Zaccaria
- Capitolo 1
PRIMA
PARTE
Esortazione
alla conversione
[1]Nell'ottavo
mese dell'anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa
parola del Signore al profeta Zaccaria figlio di Barachia,
figlio di Iddò: [2]«Il Signore si è molto sdegnato
contro i vostri padri. [3]Tu dunque riferirai loro: Così
parla il Signore degli eserciti: Convertitevi a me - oracolo
del Signore degli eserciti - e io mi rivolgerò a voi, dice il
Signore degli eserciti. [4]Non siate come i vostri
padri, ai quali i profeti di un tempo andavan gridando: Dice
il Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino
perverso e dalle vostre opere malvage. Ma essi non vollero
ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore. [5]Dove
sono i vostri padri? I profeti forse vivranno sempre? [6]Le
parole e i decreti che io avevo comunicato ai miei servi, i
profeti, non si sono forse adempiuti sui padri vostri? Essi si
sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli
eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri traviamenti e
delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi».
Prima
visione: i cavalieri
[7]Il
ventiquattro dell'undecimo mese, cioè il mese di Sebàt,
l'anno secondo di Dario, questa parola del Signore si manifestò
al profeta Zaccaria, figlio di Iddò. [8]Io ebbi una
visione di notte. Un uomo, in groppa a un cavallo rosso, stava
fra i mirti in una valle profonda; dietro a lui stavano altri
cavalli rossi, sauri e bianchi. [9]Io domandai: «Mio
signore, che significano queste cose?». L'angelo che parlava
con me mi rispose: «Io t'indicherò ciò che esse significano».
[10]Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire:
«Essi sono coloro che il Signore ha inviati a percorrere la
terra». [11]Si rivolsero infatti all'angelo del
Signore che stava fra i mirti e gli dissero: «Abbiamo
percorso la terra: è tutta tranquilla». [12]Allora
l'angelo del Signore disse: «Signore degli eserciti, fino a
quando rifiuterai di aver pietà di Gerusalemme e delle città
di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai
settant'anni!». [13]E all'angelo che parlava con me il
Signore rivolse parole buone, piene di conforto. [14]Poi
l'angelo che parlava con me mi disse: «Fà sapere questo: Così
dice il Signore degli eserciti: Io sono ingelosito per
Gerusalemme e per Sion di gelosia grande; [15]ma ardo
di sdegno contro le nazioni superbe, poiché mentre io ero un
poco sdegnato, esse cooperarono al disastro. [16]Perciò
dice il Signore: Io di nuovo mi volgo con compassione a
Gerusalemme: la mia casa vi sarà riedificata - parola del
Signore degli eserciti - e la corda del muratore sarà tesa di
nuovo sopra Gerusalemme. [17]Fà sapere anche questo:
Così dice il Signore degli eserciti: Le mie città avranno
sovrabbondanza di beni, il Signore avrà ancora compassione di
Sion ed eleggerà di nuovo Gerusalemme».
Zaccaria
- Capitolo 2
Seconda
visione: corna e operai
[1]Poi
alzai gli occhi ed ecco, vidi quattro corna. [2]Domandai
all'angelo che parlava con me: «Che cosa sono queste?». Ed
egli: «Sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e
Gerusalemme». [3]Poi il Signore mi fece vedere quattro
operai. [4]Domandai: «Che cosa vengono a fare costoro?».
Mi rispose: «Le corna hanno disperso Giuda a tal segno che
nessuno osa più alzare la testa e costoro vengono a demolire
e abbattere le corna delle nazioni che cozzano contro il paese
di Giuda per disperderlo».
Terza
visione: il misuratore
[5]Alzai
gli occhi ed ecco un uomo con una corda in mano per misurare. [6]Gli
domandai: «Dove vai?». Ed egli: «Vado a misurare
Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la
sua lunghezza». [7]Allora l'angelo che parlava con me
uscì e incontrò un altro angelo [8]che gli disse: «Corri,
và a parlare a quel giovane e digli: Gerusalemme sarà priva
di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà
accogliere. [9]Io stesso - parola del Signore - le farò
da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad
essa.
