Liturgia della XX Domenica del Tempo Ordinario - Anno B * |
Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA |
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LETTURE:
Pr
9,1-6;
Sal 33;
Ef
5,15-20;
Gv
6,51-58 |
Banchetto di vita
In
tutte le civiltà «tradizionali» il pasto è una realtà di portata
religiosa. La maggior parte
delle religioni conoscono banchetti sacri. Condividere la stessa mensa,
mangiare in comune crea tra i convitati vincoli sacri cui sono associati
gli dèi. |
Sale della terra e luce del mondo Dalle
«Omelie sul vangelo di Matteo» di san Giovanni Crisostomo, vescovo |
MESSALE Antifona
d'Ingresso Sal
83,10-11 Protéctor noster, áspice, Deus, et réspice in fáciem Christi tui, quia mélior est dies una in átriis tuis super míllia.
Gustate e vedete com'è buono il Signore. Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Temete il Signore, suoi santi: nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca
alcun bene. Venite, figli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore. Chi è l'uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il
bene? Custodisci la lingua dal male, le labbra da parole di menzogna. Sta' lontano dal male e fa' il bene,
cerca e
persegui la pace. Fratelli, fate molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore. E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, intrattenendovi fra voi con salmi, inni, canti ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il
pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono.
Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Sulle
Offerte
Apud Dóminum misericórdia, et copiósa apud eum redémptio.
Jn 6,51-52 Ego sum panis vivus, qui de cælo descéndi, dicit Dóminus: si quis manducáverit ex hoc pane, vivet in ætérnum.
Per hæc sacraménta, Dómine, Christi partícipes effécti, cleméntiam tuam humíliter implorámus, ut, eius imáginis confórmes in terris, et eius consórtes in cælis fíeri mereámur. Qui vivit et regnat in sæcula sæculórum..
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