10 - BENEDIZIONE DEI PELLEGRINI

 

Premesse

315. I pellegrinaggi ai luoghi santi, ai sepolcri dei Santi e ai santuari, sia nelle forme tradizionali sia in forme nuove, sono da tenere in grande considerazione nella vita pastorale, sia perché invitano i fedeli alla conversione, sia perché nutrono la loro vita cristiana e anche favoriscono varie forme di apostolato.

316.
Bisogna aver cura di spiegare e preparare opportunamente tutto ciò che costituisce il carattere proprio del pellegrinaggio cristiano, cioè la sua natura spirituale, in modo che i pellegrini siano veramente «annunziatori itineranti di Cristo» (Conc. Vat. II, Apostolicam actuositatem, n.14) e ricevano in abbondanza i frutti del pellegrinaggio.

317.
Perché ciò si possa conseguire più facilmente, sarà bene che nell'occasione di cominciare o concludere il pellegrinaggio, si organizzi non di rado una particolare celebrazione con i formulari per la benedizione dei pellegrini e per l'assunzione di impegni concreti personali e comunitari.

318.
Se invece si preferisce iniziare o concludere il pellegrinaggio con l'Eucaristia o con la Liturgia delle Ore, o con altra azione liturgica, tutte queste celebrazioni si possono concludere con una speciale benedizione dei pellegrini, secondo i riti riportati più avanti.

319.
Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono.

320.
Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi. 

 

I. BENEDIZIONE ALL'INIZIO
DEL PELLEGRINAGGIO


Rito della benedizione



INIZIO

321.
Quando tutti sono riuniti, si può cantare il Salmo 121 (122) o si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


SALUTO

322. Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Dio, che salva e consola, 
sia con tutti voi.

R. E con il tuo spirito.


o in un altro modo adatto.


MONIZIONE INTRODUTTIVA

323. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

Carissimi, all'inizio del nostro pellegrinaggio richiamiamo alla mente con quale animo abbiamo maturato questo proposito. Il santuario che desideriamo visitare, attesta la devozione del popolo di Dio e dei fedeli che vi accorrono da ogni parte per ritornare confermati nella vita cristiana e stimolati alle opere di carità. Ma anche ai fratelli e alle sorelle che incontreremo in quei luoghi dobbiamo portare in dono l'esempio della nostra fede, speranza e carità, perché tutti insieme, residenti e pellegrini, possiamo arricchirci nella mutua edificazione.

 
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

324. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:

2 Cor 5, 6b-10
Siamo lontani dal Signore.


Ascoltate la parola di Dio
alla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

Finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontani dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore. Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a lui graditi.
Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male.


325.
Oppure (per esteso vedi a p. 906 ss.):

Is 2, 2-5 
Camminiamo nella luce del Signore.

Eb 10, 19-25 
Avviciniamoci con vero cuore in pienezza di fede.

1 Pt 2, 4-12 
Come stranieri e pellegrini.

Lc 2, 41-51 
Salirono a Gerusalemme.

Lc 24, 13-35 
Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro.


 
RESPONSORIO

326.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 992 ss. ) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 23 (24) 1-2 3-4 5-6

R. Noi cerchiamo il tuo volto, Signore.

Sal 26, (27) 1 4 13-14

R. Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.


BREVE ESORTAZIONE

327. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole di presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.



PREGHIERA DEI FEDELI

328. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Invochiamo con fede Dio, principio e fine di tutte le strade.

R. Guida, Signore, il nostro cammino.

Padre santo, 
che al tuo popolo pellegrinante nel deserto 
ti offristi come luce e guida, 
veglia sui nostri passi, 
perché, liberi da ogni pericolo, 
possiamo arrivare alla mèta 
e tornare lieti alle nostre case.
R.

Tu ci hai dato il tuo unico Figlio 
come via per giungere a te, 
fa' che lo seguiamo sempre con fedeltà e perseveranza.
R.