Due
appelli agli esiliati
[10]Su,
su, fuggite dal paese del settentrione - parola del Signore -
voi che ho dispersi ai quattro venti del cielo - parola del
Signore. [11]A Sion mettiti in salvo, tu che abiti
ancora con la figlia di Babilonia! [12]Dice il Signore
degli eserciti alle nazioni che vi hanno spogliato: [13]Ecco,
io stendo la mano sopra di esse e diverranno preda dei loro
schiavi e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha
inviato.
[14]Gioisci,
esulta, figlia di Sion,
perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te
- oracolo del Signore -.
[15]Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al
Signore
e diverranno suo popolo ed egli dimorerà in mezzo a te
e tu saprai che il Signore degli eserciti
mi ha inviato a te.
[16]Il Signore si terrà Giuda
come eredità nella terra santa,
Gerusalemme sarà di nuovo prescelta.
[17]Taccia ogni mortale davanti al Signore,
poiché egli si è destato dalla sua santa dimora».
Zaccaria
- Capitolo 3
Quarta
visione: le vesti di Giosuè
[1]Poi
mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, ritto davanti
all'angelo del Signore, e satana era alla sua destra per
accusarlo. [2]L'angelo del Signore disse a satana: «Ti
rimprovera il Signore, o satana! Ti rimprovera il Signore che
si è eletto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone s
costui un tizzone sottratto al fuoco?». [3]Giosuè
infatti era rivestito di vesti immonde e stava in piedi
davanti all'angelo,[4]il quale prese a dire a coloro
che gli stavano intorno: «Toglietegli quelle vesti immonde».
Poi disse a Giosuè: «Ecco, io ti tolgo di dosso il peccato;
fatti rivestire di abiti da festa». [5]Poi soggiunse:
«Mettetegli sul capo un diadema mondo». E gli misero un
diadema mondo sul capo, lo rivestirono di candide vesti alla
presenza dell'angelo del Signore. [6]Poi l'angelo del
Signore dichiarò a Giosuè: [7]«Dice il Signore degli
eserciti: Se camminerai nelle mie vie e osserverai le mie
leggi, tu avrai il governo della mia casa, sarai il custode
dei miei atri e ti darò accesso fra questi che stanno qui.
La
venuta del "germoglio"
[8]Ascolta
dunque, Giosuè sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che
siedono davanti a te, poiché essi servono da presagio: ecco,
io manderò il mio servo Germoglio. [9]Ecco la pietra
che io pongo davanti a Giosuè: sette occhi sono su
quest'unica pietra; io stesso inciderò la sua iscrizione -
oracolo del Signore degli eserciti - e rimuoverò in un sol
giorno l'iniquità da questo paese. [10]In quel giorno
- oracolo del Signore degli eserciti - ogni uomo inviterà il
suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico».
Zaccaria
- Capitolo 4
Quinta
visione: il candelabro e gli olivi
[1]L'angelo
che mi parlava venne a destarmi, come si desta uno dal sonno, [2]e
mi disse: «Che cosa vedi?». Risposi: «Vedo un candelabro
tutto d'oro; in cima ha un recipiente con sette lucerne e
sette beccucci per le lucerne. [3]Due olivi gli stanno
vicino, uno a destra e uno a sinistra». [4]Allora
domandai all'angelo che mi parlava: «Che cosa significano,
signor mio, queste cose?». [5]Egli mi rispose: «Non
comprendi dunque il loro significato?». E io: «No, signor
mio».
Tre
parole per Zorobabele
[6]Egli
mi rispose: «Questa è la parola del Signore a Zorobabele:
Non con la potenza né con la forza, ma con il mio spirito,
dice il Signore degli eserciti! [7]Chi sei tu, o grande
monte? Davanti a Zorobabele diventa pianura! Egli estrarrà la
pietra, quella del vertice, fra le acclamazioni: Quanto è
bella!».
[8]Mi
fu rivolta questa parola del Signore: [9]«Le mani di
Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la
compiranno e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha
inviato a voi. [10]Chi oserà disprezzare il giorno di
così modesti inizi? Si gioirà vedendo il filo a piombo in
mano a Zorobabele. Le sette lucerne rappresentano gli occhi
del Signore che scrutano tutta la terra». [11]Quindi
gli domandai: «Che significano quei due olivi a destra e a
sinistra del candelabro? [12]E quelle due ciocche
d'olivo che stillano oro dentro i due canaletti d'oro?». [13]Mi
rispose: «Non comprendi dunque il significato di queste cose?».
