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PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI
V DOMENICA
Ps. 26, 7 et 9. Exáudi, Dómine, vocem meam, qua clamávi ad te: adjútor meus esto, ne derelínquas me neque despícias me, Deus, salutáris meus. Ps. ibid., 1. Dóminus illuminátio mea et salus mea, quem timébo? Glória Patri.
Ascolta, o signore la mia voce con la quale Ti invoco; sii Tu mio aiuto, non mi abbandonare e non disprezzarmi, o Dio mio Salvatore! Il Signore è la mia luce e la mia salvezza: chi ho da temere? Gloria al Padre.
ORÁTIO
Deus, qui diligéntibus te bona invisibília præparásti: infúnde
córdibus nostris tui amóris afféctum: ut te in ómnibus et super ómnia
diligéntes, promissiónes tuas, quæ omne desidérium súperant, consequámur.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et
regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
O
Dio, che a quanti Ti amano preparasti beni invisibili, infondi nel
nostro cuore la tenerezza del tuo amore, affinché, amandoti in tutto e
sopra tutto, conseguiamo quei beni da Te promessi, che sorpassano ogni
desiderio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli
dei sécoli.
EPISTOLA Léctio Epístolæ beáti Petri Apóstoli. 1. Petri 3, 8-15.
Caríssimi: Omnes unánimes in oratióne estóte, compatiéntes,
fraternitátis amatóres, misericórdes, modésti, húmiles: non reddéntes
malum pro malo, nec maledíctum pro maledícto, sed e contrário
benedicéntes: quia in hoc vocáti estis, ut benedictiónem hereditáte
possideátis. Qui enim vult vitam dilígere et dies vidére bonos, coérceat
linguam suam a malo, et lábia ejus ne loquántur dolum.
Declínet a malo, et fáciat bonum: inquírat pacem, et sequátur eam. Quia
óculi Dómini super justos, et aures ejus in preces eórum: vultus autem
Dómini super faciéntes mala. Et quis est, qui vobis nóceat, si boni
æmulatóres fuéritis? Sed et si quid patímini propter justítiam, beáti.
Timórem autem eórum ne timuéritis: et non conturbémini. Dóminum autem
Christum sanctificáte in córdibus vestris.
Carissimi: finalmente siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei
dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili;
non rendete male per male, né ingiuria per ingiuria, ma, al contrario,
rispondete benedicendo; poiché a questo siete stati chiamati per avere
in eredità la benedizione. Infatti: Chi vuole amare la vita e vedere
giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra da
parole d'inganno; eviti il male e faccia il bene, cerchi la pace e la
segua, perché gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue
orecchie sono attente alle loro preghiere; ma il volto del Signore è
contro coloro che fanno il male. E chi vi potrà fare del male, se sarete
ferventi nel bene? E se anche doveste soffrire per la giustizia, beati
voi! Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate, ma adorate il
Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque
vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia
fatto con dolcezza e rispetto.
GRADUALE Ps. 83, 10 et 9. Protéctor noster, áspice, Deus, et réspice super servos tuos, Dómine, Deus virtútum, exáudi preces servórum tuórum.
Ps. 83, 10 et 9. Volgiti, o Dio nostro protettore, e guarda i tuoi servi. Signore, Dio degli eserciti, ascolta la preghiera dei tuoi servi.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Ps. 20, 1. Dómine, in virtúte tua lætábitur rex: et super salutáre tuum exsultábit veheménter. Allelúja.
Allelúia, allelúia. O signore, della tua potenza esulta il re e il suo cuore trabocca di gioia er la salvezza che gli concedi. Allelúja.
EVANGÉLIUM Sequéntia sancti Evangélii secúndum Matthǽum. Matth. 5, 20-24.
In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Nisi abundáverit justítia
vestra plus quam scribárum et pharisæórum, non intrábitis in regnum
coelórum.
Audístis, quia dic tum est antíquis: Non occídes: qui autem occídent, re
us erit judício. Ego autem dico vobis: quia omnis, qu iráscitur fratri
suo, reus erit judício. Qui autem díxerit fratri suo, raca: reus erit
concílio. Qui autem díxerit, fatue: reus erit gehénnæ ignis Si ergo
offers munus tuum ad altáre, et ibi recordátus fúeris, quia frater tuus
habet áliquid advérsum te: relínque ibi munus tuum ante altáre et vade
prius reconciliári fratri tuo: et tunc véniens ófferes munus tuum.
In quel tempo Gesù disse: Io vi dico: se la vostra giustizia non
supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei
cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà
ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con
il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al
fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo,
sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta
sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di
te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti
con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 15, 7 et 8. Benedícam Dóminum, qui tríbuit mihi intelléctum: providébam Deum in conspéctu meo semper: quóniam a dextris est mihi, ne commóvear.
Ps. 15, 7 et 8. Benedico il Signore che mi ha dato consiglio ; ho sempre Dio dinanzi a me ; Egli è alla mia destra e io non vacillerò.
SECRÉTA
Propitiáre, Dómine,supplicatiónibus nostris: et has oblatiónes famulórum
famularúmque tuárum benígnus assúme; ut, quod sínguli obtulérunt ad
honórem nóminis tui, cunctis profíciat ad salútem. Per Dóminum nostrum
Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
Sii propizio, o Signore, alle nostre suppliche, e accolgi benigno queste
oblazioni dei tuoi servi e delle tue serve, affinché ciò che i singoli
offersero a gloria del tuo nome, giovi a tutti per la loro salvezza. Per
il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive regna con
Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ
COMMÚNIO Ps. 26, 4. Unam pétii a Dómino, hanc requíram: ut inhábitem in domo Dómini ómnibus diébus vitæ meæ.
Ps. 26, 4. Una sola cosa chiesi al Signore e questa vado cercando: trascorrere nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita.
POSTCOMMÚNIO
Quos coelésti, Dómine, dono satiásti: præsta, quǽsumus; ut a
nostris mundémur occúltis, et ab hóstium liberémur insídiis. Per Dóminum
nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vívit et regnat in
unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
O Signore, che ci hai saziato col dono celeste; fa che siamo mondati
dalle nostre occulte mancanze, e liberati dalle insidie dei nemici. Per
il nostro Signore Gesú Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con
Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
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