Tu in Maria sempre Vergine 
ci hai donato l'immagine e il modello della sequela di Cristo 
fa' che guardando a lei 
camminiamo in perenne novità di vita.
R.

Tu per mezzo dello Spirito Santo 
conduci a te la Chiesa pellegrina nel mondo, 
fa' che cercandoti sopra ogni cosa 
corriamo nella via dei tuoi precetti.
R.

Tu ci chiami a te attraverso i sentieri 
della giustizia e della pace, 
fa' che al termine della vita 
possiamo contemplarti nella patria beata.
R.
_____________________________________________________

329.
Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il ministro dice:

Preghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
_____________________________________________________

Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

330. Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera i benedizione:

Dio onnipotente e misericordioso, 
tu provvedi a chi ti ama 
e sempre e dovunque 
sei vicino a chi ti cerca con cuore sincero; 
assisti i tuoi figli nel pellegrinaggio 
e guida i loro passi nella tua volontà, 
perché, protetti dalla tua ombra nel giorno 
e illuminati dalla tua luce nella notte 
possano giungere alla mèta desiderata.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.


CONCLUSIONE

331. Il ministro stendendo le mani sui pellegrini dice:

Dio nostra salvezza 
ci guidi nella prosperità e nella pace.


R. Amen.

Il Signore ci assista e ci accompagni nel cammino.

R. Amen.

Con l'aiuto del Signore 
giunga felicemente a termine questo pellegrinaggio 
che iniziamo nel suo nome.


R. Amen.

332.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
 
 

II. BENEDIZIONE
AL TERMINE
DEL PELLEGRINAGGIO


Rito della benedizione



INIZIO

333.
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


SALUTO

334.
Il ministro saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

Il Dio di ogni speranza e consolazione 
vi riempia di pace e gioia nello Spirito Santo.


R. Amen.

Oppure:

R. A lui gloria nei secoli.

o in un altro modo adatto.


MONIZIONE INTRODUTTIVA

335.
Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

Rendiamo gloria a Dio che ci dona un particolare tempo di grazia. Dopo aver visitato questi luoghi benedetti, siamo impegnati a rinnovare tutta la nostra vita.
I santuari sono segno di una casa non costruita da mano d'uomo, cioè il corpo di Cristo di cui siamo pietre vive e scelte, edificate su di lui, pietra angolare.
Tornando alle nostre case dobbiamo vivere in conformità alla nostra vocazione, in virtù della quale siamo stirpe eletta, regale sacerdozio, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato. A noi egli affida la missione di annunziare la potenza di Cristo, che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua splendida luce.



LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

336.
Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:

1 Cr 29,9-18 
Noi siamo stranieri e pellegrini davanti a Dio.

Ascoltate la parola di Dio dal primo libro delle Cronache

Il popolo gioì per la generosità dei capi e dei dirigenti, perché le offerte erano fatte al Signore con cuore sincero; anche il re Davide gioì vivamente.
Davide benedisse il Signore davanti a tutta l'assemblea. Davide disse:

Sii benedetto, Signore 
Dio di Israele, nostro padre, 
ora e sempre. 
Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, 
la gloria, la maestà e lo splendore, 
perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo. 
Tuo è il regno, Signore; 
tu ti innalzi sovrano su ogni cosa. 
Da te provengono ricchezza e gloria; 
tu domini tutto; 
nella tua mano c'è forza e potenza; 
dalla tua mano ogni grandezza e potere.

Per questo, nostro Dio, ti ringraziamo 
lodiamo il tuo nome glorioso.

