| 
       | 
| 
		 | 
| 
 | 
| 
 PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI 
 
		
		
		XXIV ED ULTIMA 
 INTRÓITUS Ier. 29, 11, 12 et 10 - Dicit Dóminus: Ego cógito cogitatiónes pacis, et non afflictiónis: invocábitis me, et ego exáudiam vos: et redúcam captivitátem vestram de cunctis locis. Ps. 84, 2 - Benedixísti, Dómine, terram tuam: avertísti captivitátem Iacob. Glória Patri… Ier. 29, 11, 12 et 10 - Dicit Dóminus:… 
 Ger. 29, 11, 12 e 10 - Dice il Signore: Io ho pensieri di pace e non di afflizione: mi invocherete e io vi esaudirò: vi ricondurrò da tutti i luoghi in cui siete stati condotti. Sal. 84, 2 - Hai benedetta la tua terra, o Signore: hai distrutta la schiavitú di Giacobbe. Gloria al Padre… Ger. 29, 11, 12 e 10 - Dice il Signore:… 
 ORÁTIO 
		Excita, quǽsumus, 
		Dómine, tuórum fidélium voluntátes: ut divíni óperis fructum propénsius 
		exsequéntes; pietátis tuæ remédia maióra percípiant. Per Dóminum nostrum 
		Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte 
		Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.  
 
		
		
		Éccita, o Signore, Te ne preghiamo, la volontà dei tuoi fedeli: affinché 
		dedicandosi con maggiore ardore a far fruttare l’opera divina, 
		partécipino maggiormente dei rimedi della tua misericordia. Per il 
		nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con 
		Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. 
		 
 EPISTOLA 
		Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Colossénses, 1, 9-14 
		Fratres: Non cessámus pro vobis orántes, et postulántes ut impleámini 
		agnitióne voluntátis Dei, in omni sapiéntia et intelléctu spiritáli: ut 
		ambulétis digne Deo per ómnia placéntes: in omni ópere bono 
		fructificántes, et crescéntes in sciéntia Dei: in omni virtúte 
		confortáti secúndum poténtiam claritátis eius in omni patiéntia, et 
		longanimitáte cum gáudio, grátias agéntes Deo Patri, qui dignos nos 
		fecit in partem sortis sanctórum in lúmine: qui erípuit nos de potestáte 
		tenebrárum, et tránstulit in regnum Fílii dilectiónis suæ, in quo 
		habémus redemptiónem per sánguinem eius remissiónem peccatórum.  
 
		Non cessiamo di pregare per voi e di domandare che siate resi 
		perfetti nella scienza della volontà di Dio, colmati di ogni sapienza ed 
		intelligenza spirituale, cosí che conduciate una vita degna di Dio, sí 
		da piacergli in tutto, da portar frutto in ogni opera buona e progredire 
		nella scienza di Dio: corroborati con ogni specie di fortezza della sua 
		gloriosa potenza, al fine di sopportare tutto con pazienza e 
		longanimità, ringraziando con gioia Dio Padre che vi ha resi capaci di 
		partecipare al retaggio dei santi nella luce. Lui, che ci ha liberati 
		dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio 
		diletto, nel quale abbiamo la redenzione mediante il suo sangue e la 
		remissione dei peccati.  
 GRADUALE Ps. 43, 8-9 - Liberásti nos, Dómine, ex affligéntibus nos: et eos, qui nos odérunt, confundísti. In Deo laudábimur tota die, et in nómine tuo confitébimur in sǽcula. 
 Sal. 43, 8-9 - Ci liberasti da coloro che ci affliggevano, o Signore, e confondesti quelli che ci odiavano. In Dio ci glorieremo tutto il giorno e celebreremo il suo nome in eterno. 
 ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Ps. 129, 1-2 - De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine, exáudi oratiónem meam. Allelúia. 
 Allelúia, allelúia. Sal. 129, 1-2 - Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore, esaudisci la mia preghiera. Allelúia. 
 EVANGÉLIUM Sequéntia S. Evangélii secundum Matthǽum, 24, 15-35 
 
		In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Cum vidéritis 
		abominatiónem desolatiónis, quæ dicta est a Daniéle prophéta, stantem in 
		loco sancto: qui legit intélligat: tunc qui in Iudǽa sunt, fúgiant ad 
		montes: et qui in tecto, non descéndat tóllere áliquid de domo sua: et 
		qui in agro, non revertátur tóllere túnicam suam. Væ áutem prægnántibus, 
		et nutriéntibus in illis diébus. Oráte áutem, ut non fiat fuga vestra in 
		híeme, vel sábbato. Erit enim tunc tribulátio magna, qualis non fuit ab 
		inítio mundi usque modo, neque fiet. Et nisi breviáti fuíssent dies illi, 
		non fíeret salva omnis caro: sed propter eléctos breviabúntur dies illi.
		
