) dicendo queste parole o altre simili:

Ravviva in noi, Signore,
nel segno di questa santa aspersione
il ricordo delle nostre origini dall'acqua e dallo Spirito,
nell'attesa dei cieli nuovi e della terra nuova.


 

II. PER LA GIORNATA
DEL RINGRAZIAMENTO



1853.
Questa celebrazione si può fare nell'apposita giornata stabilita dalla Conferenza Episcopale oppure, secondo le usanze locali e l'opportunità pastorale, in occasione della festa patronale o dei santi più venerati dalla popolazione rurale (ad es. san Martino di Tours, sant'Antonio abate, ecc.).

 

Rito della benedizione
durante la Messa


1854. Quando le norme liturgiche lo permettono, per la Messa si potrà usare il formulario «Dopo il raccolto» o «Per ringraziamento» o un altro adatto (vedi Messale Romano «Principi e Norme», nn. 331-332) e «Messe e Orazioni per varie necessità» (pp. 816 e 828).

1855. Dopo il saluto, il sacerdote celebrante, o un altro ministro idoneo, rivolge ai presenti brevi parole di INTRODUZIONE sul giorno del Signore e sul significato della celebrazione.

1856. Per la LITURGIA DELLA PAROLA si possono usare le letture del giorno, oppure, quando le rubriche lo permettono, quelle indicate nel «Lezionario per le Messe “ad diversa” e votive: Dopo il raccolto» (pp. 217-226) o «Per ringraziamento» (pp. 294-317) o altre particolarmente indicate


PREGHIERA DEI FEDELI

1857. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Nel momento in cui rendiamo grazie al Signore che ha benedetto il lavoro delle nostre mani, non dimentichiamo il debito che abbiamo verso di lui, impegnandoci a produrre frutti di giustizia e di pace.

Diciamo insieme:

R. Gradisci, o Dio, l'offerta del nostro lavoro.

Dio, che dalla fecondità dei campi 
provvedi l'alimento all'uomo,

fa’
che i frutti del nostro sudore 

sostentino le nostre famiglie
e contribuiscano alla comune crescita 
umana e cristiana.
R.

Tu, che in Cristo, tuo Figlio,

nato
dalla Vergine Maria,

ci hai colmato di ogni benedizione,

donaci di attingere da lui la pienezza della vita.
R.

Tu che hai scelto il pane e il vino,
per farne il segno dell'Eucaristia,
mistero della fede,
accogli i doni che portiamo alla tua mensa

per la vita della Chiesa.
R.


Tu che apri a tutti i popoli
Il banchetto dei beni della terra,
fa' che i poveri del mondo
possano renderti grazie

per la recuperata dignità e sicurezza.
R.


1858.
Oppure:

Si fa festa insieme, perché Dio ha benedetto il lavoro dei campi.
Noi abbiamo seminato e irrigato, la Provvidenza ha dato fecondità. Giorno dopo giorno, l'uomo con il lavoro delle braccia e con le tecniche più avanzate si è fatto collabo­ratore di Dio al progetto della creazione. Sia ringraziato il Signore.

Preghiamo insieme e diciamo:

R. Benedici il tuo popolo, Signore.

Perché tutta la comunità
si unisca nel rendimento di grazie
a Dio creatore e Padre,
e collabori generosamente a un vero progresso 

nella giustizia e nella pace, preghiamo.
R.

Perché il lavoro in tutte le sue espressioni 
tragga luce e forza dalla parola
e dall' esempio di Cristo,
nella consapevolezza
che in lui è il futuro dell'uomo, preghiamo.
R.

Perché in ogni parte del mondo si operi efficacemente

per eliminare lo scandalo della denutrizione e della fame, 
e le risorse create per tutti
siano condivise fra tutti, preghiamo.
R.

Perché il seme che il lavoratore dei campi affida alla terra, 

fruttifichi e produca un raccolto abbondante
e non manchi a nessuno il pane quotidiano, preghiamo.
R.