E chi sono io e chi è il mio popolo, per essere in grado di offrirti tutto questo spontaneamente? Ora tutto proviene da te; noi, dopo averlo ricevuto dalla tua mano, te l'abbiamo ridato. Noi siamo stranieri davanti a te e pellegrini come tutti i nostri padri. Come un'ombra sono i nostri giorni sulla terra e non c'è speranza. Signore nostro Dio, quanto noi abbiamo preparato per costruire una casa al tuo santo nome proviene da te, è tutto tuo. So, mio Dio, che tu provi i cuori e ti compiaci della
rettitudine. Io, con cuore retto, ho offerto spontaneamente tutte queste cose. Ora io vedo il tuo popolo qui presente portarti offerte con gioia.

Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Israele, nostri padri, custodisci questo sentimento per sempre nell'intimo del cuore del tuo popolo. Dirigi i loro cuori verso di te.


337.
Oppure (per esteso vedi a p. 936 ss.):

At 8,26-35 
Era venuto a Gerusalemme per adorare, e tornava.

Eb 13,12-21
Non abbiamo qui una città permanente, ma cerchiamo quella futura.

Lc 24, 28-35 
Riferirono ciò che era accaduto lungo la via.

Gv 5, 1-15 
Prendi il tuo lettuccio e cammina.

Gv 9, 1-38 
Sono andato, mi sono lavato e ci vedo.



RESPONSORIO

338.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 1008 ss.) o eseguire un altro canto adatto.

Sal 83 (84), 3-4 5-6 7-8

R. Com'è dolce, o Signore, abitare la tua casa!

Sal 121 (122), 1-3 4-5 6-7 8-9

R. Andiamo con gioia alla casa del Signore.


BREVE ESORTAZIONE

339.
Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano significato della celebrazione.

Breve silenzio.


PREGHIERA DEI FEDELI

340.
Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte. possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Dio Padre, Signore del cielo e della terra, ha voluto che nell'umanità di Cristo abitasse la pienezza della divinità. 
A lui rivolgiamo la nostra preghiera.

R. Guarda dal tuo santuario e benedici il tuo popolo, Signore.

Padre santo, tu hai prefigurato nel cammino dell'esodo 
la via della salvezza per il tuo popolo, 
fa' che rientrando nella vita quotidiana, 
aderiamo a te con cuore aperto e animo generoso.
R.

Tu hai costituito la Chiesa come tuo santuario, 
perché irradi nel mondo la luce vera, 
fa' che le moltitudini affluiscano a lei da ogni parte della terra
per camminare nelle tue vie.
R.

Tu ci ricordi che non è qui la nostra città permanente, 
fa' che tendiamo costantemente alla patria futura.
R.

Tu ci aiuti a discernere in ogni fase del cammino 
i segni della tua presenza,  
fa' che sentiamo accanto a noi il tuo Figlio lungo la via 
e lo riconosciamo alla mensa nello spezzare il pane.
R.
_____________________________________________________

341.
Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione, il ministro dice:

Preghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
_____________________________________________________

Segue la preghiera del Signore.
Padre nostro.


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

342.
Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:

Benedetto sei tu, Dio, 
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, 
che hai scelto fra tutte le nazioni 
un popolo a te consacrato e dedito alle opere buone, 
tu hai toccato il cuore dei tuoi fedeli, 
perché aderiscano a te con nuovo impegno e fervore: 
effondi su di loro 
l'abbondanza delle tue benedizioni, 
perché rientrando alle proprie case 
proclamino con gioia, in parole e opere, 
le tue meraviglie.

Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.


CONCLUSIONE

343.
Il ministro stendendo le mani sui pellegrini dice:

Il Signore del cielo e della terra, 
che vi ha accompagnato in questo pellegrinaggio, 
vi custodisca sempre con la sua protezione.

Dio, Padre di misericordia, 
che in Cristo Gesù ha riunito i figli dispersi, 
vi conceda di essere in lui 
un cuore solo e un'anima sola.


R. Amen.

Dio, che nel suo provvidenziale disegno 
attua in voi il volere e l'operare, 
vi benedica e vi confermi con il suo Santo Spirito.


R. Amen.

344.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.

 

 

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