[1] Questa parola
del Signore mi fu rivolta:
[2] "Ora, figlio dell'uomo riferisci: Così dice il Signore Dio al paese
d'Israele: La fine! Giunge la fine per i quattro punti cardinali del
paese.
[3] Ora che su di te pende la fine, io scaglio contro di te la mia ira per
giudicarti delle tue opere e per domandarti conto delle tue nefandezze.
[4] Non s'impietosirà per te il mio occhio e non avrò compassione, anzi ti
terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le
tue nefandezze; saprete allora che io sono il Signore.
[5] Così dice il Signore Dio: Sventura su sventura, ecco, arriva.
[6] Viene la fine, la fine viene su di te; ecco, viene.
[7] Sopraggiunge il tuo destino, o abitante del paese: arriva il tempo, è
prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui monti.
[8] Ora, fra breve, rovescerò il mio furore su di te e su di te darò sfogo
alla mia ira. Ti giudicherò secondo le tue opere e ti domanderò conto di
tutte le tue nefandezze.
[9] Né s'impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti terrò
responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue
nefandezze: saprete allora che sono io, il Signore, colui che colpisce.
[10] Ecco il giorno, eccolo che arriva. È giunta la tua sorte.
L'ingiustizia fiorisce, germoglia l'orgoglio
[11] e la violenza si leva a scettro d'iniquità.
[12] È giunto il tempo, è vicino il giorno: chi ha comprato non si
allieti, chi ha venduto non rimpianga; perché l'ira pende su tutti!
[13] Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che ha venduto anche se
rimarrà in vita, perché la condanna contro il loro fasto non sarà revocata
e nessuno nella sua perversità potrà preservare la sua esistenza.
[14] Si suona la tromba e tutto è pronto; ma nessuno muove a battaglia,
perché il mio furore è contro tutta quella moltitudine.
[15] La spada all'esterno, la peste e la fame di dentro: chi è per la
campagna perirà di spada, chi è in città sarà divorato dalla fame e dalla
peste.
[16] Chi di loro potrà fuggire e salvarsi sui monti gemerà come le colombe
delle valli, ognuno per la sua iniquità.
[17] Tutte le mani cadranno
e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua.
[18] Vestiranno il sacco
e lo spavento li avvolgerà.
Su tutti i volti sarà la vergogna
e tutte le teste saranno rasate.
[19] Getteranno l'argento per le strade
e il loro oro si cambierà in immondizia,
con esso non si sfameranno,
non si riempiranno il ventre,
perché è stato per loro causa di peccato.
[20] Della bellezza dei loro gioielli
fecero oggetto d'orgoglio
e fabbricarono con essi
le abominevoli statue dei loro idoli:
per questo li tratterò come immondizia,
[21] li darò in preda agli stranieri
e in bottino alla feccia del paese
e lo profaneranno.
[22] Rivolgerò da loro la mia faccia,
sarà profanato il mio tesoro,
vi entreranno i ladri e lo profaneranno.
[23] Prepàrati una catena,
poiché il paese è pieno di assassini
e la città è piena di violenza.
[24] Io manderò i popoli più feroci
e s'impadroniranno delle loro case,
abbatterò la superbia dei potenti,
i santuari saranno profanati.
[25] Giungerà l'angoscia e cercheranno pace,
ma pace non vi sarà.
[26] Sventura seguirà a sventura,
allarme seguirà ad allarme:
ai profeti chiederanno responsi,
ai sacerdoti verrà meno la dottrina,
agli anziani il consiglio.
[27] Il re sarà in lutto, il principe ammantato di
desolazione,
tremeranno le mani del popolo del paese.
Li tratterò secondo la loro condotta,
li giudicherò secondo i loro giudizi:
così sapranno che io sono il Signore".
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