|
PROPRIO DELLA S. MESSA tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum e traduzione italiana delle letture secondo la traduzione proposta dalle CEI
dopo l’Epifania
INTRÓITUS Ps. 65, 4 - Omnis terra adóret te, Deus, et psallat tibi: psalmum dicat nómini tuo, Altíssime. Ps. 65, 1-2 - Iubiláte Deo, omnis terra, psalmum dícite nómini eius: date glóriam laudi eius. Glória Patri… Ps. 65, 4 - Omnis terra adóret te… Sal. 65, 4 –
Tutta la terra Ti adori, o Dio, e inneggi a Te: canti salmi al tuo nome, o Altissimo. Sal. 65, 1-2 - Alza a Dio voci di giubilo, o terra tutta: canta salmi al suo nome e gloria alla sua lode. Gloria al Padre… Sal. 65, 4 - Tutta la terra Ti adori…
S. MESSA CON GLÓRIA
ORÁTIO
Omnípotens sempitérne
Deus, qui coeléstia simul et terréna moderáris: supplicatiónes pópuli
tui cleménter exáudi; et pacem tuam nostris concéde tempóribus. Per
Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat,
in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
O
Dio onnipotente ed eterno, che governi cielo e terra, esaudisci clemente
le preghiere del tuo popolo e concedi ai nostri giorni la tua pace. Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con
Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
EPISTOLA Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Romános, 12, 6-16
Fratres: Habéntes
donatiónes secúndum grátiam, quæ data est nobis, differéntes: sive
prophetíam secúndum ratiónem fídei, sive ministérium in ministrándo,
sive qui docet in doctrína, qui exhortátur in exhortándo, qui tríbuit in
simplicitáte, qui præest in sollicitúdine, qui miserétur in hilaritáte.
Diléctio sine simulatióne. Odiéntes malum, adhæréntes bono: Caritáte
fraternitátis ínvicem diligéntes: Honóre ínvicem præveniéntes:
Sollicitúdine non pigri: Spíritu fervéntes: Dómino serviéntes: Spe
gaudéntes: In tribulatióne patiéntes: Oratióni instántes: Necessitátibus
sanctórum communicántes: Hospitalitátem sectántes. Benedícite
persequéntibus vos: benedícite et nolíte maledícere. Gaudére cum
gaudéntibus, flere cum fléntibus: Idípsum ínvicem sentiéntes: Non alta
sapiéntes, sed humílibus consentiéntes.
Fratelli: abbiamo
pertanto doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi. Chi ha
il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha
un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento, all'insegnamento;
chi l'esortazione, all'esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità;
chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le
compia con gioia. La carità non abbia finzioni: fuggite il male con
orrore, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto
fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nello
zelo; siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore. Siate
lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella
preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi
nell'ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non
maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con
quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso
gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle
umili. Non fatevi un'idea troppo alta di voi stessi.
Ps. 106, 20-21 - Misit Dóminus verbum suum, et sanávit eos: et erípuit eos de intéritu eórum. Confiteántur Dómino misericórdiæ eius: et mirabília eius fíliis hóminum.
Sal. 106, 20-21 - Il Signore mandò la sua parola e li risanò: li salvò dalla distruzione. Diano lode al Signore le sue misericordie e le sue meraviglie in favore degli uomini.
ALLELÚIA Allelúia, allelúia. Ps. 148, 2 - Laudáte Dóminum, omnes Ángeli eius: laudáte eum, omnes virtútes eius. Allelúia.
Allelúia, allelúia. Sal. 148, 2 - Lodate il Signore, voi tutti suoi Angeli: lodatelo, voi tutte milizie sue. Allelúia.
EVANGÉLIUM Sequéntia S. Evangélii secundum Ioánnem, 2, 1-11
In illo témpore: Núptiæ
factæ sunt in Cana Galilææ: et erat mater Iesu ibi.
Vocátus est áutem et Iesus et discípuli eius ad núptias.
Et deficiénte vino, dicit mater Iesu ad eum: Vinum non habent.
Et dicit ei Iesus: Quid mihi et tibi est, múlier? nondum venit hora mea.
Dicit mater eius minístris: Quodcúmque díxerit vobis, fácite. Erant
áutem ibi lapídeæ hydriæ sex pósitæ secúndum purificatiónem Iudæórum,
capiéntes síngulæ metrétas binas vel ternas. Dicit eis Iesus: Impléte
hydrias aqua. Et implevérunt eas usque ad summum. Et dicit eis Iesus:
Hauríte nunc, et ferte architriclíno. Et tulérunt. Ut áutem gustávit
architriclínus aquam vinum factam, et non sciébat unde esset, minístri
áutem sciébant, qui háuserant aquam: vocat sponsum architriclínus, et
dicit ei: Omnis homo primum bonum vinum ponit: et cum inebriáti fúerint,
tunc id, quod detérius est: tu áutem servásti bonum vinum usque adhuc.
Hoc fecit inítium signórum Iesus in Cana Galilææ: et manifestávit
glóriam suam et credidérunt in eum discípuli eius.
Tre giorni dopo, ci fu
uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato
alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a
mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E
Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la
mia ora". La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". Vi erano là
sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna
due o tre barili. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare"; e le
riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora attingete e
portatene al mæstro di tavola". Ed essi gliene portarono. E come ebbe
assaggiato l'acqua diventata vino, il mæstro di tavola, che non sapeva
di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua),
chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono
e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato
fino ad ora il vino buono". Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in
Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero
in lui.
ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM Ps. 65, 1-2 et 16 - Iubiláte Deo, univérsa terra: psalmum dícite nómini eius: veníte, et audíte, et narrábo vobis, omnes qui timétis Deum, quanta fecit Dóminus ánimæ meæ. Allelúia.
Sal. 65, 1-2 e 16 - Alza a Dio voci di giubilo, o terra tutta: cantate un salmo al suo nome: venite, e ascoltate, voi tutti che temete Iddio, e vi racconterò quanto Egli ha fatto per l’anima mia. Allelúia.
SECRÉTA
Obláta, Dómine, múnera
sanctífica: nosque a peccatórum nostrórum máculis emúnda. Per Dóminum
nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in
unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
Santifica, o Signore, i doni offerti, e mondaci dalle macchie dei nostri
peccati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e
vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli
dei sécoli.
PREFAZIO DELLA SS. TRINITÀ
COMMÚNIO Io. 2, 7, 8, 9 et 10-11 - Dicit Dóminus: Impléte hydrias aqua, e t ferte architriclíno. Cum gustásset architriclínus aquam vinum factam, dicit sponso: Servásti bonum vinum usque adhuc. Hoc signum fecit Iesus primum coram discípulis suis.
Gv. 2, 7, 8, 9 e 10-11 - Dice il Signore: Empite d’acqua le pile e portate al maestro di tavola. E il maestro di tavola, non appena ebbe assaggiato l’acqua mutata in vino disse allo sposo: Hai conservato il vino migliore fino ad ora. Questo fu il primo miracolo che Gesù fece davanti ai suoi discepoli.
POSTCOMMÚNIO
Augeátur in nobis,
quæsumus, Dómine, tuæ virtútis operátio: ut divínis vegetáti sacraméntis,
ad eórum promíssa capiénda, tuo múnere præparémur. Per Dóminum nostrum
Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte
Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.
Cresca in noi, o Signore, Te ne preghiamo, l’opera della tua potenza:
affinché, nutriti dai divini sacramenti, possiamo divenire degni, per
tua grazia, di raccoglierne i frutti promessi. Per il nostro Signore
Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità
dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
|
|
|
www.maranatha.it | |