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LA SACRA BIBBIA

Edizione CEI - 1974

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2 Cronache  23


[1] Nell'anno settimo Ioiadà, sentendosi sicuro, prese i capi di centurie, cioè Azaria, figlio di Ierocam, Ismaele figlio di Giovanni, Azaria figlio di Obed, Maaseia figlio di Adaia, ed Elisafàt figlio di Zicrì, e concluse un'alleanza con loro.

[2] Percorsero Giuda e radunarono i leviti da tutte le città di Giuda e i capi dei casati di Israele; essi vennero in Gerusalemme.

[3] Tutta l'assemblea concluse un'alleanza con il re nel tempio di Dio. Ioiadà disse loro: "Ecco il figlio del re. Deve regnare come ha promesso il Signore ai figli di Davide.

[4] Questo è ciò che dovrete fare: un terzo fra quelli di voi che prendono servizio il sabato, sacerdoti e leviti, monterà la guardia alle porte;

[5] un altro terzo starà nella reggia e un terzo alla porta di Iesod, mentre tutto il popolo starà nei cortili del tempio.

[6] Nessuno entri nel tempio, se non i sacerdoti e i leviti di servizio; costoro vi entreranno, perché essi sono santificati; tutto il popolo osserverà l'ordine del Signore.

[7] I leviti circonderanno il re, ognuno con l'arma in pugno; chiunque tenti di entrare nel tempio sia messo a morte. Essi staranno vicino al re seguendolo in ogni movimento".

[8] I leviti e tutti quelli di Giuda fecero quanto aveva comandato il sacerdote Ioiadà. Ognuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio di sabato come quelli che smontavano di sabato, perché il sacerdote Ioiadà non aveva licenziato le classi uscenti.

[9] Il sacerdote Ioiadà diede ai capi delle centurie lance, scudi grandi e piccoli, già appartenenti al re Davide e allora depositati nel tempio di Dio.

[10] Mise tutto il popolo, ognuno con l'arma in pugno, nel lato meridionale e nel lato settentrionale del tempio, lungo l'altare e l'edificio, in modo da circondare il re.

[11] Si fece uscire il figlio del re e gli si impose il diadema con le insegne. Lo si proclamò re; Ioiadà e i suoi figli lo unsero e poi gridarono: "Viva il re!".

[12] Quando sentì le grida del popolo che acclamando correva verso il re, Atalia si presentò al popolo nel tempio.

[13] Guardò ed ecco, il re stava sul suo seggio all'ingresso; gli ufficiali e i trombettieri circondavano il re; tutto il popolo del paese gioiva a suon di trombe; i cantori, con gli strumenti musicali, intonavano i canti di lode. Atalia si strappò le vesti e gridò: "Tradimento, tradimento!".

[14] Il sacerdote Ioiadà ordinò ai capi delle centurie, che comandavano la truppa: "Fatela uscire attraverso le file! Chi la segue sia ucciso di spada". Infatti il sacerdote aveva detto: "Non uccidetela nel tempio".

[15] Le aprirono un passaggio con le mani; essa raggiunse la reggia per l'ingresso della porta dei Cavalli e là essi l'uccisero.

[16] Ioiadà concluse un'alleanza tra sé, il popolo tutto e il re, che il popolo fosse cioè il popolo del Signore.

[17] Tutti andarono nel tempio di Baal e lo demolirono; fecero a pezzi i suoi altari e le sue statue e uccisero Mattan, sacerdote di Baal, davanti agli altari.

[18] Ioiadà affidò la sorveglianza del tempio ai sacerdoti e ai leviti, che Davide aveva divisi in classi per il tempio, perché offrissero olocausti al Signore, come sta scritto nella legge di Mosè, fra gioia e canti, secondo le disposizioni di Davide.

[19] Stabilì i portieri alle porte del tempio perché non vi entrasse alcun immondo per nessun motivo.

[20] Prese i capi di centinaia, i notabili e quanti avevano autorità in mezzo al popolo del paese e fece scendere il re dal tempio. Attraverso la porta Superiore lo condussero nella reggia e lo fecero sedere sul trono regale.

[21] Tutto il popolo fu in festa e la città restò tranquilla benché Atalia fosse stata uccisa a fil di spada.