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Liturgia della XVIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B * |
Commento alle Letture tratto dal MESSALE DELL'ASSEMBLEA CRISTIANA - FESTIVO opera del CENTRO CATECHISTICO SALESIANO Leumann (Torino) Editori ELLE DI CI - ESPERIENZE - EDIZIONI O.R. - QUERINIANA |
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LETTURE:
Es
16,2-4.12-15;
Sal 77;
Ef
4,17.20-24;
Gv
6,24-35 |
Lo sguardo della fede
Il
fenomeno delle quaglie, che provenendo dal nord si posano sul Sinai per
riposarsi nella loro
trasmigrazione verso il
sud, può essere del
tutto naturale, ma
nel momento critico di Israele nel
deserto assume un significato
provvidenziale. |
La
speranza della vita Dalla
«Lettera», detta di Barnaba (Capp. 1, 1 - 2, 5; Funk 1, 3-7)
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MESSALE Antifona
d'Ingresso Sal
69,2.6 Deus, in adiutórium meum inténde; Dómine, ad adiuvándum me festína. Adiútor meus et liberátor meus es tu; Dómine, ne moréris.
In quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mose e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine». Allora il Signore disse a Mose: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà à raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio"». La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mose disse loro: «E il pane che il Signore vi ha dato in cibo».
Ciò che abbiamo udito e conosciuto
Diede ordine alle nubi dall'alto e aprì le porte del cielo; fece piovere su di loro la manna per cibo
e diede loro pane del cielo. L'uomo mangiò il pane dei forti; diede loro cibo in abbondanza. Li fece entrare nei confini del suo santuario, questo monte che la sua destra si è acquistato.
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbi, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose
loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete
visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.
Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per
la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre,
Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo
compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di
Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Sulle
Offerte
Propítius, Dómine, quæsumus, hæc dona sanctífica, et, hóstiæ spiritális oblatióne suscépta, nosmetípsos tibi pérfice munus ætérnum. Per Christum..
Panem de cælo dedísti nobis, Dómine, habéntem omne delectaméntum.
Jn 6,35 Ego sum panis vitæ, dicit Dóminus. Qui venit ad me non esúriet, et qui credit in me non sítiet.
Dopo
la Comunione
Quos cælésti
récreas múnere, perpétuo, Dómine, comitáre præsídio, et, quos fovére non
désinis, dignos fíeri sempitérna redemptióne concéde. Per Christum.. |
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