[1] Eliasìb, sommo sacerdote, con i suoi fratelli
sacerdoti si misero a costruire la porta delle Pecore; la consacrarono e
vi misero i battenti; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che
poi consacrarono, e fino alla torre di Cananeèl.
[2] Accanto a Eliasìb lavoravano gli uomini di Gerico e accanto a loro
lavorava Zaccùr figlio di Imri.
[3] I figli di Senaà costruirono la porta dei Pesci, ne fecero
l'intelaiatura e vi posero i battenti, le serrature e le sbarre.
[4] Accanto a loro lavorava alle riparazioni Meremòt figlio di Uria,
figlio di Akkoz; accanto a loro lavorava alle riparazioni Mesullàm,
figlio di Berechia figlio di Mesezabèel; accanto a loro lavorava alle
riparazioni Zadòk figlio di Baana;
[5] accanto a loro lavoravano alle riparazioni quelli di Tekòa; ma i loro
notabili non piegarono il collo a lavorare all'opera del loro Signore.
[6] Ioiadà figlio di Pasèach e Mesullàm figlio di Besodia, restaurarono
la porta Vecchia; ne fecero l'intelaiatura e vi posero i battenti, le
serrature e le sbarre.
[7] Accanto a loro lavoravano alle riparazioni Melatia il Gabaonita, Iadon
il Meronotita, e gli uomini di Gàbaon e di Mizpà, alle dipendenze della
sede del governatore dell'Oltrefiume;
[8] accanto a loro lavorava alle riparazioni Uzzièl figlio di Caraia tra
gli orefici e accanto a lui lavorava Anania tra i profumieri. Essi hanno
rinforzato Gerusalemme fino al Muro Largo;
[9] accanto a loro lavorava alle riparazioni Refaia figlio di Cur, capo
della metà del distretto di Gerusalemme.
[10] Accanto a loro lavorava alle riparazioni, di fronte alla sua casa,
Iedaia figlio di Carumaf e accanto a lui lavorava Cattus figlio di Casabnià.
[11] Malchia figlio di Carim e Cassùb figlio di Pacat-Moab restaurarono
la parte successiva di mura e la torre dei Forni.
[12] Accanto a loro lavorava alle riparazioni insieme con le figlie, Sallùm
figlio di Allòches, capo della metà del distretto di Gerusalemme.
[13] Canun e gli abitanti di Zanòach restaurarono la porta della Valle;
la ricostruirono, vi posero i battenti, le serrature e le sbarre. Fecero
inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame.
[14] Malchia figlio di Recàb, capo del distretto di Bet-Kerem, restaurò
la porta del Letame; la ricostruì, vi pose i battenti, le serrature e le
sbarre.
[15] Sallùm figlio di Col-Coze, capo del distretto di Mizpà, restaurò
la porta della Fonte; la ricostruì, la coprì, vi pose i battenti, le
serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro della piscina di Siloe, presso
il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla città di
Davide.
[16] Dopo di lui Neemia figlio di Azbuk, capo della metà del distretto di
Bet-Zur, lavorò alle riparazioni fin davanti alle tombe di Davide, fino
alla piscina artificiale e fino alla casa dei Prodi.
[17] Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i leviti, sotto Recum figlio
di Bani; accanto a lui lavorava per il suo distretto Casabià, capo della
metà del distretto di Keilà.
[18] Dopo di lui lavoravano alle riparazioni i loro fratelli, sotto Binnui
figlio di Chenadàd, capo dell'altra metà del distretto di Keilà;
[19] accanto a lui Ezer figlio di Giosuè, capo di Mizpà, restaurava
un'altra parte delle mura, di fronte alla salita dell'arsenale,
all'angolo.
[20] Dopo di lui Baruch figlio di Zaccai ne restaurava con ardore un'altra
parte dall'angolo fino alla porta della casa di Eliasìb sommo sacerdote.
[21] Dopo di lui Meremòt figlio di Uria, figlio di Akkoz, ne restaurava
un'altra parte, dalla porta della casa di Eliasìb fino all'estremità
della casa di Eliasìb.
[22] Dopo di lui lavoravano i sacerdoti che abitavano la periferia.
[23] Dopo di loro Beniamino e
Cassub lavoravano di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria figlio di
Maaseia, figlio di Anania, lavorava presso la sua casa.
[24] Dopo di lui Binnui figlio di Chenadad restaurò un'altra parte
delle mura, dalla casa di Azaria fino alla svolta, cioè all'angolo.
[25] Palal figlio di Uzai lavorò di fronte alla svolta e alla torre
sporgente dal piano di sopra della reggia, che dá sul cortile della
prigione. Dopo di lui lavorava Pedaia figlio di Pareos.
[26] Gli oblati che abitavano sull'Ofel,
lavoravano fin davanti alla porta delle Acque, verso oriente, e di fronte
alla torre sporgente.
[27] Dopo di loro quelli di Tekòa ne restaurarono un'altra parte, di
fronte alla gran torre sporgente e fino al muro dell'Ofel.
[28] I sacerdoti lavoravano alle riparazioni sopra la porta dei Cavalli,
ciascuno di fronte alla sua casa.
[29] Dopo di loro Zadok figlio di Immer lavorava di fronte alla sua casa.
Dopo di lui lavorava Semaia figlio di Secania, custode della porta
d`oriente.
[30] Dopo di lui Anania figlio di Selemia e Canun sesto figlio di Zalaf
restaurarono un'altra parte delle mura. Dopo di loro Mesullam figlio di
Berechia lavorava di fronte alla sua stanza.
[31] Dopo di lui Malchia, uno degli orefici, lavorava fino alla casa degli
oblati e dei mercanti, di fronte alla porta della Rassegna e fino al piano
di sopra dell'angolo.
[32] Gli orefici e i mercanti lavorarono alle riparazioni fra il piano di
sopra dell'angolo e la
porta delle Pecore.
[33] Quando Sanballàt seppe che noi edificavamo le mura, si adirò, si
indignò molto, si fece beffe dei Giudei
[34] e disse in presenza dei suoi fratelli e dei soldati di Samaria:
"Che vogliono fare questi miserabili Giudei? Rifarsi le mura e farvi
subito sacrifici? Vogliono finire in un giorno? Vogliono far rivivere
pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?".
[35] Tobia l'Ammonita, che gli stava accanto, disse: "Edifichino
pure! Se una volpe vi salta su, farà crollare il loro muro di
pietra!".
[36] Ascolta, Dio nostro, come siamo disprezzati! Fà ricadere sul loro
capo il loro dileggio e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitù!
[37] Non coprire la loro iniquità e non sia cancellato dalla tua vista il
loro peccato, perché hanno offeso i costruttori.
[38] Noi dunque andavamo ricostruendo le mura che furono dappertutto
portate fino a metà altezza; il popolo aveva preso a cuore il lavoro.
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