[1] Essa è il
libro dei decreti di Dio,
è la legge che sussiste nei secoli; quanti si attengono ad essa avranno la
vita,
quanti l'abbandonano moriranno.
[2] Ritorna, Giacobbe, e accoglila,
cammina allo splendore della sua luce.
[3] Non dare ad altri la tua gloria,
né i tuoi privilegi a gente straniera.
[4] Beati noi, o Israele,
perché ciò che piace a Dio ci è stato rivelato.
[5] Coraggio, popolo mio, tu, resto d'Israele!
[6] Siete stati venduti alle genti
non per essere annientati,
ma perché avete provocato lo sdegno di Dio
siete stati consegnati ai nemici.
[7] Avete irritato il vostro creatore,
sacrificando ai dèmoni e non a Dio.
[8] Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno,
avete afflitto colei che vi ha nutriti, Gerusalemme.
[9] Essa ha visto piombare su di voi l'ira divina
e ha esclamato: Ascoltate, città vicine di Sion,
Dio mi ha mandato un grande dolore.
[10] Ho visto, infatti, la schiavitù in cui l'Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
[11] Io li avevo nutriti con gioia
e li ho dovuti lasciare con lacrime e gemiti.
[12] Nessuno goda di me nel vedermi vedova e desolata;
sono abbandonata per i peccati dei miei figli
che deviarono dalla legge di Dio,
[13] non si curarono dei suoi decreti,
non seguirono i suoi comandamenti,
non procedettero per i sentieri della dottrina,
secondo la sua giustizia.
[14] Venite, o città vicine di Sion,
considerate la schiavitù in cui l'Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
[15] Ha mandato contro di loro un popolo lontano,
una gente perversa di lingua straniera,
che non ha avuto rispetto dei vecchi, né pietà dei bambini,
[16] che ha strappato i cari figli alla vedova
e l'ha lasciata sola senza figlie.
[17] E io come posso aiutarvi?
[18] Chi vi ha afflitto con tanti mali
saprà liberarvi dal potere dei vostri nemici.
[19] Andate, figli miei, andate, io resto sola.
[20] Ho deposto l'abito di pace,
ho indossato il cilicio della supplica,
griderò all'Eterno per tutti i miei giorni.
[21] Coraggio, figli miei, gridate a Dio
ed egli vi libererà dall'oppressione
e dal potere dei vostri nemici.
[22] Io, infatti, spero dall'Eterno la vostra salvezza.
Una grande gioia mi viene dal Santo,
per la misericordia che presto vi giungerà
dall'Eterno vostro salvatore.
[23] Vi ho visti partire fra gemiti e pianti,
ma Dio vi ricondurrà a me
con letizia e gioia, per sempre.
[24] Come ora le città vicine di Sion
hanno visto la vostra schiavitù,
così vedranno ben presto la vostra salvezza
da parte del vostro Dio;
essa verrà a voi
con grande gloria e splendore dell'Eterno.
[25] Figli, sopportate con pazienza la collera
che da Dio è venuta su di voi.
Il nemico vi ha perseguitati,
ma vedrete ben presto la sua rovina
e calcherete il piede sul suo collo.
[26] I miei figli tanto delicati
hanno dovuto battere aspri sentieri,
incalzati come gregge rapito dal nemico.
[27] Coraggio, figli, gridate a Dio,
poiché si ricorderà di voi colui che vi ha provati.
[28] Però, come pensaste di allontanarvi da Dio,
così ritornando decuplicate lo zelo per ricercarlo,
[29] poiché chi vi ha afflitti con tante calamità
vi darà anche, con la salvezza, una gioia perenne.
[30] Coraggio, Gerusalemme!
Colui che ti ha dato un nome ti consolerà.
[31] Maledetti i tuoi oppressori,
che hanno goduto della tua caduta;
[32] maledette le città in cui sono stati schiavi i tuoi figli,
maledetta colei che li ha trattenuti.
[33] Come ha gioito per la tua caduta
e si è allietata per la tua rovina,
così patirà per la sua desolazione.
[34] Le toglierò la gioia di essere così popolata,
il suo tripudio sarà cambiato in lutto.
[35] Un fuoco cadrà su di lei per lunghi giorni
per volere dell'Eterno
e per molto tempo sarà abitata da demoni.
[36] Guarda ad oriente, Gerusalemme,
osserva la gioia che ti viene da Dio.
[37] Ecco, ritornano i figli che hai visti partire,
ritornano insieme riuniti dall'oriente all'occidente,
alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio.
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