E io: «No, signor mio». [14]«Questi, soggiunse, sono
i due consacrati che assistono il dominatore di tutta la terra».
Zaccaria
- Capitolo 5
Sesta
visione: il libro che vola
[1]Poi
alzai gli occhi e vidi un rotolo che volava. [2]L'angelo
mi domandò: «Che cosa vedi?». E io: «Vedo un rotolo che
vola: è lungo venti cubiti e largo dieci». [3]Egli
soggiunse: «Questa è la maledizione che si diffonde su tutta
la terra: ogni ladro sarà scacciato via di qui come quel
rotolo; ogni spergiuro sarà scacciato via di qui come quel
rotolo. [4]Io scatenerò la maledizione, dice il
Signore degli eserciti, in modo che essa penetri nella casa
del ladro e nella casa dello spergiuro riguardo al mio nome;
rimarrà in quella casa e la consumerà insieme con le sue
travi e le sue pietre».
Settima
visione: la donna nell'efa
[5]Poi
l'angelo che parlava con me si avvicinò e mi disse: «Alza
gli occhi e osserva ciò che appare». [6]E io: «Che
cosa è quella?». Mi rispose: «E' un'efa che avanza».
Poi soggiunse: «Questa è la loro corruzione in tutta la
terra». [7]Fu quindi alzato un coperchio di piombo;
ecco dentro all'efa vi era una donna. [8]Disse:
«Questa è l'empietà!». Poi la ricacciò dentro l'efa
e ricoprì l'apertura con il coperchio di piombo. [9]Alzai
di nuovo gli occhi per osservare e vidi venire due donne: il
vento agitava le loro ali, poiché avevano ali come quelle
delle cicogne, e sollevarono l'efa fra la terra e il
cielo. [10]Domandai all'angelo che parlava con me: «Dove
portano l'efa costoro?». [11]Mi rispose: «Vanno
nella terra di Sènnaar per costruirle un tempio. Appena
costruito, l'efa sarà posta sopra il suo piedistallo».
Zaccaria
- Capitolo 6
Ottava
visione: i carri
[1]Alzai
ancora gli occhi per osservare ed ecco quattro carri uscire in
mezzo a due montagne e le montagne erano di bronzo. [2]Il
primo carro aveva cavalli bai, il secondo cavalli neri, [3]il
terzo cavalli bianchi e il quarto cavalli pezzati. [4]Domandai
all'angelo che parlava con me: «Che significano quelli,
signor mio?». [5]E l'angelo: «Sono i quattro venti
del cielo che partono dopo essersi presentati al Signore di
tutta la terra. [6]I cavalli neri vanno verso la terra
del settentrione, seguiti da quelli bianchi; i pezzati invece
si dirigono verso la terra del mezzogiorno. [7]Essi
fremono di percorrere la terra». Egli disse loro: «Andate,
percorrete la terra». Essi partirono per percorrere la terra;
[8]Poi mi chiamò e mi disse: «Ecco, quelli che
muovono verso la terra del settentrione hanno fatto calmare il
mio spirito su quella terra».
La
corona ex-voto
[9]Mi
fu rivolta questa parola del Signore: [10]«Prendi fra
i deportati, fra quelli di Cheldài, di Tobia e di Iedaià,
oro e argento e và nel medesimo giorno a casa di Giosia
figlio di Sofonìa, che è ritornato da Babilonia. [11]Prendi
quell'argento e quell'oro e ne farai una corona che porrai sul
capo di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote. [12]Gli
riferirai: Dice il Signore degli eserciti: Ecco un uomo che si
chiama Germoglio: spunterà da sé e ricostruirà il tempio
del Signore. [13]Sì, egli ricostruirà il tempio del
Signore, egli riceverà la gloria, egli siederà da sovrano
sul suo trono. Un sacerdote sarà alla sua destra e fra i due
regnerà una pace perfetta. [14]La corona per Cheldài,
Tobia, Iedaià e Giosia, figlio di Sofonìa, resterà di
ricordo nel tempio del Signore. [15]Anche da lontano
verranno a riedificare il tempio del Signore. Così
riconoscerete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a
voi. Ciò avverrà, se ascolterete la voce del Signore vostro
Dio».