		
		Tunc si quis vobis díxerit: Ecce hic est Christus, aut illic: nolíte 
		crédere. Surgent enim pseudochrísti, et pseduoprophétæ: et dabunt signa 
		magna, et prodígia, ita ut in errórem inducántur (si fíeri potest) étiam 
		elécti. Ecce prædíxi vobis. Si ergo díxerint vobis: Ecce in desérto est, 
		nolíte exíre: ecce in penetrálibus, nolíte crédere. Sicut enim fúlgur 
		exit ab Oriénte, et paret usque in Occidéntem: ita erit et advéntus 
		Fílii hóminis. Ubicúmque fúerit corpus, illic congregabúntur et áquilæ. 
		Statim áutem post tribulatiónem diérum illórum sol obscurábitur, et luna 
		non dabit lumen suum, et stellæ cadent de cælo, et virtútes coelórum 
		commovebúntur: et tunc parébit signum Fílii hóminis in cælo: et tunc 
		plangent omnes tribus terræ: et vidébunt Fílium hóminis veniéntem in 
		núbibus cæli cum virtúte multa, et maiestáte. Et mittet Ángelos suos cum 
		tuba, et voce magna: et congregábunt eléctos eius a quátuor ventis, a 
		summis coelórum usque ad términos eórum. Ab árbore áutem fici díscite 
		parábolam: cum iam ramus eius tener fúerit, et fólia nata, scitis quia 
		prope est æstas: ita et vos cum vidéritis hæc ómnia, scitóte quia prope 
		est in iánuis. Amen dico vobis, quia non præteríbit generátio hæc, donec 
		ómnia hæc fiant. Cælum et terra tránsibunt, verba áutem mea non 
		præteríbunt.  
 
		In quel tempo: Gesú disse ai suoi discepoli: Quando vedrete 
		l’abominio della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta nel 
		luogo santo: chi legge comprenda, allora coloro che si trovano nella 
		Giudea fuggano ai monti, e chi si trova sulla terrazza non scenda per 
		prendere qualcosa in casa sua, e chi sta al campo non torni a pigliare 
		la sua veste. Guai poi alle donne gravide e a quelle che in quei giorni 
		allattano. Pregate che non abbiate a fuggire d’inverno, o in giorno di 
		sabato, poiché allora sarà grande la tribolazione, quale non fu dal 
		principio del mondo sino ad oggi, né sarà mai. E se quei giorni non 
		fossero accorciati, nessun uomo si salverebbe, ma quei giorni saranno 
		accorciati in grazia degli eletti. Allora, se alcuno vi dirà: Ecco qui o 
		ecco là il Cristo: non credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi 
		profeti: e faranno grandi miracoli e prodigi, da indurre in errore, (se 
		possibile), anche gli eletti. Ecco, io ve l’ho predetto. Se quindi vi 
		diranno: Ecco è nel deserto, non uscite; ecco è nella parte piú riposta 
		della casa, non credete. Infatti, come il lampo parte da Oriente e 
		brilla fino ad Occidente: cosí sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 
		Dovunque sarà il corpo, lí si aduneranno gli avvoltoi. Ma subito dopo 
		quei giorni di tribolazione si oscurerà il sole, e la luna non darà piú 
		la sua luce, e le stelle cadranno dal cielo, e le potestà dei cieli 
		saranno sconvolte. Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio 
		dell’uomo: piangeranno tutte le tribú della terra e vedranno il Figlio 
		dell’uomo scendere sulle nubi del cielo con grande potestà e mæstà. Egli 
		manderà i suoi Ángeli con la tromba e con voce magna a radunare i suoi 
		eletti dai quattro venti, da un’estremità all’altra dei cieli. Imparate 
		questa similitudine dall’albero del fico: quando il suo ramo intenerisce 
		e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina: cosí, quando vedrete 
		tutte queste cose sappiate che Egli è alle porte. In verità vi dico, non 
		passerà questa generazione che non siano adempiute tutte queste cose. Il 
		cielo e la terra passeranno, ma le mie parole no.  
 ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 129, 1-2 - De profúndis clamávi ad te, Dómine: Dómine, exáudi oratiónem meam: de profúndis clamávi ad te, Dómine. 
 Sal, 129, 1-2 - Dal profondo Ti invoco, o Signore: o Signore, esaudisci la mia preghiera: dal profondo Ti invoco, o Signore. 
 SECRÉTA 
		
		Propítius esto, Dómine, supplicatiónibus nostris: et pópuli tui 
		oblatiónibus, precibúsque suscéptis, ómnium nostrum ad te corda 
		convérte; ut a terrénis cupiditátibus liberáti, ad coeléstia desidéria 
		transeámus. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum 
		vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula 
		sæculórum. 
		
		 
 Sii propizio, o Signore, alle nostre suppliche e, ricevute le offerte e le preghiere del tuo popolo, converti a Te i cuori di noi tutti, affinché, liberati dalle brame terrene, ci rivolgiamo ai desiderii celesti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli. M. Amen. 
 PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ 
 COMMÚNIO Mc. 11, 20 - Amen dico vobis, quidquid orántes pétitis, crédite quia accipiétis, et fiet vobis. 
 Marco, 11, 20 - In verità vi dico: tutto quello che domandate, credete di ottenerlo e vi sarà dato. 
 POSTCOMMÚNIO 
		Concéde nobis, quǽsumus, 
		Dómine: ut per hæc sacraménta quæ súmpsimus, quidquid in nostra mente 
		vitiósum est, ipsórum medicatiónis dono curétur. Per Dóminum nostrum 
		Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte 
		Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.  
 
		
		
		Concedici, Te ne preghiamo, o Signore: che quanto di vizioso è nell’anima 
		nostra sia curato dalla virtù medicinale di questi sacramenti che 
		abbiamo assunto. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è 
		Dio, e vive regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i 
		sécoli dei sécoli.  
 | 
|  | |
| www.maranatha.it | |