[1] L'anno dopo, al tempo in cui i re sogliono
andare in guerra, Davide mandò Ioab con i suoi servitori e con tutto
Israele a devastare il paese degli Ammoniti; posero l'assedio a Rabbà
mentre Davide rimaneva a Gerusalemme.
[2] Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare
sulla terrazza della reggia. Dall'alto di quella terrazza egli vide una
donna che faceva il bagno: la donna era molto bella di aspetto.
[3] Davide mandò a informarsi chi fosse la donna. Gli fu detto: "È
Betsabea figlia di Eliàm, moglie di Uria l'Hittita".
[4] Allora Davide mandò messaggeri a prenderla. Essa andò da lui ed egli
giacque con lei, che si era appena purificata dalla immondezza. Poi essa
tornò a casa.
[5] La donna concepì e fece sapere a Davide: "Sono incinta".
[6] Allora Davide mandò a dire a Ioab: "Mandami Uria
l'Hittita". Ioab mandò Uria da Davide.
[7] Arrivato Uria, Davide gli chiese come stessero Ioab e la truppa e come
andasse la guerra.
[8] Poi Davide disse a Uria: "Scendi a casa tua e làvati i
piedi". Uria uscì dalla reggia e gli fu mandata dietro una portata
della tavola del re.
[9] Ma Uria dormì alla porta della reggia con tutti i servi del suo
signore e non scese a casa sua.
[10] La cosa fu riferita a Davide e gli fu detto: "Uria non è sceso
a casa sua". Allora Davide disse a Uria: "Non vieni forse da un
viaggio? Perché dunque non sei sceso a casa tua?".
[11] Uria rispose a Davide: "L'arca, Israele e Giuda abitano sotto le
tende, Ioab mio signore e la sua gente sono accampati in aperta campagna e
io dovrei entrare in casa mia per mangiare e bere e per dormire con mia
moglie? Per la tua vita e per la vita della tua anima, io non farò tal
cosa!".
[12] Davide disse ad Uria: "Rimani qui anche oggi e domani ti lascerò
partire". Così Uria rimase a Gerusalemme quel giorno e il seguente.
[13] Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé e lo fece ubriacare; la
sera Uria uscì per andarsene a dormire sul suo giaciglio con i servi del
suo signore e non scese a casa sua.
[14] La mattina dopo, Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò
per mano di Uria.
[15] Nella lettera aveva scritto così: "Ponete Uria in prima fila,
dove più ferve la mischia; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e
muoia".
[16] Allora Ioab, che assediava la città, pose Uria nel luogo dove sapeva
che il nemico aveva uomini valorosi.
[17] Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab;
parecchi della truppa e fra gli ufficiali di Davide caddero, e perì anche
Uria l'Hittita.
[18] Ioab inviò un messaggero a Davide per fargli sapere tutte le cose
che erano avvenute nella battaglia
[19] e diede al messaggero quest'ordine: "Quando avrai finito di
raccontare al re quanto è successo nella battaglia,
[20] se il re andasse in collera e ti dicesse: Perché vi siete avvicinati
così alla città per dar battaglia? Non sapevate che avrebbero tirato
dall'alto delle mura?
[21] Chi ha ucciso Abimelech figlio di Ierub-Bàal? Non fu forse una donna
che gli gettò addosso un pezzo di macina dalle mura, così che egli morì
a Tebez? Perché vi siete avvicinati così alle mura? tu digli allora:
Anche il tuo servo Uria l'Hittita è morto".
[22] Il messaggero dunque partì e, quando fu arrivato, riferì a Davide
quanto Ioab lo aveva incaricato di dire. Davide andò in collera contro
Ioab e disse al messaggero: "Perché vi siete avvicinati così alla
città per dare battaglia? Non sapevate che avrebbero tirato dall'alto
delle mura? Chi ha ucciso Abimelech, figlio di Ierub-Bàal? Non fu forse
una donna che gli gettò addosso un pezzo di macina dalle mura, così che
egli morì a Tebez? Perché vi siete avvicinati così alle mura?".
[23] Il messaggero rispose a Davide: "Perché i nemici avevano avuto
vantaggio su di noi e avevano fatto una sortita contro di noi nella
campagna; ma noi fummo loro addosso fino alla porta della città;
[24] allora gli arcieri tirarono sulla tua gente dall'alto delle mura e
parecchi della gente del re perirono. Anche il tuo servo Uria l'Hittita è
morto".
[25] Allora Davide disse al messaggero: "Riferirai a Ioab: Non ti
affligga questa cosa, perché la spada divora or qua or là; rinforza
l'attacco contro la città e distruggila. E tu stesso fagli
coraggio".
[26] La moglie di Uria, saputo che Uria suo marito era morto, fece il
lamento per il suo signore.
[27] Passati i giorni del lutto, Davide la mandò a prendere e l'accolse
nella sua casa. Essa diventò sua moglie e gli partorì un figlio. Ma ciò
che Davide aveva fatto era male agli occhi del Signore.
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