Zaccaria
- Capitolo 7
Domanda
sul digiuno
[1]L'anno
quarto di Dario, il quarto giorno del nono mese, detto Casleu,
la parola del Signore fu rivolta a Zaccaria. [2]Betel
aveva inviato Sarèzer alto ufficiale del re con i suoi uomini
a supplicare il Signore [3]e a domandare ai sacerdoti
addetti al tempio del Signore degli eserciti e ai profeti: «Devo
io continuare a far lutto e astinenza nel quinto mese, come ho
fatto in questi anni passati?».
Ritorno
sul passato nazionale
[4]Allora
mi fu rivolta questa parola del Signore: [5]«Parla a
tutto il popolo del paese e a tutti i sacerdoti e dì loro:
Quando avete fatto digiuni e lamenti nel quinto e nel settimo
mese per questi settant'anni, lo facevate forse per me? [6]Quando
avete mangiato e bevuto non lo facevate forse per voi? [7]Non
è questa forse la parola che vi proclamava il Signore per
mezzo dei profeti del passato, quando Gerusalemme era ancora
abitata e in pace ed erano abitate le città vicine e il
Negheb e la pianura?». [8]Questa parola del Signore fu
rivolta a Zaccaria: [9]«Ecco ciò che dice il Signore
degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà;
esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo
prossimo. [10]Non frodate la vedova, l'orfano, il
pellegrino, il misero e nessuno nel cuore trami il male contro
il proprio fratello». [11]Ma essi hanno rifiutato di
ascoltarmi, mi hanno voltato le spalle, hanno indurito gli
orecchi per non sentire. [12]Indurirono il cuore come
un diamante per non udire la legge e le parole che il Signore
degli eserciti rivolgeva loro mediante il suo spirito, per
mezzo dei profeti del passato. Così si accese un grande
sdegno da parte del Signore degli eserciti. [13]Come al
suo chiamare essi non vollero dare ascolto, così quand'essi
grideranno, io non li ascolterò, dice il Signore degli
eserciti. [14]«Io li ho dispersi fra tutte quelle
nazioni che essi non conoscevano e il paese si è desolato
dietro di loro, senza che alcuno lo percorresse; la terra di
delizie è stata ridotta a desolazione».
Zaccaria
- Capitolo 8
Prospettive
di salvezza messianica
[1]Questa
parola del Signore degli eserciti mi fu rivolta: [2]«Così
dice il Signore degli eserciti:
Sono
acceso di grande gelosia per Sion,
un grande ardore m'infiamma per lei.
[3]Dice
il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme.
Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà e il monte
del Signore degli eserciti Monte santo». [4]Dice il
Signore degli eserciti: «Vecchi e vecchie siederanno ancora
nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per
la loro longevità. [5]Le piazze della città
formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno
sulle sue piazze». [6]Dice il Signore degli eserciti:
«Se questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo
popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei
occhi?» - dice il Signore degli eserciti -.
[7]Così
dice il Signore degli eserciti:
«Ecco, io salvo il mio popolo
dalla terra d'oriente e d'occidente:
[8]li ricondurrò ad abitare in Gerusalemme;
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio,
nella fedeltà e nella giustizia».
[9]Dice
il Signore degli eserciti: «Riprendano forza le vostre mani.
Voi in questi giorni ascoltate queste parole dalla bocca dei
profeti; oggi vien fondata la casa del Signore degli eserciti
con la ricostruzione del tempio.
[10]Ma
prima di questi giorni
non c'era salario per l'uomo,
né salario per l'animale;
non c'era sicurezza alcuna
per chi andava e per chi veniva
a causa degli invasori:
io stesso mettevo gli uomini l'un contro l'altro.
[11]Ora invece verso il resto di questo popolo
io non sarò più come sono stato prima
- dice il Signore degli eserciti -.
[12]E' un seme di pace:
la vite produrrà il suo frutto,
la terra darà i suoi prodotti,
i cieli daranno la rugiada:
darò tutto ciò al resto di questo popolo.
[13]Come
foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e
d'Israele, così quando vi avrò salvati, diverrete una
benedizione. Non temete dunque: riprendano forza le vostre
mani».
