48 - BENEDIZIONE DELLA PORTA
DI UNA CHIESA


Premesse

1434.
In alcune celebrazioni liturgiche, come nel Battesimo, nel Matrimonio, nelle Esequie, i fedeli sono accolti alle porta della chiesa, attraverso le quali, in determinati giorni dell'anno liturgico, entrano processionalmente nella chiesa stessa.
Per questo è opportuno che la porta della chiesa, nella sua struttura e nelle sue opere d'arte, sia come il segno di Cristo, che disse; «Io sono la porta del gregge», (Gv 10, 7) e insieme di tutti coloro che hanno percorso la via della santità, che conduce alla casa di Dio.

1435. In occasione dell'erezione delle nuove porte della chiesa si può cogliere l'occasione per sottolineare ai fedeli sia l'avvenimento esteriore sia il significato interiore dell'intero edificio, al quale le porte aprono l'accesso.
Sembra dunque opportuno rivolgere a Dio una particolare preghiera per la benedizione della porta e raccogliere i fedeli per ascoltare la parola di Dio e rivolgere a lui le loro suppliche.
Per quanto possibile, si faccia in modo che l'inaugurazione e la benedizione della nuova porta si celebri nella IV domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore.

1436. Il rito qui proposto può esser usato dal sacerdote.

1437. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle situazioni di persone e di luoghi.

 

Rito della benedizione



INIZIO


1438.
Quando tutti sono riuniti fuori della chiesa, si canta l'antifona seguente con il suo salmo (vedi n. 2496) o si esegue un altro canto adatto.

Antifona:

Sollevate, o porte, i vostri frontali, 
alzatevi, porte antiche: 
deve entrare il Re della gloria.


Salmo 23 (24).

1439.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. 

R. Amen.


SALUTO

1440.
Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

La grazia e la pace,
nella santa Chiesa di Dio, 
sia con tutti voi.


R. E con il tuo spirito.

o in un altro modo adatto.


MONIZIONE INTRODUTTIVA

1441.
Il sacerdote, o un altro ministro idoneo, introduce il rito benedizione con queste parole o altre simili:

Siamo qui riuniti come fratelli di fede, per benedire 1a nuova porta di questa chiesa. 
Preghiamo umilmente il Signore, perché quanti varcheranno la soglia della casa di Dio per ascoltare la Parola e celebrare i divini misteri, seguano con docilità la voce del Cristo che proclama: io sono la porta della vita eterna.



COLLETTA

1442.
Terminata la monizione, il sacerdote, a mani giunte, dice:

P
reghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

Poi il sacerdote, con le braccia allargate, dice:

O Dio, che hai voluto chiamare tua Chiesa 
la moltitudine dei credenti, 
fa' che il popolo radunato nel tuo nome 
ti adori, ti ami, ti segua, 
e sotto la tua guida giunga ai beni da te promessi. 
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.


LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

1443.
Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:

Ap 21, 2-3.23-26 
Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio.


Ascoltate la parola di Dio dal libro dell'Apocalisse

Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
Ecco la dimora di Dio con gli uomini! 
Egli dimorerà tra di loro 
ed essi saranno suo popolo 
ed egli sarà il "Dio-con-loro". 
La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello.
Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro magnificenza.
Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, poiché non vi sarà più notte.
E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni.


1444.
Oppure (per esteso vedi a p. 911 ss. ):

Is 26, 1-9
Aprite le porte: entri il popolo giusto.

Ger 7, 1-7
Sta alla porta del tempio del Signore e pronunzia questo discorso.

Gv 10, 1-10
Io sono la porta delle pecore.



RESPONSORIO

1445.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 1013 ss.) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 99 (100), 2 3 4 5
R.
Servite il Signore nella gioia.

Sal 117 (118) 1.4 15-16 19-20 22-23
R. Benedetto colui che viene nel nome del Signore.


OMELIA

1446.
Secondo l'opportunità, il sacerdote rivolge una breve omelia ai presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano significato della celebrazione.

Breve silenzio.


