Premesse
904. Con il lavoro delle sue
mani, l'uomo cura incessantemente l'opera della creazione. Allo stesso
modo, «il progresso nella efficienza produttiva e nella migliore
organizzazione degli scambi e dei servizi, ha reso l'economia strumento
efficace che può meglio soddisfare le aumentate esigenze della famiglia
umana».
Giustamente pertanto e
ragionevolmente vengono benedetti quei locali ove gli uomini attendono
quotidianamente al bene proprio e altrui.
905.
Questa celebrazione
riguarda sia la comunità per il bene della quale vengono allestiti i
nuovi laboratori, uffici e negozi, sia tutti coloro che ivi lavoreranno.
Al rito della benedizione quindi si richiede la presenza della comunità
o almeno di alcuni suoi delegati, che ne facciano le veci, e di coloro
che a qualunque titolo presteranno qui il loro servizio.
906.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono.
907.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
908.
Nelle regioni in cui
vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di
Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche ai
suddetti luoghi, il ministro servendosi degli elementi indicati in
questo rituale, può preparare una celebrazione che giovi al bene
spirituale dei partecipanti.
Rito della benedizione
INIZIO
909.
Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno di croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
910.
Il ministro saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Dio che ha chiamato l'uomo
a cooperare alla sua
creazione,
sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
911.
Il ministro, o un'altra
persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Cristo Gesù ha manifestato
la grande dignità del lavoro, quando egli stesso, Verbo del Padre fatto
uomo, volle essere chiamato figlio del carpentiere e usò con le proprie
mani gli attrezzi nell'umile officina di Nazaret.
Così egli tolse l'antica
maledizione conseguenza del peccato e trasformó la fatica umana in
fonte di benedizione. Quando infatti il lavoratore si applica alle cose
materiali e temporali, facendo del quotidiano impegno un'offerta al
Creatore, purifica se stesso, sviluppa con il braccio e con l'ingegno il
progetto della creazione. Così, associato a Cristo Redentore
nell'esercizio della carità, va incontro ai fratelli più poveri e
costruisce la civiltà dell'amore.
Rivolgiamo dunque la
preghiera a Dio nostro Padre, per intercessione di Maria e Giuseppe,
perché benedica e protegga quanti verranno a lavorare in questo luogo.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
912.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Gn 1,27-31a
Riempite la terra e
soggiogatela.
Ascoltate la parola di Dio
dal libro della Genesi
Dio creò l'uomo a sua
immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li
benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la
terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del
cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra».
E Dio disse: «Ecco, io vi dò
ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in
cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le
bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri
che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io dò in cibo
ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed
ecco, era cosa molto buona.
913. Oppure:
Mc 6, 1-3
Non è costui il carpentiere,
il figlio di Maria?
Ascoltate la parola del
Signore dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, partito di là,
Gesù andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il
sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo
rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che
sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti
dalle sue mani? Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria, il
fratello di Giacomo, di Joses, di Giuda e di Simone? E
le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di
lui.
914. Oppure (per esteso vedi
a p.
903 ss.
):
Sir 38, 24-34
E' tutto intento a finire il
suo lavoro.
1 Ts 4,9-12
Vi esortiamo a lavorare con
le vostre mani.
2 Ts 3,6-13
Abbiamo lavorato con fatica e
con sforzo notte e giorno.
Mt 6,25-34
Il Padre vostro celeste sa
che avete bisogno di tutte queste cose.
Mt 25, 14 29
Andò subito a impiegarli e
ne guadagnò altri cinque.
Lc 16,9-12
Chi è fedele nel poco, è
fedele anche nel molto.
RESPONSORIO
915. Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
1010 ss.) o eseguire un canto adatto.
Sal 89 (90), 2 3-4 12-13
14.16
R. Benedici, Signore, l'opera
delle nostre mani.
Sal 103 (104), lab.5 14-15
23-24
R.
Tutto si compia nel nome
del Signore.
BREVE ESORTAZIONE
916.
Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
917.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Dio Creatore, che ha riempito
l'universo con i segni prodigiosi della sua potenza, ha benedetto gli
inizi del lavoro e ha disposto che gli uomini cooperino al progetto
della Creazione.
Preghiamo insieme e diciamo:
R.
Guida e sostieni, Signore,
l'opera delle nostre mani.
Sii benedetto, Signore, che
ci hai dato la legge del lavoro
e ci chiami a scoprire le
energie e le risorse della natura
per metterle a servizio del
progresso umano. R.
Sii benedetto, Signore,
hai voluto come artigiano
nella bottega di Nazaret
il tuo Figlio, fatto uomo per
noi.
R.
Sii benedetto, Signore,
che in Cristo, divino
operaio,
hai dato un senso nuovo alla
fatica umana.
R.
Sii benedetto, Signore,
che nella tua provvidenza
ci chiami a finalizzare le
conquiste tecniche
allo sviluppo integrale
dell'umanità.
R.
Sii benedetto, Signore,
che ci aiuti a trasformare il
lavoro quotidiano
in strumento di elevazione,
fonte di fraternità e di
giustizia sociale.
R.
Sii benedetto, Signore,
che dell'offerta del pane e
del vino,
frutto della terra e del
nostro lavoro,
hai fatto i segni
sacramentali del sacrificio eucaristico. R.
_____________________________________________________
918.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione,
il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
* Segue la preghiera del
Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
919.
Il ministro, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione adatta.
920.
PER UN UFFICIO
O
Dio, che sei largo delle
tue benedizioni
a quanti, nell'ambito della
ricerca tecnica e scientifica,
si sforzano di operare con
coscienza retta e illuminata,
concedi a questi tuoi figli
di saper individuare con il
tuo aiuto
valide soluzioni teoriche e
pratiche,
per mettere il frutto della
loro creatività
a servizio del bene comune.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
921. PER UN'OFFICINA O
LABORATORIO
O
Dio, il cui Figlio ha
riscattato e condiviso
la condizione dell'uomo che
lavora,
associandolo all'opera della
salvezza,
confortaci con la tua
benedizione,
perché sia riconosciuta la
dignità della fatica quotidiana
e ognuno di noi, valorizzando
le risorse del creato,
collabori alla promozione
della famiglia umana.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
922. PER UN NEGOZIO
O
Dio, Creatore e Padre,
che hai affidato la terra e i
suoi frutti
alle mani dell'uomo,
perché mediante il lavoro
si faccia strumento della tua
provvidenza,
benedici quanti usufruiscono
come esercenti o acquirenti
di questo servizio;
fa' che osservino sempre la
giustizia e la carità
e così concorrano al bene di
tutti,
lieti di operare per la
crescita della società.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
923. Il ministro asperge
persone e cose con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre
simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci
sostiene
e pietra angolare che ci
unisce nel tuo amore.
*
924.
Quindi uno dei
responsabili o degli addetti colloca il crocifisso o un'altra immagine
sacra nell'ambito dei locali.
Nel frattempo si può
eseguire un canto adatto.
CONCLUSIONE
925.
Il ministro stendendo le
mani sui presenti dice:
Dio, Padre di bontà,
che ha reso ogni uomo
responsabile del suo
prossimo,
perché il fratello aiuti il
fratello,
manifesti la sua benevolenza
a quanti lavorano in questo
luogo
e a tutti coloro che vi
entreranno.
R.
Amen.
E
la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo,
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
926. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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