[14]Così
dice il Signore degli eserciti: «Come decisi di affliggervi
quando i vostri padri mi provocarono all'ira - dice il Signore
degli eserciti - e non mi lasciai commuovere, [15]così
invece mi darò premura in questi giorni di fare del bene a
Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete. [16]Ecco
ciò che voi dovrete fare: parlate con sincerità ciascuno con
il suo prossimo; veraci e sereni siano i giudizi che terrete
alle porte delle vostre città. [17]Nessuno trami nel
cuore il male contro il proprio fratello; non amate il
giuramento falso, poiché io detesto tutto questo» - oracolo
del Signore -.
Risposta
alla domanda del digiuno
[18]Mi
fu ancora rivolta questa parola del Signore degli eserciti: [19]«Così
dice il Signore degli eserciti: Il digiuno del quarto, quinto,
settimo e decimo mese si cambierà per la casa di Giuda in
gioia, in giubilo e in giorni di festa, purché amiate la
verità e la pace».
Prospettive
di salvezza messianica
[20]Dice
il Signore degli eserciti: «Anche popoli e abitanti di
numerose città si raduneranno [21]e si diranno l'un
l'altro: Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il
Signore degli eserciti; ci vado anch'io. [22]Così
popoli numerosi e nazioni potenti verranno a Gerusalemme a
consultare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore».
[23]Dice
il Signore degli eserciti: «In quei giorni, dieci uomini di
tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il
lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi,
perché abbiamo compreso che Dio è con voi».
Zaccaria
- Capitolo 9
SECONDA
PARTE
[1]Oracolo.
La
nuova terra
La
parola del Signore è sulla terra di Cadràch
e
si posa su Damasco,
poiché al Signore appartiene la perla di Aram
e tutte le tribù d'Israele;
[2]anche Amat sua confinante
e Sidòne, che è tanto saggia.
[3]Tiro si è costruita una fortezza
e vi ha accumulato argento come polvere
e oro come fango delle strade.
[4]Ecco, il Signore se ne impossesserà,
sprofonderà nel mare le sue ricchezze
ed essa sarà divorata dal fuoco.
[5]Ascalòna vedrà e ne sarà spaventata,
Gaza sarà in grandi dolori,
come anche Ekròn,
perché svanirà la sua fiducia;
scomparirà il re da Gaza
e Ascalòna rimarrà disabitata.
[6]Bastardi dimoreranno in Asdòd,
abbatterò l'orgoglio del Filisteo.
[7]Toglierò il sangue dalla sua bocca
e i suoi abomini dai suoi denti.
Diventerà anche lui un resto per il nostro Dio,
sarà come una famiglia in Giuda
ed Ekròn sarà simile al Gebuseo.
[8]Mi porrò come sentinella per la mia casa
contro chi va e chi viene,
non vi passerà più l'oppressore,
perché ora io stesso sorveglio con i miei occhi.
Il
messia
[9]Esulta
grandemente figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino,
un puledro figlio d'asina.
[10]Farà sparire i carri da Efraim
e i cavalli da Gerusalemme,
l'arco di guerra sarà spezzato,
annunzierà la pace alle genti,
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal fiume ai confini della terra.
Il
ristabilimento di Israele
[11]Quanto
a te, per il sangue dell'alleanza con te,
estrarrò i tuoi prigionieri dal pozzo senz'acqua.
[12]Ritornate alla cittadella, prigionieri della
speranza!
Ve l'annunzio fino da oggi:
vi ripagherò due volte.
[13]Tendo Giuda come mio arco,
Efraim come un arco teso;
ecciterò i tuoi figli, Sion, contro i tuoi figli, Grecia,
ti farò come spada di un eroe.
[14]Allora il Signore comparirà contro di loro,
come fulmine guizzeranno le sue frecce;
il Signore darà fiato alla tromba
e marcerà fra i turbini del mezzogiorno.
[15]Il Signore degli eserciti li proteggerà:
divoreranno e calpesteranno le pietre della fionda,
berranno il loro sangue come vino,
ne saranno pieni come bacini, come i corni dell'altare.
[16]Il Signore loro Dio
in quel giorno salverà come un gregge il suo popolo,
come gemme di un diadema
brilleranno sulla sua terra.
[17]Quali beni, quale bellezza!
Il grano darà vigore ai giovani
e il vino nuovo alle fanciulle.
