[1] Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa
parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore:
[2] "Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto
riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai
a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi.
[3] Forse quelli della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi
propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e
allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati".
[4] Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la
dettatura di Geremia, tutte le cose che il Signore gli aveva detto su un
rotolo per scrivere.
[5] Quindi Geremia ordinò a Baruc: "Io ne sono impedito e non posso andare
nel tempio del Signore.
[6] Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia
dettatura, le parole del Signore, facendole udire al popolo nel tempio del
Signore in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti
quelli di Giuda che vengono dalle loro città.
[7] Forse si umilieranno con suppliche dinanzi al Signore e abbandoneranno
ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che
il Signore ha espresso verso questo popolo".
[8] Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta
Geremia, leggendo sul rotolo le parole del Signore nel tempio.
[9] Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono
mese, fu indetto un digiuno davanti al Signore per tutto il popolo di
Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a
Gerusalemme.
[10] Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le
parole di Geremia, nel tempio del Signore, nella stanza di Ghemarià,
figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della
Porta Nuova del tempio del Signore.
[11] Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole del
Signore lette dal libro,
[12] scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano
in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di
Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa
figlio di Anania, insieme con tutti i capi.
[13] Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc
leggeva nel libro al popolo in ascolto.
[14] Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio
di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: "Prendi nelle mani il rotolo
che leggevi ad alta voce al popolo e vieni".
Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro.
[15] Ed essi gli dissero: "Siedi e leggi davanti a noi". Baruc lesse
davanti a loro.
[16] Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero
l'un l'altro: "Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole".
[17] Poi interrogarono Baruc: "Dicci come hai fatto a scrivere tutte
queste parole".
[18] Baruc rispose: "Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e
io le scrivevo nel libro con l'inchiostro".
[19] I capi dissero a Baruc: "Và e nasconditi insieme con Geremia; nessuno
sappia dove siete".
[20] Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver
riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re
tutte queste cose.
[21] Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla
stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che
stavano presso il re.
[22] Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un
braciere acceso davanti.
[23] Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava
con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non
fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere.
[24] Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le
vesti all'udire tutte quelle cose.
[25] Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non
bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto.
[26] Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di
Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il
profeta Geremia, ma il Signore li aveva nascosti.
[27] Questa parola del Signore fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe
bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva scritte sotto la
dettatura di Geremia:
[28] Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che
erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda.
[29] Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: "Dice il Signore: Hai
bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo
verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da
esso uomini e bestie?
[30] Per questo dice il Signore contro Ioiakìm re di Giuda: Egli non avrà
un erede sul trono di Davide; il suo cadavere sarà esposto al calore del
giorno e al freddo della notte.
[31] Io punirò lui, la sua discendenza e i suoi ministri per le loro
iniquità e manderò su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli
uomini di Giuda, tutto il male che ho minacciato, senza che mi abbiano
dato ascolto".
[32] Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria,
lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le
parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre
vi furono aggiunte molte parole simili a quelle.
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