Premesse
882. Gli ospedali e le case
di cura si possono considerare un segno della fedeltà con la quale i
discepoli di Cristo accolgono il mandato evangelico di curare i malati.
L'inaugurazione di queste
strutture ospedaliere è una buona occasione pastorale per riunire la
comunità cristiana, in modo che meglio comprenda il significato della
malattia e l'importanza che ha la scienza medica nelle disposizioni
della divina Provvidenza.
883.
Questa celebrazione non
è direttamente riferita ai malati, ma piuttosto a coloro che in
qualsiasi modo prestano ad essi il loro servizio. Non si compia quindi
la benedizione di un ospedale senza la partecipazione dei medici e di
coloro che si dedicano al servizio dei malati.
884.
Il rito qui proposto può
essere usato dal sacerdote e dal diacono.
885.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
* 886.
Questo rito si
tralascia se l'ospedale o la casa di cura è dotata di una propria
chiesa o cappella di cui si deve fare la dedicazione o la benedizione.
E' opportuno tuttavia che nelle litanie o nella preghiera dei fedeli
vengano inserite apposite intercessioni o intenzioni, tenendo presenti
le varie situazioni dei malati e degli operatori sanitari.
887.
Nelle regioni in cui
vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di
Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche agli
ospedali o case di cura, il ministro, servendosi degli elementi indicati
in questo rito o in quello per la «Benedizione dei malati», (Cap. VI,
p. 117 ss.), può preparare una celebrazione che giovi al bene
spirituale sia ai malati che degli operatori sanitari.
Rito della benedizione
INIZIO
888.
Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
889.
Il ministro saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
Il Signore Gesù,
che ha dato ai discepoli
la missione di curare e
sollevare gli infermi,
sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
890.
Il ministro, o un'altra
persona idonea, introduce il rito benedizione con queste parole o altre
simili:
Il Padre delle misericordie e
Dio di ogni consolazione, che tutti consola per mezzo del suo Figlio
nello Spirito Santo, guarda con affetto di predilezione ogni persona che
soffre nel corpo e nell'anima e quanti prestano loro assistenza e aiuto.
I malati, infatti, completano nella propria carne ciò che manca della
passione di Cristo per il suo corpo, che è la Chiesa, e rendono
presente in modo singolare la persona stessa del Signore. Egli si
identifica negli infermi a tal punto da ritenere rivolto a sé ogni
gesto compiuto in loro favore. Affidiamo a Maria, salute degli infermi,
la nostra supplica per ottenere la divina benedizione su questo ospedale
[casa di cura], sui malati che vi saranno
[sono]
accolti e su quanti si
prodigheranno
[si prodigano]
a loro servizio.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
891.
Un lettore o uno dei
presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Mt 4,23-25
Conducevano a lui i malati,
ed egli li guariva.
Ascoltate la parola del
Signore dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù
percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e
predicando la buona novella del Regno e curando ogni sorta di malattia e
d'infermità nel popolo. La sua fama si sparse per tutta la Siria, e così
condussero a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori,
indemoniati, epilettici e paralitici: ed egli li guariva. E grandi folle
cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme,
dalla Giudea e da oltre il Giordano.
892. Oppure (per esteso vedi
a p.
902 ss.
):
Sir 38,1-14
E' il Signore che ha creato
il medico.
2 Cor 1,3-7
Dio di ogni consolazione.
Mt 25,31-46
Ero malato e mi avete
visitato.
Lc 10,30-37
Ha avuto compassione di lui.
RESPONSORIO
893.
Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
1014 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 101 (102), 2-3 24-25
R. Signore, ascolta la mia
preghiera.
Is
38, 10 11 12a-d 16
R.
In te spero, Signore:
salva la mia vita.
BREVE ESORTAZIONE
894.
Secondo l'opportunità,
il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
895.
Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità momento.
Supplichiamo con umile
fiducia Cristo Signore, che è venuto nel mondo per consolare gli
afflitti e guarire gli infermi.
R.
Benedici, Signore, chi
confida in te.
Tu che sei venuto a curare
gli infermi
e a sanare i contriti di
cuore,
visita questa casa
con la forza consolatrice del
tuo Spirito. R.
Tu che predicavi il Vangelo
del Regno
e guarivi il popolo da ogni
infermità,
mostra a tutti la dolcezza
del tuo amore.
R.
Tu che imponendo le mani sui
malati
ridonavi loro la salute,
soccorri con il dono della
tua grazia
gli ospiti di questa casa.
R.
Tu che hai affidato agli
apostoli
la missione di curare gli
infermi,
esaudisci la preghiera della
tua Chiesa,
che implora per loro sollievo
e guarigione.
R.
Tu che hai promesso la divina
ricompensa
a coloro che nel tuo nome
visitano e assistono i malati,
donaci occhi e cuore per
vedere e amare te
nei nostri fratelli
sofferenti. R.
_____________________________________________________
*
896.
Quando si omettono le
invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione il
celebrante dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
_____________________________________________________
Segue la preghiera del
Signore.
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
897.
Il ministro, con le
braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
Sii benedetto, Dio nostro
Padre,
per i benefici che ci hai
elargito in Cristo tuo Figlio:
egli è venuto a guarire le
nostre infermità e debolezze
con la potenza dello Spirito
Santo,
e inviando i discepoli a
predicare il Vangelo
ordinò loro di visitare e
curare gli infermi.
Fa' che i nostri fratelli e
sorelle
degenti in questo ospedale
[questa casa]
siano assistiti dai medici e
dai loro collaboratori
con premurosa attenzione
e curati con assidua
sollecitudine,
perché rientrando nelle loro
case
fisicamente e spiritualmente
ristorati,
lodino ogni giorno la tua
misericordia.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
898. Oppure:
Padre onnipotente e
misericordioso,
fonte di ogni benedizione,
tu hai affidato la sorte di
ogni infermo
alle cure premurose del tuo
popolo
che cammina in novità di
vita in Cristo tuo Figlio;
esaudisci le nostre umili
preghiere:
per la grazia del tuo Spirito
fa' che questa casa
diventi un luogo di
benedizione e di carità autentica;
qui i medici esercitino con
sapienza
la loro difficile arte;
qui il personale sanitario
presti con sollecitudine il
proprio servizio;
qui vengano i fratelli
a visitare il Cristo che
soffre nelle sue membra;
possano gli infermi
recuperare prontamente la salute
e renderti fervide grazie dei
benefici ricevuti.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
899. Il ministro asperge
persone e ambiente con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre
simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua
benedetta
l'adesione a Cristo,
pietra fondamentale che ci
sostiene
e pietra angolare che ci
unisce nel tuo amore.
*
900.
Quindi uno dei
responsabili dell'Istituto colloca (o scopre il Crocifisso o un'altra
immagine sacra nell'ambito dell'ospedale o della casa di cura.
Nel frattempo si può
eseguire un canto adatto.
CONCLUSIONE
901.
Il ministro stendendo le
mani sul personale dell'ospedale dice:
Dio, consolatore degli
afflitti
e sostegno dei sofferenti,
che vi ha convocati a
inaugurare questa casa,
preparata con intelligenza
d'amore
per la cura degli infermi,
vi confermi con la sua
grazia,
perché rendiate un fedele
servizio a Cristo,
presente nelle sue membra.
Egli vive e regna nei secoli
dei secoli.
R.
Amen.
902. Quindi benedice tutti i
presenti dicendo:
E
su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo.
R.
Amen.
903. Un canto corale può
chiudere la celebrazione.
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