Zaccaria
- Capitolo 10
Essere
fedeli al Signore
[1]Chiedete
al Signore la pioggia tardiva di primavera;
è il Signore che forma i nembi,
egli riversa pioggia abbondante
dà il pane agli uomini,
a ognuno l'erba dei campi.
[2]Poiché gli strumenti divinatori dicono menzogne,
gli indovini vedono il falso,
raccontano sogni fallaci,
danno vane consolazioni:
per questo vanno vagando come pecore,
sono oppressi, perché senza pastore.
Liberazione
e ritorno in Israele
[3]Contro
i pastori divampa il mio sdegno
e contro i montoni dirigo lo sguardo,
poiché il Signore visiterà il suo gregge
e ne farà come un cavallo da parata.
[4]Da lui uscirà la pietra d'angolo,
da lui il chiodo, da lui l'arco di guerra,
da lui tutti quanti i condottieri.
[5]Saranno come prodi che calpestano
il fango delle strade in battaglia.
Combatteranno perché il Signore è con loro
e rimarranno confusi coloro che cavalcano i destrieri.
[6]Io rafforzerò la casa di Giuda
e renderò vittoriosa la casa di Giuseppe:
li ricondurrò in patria, poiché ne ho avuto pietà;
saranno come se non li avessi mai ripudiati,
poiché io sono il Signore loro Dio
e li esaudirò.
[7]Saranno come un eroe quelli di Efraim,
gioirà il loro cuore come inebriato dal vino,
vedranno i loro figli e gioiranno
e il loro cuore esulterà nel Signore.
[8]Con un fischio li chiamerò a raccolta
quando li avrò riscattati
e saranno numerosi come prima.
[9]Dopo essere stati dispersi fra i popoli,
nelle regioni remote, si ricorderanno di me,
alleveranno i figli e torneranno.
[10]Li farò ritornare dall'Egitto,
li raccoglierò dall'Assiria,
per ricondurli nella terra di Gàlaad e del Libano
e non basterà per loro lo spazio.
[11]Attraverseranno il mare verso Tiro,
percuoteranno le onde del mare,
saranno inariditi i gorghi del Nilo.
Sarà abbattuto l'orgoglio di Assur
e rimosso lo scettro d'Egitto.
[12]Li renderò forti nel Signore
e del suo nome si glorieranno.
Parola del Signore.
Zaccaria
- Capitolo 11
[1]Apri,
Libano, le tue porte,
e il fuoco divori i tuoi cedri.
[2]Urla, cipresso, perché il cedro è caduto,
gli splendidi alberi sono distrutti.
Urlate, querce di Basàn,
perché la foresta impenetrabile è abbattuta!
[3]Si ode il lamento dei pastori,
perché la loro gloria è distrutta!
Si ode il ruggito dei leoncelli,
perché è devastata la magnificenza del Giordano!
I
due pastori
[4]Così
parla il Signore mio Dio: «Pasci quelle pecore da macello [5]che
i compratori sgozzano impunemente, e i venditori dicono: Sia
benedetto il Signore, mi sono arricchito, e i pastori non se
ne curano affatto. [6]Neppur io perdonerò agli
abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò
gli uomini l'uno in balìa dell'altro, in balìa del loro re,
perché devastino il paese - non mi curerò di liberarli dalle
loro mani».
[7]Io
dunque mi misi a pascolare le pecore da macello da parte dei
mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo chiamai
Benevolenza e l'altro Unione e condussi al pascolo le pecore. [8]Nel
volgere d'un sol mese eliminai tre pastori. Ma io mi irritai
contro di esse, perché anch'esse si erano tediate di me. [9]Perciò
io dissi: «Non sarò più il vostro pastore. Chi vuol morire,
muoia; chi vuol perire, perisca; quelle che rimangono si
divorino pure fra di loro!». [10]Presi il bastone
chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l'alleanza da
me stabilita con tutti i popoli. [11]Lo ruppi in quel
medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano,
riconobbero che quello era l'ordine del Signore. [12]Poi
dissi loro: «Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no,
lasciate stare». Essi allora pesarono trenta sicli d'argento
come mia paga. [13]Ma il Signore mi disse: «Getta nel
tesoro questa bella somma, con cui sono stato da loro
valutato!». Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel
tesoro della casa del Signore. [14]Poi feci a pezzi il
secondo bastone chiamato Unione per rompere così la
fratellanza fra Giuda e Israele. [15]Quindi il Signore
mi disse: «Prenditi gli attrezzi di un pastore insensato, [16]poiché
ecco, io susciterò nel paese un pastore, che non avrà cura
di quelle che si perdono, non cercherà le disperse, non curerà
le malate, non nutrirà le affamate; mangerà invece le carni
delle più grasse e strapperà loro perfino le unghie.
