PROPRIO DELLA S. MESSA

tratto dal Missale Romanum a.D. 1962 promulgatum

e traduzione italiana delle letture secondo

la traduzione proposta dalle CEI

 

   
 

Domenica tra l’Ottava di Natale

con la Commemorazione di

San Giovanni, Apostolo ed Evangelista

 

Messa Stazionale

Alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura

Via Ostiense 184 - 00146 ROMA

tel. e fax 06-45.43.41.85 (Sagrestia)

  

A Giovanni noi dobbiamo il Gesù più intimo, quello che più profondamente si manifesta figlio di Dio fatto uomo. 
Nato da Zebedeo, ricco pescatore di Betsaida (Mc 1,20; Mt 4,18-22; Gv 1,44), e da Salome, una delle donne che si posero al servizio di Gesù e dei suoi apostoli, Giovanni fu probabilmente educato, come il fratello Giacomo, nell’ambiente della setta degli zeloti, come mostra la vivacità delle sue repliche (Mc 3,17; Lc 9,53-56). Essendo discepolo di Giovanni Battista (Gv 1,35-41), fu indirizzato a Cristo dal suo maestro. Diventato discepolo di Gesù, Giovanni fu presto uno dei membri più attivi del gruppo e uno di quelli ai quali il Signore affidò il più gran numero di incarichi e confidò i segreti più intimi (Mt 17,1-8; Mc 13,3; Lc 22,8; Gv 13,23; Mt 26,37; Gv  19,26; 20,3). Partecipò al concilio di Gerusalemme (Gal 2,9) e, al termine di una lunga vita apostolica, fu esiliato nell’isola di Patmos, al tempo di Domiziano (Apoc 1). 
Giovanni ha posto al centro del suo vangelo la manifestazione di Dio al mondo nella persona del Cristo: Gesù è il figlio di Dio, ed egli stesso si presenta per mezzo dei suoi grandi
«Io sono» e di una molteplice manifestazione concreta. A questa manifestazione Giovanni dà il nome di «testimonianza» o di «missione». Essa consiste essenzialmente in una serie di «segni» della «gloria» di Dio; il più importante di questi «segni» è compiuto «nell’ora» della glorificazione di Cristo nel mistero pasquale. Questi segni si perpetuano nella vita della Chiesa e nei sacramenti  della presenza del Signore. 
Le lettere di Giovanni
prolungano l’insegnamento del suo vangelo: Dio che è «Amore e Luce», gli impegni cristiani derivanti dalla carità e le precauzioni contro il peccato sono i temi principali. 
L’Apocalisse
è essenzialmente una meditazione sul significato della storia, redatta secondo un genere letterario molto usato nel mondo ebraico, e destinata a fortificare la fede dei cristiani provata dalle persecuzioni: Cristo ha già vinto il mondo e Satana; coloro che partecipano alle sofferenze di Cristo, partecipano pure al suo trionfo.

 

 MISSALE ROMANUM

 

INTRÓITUS

Sap. 18, 14-15 - Dum médium siléntium tenérent ómnia et nox in suo cursu médium iter habéret, omnípotens sermo tuus, Dómine, de coelis a regálibus sédibus venit.

Ps. 92, 1 - Dóminus regnávit, decórem indútus est: indútus est Dóminus fortitúdinem, et praecínxit se.

Glória Patri…

Sap. 18, 14-15 - Dum médium siléntium…

 

Sap. 18, 14-15 - Mentre tutto era immerso in profondo silenzio, e la notte era a metà del suo corso, l’onnipotente tuo Verbo, o Signore, discese dal celeste trono regale. Sal. 92, 1 - Il Signore regna, rivestito di maestà: Egli si ammanta e si cinge di potenza. Gloria al Padre… Sap. 18, 14-15 - Mentre tutto era immerso in profondo silenzio…  

 

S. MESSA CON GLÓRIA  

 

ORÁTIO

Omnípotens sempitérne Deus, dírige actus nostros in beneplácito tuo: ut in nómine dilécti Fílii tui mereámur bonis opéribus abundáre. Qui tecum vívit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.


Ecclésiam tuam, Dómine, benignus illútra: ut, beáti Ioánnis Apóstoli tui et Evangelístae illumináta doctrínis, ad dona pervéniat sempitérna. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.
M. - Amen. 

 

Onnipotente e sempiterno Iddio, indirizza i nostri atti secondo il tuo beneplacito, affinché possiamo abbondare in opere buone, in nome del tuo diletto Figlio. Lui, che è Dio, e vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
 

La tua Chiesa illumina, benigno, o Signore: affinché, guidata dalla dottrina del beato Giovanni, tuo Apostolo ed Evangelista, possa conseguire i doni eterni. Per il nostro Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

M. - Amen.

 

EPISTOLA

Léctio Epístolæ B. Pauli Ap. ad Gálatas, 4, 1-7

 

Fratres: Quanto témpore heres párvulus est, nihil differt a servo, cum sit dóminus ómnium: sed sub tutóribus et actóribus est usque ad præfinítum tempus a patre: ita et nos cum essémus párvuli, sub eleméntis mundi erámus serviéntes. At ubi venit plenitúdo témporis, misit Deus Fílium suum, factum ex mulíere, factum sub lege, ut eos, qui sub lege erant, redímeret, ut adoptiónem filiórum reciperémus. Quóniam áutem estis fílii, misit Deus spíritum Fílii sui in corda vestra, clamántem: Abba, Pater. Itaque iam non est servus sed fílius: quod si fílius, et heres per Deum.
M. - Deo grátias.

 

Fratelli: ecco, io faccio un esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto; ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli. E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio.
M. - Deo grátias.
 