Perché i nostri parenti e amici

che hanno concluso la loro laboriosa giornata terrena, 
possano raccogliere dal Signore misericordioso
la ricompensa eterna, preghiamo.
R.


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1859. Il sacerdote celebrante, con le braccia allargate, pronuncia una delle seguenti preghiere di benedizione oppure una di quelle indicate ai nn. 1099-1100.

Sii benedetto, Dio onnipotente,
creatore del cielo e della terra:
noi riconosciamo la tua gloria
negli immensi spazi stellari
e nel più piccolo germe di vita
che prorompe dal grembo della terra madre. 
Nelle vicende e nei ritmi della natura
tu continui l'opera della creazione.
La tua provvidenza senza limiti
si estende alle grandi ere cosmiche
e al breve volgere dei giorni, dei mesi e degli anni. 
Ai figli dell'uomo, fatti a tua immagine
e rigenerati in Cristo a vita nuova,
tu affidi le meraviglie dell'universo
e doni loro il tuo Spirito,
perché fedeli interpreti del tuo disegno di amore, 
ne rivelino le potenzialità nascoste
e ne custodiscano la sapiente armonia,
per il bene di tutti.

Stendi su di noi la tua mano, o Padre,
perché possiamo attuare un vero progresso 
nella giustizia e nella fraternità,
senza mai presumere delle nostre forze. 
Insegnaci a governare
nel rispetto dell'uomo e del creato
gli strumenti della scienza e della tecnica
e a condividere i frutti della terra e del lavoro 
con i piccoli e i poveri.

Veglia su questa casa comune,
perché non si ripetano per colpa nostra
le catastrofi della natura e della storia.

Accogli il pane e il vino
per la santa Eucaristia
e le offerte votive

per questa giornata del ringraziamento. 

Concedi a
tutti i tuoi figli

di godere della tua continua protezione; 
fa' che la società del nostro tempo
si apra verso orizzonti di vera civiltà

in Cristo uomo nuovo.

A te il regno, la potenza e la gloria, 
nell'unità dello Spirito Santo
per Cristo nostro Signore,
oggi e nei secoli dei secoli.

R. Amen.

1860. Oppure:

Signore Dio, creatore dell'universo,
per tua grazia dai solchi della terra 
ogni stagione produce il suo frutto;
ricevi il nostro umile ringraziamento:
fa' che possiamo sempre allietarci
dei benefici del tuo amore;
dall'abbondanza dei tuoi doni

siano nutriti gli affamati
e tutti i poveri del mondo si riuniscano nella tua lode.


Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.


PRESENTAZIONE DEI DONI

1861. La processione delle offerte, che in questa occasione assume un particolare rilievo secondo le consuetudini locali, si svolga con ordine, mentre si esegue il canto di offertorio. Insieme ai varI doni, si portino all' altare il pane e il vino per la celebrazione dell'Eucaristia.


BENEDIZIONE FINALE

1862. Il sacerdote celebrante tenendo le mani stese sul popolo dice:

Dio nostro Padre,
che chiama l'uomo a
cooperare al progetto della creazione 

vi benedica con la rugiada del cielo

e con i
frutti
della terra.

R. Amen.

Cristo salvatore,
che nell'albero della croce ci ha donato la vita nuova,

vi assista e vi
protegga,

perché le invenzioni della tecnica

[
e gli animali domestici che ci aiutano nel lavoro]
diventino strumenti di crescita nella giustizia e nella pace.


R. Amen.

Lo Spirito consolatore e
santificatore

vi illumini e vi guidi.
a riconoscere i segni della divina presenza 
nell’uomo e nel creato
per trasformare ogni vostra azione

in un canto di ringraziamento e di
lode.

R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio
X e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.


R.
Amen.


1863. Quindi si congeda l'assemblea nel modo consueto.
 

 

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