[17]Guai
al pastore stolto che abbandona il gregge!
Una spada sta sopra il suo braccio
e sul suo occhio destro.
Tutto il suo braccio si inaridisca
e tutto il suo occhio destro resti accecato».
Zaccaria
- Capitolo 12
Liberazione
e rinnovamento di Gerusalemme
[1]Oracolo.
Parola del Signore su Israele. Dice il Signore che ha steso i
cieli e fondato la terra, che ha formato lo spirito
nell'intimo dell'uomo: [2]«Ecco, io farò di
Gerusalemme come una coppa che dà le vertigini a tutti i
popoli vicini e anche Giuda sarà in angoscia nell'assedio
contro Gerusalemme. [3]In quel giorno io farò di
Gerusalemme come una pietra da carico per tutti i popoli:
quanti vorranno sollevarla ne resteranno sgraffiati; contro di
essa si raduneranno tutte le genti della terra. [4]In
quel giorno - parola del Signore - colpirò di terrore tutti i
cavalli e i loro cavalieri di pazzia; mentre sulla casa di
Giuda terrò aperti i miei occhi, colpirò di cecità tutti i
cavalli delle genti. [5]Allora i capi di Giuda
penseranno: La forza dei cittadini di Gerusalemme sta nel
Signore degli eserciti, loro Dio. [6]In quel giorno farò
dei capi di Giuda come un braciere acceso in mezzo a una
catasta di legna e come una torcia ardente fra i covoni; essi
divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli vicini. Solo
Gerusalemme resterà al suo posto. [7]Il Signore salverà
in primo luogo le tende di Giuda; perché la gloria della casa
di Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non cresca
più di quella di Giuda. [8]In quel giorno il Signore
farà da scudo agli abitanti di Gerusalemme e chi tra di loro
vacilla diverrà come Davide e la casa di Davide come Dio,
come l'angelo del Signore davanti a loro. [9]In quel
giorno io m'impegnerò a distruggere tutte le genti che
verranno contro Gerusalemme. [10]Riverserò sopra la
casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito
di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno
trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un
figlio unico, lo piangeranno come si piange il primogenito. [11]In
quel giorno grande sarà il lamento in Gerusalemme simile al
lamento di Adad-Rimmòn nella pianura di Meghìddo. [12]Farà
il lutto il paese, famiglia per famiglia:
la
famiglia della casa di Davide a parte
e le loro donne a parte;
la famiglia della casa di Natàn a parte
e le loro donne a parte;
[13]la famiglia della casa di Levi a parte
e le loro donne a parte;
la famiglia della casa di Simeì a parte
e le loro donne a parte;
[14]così tutte le altre famiglie a parte
e le loro donne a parte».
Zaccaria
- Capitolo 13
[1]In
quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti
di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato
e l'impurità. [2]In quel giorno - dice il Signore
degli eserciti - io estirperò dal paese i nomi degli idoli, né
più saranno ricordati: anche i profeti e lo spirito immondo
farò sparire dal paese. [3]Se qualcuno oserà ancora
fare il profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli
diranno: «Tu morirai, perché proferisci menzogne nel nome
del Signore», e il padre e la madre che l'hanno generato lo
trafiggeranno perché fa il profeta. [4]In quel giorno
ogni profeta si vergognerà della visione che avrà
annunziata, né indosserà più il mantello di pelo per
raccontare bugie. [5]Ma ognuno dirà: «Non sono un
profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono
dedicato fin dalla mia giovinezza». [6]E se gli si dirà:
«Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani?», egli
risponderà: «Queste le ho ricevute in casa dei miei amici».
Personificazione
della spada: il nuovo popolo
[7]Insorgi,
spada, contro il mio pastore,
contro colui che è mio compagno.
