| 
       
       
      
      [1] Quando furon terminate le feste nuziali, Tobi
      chiamò il figlio Tobia e gli disse: "Figlio mio, pensa a dare la
      ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcosa
      d'altro alla somma pattuita". 
       
      [2] Gli disse Tobia: "Padre, quanto potrò dargli come salario? Anche
      se gli lasciassi la metà dei beni che egli ha portati con me, io non ci
      perderei. 
       
      [3] Egli mi ha condotto sano e salvo, mi ha guarito la moglie, è andato a
      prendere per me il denaro e infine ha guarito te! Quanto posso ancora
      dargli come salario?". 
       
      [4] Tobi rispose: "È giusto ch'egli riceva la metà di tutti i beni
      che ha riportati". 
       
      [5] Fece dunque venire l'angelo e gli disse: "Prendi come tuo salario
      la metà di tutti i beni che tu hai portati e và in pace". 
       
      [6] Allora Raffaele li chiamò tutti e due in disparte e disse loro:
      "Benedite Dio e proclamate davanti a tutti i viventi il bene che vi
      ha fatto, perché sia benedetto e celebrato il suo nome. Fate conoscere a
      tutti gli uomini le opere di Dio, come è giusto, e non trascurate di
      ringraziarlo. 
       
      [7] È bene tener nascosto il segreto del re, ma è cosa gloriosa rivelare
      e manifestare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà
      alcun male. 
       
      [8] Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l'elemosina con la
      giustizia. Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia.
      Meglio è praticare l'elemosina che mettere da parte oro. 
       
      [9] L'elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che
      fanno l'elemosina godranno lunga vita. 
       
      [10] Coloro che commettono il peccato e l'ingiustizia sono nemici della
      propria vita. 
       
      [11] Io vi voglio manifestare tutta la verità, senza nulla nascondervi:
      vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è
      cosa gloriosa rivelare le opere di Dio. 
       
      [12] Sappiate dunque che, quando tu e Sara eravate in preghiera, io
      presentavo l'attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del
      Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti. 
       
      [13] Quando poi tu non hai esitato ad alzarti e ad abbandonare il tuo
      pranzo e sei andato a curare la sepoltura di quel morto, allora io sono
      stato inviato per provare la tua fede, 
       
      [14] ma Dio mi ha inviato nel medesimo tempo per guarire te e Sara tua
      nuora. 
       
      [15] Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad
      entrare alla presenza della maestà del Signore". 
       
      [16] Allora furono riempiti di terrore tutti e due; si prostrarono con la
      faccia a terra ed ebbero una grande paura. 
       
      [17] Ma l'angelo disse loro: "Non temete; la pace sia con voi.
      Benedite Dio per tutti i secoli. 
       
      [18] Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per
      la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni. 
       
      [19] A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò
      che vedevate era solo apparenza. 
       
      [20] Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Io
      ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono
      accadute". E salì in alto. 
       
      [21] Essi si rialzarono, ma non poterono più vederlo. 
       
      [22] Allora andavano benedicendo e celebrando Dio e lo ringraziavano per
      queste grandi opere, perché era loro apparso l'angelo di Dio.
       
   |