1.
2.
L’ignoto Aggeo fu
contemporaneo del profeta Zaccaria (cfr. Esd 5, 1; 6, 14) e rincuorò i
Giudei rimpatriati dall’esilio in Babilonia (538 a.C.), impegnati nella
pesante impresa della ricostruzione di Gerusalemme e del tempio. La
venuta in Giudea di Zorobabele in qualità di governatore civile per
conto dei Persiani, e del sommo sacerdote Giosuè, aiutò i reduci a
superare le difficoltà che incontravano. Il libro conserva cinque
esortazioni del profeta, di cui quattro esplicitamente datate. Il tempio
che risorge a fatica e fa rimpiangere gli splendori della costruzione di
Salomone distrutta dai Babilonesi è il segno dell’approssimarsi dell’èra
messianica, con l’ingresso della Città di Dio di tutte le genti
convertire alla vera fede.
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