PREGHIERA DEI FEDELI

1447.
Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Fratelli e sorelle carissimi, edificati come pietre vive in tempio spirituale sulla pietra angolare che è Cristo, preghiamo per la Chiesa sua sposa e rinnoviamo la nostra ferma adesione lei nella fede.

R. Qui è la casa di Dio e la porta del cielo.

Signore Gesù, pastore eterno e porta dell'ovile, 
accresci, raduna e proteggi il tuo gregge.
R.

Signore Gesù, che hai edificato la tua casa sulla roccia, 
confermaci nella fede e nella speranza.
R.

Signore Gesù, che dal tuo petto squarciato 
hai fatto scaturire sangue e acqua, 
purifica e rinnova la tua Chiesa 
con i sacramenti della nuova alleanza.
R.

Signore Gesù, 
presente in mezzo a coloro che si riuniscono nel tuo nome, esaudisci la preghiera unanime della tua Chiesa.
R.

Signore Gesù, che non respingi coloro che ritornano a te, 
accogli tutti i peccatori nella casa del Padre.
R.

Signore Gesù, che insieme con il Padre e lo Spirito Santo 
stabilisci la tua dimora in coloro che ti amano, 
rendi perfetta la tua Chiesa 
nell'esperienza del tuo amore.
R.

_____________________________________________________


1448.
Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione il sacerdote invita alla preghiera con queste parole o altre simili:

Carissimi, siamo riuniti in fraterna letizia 
per inaugurare la nuova porta della chiesa. 
Preghiamo, perché il Signore ci assista e ci protegga.


Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
_____________________________________________________


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1449.
Il sacerdote, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:

Benedetto sei tu, Signore, Padre santo, 
che hai mandato il tuo Figlio nel mondo 
per raccogliere in unità, 
mediante l'effusione del suo sangue, 
gli uomini lacerati e dispersi dal peccato. 
Tu lo hai costituito pastore e porta dell'ovile, 
perché chi entra sia salvo, 
e chi entra ed esce 
trovi i pascoli della vita.

Dona ai tuoi fedeli che varcano questa soglia, 
di essere accolti alla tua presenza, o Padre, 
per il Cristo tuo Figlio 
in un solo Spirito.

Fa', o Signore, che quanti animati da fede filiale 
si raduneranno in questa chiesa, 
siano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli, 
nella unione fraterna, 
nella frazione del pane e nelle preghiere, 
e crescano in numero e merito, 
per edificare la celeste Gerusalemme.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

1450.
Dopo la preghiera di benedizione il sacerdote, se lo ritiene opportuno, incensa la nuova porta.


* INGRESSO IN CHIESA

1451.
Quindi tutti entrano in chiesa in processione. Nel frattempo si canta l'antifona seguente con il suo salmo (vedi n. 2504) o si esegue un altro canto adatto.

Antifona:

Aprite le porte della giustizia, 
entreremo a rendere grazie al Signore.

Salmo 117 (118), 19-20 21-23 25-26 28-29.

1452.
Giunto all'altare, il sacerdote invita tutti a pregare introducendo la preghiera del Signore con queste parole o altre simili:

Pastore buono, tu sei la via 
e la porta per il tuo gregge, 
per mezzo tuo in un solo Spirito 
ci rivolgiamo con fiducia filiale 
a Dio nostro Padre e diciamo:

Padre nostro.


Quindi con le braccia allargate dice:

Padre santo, 
che ci dai la gioia di entrare nella tua casa, 
per cantare la lode del tuo nome 
e attingere la forza del tuo amore, 
illumina con il tuo Spirito la nostra vita 
e fa' di noi i testimoni della speranza evangelica.

Per Cristo nostro Signore.

R. Amen.


CONCLUSIONE


1453.
Il sacerdote stendendo le mani sui presenti dice:

Dio, Signore del cielo e della terra, 
che vi ha riuniti 
per la benedizione della porta di questa sua dimora,
vi conceda un giorno 
di varcare la soglia della città eterna,
per cantare il cantico nuovo
e possedere la beata eredità del suo regno.


R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio X e Spirito Santo, 
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.

R. Amen.

1454.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
 

 

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