[1] Vennero a
trovarmi alcuni anziani d'Israele e sedettero dinanzi a me.
[2] Mi fu rivolta allora questa parola del Signore:
[3] "Figlio dell'uomo, questi uomini hanno posto idoli nel loro cuore e
tengono fisso lo sguardo all'occasione della loro iniquità appena si
mostri. Mi lascerò interrogare da loro?
[4] Parla quindi e dì loro: Dice il Signore Dio: Qualunque Israelita avrà
innalzato i suoi idoli nel proprio cuore e avrà rivolto lo sguardo
all'occasione della propria iniquità e verrà dal profeta, gli risponderò
io, il Signore, riguardo alla moltitudine dei suoi idoli,
[5] per raggiungere al cuore gli Israeliti, che si sono allontanati da me
a causa di tutti i loro idoli.
[6] Riferisci pertanto al popolo d'Israele: Dice il Signore Dio:
Convertitevi, abbandonate i vostri idoli e distogliete la faccia da tutte
le vostre immondezze,
[7] poiché a qualunque Israelita e a qualunque straniero abitante in
Israele, che si allontana da me e innalza nel suo cuore i suoi idoli e
rivolge lo sguardo all'occasione della propria iniquità e poi viene dal
profeta a consultarmi, risponderò io, il Signore, da me stesso.
[8] Distoglierò la faccia da costui e ne farò un esempio e un proverbio, e
lo sterminerò dal mio popolo: saprete così che io sono il Signore.
[9] Se un profeta si lascia sedurre e fa una profezia, io, il Signore, ho
sedotto quel profeta: stenderò la mano contro di lui e lo cancellerò dal
mio popolo Israele.
[10] Ambedue porteranno la pena della loro iniquità. La pena di chi
consulta sarà uguale a quella del profeta,
[11] perché gli Israeliti non vadano più errando lontano da me, né più si
contaminino con tutte le loro prevaricazioni: essi saranno il mio popolo e
io sarò il loro Dio. Parola del Signore".
[12] Mi fu rivolta questa parola del Signore:
[13] "Figlio dell'uomo, se un paese pecca contro di me e si rende
infedele, io stendo la mano sopra di lui e gli tolgo la riserva del pane e
gli mando contro la fame e stèrmino uomini e bestie;
[14] anche se nel paese vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e
Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo se stessi, dice il
Signore Dio.
[15] Oppure se io infestassi quel paese di bestie feroci, che lo
privassero dei suoi figli e ne facessero un deserto che nessuno potesse
attraversare a causa delle bestie feroci,
[16] anche se in mezzo a quella terra ci fossero questi tre uomini, giuro
com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero né figli né
figlie, soltanto loro si salverebbero, ma la terra sarebbe un deserto.
[17] Oppure, se io mandassi la spada contro quel paese e dicessi: Spada,
percorri quel paese; e sterminassi uomini e bestie,
[18] anche se in mezzo a quel paese ci fossero questi tre uomini, giuro
com'è vero ch'io vivo, dice il Signore: non salverebbero né figli né
figlie, soltanto loro si salverebbero.
[19] Oppure, se io mandassi la peste contro quella terra e sfogassi nella
strage lo sdegno e sterminassi uomini e bestie,
[20] anche se in mezzo a quella terra ci fossero Noè, Daniele e Giobbe,
giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero né
figli né figlie, soltanto essi si salverebbero per la loro giustizia.
[21] Dice infatti il Signore Dio: Quando manderò contro Gerusalemme i miei
quattro tremendi castighi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste,
per estirpare da essa uomini e bestie,
[22] ecco vi sarà in mezzo un residuo che si metterà in salvo con i figli
e le figlie. Essi verranno da voi perché vediate la loro condotta e le
loro opere e vi consoliate del male che ho mandato contro Gerusalemme, di
quanto ho mandato contro di lei.
[23] Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro opere
e saprete che non invano ho fatto quello che ho fatto in mezzo a lei".
Parola del Signore Dio.
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