 

GRADUALE

Ps. 44, 3 et 2 - Speciósus forma præ fíliis hóminum: diffúsa est grátia in lábiis tuis. Eructávit cor meum verbum bonum, dico ego ópera mea regi: lingua mea cálamus scribæ, velóciter scribéntis. 

 

Sal. 44, 3 e 2 - Tu sei bello fra i figli degli uomini: la grazia è diffusa sulle tue labbra. Mi erompe dal cuore una buona parola, al re canto i miei versi: la mia lingua è come la penna di un veloce scrivano.  

 

ALLELÚIA

Allelúia, allelúia. Ps. 92, 1 - Dóminus regnávit, decórem índuit: índuit Dóminus fortitúdinem, et præcínxit se virtúte. Allelúia. 

 

Allelúia, allelúia. Sal. 92, 1 - Il Signore regna, si ammanta di maestà: il Signore si ammanta di fortezza e di potenza. Allelúia.  

 

EVANGÉLIUM

Sequéntia S. Evangélii secundum Lucam, 2, 33-40  

 

In illo témpore: Erat Ióseph et Maria mater Iesu, mirántes super his quæ dicebántur de illo. Et benedíxit illis Símeon, et dixit ad Maríam matrem eius: Ecce pósitus est hic in ruínam, et in resurrectiónem multórum in Israël: et in signum cui contradicétur: et tuam ipsíus ánimam pertransíbit gládius, ut reveléntur ex multis córdibus cogitatiónes. Et erat Anna prophetíssa, fília Phánuel, de tribu Aser: hæc procésserat in diébus multis, et víxerat cum viro suo annis septem a virginitáte sua. Et hæc vídua usque ad annos octogínta quátuor: quæ non discedébat de templo, ieiúniis et obsecratiónibus sérviens nocte ac die. Et hæc, ipsa hora supervéniens, confitebátur Dómino: et loquebátur de illo ómnibus, qui exspectábant redemptiónem Israël. Et ut perfecérunt ómnia secúndum legem Dómini, revérsi sunt in Galilæam in civitátem suam Názareth. Puer áutem crescébat, et confortabátur, plenus sapiéntia: et grátia Dei erat in illo.
M. - Laus tibi Christe.
 

 

In quel tempo: Giuseppe e Maria, madre che si dicevano di lui. E Simeone li benedisse, e disse a Maria, sua madre: Ecco egli è posto per la rovina e per la resurrezione di molti in Israele, e sarà bersaglio di contraddizioni, e una spada trapasserà la tua stessa anima, affinché restino svelati i pensieri di molti cuori. C’era inoltre una profetessa, Anna, figlia di Fanuel, della tribú di Aser, molto avanti negli anni, vissuta per sette anni con suo marito. Rimasta vedova fino a ottantaquattro anni, non usciva dal tempio, servendo Dio notte e giorno con preghiere e digiuni. E nello stesso tempo ella sopraggiunse, e dava gloria al Signore, parlando di lui a quanti aspettavano la redenzione di Israele. E quando ebbero compiuto tutto secondo la legge del Signore, se ne tornarono in Galilea, nella loro città di Nazaret. E il fanciullo cresceva e si irrobustiva, pieno di sapienza: e la grazia di Dio era con lui.
M. - Laus tibi Christe.
 

 

ANTÍPHONA AD OFFERTÓRIUM

Ps. 92, 1-2 - Deus firmávit orbem terræ, qui non commovébitur: paráta sedes tua, Deus, ex tunc, a sæculo tu es. 

 

Sal. 92, 1-2 - Iddio ha consolidato la terra, che non vacillerà: il tuo trono, o Dio, è stabile fin da principio, tu sei da tutta l’eternità.  

 

SECRÉTA

Concéde, quæsumus, omnípotens Deus: ut óculis tuæ maiestátis munus oblátum, et grátiam nobis piæ devotiónis obtíneat, et efféctum beátæ perennitátis acquírat. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sæcula sæculórum.  

 

Súscipe, Dómine, munera, quae in eius tibi solemnitáte deférimus, cuius nos confídimus patrocínio liberári. Per Dominum. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.
M. - Amen. 

 

Concedi, Te ne preghiamo, o Dio onnipotente, che questa offerta, presentata alla tua maestà, ci ottenga la grazia di una fervida pietà e ci assicuri il possesso della eternità beata. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.  

 

Accogli, o Signore, i doni che Ti offriamo nella solennità del Santo, mediante il cui patrocinio confidiamo di essere liberati. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.
M. Amen.

 

PREFAZIO E COMMUNICANTES DI NATALE  

 

COMMÚNIO

Matt. 2, 20 - Tolle púerum, et matrem eius, et vade in terram Israël: defúncti sunt enim, qui quærébant ánimam púeri. 

 

Matteo 2, 20 - Prendi il bambino e sua madre, e va nella terra di Israele: quelli che volevano farlo morire sono morti.  

 

POSTCOMMÚNIO

Per huius, Dómine, operatiónem mystérii, et vítia nostra purgéntur, et iusta desidéria compleántur. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.
 

Refécti cibo potúque coelésti, Deus noster, te súpplices deprecámur: ut, in cúius haec commemoratióne percépimus,

eius muniámur et précibus. Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum, qui tecum vivit et regnat, in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia saécula saeculórum.
M. - Amen. 

 

Per l’efficacia di questo mistero, o Signore, siano distrutti i nostri vizii e compiuti i nostri giusti desiderii. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i sécoli dei sécoli.


Ristorati dal cibo e dalla bevanda celesti, o Dio nostro, umilmente Ti preghiamo: che ci assista colla sua intercessione colui nella festa del quale li abbiamo ricevuti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

M. Amen.

 

  

Sommario Liturgia


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SESTRI LEVANTE (Genoa) Italy     

 

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