Oracolo del Signore degli eserciti.
Percuoti il pastore e sia disperso il gregge,
allora volgerò la mano sopra i deboli.
[8]In tutto il paese,
- oracolo del Signore -
due terzi saranno sterminati e periranno;
un terzo sarà conservato.
[9]Farò passare questo terzo per il fuoco
e lo purificherò come si purifica l'argento;
lo proverò come si prova l'oro.
Invocherà il mio nome e io l'ascolterò;
dirò: «Questo è il mio popolo».
Esso dirà: «Il Signore è il mio Dio».
Zaccaria
- Capitolo 14
Il
combattimento escatologico: splendore di Gerusalemme
[1]Ecco,
viene un giorno per il Signore; allora le tue spoglie saranno
spartite in mezzo a te. [2]Il Signore radunerà tutte
le genti contro Gerusalemme per la battaglia; la città sarà
presa, le case saccheggiate, le donne violate, una metà della
cittadinanza partirà per l'esilio, ma il resto del popolo non
sarà strappato dalla città. [3]Il Signore uscirà e
combatterà contro quelle nazioni, come quando combattè nel
giorno della battaglia. [4]In quel giorno i suoi piedi
si poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a
Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà
in due, da oriente a occidente, formando una valle molto
profonda; una metà del monte si ritirerà verso settentrione
e l'altra verso mezzogiorno. [5]Sarà ostruita la valle
fra i monti, poiché la nuova valle fra i monti giungerà fino
ad Asal; sarà ostruita come fu ostruita durante il terremoto,
avvenuto al tempo di Ozia re di Giuda. Verrà allora il
Signore mio Dio e con lui tutti i suoi santi. [6]In
quel giorno, non vi sarà né luce né freddo, né gelo: [7]sarà
un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né
giorno né notte; verso sera risplenderà la luce. [8]In
quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e
scenderanno parte verso il mare orientale, parte verso il Mar
Mediterraneo, sempre, estate e inverno. [9]Il Signore
sarà re di tutta la terra e ci sarà il Signore soltanto, e
soltanto il suo nome. [10]Tutto il paese si trasformerà
in pianura da Gàbaa fino a Rimmòn nel Negheb; Gerusalemme si
eleverà e sarà abitata nel luogo dov'è, dalla porta di
Beniamino fino al posto della prima porta, cioè fino alla
porta dell'Angolo, e dalla torre di Cananeèl fino ai torchi
del re. [11]Ivi abiteranno: non vi sarà più sterminio
e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura.
[12]Questa
sarà la piaga con cui il Signore colpirà tutti i popoli che
avranno mosso guerra a Gerusalemme: imputridiranno le loro
carni, mentre saranno ancora in piedi; i loro occhi marciranno
nelle orbite; la lingua marcirà loro in bocca. [13]In
quel giorno vi sarà per opera del Signore un grande tumulto
tra di loro: uno afferrerà la mano dell'altro e alzerà la
mano sopra la mano del suo amico. [14]Anche Giuda
combatterà in Gerusalemme e là si ammasseranno le ricchezze
di tutte le nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande
quantità. [15]Di piaga simile saranno colpiti i
cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie degli
accampamenti. [16]Allora fra tutte le genti che avranno
combattuto contro Gerusalemme, i superstiti andranno ogni anno
per adorare il re, il Signore degli eserciti, e per celebrare
la solennità delle capanne. [17]Se qualche stirpe
della terra non andrà a Gerusalemme per adorare il re, il
Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà pioggia. [18]Se
la stirpe d'Egitto non salirà e non vorrà venire, sarà
colpita dalla stessa pena che il Signore ha inflitta alle
genti che non sono salite a celebrare la festa delle capanne. [19]Questo
sarà il castigo per l'Egitto e per tutte le genti che non
saliranno a celebrare la festa delle capanne.
[20]In
quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà
scritto: «Sacro al Signore», e le caldaie nel tempio del
Signore saranno come i bacini che sono davanti all'altare. [21]Anzi,
tutte le caldaie di Gerusalemme e di Giuda saranno sacre al
Signore, re degli eserciti; quanti vorranno sacrificare
verranno e le adopereranno per cuocere le carni. In quel
giorno non vi sarà neppure un Cananeo nella casa del Signore
degli eserciti.
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