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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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Gioele


1. 2. 3. 4.

Nulla si sa di questo profeta, che visse probabilmente dopo l’esilio di Babilonia e compose il suo scritto verso la metà del IV sec. a.C. Una disastrosa invasione di cavallette, flagello classico delle terre d’Oriente, offre al profeta lo spunto per invitare sacerdoti e popolo a una liturgia di penitenza, per ottenere la fine del disastro (cc. 1-2). La seconda parte del libro è una grandiosa descrizione del “giorno del Signore”, cioè del suo supremo intervento nella storia, accompagnato da una straordinaria ed universale effusione del suo spirito: seguirà il giudizio divino sulle genti e l’alba di un nuovo mondo. L’avveramento del vaticinio di Gioele con l’avvento dello Spirito Santo nella prima Pentecoste cristiana e l’afflato penitenziale che anima la prima parte del libro rendono le sue pagine particolarmente care ai cristiani.